Mi pare che la domanda posta sia priva di quei radicati
condizionamenti mentali
che limitano la capacità profonda di comprensione dell’umano.. Per cui oltre a essere
piacevolmente contenta di constatare che la purezza mentale
è una dote che nonostante le difficoltà del mondo continua a sussistere
ti direi semplicemente di porre la questione ad un chimico per poter analizzare
in concreto le componenti in quantità, purezza ed associazioni varie (essendo possibili composti)
e visto il livello generale di poca elasticità mentale porre la questione direttamente ad un ricercatore
che si occupi di integrazione alimentare ponendo la questione esattamente come l’hai posta qui
centrando il punto su di un parallelo tra integratori sintetizzati in laboratorio e secrezioni animali/umane.
Il bello in questo tuo porre la questione
è nell’unione
coerente fra sacro (il rapporto!) e profano (la chimica!)
Buona ricerca.
