Gastrite e Omeopatia

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mariapiera74
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Gastrite e Omeopatia

Messaggio da mariapiera74 » lun gen 10, 2011 12:36 pm

A cura della
dott.ssa Mariapiera Miele
Medico Chirurgo
Omeopata
Iscritta al Registro Nazionale Medici Omeopati
Socio Ordinario Fiamo
Riceve nelle città di Napoli, Roma, Benevento e Viareggio

www.omeopatiamiele.it
[email protected]

DEFINIZIONE, CAUSE E SINTOMATOLOGIA

La Gastrite è un processo infiammatorio che si realizza a carico della mucosa gastrica. E' possibile individuare due forme di gastrite: Acuta e Cronica.
Generalmente la Forma Acuta è dovuta cattive abitudini alimentari quali l’abuso di bevande alcoliche, di spezie o di alcuni condimenti e cibi irritanti per la mucosa gastrica, da eccessiva o errata assunzione di farmaci quali antinfiammatori, antifebbrili, antidolorifici, cortisonici, ecc, da stress,, da infezioni batteriche (sopratutto Helicobacter pylori) o virali.
La sintomatologia della gastrite acuta è caratterizzata da nausea, spesso vomito, dolori alla bocca dello stomaco che si manifesta con bruciore e crampi, gonfiore, dispepsia (disturbi digestivi).
La gastrite cronica è più frequente dai 50 anni in poi e spesso risulta essere più asintomatica della forma acuta. In genere anche questa forma presenta dispepsia (disturbi digestivi), nausea e gonfiore, e nei casi più avanzati, si può avere presenza di sangue o materiale scuro nel vo-mito, e feci di colore scuro.
Sia per la forma acuta che per quella cronica la sintomatologia solitamente peggiora quando lo stomaco è vuoto e migliora dopo il pasto.

GASTRITE E OMEOPATIA

Se andiamo ad analizzare la Gastrite da un punto di vista omeopatico la situazione cambia completamente. L'omeopatia cura il malato e non la malattia. Quindi ci sarà il paziente affetto da gastrite che migliora mangiando, ci sarà quello che peggiora mangiando, ci sarà quello che desidera cose fredde e quello che desidera cose calde. E così via potremmo andare avanti all'inifinito. Curare la gastrite con la medicina omeopatica, vuol dire curare tutta la persona, corpo e mente, tutta la sintomatologia unica, peculiare e caratteristica di quell'individuo, con un rimedio omeopatico di origine minerale, vegetale o animale. Ribadisco, quindi, che non esiste una cura omeopatica per la gastrite, ma esiste una cura omeopatica per quel paziente che manifesta sintomi a carico dell'apparato gastrointestinale, riconducibili alla gastrite.
Qui di seguito presento una piccola lista di rimedi omeopatici che possono essere adatti per alcuni pazienti che presentano i sintomi della gastrite, ma ripeto prima di assumere rimedi omeopatici bisogna rivolgersi al proprio omeopata di fiducia. Solo dopo un'accurata visita, che in media ha la durata di un'ora e mezza o due ore, l'omeopata prescriverà il rimedio adatto a quell'individuo, rimedio che deve coprire tutta la sintomatologia, fisica e mentale di quel paziente.


NUX VOMICA: per dolori di stomaco crampoidi, in genere una o due ore dopo i pasti, con eruttazione acida o amara, meteorismo con pancia gonfia e pesante anche in seguito ad ingestione di poco cibo, lingua biancastra, agitazione, irrequietezza, insonnia. C'è ipersensibilità ad ogni minimo rumore e alle correnti d'aria. Il paziente può presentare stipsi e/o emorroidi. I dolori migliorano con il riposo e con il calore. La sintomatologia peggiora, invece, dopo pasti abbondanti, specie se con cibi speziati e pepati, dopo alcol e dopo arrabbiature.


PHOSPHORUS: per dolori nella parte superiore dell'addome al centro o a sinistra. I dolori sono violenti, brucianti, spesso accompagnati da vomito acido o eruttazioni acide. Il paziente ha sete intensa di acqua fredda. I sintomi migliorano dopo aver mangiato, anche se è presente un senso costante di fame, anche di notte. E' presente nausea aggravata dalle bevande calde. La sintomatologia spesso peggiora di sera.


LYCOPODIUM: per dolori pizzicanti, rodenti e pressivi che partono dallo stomaco e si irradiano alla schiena e alle spalle. L'addome è spesso dilatato dall'enorme quantità di aria (meteorismo). Il paziente presenta eruttazioni acide con bruciore esofageo persistente, e/o eruttazioni a vuoto, inefficaci e incomplete. I sintomi peggiorano il pomeriggio e piegandosi in due. I sintomi migliorano, invece, con il movimento, all'aria aperta, con i cibi e le bevande calde, dopo mezzanotte.


IPECA: per i casi in cui il sintomo prevalente è la nausea persistente, aggravata dal movimento e dal calore. Alla nausea segue spesso il vomito che, però, non migliora la situazione. La lingua è caratteristicamente pulita e rosea. C'è molta salivazione e poca sete. I dolori addominali sono assenti o lievissimi. I sintomi migliorano con l'aria fresca e stando seduti con la schiena diritta. I sintomi peggiorano con il calore, stando sdraiati, con il movimento e mangiando.

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