Il latte umano e altri tipi di latte

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Il latte umano e altri tipi di latte

Messaggio da [email protected] » sab lug 10, 2010 10:00 am

C'è un nuovo studio
della Dott.ssa Carmen Porrata Maury ( medico specialista in fisiologia,
docente di nutrizione, ricercatrice presso l'istituto Finlay di
Cuba)
dove viene detto che nel latte umano prevale la lactoalbumina la quale,
oltre ad avere un altissimo valore biologico, è di facile digestione;
al contrario negli altri tipi di latte prevale la caseina, che ha un
modesto valore biologico ed è difficile digestiione: l'80% della
proteina del latte di mucca è costituito da caseina, contro un 40% del
latte umano. Possiamo dire che dobbiamo bere il latte materno sono nei
primi mesi di vita. Nonostante ciò l'industria alimentare continua
a
sottoporre il latte di mucca a diverse manipolazioni, nell'intento
di
farlo assomigliare al latte materno, pensando che l'uomo sia capace
di
eguagliare ciò che è stato creato dalla natura. Il latte materno è
l'unico cibo consigliato al bimbo fino al momento della dentizione,
momento in cui bisogna introdurre altri cibi, passando gradualmente dai
semi-solidi ai solidi. Su questo aspetto la maggior parte degli
scienziati concorda. Ancor oggi l'essere umano è l'unico
mammifero che
continua ad assumere latte dopo la dentizione, e questo è latte di
altri mammiferi.Il latte secondo le teorie dello yin e dello yang è un
alimento molto yin ( instabile, con effetto dilatante, raffredante e
acidificante) e in base alla teoria delle cinque trasformazioni, viene
classificato come alimento capace di alterare le funzioni delle cinque
coppie di organi principali ( reni, fegato, milza-pancreas e polmoni) e
del sistema orto e parasimpatico. A causa di queste caratteristiche
viene sconsigliato il consumo, salvo il caso del latte materno fino al
momento dellla dentizione. La ricercatrice, nella sua esperienza
professionale era convinta della necessità di consumare latticini per
la corretta formazione della massa ossea e la prevenzione
dell'osteoporosi, ma poi ha pensato che il calcio può essere
ricavato
da altre fonti alimentari che offrono un equilibrio più adeguato di
tutte le loro componenti come nei cibi integrali, nella frutta secca,
nei legumi,nella verdura.Tuttavia l'aumentato consumo del latte nei
paesi occidentali non ha contenuto l'aumento progressivo
dell'osteoporosi.. Sarà veramente valida l'informazione secondo
la
quale si deve aumentare il consumo di latte per evitare
l'osteoporosi?
E' sicuro che il calcio contenuto nel latte sia il più disponibile?

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Trasmutazioni a debole energia di Louis Kervran

Messaggio da [email protected] » sab lug 10, 2010 10:12 am

Già molti anni fa, i fisici asserivano di essere vicini alla scoperta definitiva dell'ultimo mattoncino della materia, e preannunciavano l'imminente avvento della fusione controllata per la produzione di energia illimitata. "Fusione e fissione dei nuclei degli elementi possono avvenire in natura solo nel nucleo delle stelle, con temperature di milioni di gradi e pressioni inimmaginabili, oppure in appositi grandi macchinari concepiti dall'Uomo", e di conseguenza essi chiedevano di intraprendere la costruzione di acceleratori di particelle, sempre più potenti e sofisticati, con investimenti da Nota importante:
questo scritto nasce da mie traduzioni e sintesi di varia documentazione, sia libraria che su Internet, ed ha il solo scopo di divulgare l'argomento, senza pretesa di rigore scientifico. Per la documentazione vedere a fine paragrafi o a fondo pagina.
XmX
capogiro, per studiare l'organizzazione della materia. Anche se allora - come oggi! - la fusione controllata "calda" era ancora lontana dall'essere convenientemente realizzabile, tuttavia c'era un'euforia generale per la continua scoperta di nuove particelle e nuove prospettive. In un clima del genere, praticamente nessuno nella comunità scientifica intendeva concedere il seppur minimo credito alla possibilità delle trasmutazioni a debole energia, che pure venivano segnalate da molti ricercatori, spesso solo come anomalie sperimentali. E Pons e Fleischmann, con il loro annuncio della fusione fredda erano ancora lontani...

