CHI L'HA VISTA?

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gattoincazzato
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CHI L'HA VISTA?

Messaggio da gattoincazzato » mer feb 02, 2005 4:17 pm

Ricevo e giro.
Ciao, Marco


Gli animalisti non vanno mai in tivù, e quando ci vanno vengono rimproverati e umiliati!
Oggi, mercoledì 2 febbraio, un professore universitario animalista è stato unico ospite di Maurizio Costanzo, nella sua nuova trasmissione intitolata "Diario", in onda ogni giorno su Canale 5 dalle 12.30 alle 13.00. C'è nessuno che l'ha vista?
Siccome l'intervista si è trasformata in un processo ai danni dell'ospite, con un Maurizio Costanzo che, tirando fuori la sua scontata e perbenistica mentalità specista, indossava i panni del giudice e pretendeva che il professore chiedesse scusa agli ebrei per aver diffuso un testo universitario in cui paragonava lo sterminio degli animali con quello degli ebrei, ho bisogno di sapere chi fosse l'ospite in studio.
Non avendo visto la puntata fin dall'inizio, la mia ipotesi è che si tratti di Massimo Filippi (che ha curato l'edizione italiana di Un'eterna Treblinka, di Charles Patterson), oppure di Gino Ditadi che ha scritto I filosofi e gli animali. Purtroppo, non conoscendo di persona nessuno dei due, non ho idea chi potesse essere l'uomo bistrattato da Costanzo.
Se qualcuno di voi è in grado di risolvere questo mio dilemma, potremmo scrivere al panciuto conduttore televisivo per spiegargli le relazioni tra specismo e razzismo, e per invitarlo a leggersi il saggio di Patterson.
Grazie per la vostra collaborazione.
Roberto Duria

anita
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Messaggio da anita » gio feb 03, 2005 1:03 am

ma quand'è che costanzo va finalmente in pensione portandosi dietro anche la moglie e l'amico psicologo così almeno la smettono di sparare ******* tutti quanti???

non ho visto il programma ma immagino come si sia comportato, da un caro amico dell'airc... non c'era da aspettarsi niente di buono....

galadriel
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dilemma svelato

Messaggio da galadriel » ven feb 04, 2005 10:11 pm

Ricevo da Roberto.

Sentite cosa diceva il prete-cacciatore Pietro Degani nel Messaggero Veneto del 12.03.90: ".....quando la Germania invase la Polonia, Von Ribbentrop proibì la caccia ai bisonti e ad altri animali nei boschi di quel paese dove sarebbero sorti i più grandi lager di sterminio.......a me fanno paura i movimenti animalisti, i quali, guarda caso nati in Germania, ora si diffondono un po' ovunque con una mentalità chiusa a ogni ragione altrui..........io temo che l'amore verso gli animali sia un alibi per il più difficile amore verso l'uomo".
Perché rispolverare tali idiozie dopo quindici anni? Perché mercoledì 2 febbraio, nella sua nuova trasmissione su Canale 5, Maurizio Costanzo ha processato in diretta il professore cagliaritano Pietro Melis, per aver osato attaccare la macellazione rituale ebraica, arrivando inoltre ad affermare che non ci si deve impietosire per la sorte toccata a sei milioni di ebrei trucidati dal nazismo. Oltre allo sdegno di Costanzo, i giornali sardi l'hanno tacciato di antisemitismo e le autorità universitarie hanno preso le distanze dal loro "blasfemo" docente.
Ora, poiché la questione ci tocca tutti da vicino come animalisti, e siccome non siamo disposti ad accettare anatemi e ostracismi mediatici, è importante far sentire la nostra voce - il nostro buon senso - altrimenti per l'ennesima volta la nostra categoria verrà criminalizzata, tenuto conto del quoziente intellettivo dei telespettatori italiani. Gli stessi che, quando nel 1987 a Roma ci fu l'efferato delitto da parte di un toelettatore, detto "Er Canaro", pensarono che fare il bagno e pettinare i cani a pagamento significasse essere...........amanti degli animali, cioè animalisti.
Nel caso del professore sardo, sorvolando sull'altra sua dichiarazione contestata, e cioè che l'omosessualità è contro-natura, a Maurizio Costanzo possiamo dire che:

a) la questione dello sterminio attualmente in atto ai danni degli animali è troppo grave per essere liquidata con una
trasmissione-processo di dieci minuti;
b) fare una levata di scudi sbrigativa, etichettando il provocatorio docente come antisemita, significa avere scheletri
nell'armadio, non accorgersi del proprio razzismo verso gli animali e non aver capito che anch'essi sono vittime, in
questo momento, come gli ebrei (e altri) lo sono stati in passato;
c) è stato proprio un ebreo, lo scrittore nobel Isaac Bashevis Singer, a intuire la relazione tra l'olocausto degli ebrei e
quello degli animali, così come un autore non sospetto - perché estraneo al movimento animalista - Charles
Patterson, ha scritto Un'eterna Treblinka (Editori Riuniti), testo vivamente consigliato, insieme a quello di Upton
Sinclair, intitolato La giungla (Ed. Mondadori);
d) è verissimo che gli antichi sacerdoti giudei scannavano animali a tutto spiano, come spiega il Levitico, ma Melis
sbaglia solo nelle conclusioni, che cioè gli ebrei sterminati durante il regime nazista c'entrassero qualcosa con gli
antichi riti barbari dei loro antenati. Semmai, nei forni crematori, bisognava mettere quei sacerdoti di tremila anni
fa;
e) non siamo disposti ad accettare il ribaltamento dei ruoli e quindi gli animalisti respingono l'accusa di nazismo.
Nazista è chi uccide innocenti, direttamente o dandone mandato a macellai, indipendentemente dalla presunta
superiorità genetica o evolutiva di chi si sente superiore alle altre razze e alle altre specie;
f) ebrei, mussulmani e cristiani sono i veri nazisti, per lo meno quando si arrogano il diritto di torturare e uccidere
esseri inermi alla loro mercè.
g) la domanda che tutti ci dovremmo porre non è "Li uccidiamo con o senza stordimento preventivo?", ma "Chi ci dà
il diritto di ucciderli?"

Scrivete dunque a Maurizio Costanzo, Canale 5, rubrica "Il Diario" [email protected]
Grazie.
Roberto Duria

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