Vegani = cuore più sano

Archivio delle discussioni sui forum non più presenti
Rispondi
Daria
Messaggi: 4908
Iscritto il: mar nov 14, 2006 7:43 pm
Controllo antispam: cinque
Località: mantova
Contatta:

Vegani = cuore più sano

Messaggio da Daria » dom feb 20, 2011 8:14 pm

Cari lettori,

a proposito dei deliranti articoli apparsi nelle ultime settimane sui
"rischi cardiovascolari" di vegetariani e vegani, risultanti da un volo
di fantasia dei giornalisti, vi invitiamo alla lettura di questo
comunicato stampa inviato oggi 20 febbraio e vi invitiamo a divulgarlo
in ogni modo possibile.

Il comunicato si trova alla pagina:
http://www.scienzavegetariana.it/news_dett.php?id=1098

e qui di seguito riportiamo il testo.

Grazie e buona lettura,
la Redazione di SSNV

---------------------------

[COMUNICATO STAMPA]
LA NUOVA RASSEGNA SCIENTIFICA CONFERMA IL
MINOR RISCHIO DI TROMBOSI NEI VEGANI E VEGETARIANI,
AL CONTRARIO DI QUANTO RIPORTATO NEGLI
ARTICOLI DI COMMENTO DELLA STAMPA ITALIANA.
20 febbraio 2011

Una recente rassegna sui meccanismi biochimici di alcuni nutrienti delle
diete vegetariane e la loro implicazione clinica ("Chemistry behind
Vegetarianism", Li, J. Agric. Food Chem. 2011) ha rappresentato nelle
ultime settimane l'estasi per tutti i carnivori, a causa di una campagna
di stampa basata sulla più assoluta incomprensione della pubblicazione
originale.

Va innanzitutto precisato che la differenza tra "rassegna" e "studio" è
che la prima si limita a riassumere e analizzare i dati di vari studi e
li mette in relazione con conoscenze disponibili, senza alcun contributo
originale proprio degli autori ai risultati stessi. E' quindi accaduto
che una lettura poco attenta od una successione di errori di traduzione
abbiano portato a divulgare i contenuti di questa rassegna in modo
totalmente erroneo, e in contrasto con i reali dati che derivano dagli
studi sulle malattie cardiovascolari nei vegetariani.

Secondo quanto riportato dai mass-media italiani, addirittura la dieta
vegana sarebbe molto più pericolosa per il cuore in quanto produrrebbe
un pericoloso indurimento delle arterie, e altre fantasiose sadiche
conseguenze.

Quello che la rassegna riporta, invece, è l'esatto contrario: l'Autore
infatti spiega che gli onnivori presentano un insieme di fattori di
rischio cardiovascolare significativamente superiore rispetto ai
vegetariani e vegani, quali maggiori valori di BMI, rapporto
circonferenza vita/fianchi, pressione arteriosa, colesterolo totale, LDL
e trigliceridi plasmatici, Lp(a), attività del fattore VII della
coagulazione, rapporto colesterolo totale/colesterolo-HDL, rapporto
colesterolo LDL/colesterolo HDL, rapporto Acidi grassi
totali/colesterolo HDL, e livelli di ferritina.

Ribadendo che i carnivori presentano un insieme di fattori di rischio di
trombosi ed aterosclerosi superiore a quello dei vegetariani, l'Autore
sottolinea come i vegetariani (compresi anche vegetariani appartenenti a
Paesi emergenti, la cui dieta è sensibilmente differente da quella dei
vegetariani dei Paesi occidentali a cui noi apparteniamo) possano
diminuire ancora di più il loro già basso rischio di trombosi ed
aterosclerosi aumentando le assunzioni di vitamina B12 e di acidi grassi
omega-3 (questi ultimi provenienti da fonti vegetali come noci e semi di
lino).

Questi i reali contenuti di un articolo che si limita a discutere, in
chiave puramente teorica, alcuni aspetti metabolici dell'organismo umano.

Dichiara la dottoressa Luciana Baroni, medico nutrizionista e presidente
della Società Scientifica di nutrizione vegetariana-SSNV: "Se davvero lo
stolto guarda il dito quando il saggio indica la luna, trasmettere a
un'opinione pubblica prevalentemente carnivora la notizia 'securizzante'
(secondo la logica della mors tua, vita mea) che il cuore dei vegani è a
rischio, e non urlare pubblicamente contro la strage che l'alimentazione
a base di carne provoca, è azione non solo stolta, ma che mi permetto di
definire un crimine nei confronti dell'umanità."

L'evidenza che proviene dagli studi scientifici effettivi condotti sulla
popolazione è quella di una sensibile riduzione del rischio di morte per
malattie cardiovascolari nei vegetariani. I vegetariani sarebbero
protetti nei confronti di queste malattie in virtù degli effetti
favorevoli della dieta sullo sviluppo di altre malattie che sono anche
fattori di rischio cardiovascolare (diabete, ipertensione,
sovrappeso-obesità, ipercolesterolemia), e in virtù delle
caratteristiche della dieta vegetariana stessa, in grado di apportare
maggiori quantità di frutta, verdura, frutta secca, soia, fibre,
antiossidanti, steroli, e minori quantità di grassi totali, saturi, sale.

Le linee guida per l'alimentazione vegetariana prodotte per la prima
volta in negli USA nel 1997 hanno da subito inserito nelle
raccomandazioni il rispetto delle assunzioni di omega-3 da fonte
vegetale e di una fonte regolare di vitamina B12. Tutti i vegetariani
dei Paesi occidentali sono informati di questo, e in molti rispettano
questi consigli, che consentono di diminuire ulteriormente il loro già
basso rischio cardiovascolare attraverso l'assunzione di noci, olio e
semi di lino e altre fonti vegetali di omega-3, e l'assunzione di cibi
fortificati o integratori di vitamina B12 di sintesi batterica.

Secondo l'European Heart Network, nel 2008 le malattie cardiovascolari
hanno rappresentato la prima causa di morte nella regione Europea OMS,
dove ogni anno sono responsabili della morte di oltre 4,3 milioni di
individui, pari al 48% di tutti i decessi (54% per le donne, 43% per gli
uomini).

Conclude la dottoressa Baroni: "Sappiamo che il ruolo della dieta è
importante, che la dieta può uccidere. Ma l'imputato non è la dieta
vegetariana o vegana, bensì la dieta onnivora, che i cibi animali
contribuiscono pesantemente a rendere un killer spietato."

Note:
Reference della rassegna originale:
Li D., Chemistry behind Vegetarianism, J Agric Food Chem. 2011 Feb
9;59(3):777-84. Epub 2011 Jan 4.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21204526

Comunicazione a cura di Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana

********************************************************************
Societa' Scientifica di Nutrizione Vegetariana
http://www.scienzavegetariana.it
********************************************************************

Rispondi