In quel periodo la rivista "Scienza e Vita" pubblicò un articolo dal curioso titolo "Le galline con la bomba in pancia". Nel testo si portava all'attenzione del grosso pubblico un notissimo esperimento dello scienziato francese Louis Kervran, a proposito dello strano metabolismo delle ...galline! Kervran sosteneva che le galline (ma anche altri esseri viventi) avessero un metabolismo capace di trasmutare alcuni elementi in altri, e gli scienziati ortodossi ne sostenevano l'assoluta impossibilità dovuta alla terrificante quantità di energia altrimenti necessaria, simile ad una bomba atomica: da cui il titolo scherzoso dell'articolo. Il pezzo suscitò un vespaio di polemiche destinato a durare a lungo, e nonostante l'interesse comunque mostrato dai lettori, scattò una sorta di censura sull'argomento, basata anche sul discredito di chi se ne occupava. Per molto tempo non se ne parlò quasi più, tranne che in ristrette cerchie di fisici e biologi eretici.

Sono passati circa venti anni, e attualmente la Fisica sta cambiando il suo paradigma, ossia la sua stessa impostazione filosofica, orientandosi sempre più verso modelli teorici capaci di inglobare e spiegare anche cose come lo spazio multidimensionale, la fusione fredda, ecc., comprese le trasmutazioni a debole energia di cui qui ci occupiamo. Vediamo di capire di cosa si tratta.


Tutti sappiamo che i gusci delle normali uova degli uccelli contengono molto Calcio. Kervran isolò alcune galline ovaiole in un'area senza alcuna fonte di Calcio, e le sottopose ad una dieta senza contenuto di Calcio. Dopo alcuni giorni nei quali le uova erano normali, queste iniziarono ad essere prodotte senza guscio, molli, con la sola membrana. Nell'area furono rovesciati dei sacchi contenenti pezzi di mica (la mica comune, detta anche mica muscovite o mica bianca, è un silicato di Potassio e Alluminio). Ed ecco cosa accadde: le galline saltarono eccitate sulla mica, beccandola, raspandola con le zampe e rotolandovicisi sopra. Le uova del giorno dopo e di quelli successivi furono deposte con un normalissimo guscio. Quindi, le galline avevano trasformato qualche elemento della mica, trasformandolo in Calcio! Un esperimento simile, sempre con la stessa mica, fu ripetuto con altri uccelli, per un periodo di 40 giorni, durante i quali la somministrazione della mica venne sospesa tre volte, ed ogni volta le uova tornarono ad essere deposte molli.

Una possibile obiezione potrebbe essere che, nella necessità di deporre uova, le galline attingano il Calcio da tutte le loro riserve mobilizzabili, ossia dalle loro stesse ossa. Ma se questo fosse vero, perchè vennero deposte uova molli senza la mica, e le uova tornarono normali con la mica? Per non essere obbligati ad ammettere la trasmutazione di qualche elemento in Calcio, si potrebbe ipotizzare che la mica in qualche modo stimoli un meccanismo metabolico tale che permetta di utilizzare il Calcio delle ossa per produrre i gusci. L'unico modo per rimuovere ogni dubbio sarebbe quello di somministrare la mica alle galline, assieme ad una dieta priva di Calcio, così a lungo che tutto il Calcio delle ossa venga esaurito. Se continuassero nonostante tutto a deporre uova col guscio, si dovrebbe definitivamente ammettere che, ebbene sì, le galline sono capaci di trasmutare un elemento fra quelli disponibili, in Calcio! ...in ogni caso alcuni degli esperimenti sono stati portati avanti anche per periodi piuttosto lunghi, con gli stessi risultati.

