robo ha scritto:D'accordissimo con Shabbat.
Sono veramente tristi gli interventi di VegEliot e Samuele. Tristi, fuori luogo e soprattutto inutili: non portano a niente; non giovano ad alcunchè; non stimolano riflessioni. Come d’altronde tutte le generalizzazioni. Io sono crudista da 5 anni per motivi quasi esclusivamente etici. Ma non vado in giro per i forum a dire che sono “più etico” degli altri. Non varrebbe neanche la pena di rispondere. Però, cavolo, mi dà tremendamente fastidio quando qualcuno pretende di dire e giudicare “cosa fanno i crudisti”. Come se fossimo tutti uguali e solo lui sapesse cosa ci passa per la testa.
Robo, quoto tutta la tua riflessione.
Invito Veg Eliot e Samuele ad approfondire la tematica, magari leggendo anche Alimentazione Naturale di Valdo Vaccaro, oltre che Shelton.
E confermo che il mio essere crudista è esclusivamente un fatto etico (comiciato anni fa con l'essere vegetariana per pochi mesi e poi subito vegan), oltre che meno inquinante, più attento ai consumi e a combattere il consumismo ed esclude appunto oltre alle patatine fritte magari del mcdonald, anche i biscotti senza latte nè uova della barilla e tanto altro ancora.
Non si è comunque mai perfetti, lo sono magari di più solo quei pochi fortunati che coltivano da sè il proprio cibo e sanno quindi com'è stato fertilizzato ecc. Quindi è inutile fare i perfettini.
Per quanto mi riguarda (e sono certa che è così anche per il 99% di chi frequenta questo forum) mi lascerei morire di fame piuttosto che mangiare qualcosa di non veg.
Perciò ragazzi non siate così superficiali.
Vi dedico questa mia "poesia" postata proprio su questo forum:
"intorno a noi la tragedia degli ultimi, ad ogni angolo, ogni attimo
impossibile essere felici
se hai gli occhi per guardare ciò che ti passa accanto,
se hai l'anima per sentire la loro disperazione
impossibile essere felici
un camion con tanti cavalli dagli occhi tristi oggi per sbaglio ha attraversato il centro della città
ieri sull'autostrada ammassati in un camion agnellini piangenti
sai bene dove sono diretto e non puoi che urlare la tua disperazione
sola
nell'indifferenza della tua specie
impossibile essere felici
è terribile essere vivi
non posso godere di nulla
ancora leggo e rileggo dell'impermanenza, ma non c'è consolazione,
nè distacco da questa immane sofferenza
senza fine
senza tegua
ed io soffro
confesso la mia angoscia
non si può essere felici
neanche un istante
il boia lavora anche di notte, anche a natale
qual è il significato della mia vita
se non posso fermarlo?"
susi