La formula della mica muscovite è:


KAl2 [(OH,F)2 | AlSi3O10]
e quindi possiamo ipotizzare che la produzione di Calcio possa derivare dalla trasmutazione biologica
del Potassio: K39 + H1 > Ca40

o del Silicio: Si28 + C12 > Ca40

oppure derivare da un più complesso "giro" di trasmutazioni fra elementi diversi...
Gente, quello che ho descritto accade per davvero! Un gran numero di chimici riferiscono nei loro studi che gli organismi biologici trasformano normalmente elementi chimici in altri, nel loro metabolismo. Ma secondo le teorie classiche della fisica questo è impossibile, perchè energia e condizioni necessarie per tali trasmutazioni sarebbero assolutamente incompatibili con quelle disponibili negli organismi viventi, punto e basta.

Qualcuno poco informato potrebbe lecitamente chiedersi a questo punto chi sia questo Louis Kervran, che si permette di trarre conclusioni blasfeme. Si tratta di uno scienziatucolo da strapazzo, forse illuso o truffaldino? E tutti gli altri scienziati che hanno fatto le stesse osservazioni e hanno convalidato i lavori di Kervran, sono attendibili?
Louis Kervran
La risposta è che si tratta di ricercatori seri ed attendibili, ed inoltre sono ormai moltissimi. Louis Kervran, che è stato il più ardente ricercatore della trasmutazione biologica, ha sempre svolto i suoi rigorosissimi esperimenti all'Università di Parigi, e i suoi lavori nel settore gli sono valsi addirittura una candidatura al Nobel. Ma nonostante ciò, la scienza accademica continua ad ignorare le trasmutazioni.

Kervran mise in luce parecchie reazioni, verificandole. Ecco alcune importanti affermazioni, tratte dai suoi lavori...

"Il fenomeno vitale non è di ordine chimico... Il nucleo degli atomi degli elementi leggeri è abbastanza diverso da quello che i fisici nucleari considerano come modello medio, valendo questo solo per gli elementi pesanti... La Natura muove particelle da un nucleo all'altro - particelle come nuclei di Idrogeno e Ossigeno e, in qualche caso, nuclei di Carbonio e Litio. C'è così una trasmutazione... La trasmutazione biologica è un fenomeno completamente diverso dalla fissioni o fusioni atomiche della Fisica... esso svela una proprietà della materia mai vista prima di questo lavoro. "

E per chi conosce la chimica, ecco un elenco delle reazioni (scritte in forma semplificata) che, ad oggi, sono state osservate:


Na23 + H1 > Mg24 Na23 + O16 > K39 Na23 - O16 > Li7
Na23 > Li7 + O16 K39 + H1 > Ca40 Mg24 + Li7 > P31
Mg24 + O16 > Ca40 F19 + O16 > Cl35 C12 + Li7 > F19
Cl35 > C12 + Na23 Fe56 - H1 > Mn55 2 O16 - H1 > P31
O16 + O16 > S32 2 N14 > C12 + O16 N14 + Mg12 > K19
Si28 + C12 > Ca40 P31 + H1 <-> S32


tratto da Robert A. Nelson, Biological Trasmutations, con modifiche
In questa successiva tabella vediamo a colpo d'occhio le più frequenti trasmutazioni biologiche:



Ricordiamo questo utile schema di trasformazioni, perchè costituisce una guida generale. Vedremo infatti qualche altra evidenza della trasmutazione biologica in organismi diversi dalle galline...



--------------------------------------------------------------------------------

Il Calcio è un componente fondamentale dell'esoscheletro (comunemente detto guscio) di molti crostacei, e delle conchiglie dei molluschi.
Nella loro muta periodica, granchi e gamberi abbandonano la loro vecchia corazza, per formarsene una nuova più comoda. Durante la muta i granchi sono molli e "nudi", del tutto vulnerabili, e perciò impossibilitati a procurarsi il Calcio necessario predando altri esseri. Per questo motivo il granchio si nasconde, e nel brevissimo periodo di un paio di giorni riforma un nuovo guscio. Ma l'acqua marina contiene troppo poco Calcio (circa lo 0.042%) per giustificare una produzione così rapida della corazza...

L'analisi chimica dell'intero corpo di un granchio rivela che esso contiene Calcio sufficiente a produrre solo il 3% del guscio, anche considerando il carbonato di Calcio immagazzinato prima della muta nel suo sistema epatico.

Il problema è che, anche nell'acqua completamente priva di Calcio, granchi e affini possono ancora riformare il loro guscio...

Kervran riporta che in un esperimento un gambero fu messo in un contenitore con acqua marina dalla quale il carbonato di Calcio era stato rimosso mediante precipitazione, e che nonostante tutto il gambero produsse il suo bravo guscio.

Sempre secondo Kervran, l'analisi chimica fatta su animali che secernono i loro gusci - come i molluschi - ha rivelato che il carbonato di Calcio si forma sul lato esterno di una membrana, sebbene sul lato opposto della membrana, dove le sostanze nutritive entrano, non ci sia Calcio.

Kervran sostiene che normalmente i granchi trasformano il Magnesio in Calcio, secondo la trasmutazione

Mg + O > Ca

e in effetti l'acqua marina contiene un ammontare sufficiente di Magnesio per formare un guscio. Ci si può chiedere cosa accadrebbe se mettessimo un gambero nell'acqua priva sia di Calcio che di Magnesio, ma non ho informazioni al riguardo.

Nel 1975 i chimici Heroux e Pietro (Divisione di Scienze Biologiche del CNR Canadese) condussero un meticoloso esperimento con i topi. Misurarono l'ammontare di Magnesio introdotto con cibo, acqua e perfino aria, confrontandolo poi col Magnesio espulso in urina e feci, in tre periodi di 69, 240 e 517 giorni.
Nel caso nel quale gli animaletti furono alimentati con una dieta nella quale l'ammontare di Magnesio ingerito era meno di quello espulso, ci si aspettava che il Magnesio subisse un grave deficit molto prima del 517° giorno. Dopo i 517 giorni i topini furono (purtroppo) uccisi ed analizzati, aspettandosi di non trovare praticamente più Magnesio nel corpo. Il metodo era rigoroso e la strumentazione precisa (spettrometro di massa), ma ogni topino conteneva mediamente 82 mg di Magnesio... il conto non tornava, il Magnesio sarebbe dovuto essere assai inferiore.
I due ricercatori verificarono allora l'accuratezza delle loro determinazioni inviando i loro cadaverini a due altri laboratori (alla Divisione di Chimica al CNR del Canada e al Reparto di Chimica dell'Università di McMaster), ma entrambi i laboratori ottennero essenzialmente gli stessi risultati della prima misurazione. Infine, furono usati altri metodi ancora più raffinati, ma anche questi diedero risultati simili, sconcertanti tanto per i ricercatori quanto per gli analisti.
Heroux, O. and Peter, D. "Failure of balance measurements to predict actual retention of magnesium and calcium by rats as determined by direct carcass analysis." Journal of Nutrition, 1975, volume 105, pages 1157-1167


Per quanto riguarda i batteri, c'è una sufficiente evidenza di molte anomalie sperimentali: come fa un batterio a sintetizzare una proteina contenente un certo elemento, se il terreno di coltura ne è privo? Il biochimico Komaki dell'Università di Mukogawa in Giappone trovò che un gran varietà di microrganismi (per esempio l'Aspergillus niger, usato nella produzione di acido gallico e acido citrico, e il Saccharomyces cerevisiae, il comune lievito del pane e della birra) «creano» Potassio durante la loro crescita.
Aggiungo che c'è chi avanza l'ipotesi secondo la quale molti depositi minerali sarebbero dovuti non ai consueti meccanismi geologici, bensì alla produzione metabolica di masse batteriche sotterranee.
Komaki, H.: "Sur la formation de sels de potassium par differentes familles de microorganismes dans un milieu sans potassium." Revue de Pathologie Comparee, Paris, September 1965
Komaki, H.: "Production de proteines par 29 souches de microorganismes et augmentation du potassium en milieu de culture sodique, sans potassium." Revue de Pathologie Comparee, Paris, 1967


Ma solo granchi, gamberi, galline, topi e microrganismi avrebbero questa possibilità? La risposta è senz'altro no: probabilmente tutti gli esseri viventi, all'occorrenza, sono capaci di attivare le reazioni a debole energia che portano alla trasmutazione di alcuni elementi disponibili in altri non disponibili ma indispensabili, e l'Uomo non fa eccezione. Vediamo perchè...

Kervran descrive esperimenti fatti dai francesi nel 1959 in due località torride del deserto del Sahara, volendo determinare il fabbisogno nutrizionale umano nelle condizioni di estremo calore.

Nel primo esperimento si comparò la quantità di Magnesio ingerito con quello espulso: ogni soggetto espulse quotidianamente con feci, urina e sudore, in media 117.2 milligrammi in più rispetto a quello ingerito. Considerando che il corpo umano ha una riserva di 5000 milligrammi di Magnesio, si può facilmente calcolare che in circa 43 giorni le riserve si sarebbero dovute esaurire:


5000/117.2 = 42.6

Eppure, l'esperimento fu protratto per 180 giorni, ed ogni giorno ogni soggetto continuò ad espellere i suoi bravi 117.2 mg di Magnesio!
Nel secondo esperimento, condotto in una località ancora più arida, fu rilevato che ogni uomo espelleva mediamente ogni giorno 256 mg di Magnesio in più rispetto a quello ingerito: in tali condizioni il Magnesio si sarebbe dovuto esaurire dopo soli 20 giorni, ed invece l'esperimento durò ben 220 giorni. Sembrerebbe inevitabile concludere che il corpo umano è in grado in qualche modo di sintetizzare Magnesio... ...e pare che proprio questo processo ancora ignoto gli conferisca una maggiore resistenza al clima torrido, a patto che vi sia un maggiore apporto di Sodio, forse secondo la reazione


Na23 + H1 > Mg24
Kervran, C. Louis. Biological Transmutation. New York: Swan House Publishing Company, 1972
Ma l'Uomo sintetizza solo Magnesio? A questo punto, una volta ammessa la possibilità delle trasmutazioni, sembrerebbe logico di no, ed infatti ci sarebbero altri indizi provenienti da direzioni diverse. Kervran ha verificato la generazione di Calcio da Magnesio e da Silicio, e la cosa potrebbe avere grande rilevanza, se fosse universalmente riconosciuta. Per esempio, i medici sanno che nelle fratture ossee e/o osteoporosi in genere si somministra del Calcio, che è però di difficile assorbimento, e spesso la decalcificazione continua nonostante massicce somministrazioni di Calcio.
Ebbene, da sempre la fitoterapia insegna che nei casi di fratture ossee e/o osteoporosi si deve somministrare per via orale polvere di Equiseto (Equisetum arvense), meglio se coadiuvato da Potassio e Magnesio, e la decalcificazione cesserà. Detto fra noi, l'Equiseto è ricco di Silicio...
...ed è probabile che la reazione sia:



Si28 + C12 > Ca40
(Silicio + Carbonio = Calcio)

Ed anche questo è un bel mistero che è lì in tutta evidenza e tuttora inspiegato: il Calcio delle ossa è secreto da una membrana detta periostio; però, se c'è Calcio dal lato verso l'osso, sull’altro lato non se ne trova. Dunque il periostio secerne Calcio, ma da dove lo prende? Se il lettore ricorda quanto già detto per la membrana di crostacei e molluschi, noterà forse una similitudine col periostio...
Ultima modifica di [email protected] il sab lug 10, 2010 10:16 am, modificato 1 volta in totale.

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Messaggio da [email protected] » sab lug 10, 2010 10:12 am

:D

Yankee
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Re: Il latte umano e altri tipi di latte

Messaggio da Yankee » mer ott 06, 2010 9:07 am

molto interessante..
da circa un paio d'anni mi sto interessando sul problema del calcio (ho denti e ossa messe non molto bene sebbene consumi pochi dolci qualche latticino)..
il libro di Rodale mi ha aiutato molto: ora sto provando la farina d'ossa che, a detta sua, dovrebbe essere il top per il calcio, contenendo tutti i minerali utili per fissarlo, mentre calcio di altri tipi verrebbe espulso..
interessante anche il fatto del silicio (è da un pò che pensavo di prendere le compresse d'equiseto della erbavita)..

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Re: Il latte umano e altri tipi di latte

Messaggio da BlueVelvet » mer ott 06, 2010 3:05 pm

Se guardiamo l'etichetta delle acque in bottiglia, posiamo vedere che ci sono dei valori importanti tra cui il calcio. E' anche per questo che chi soffre di calcoli deve stare attento a quello disciolto nelle acque che acquistiamo.

Yankee
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Re: Il latte umano e altri tipi di latte

Messaggio da Yankee » lun nov 01, 2010 11:52 am

Che ne pensate???

mariannina
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Re: Il latte umano e altri tipi di latte

Messaggio da mariannina » sab nov 06, 2010 7:00 pm

Farina d'osso? :shock: cos'è?
Daiiiiii abbiamo la natura a nostra disposizione!! :D Frutta!!! :mrgreen:

gianluca
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Re: Il latte umano e altri tipi di latte

Messaggio da gianluca » gio apr 14, 2011 5:57 pm

Io mi sono sempre chiesto, ma le bestie erbivore - prima che venissero addomesticate per produrre latte, come i bovini, ovini e caprini - che bevono latte materno solo per pochissimo tempo e poi si mettono a brucare solo erba, come fanno a farsi quell'apparato osseo robustissimo ???? Da dove lo prendono il calcio se l'erba non lo contiene ma contiene invece magnesio (al centro dell'anello porfirinico della molecola di clorofilla) ?
E poi come mai agli animali, che non se li possono lavare, i denti non gli cascano se non in età molto avanzata ?

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bckbkice
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Re: Il latte umano e altri tipi di latte

Messaggio da bckbkice » lun apr 25, 2011 8:48 am

E come mai non soffrono di osteoporosi? :mrgreen:

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Re: Il latte umano e altri tipi di latte

Messaggio da [email protected] » lun apr 25, 2011 9:34 pm

interessante il tema che le mucche non soffrono di osteoporosi!
Alcuni dentisti si stupiscono come una dieta priva di latte e latticini porti ad un consolidamento delle strutture dentarie...denti più forti e gengive più sane!!!
Un dentista si stupì di un signore di 40 anni che aveva ancora tutti i denti sani...e già il dentista vive con i nostri denti!!!
Cosa ne pensate poi della ricerca del dentifricio bioripair? i denti contengono idrossiapatite sostanza presente nel dentifricio? Ancora i laboratori odontotecnici si ostinano ad utilizzare materiali metallici...ma il dente di cosa è fatto?

gianluca
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Re: Il latte umano e altri tipi di latte

Messaggio da gianluca » mer apr 27, 2011 2:32 pm

E' una struttura viva, innervata e vascolarizzata, fatta al 98% di idrossiapatite (Fonte: Wikipedia).
Il fluoro, stando alle ricerche scientifiche, sotto forma inorganica (fluoruro di sodio o monofluorofosfato o, in certi dentifrici come stannoso o amminico) dovrebbero proteggere il dente dall'attacco dei batteri formando interagendo a livello molecolare con l'idrossiapatite formando fluoroapatite.

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