semi di lino: tossicitá?

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ross0
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semi di lino: tossicitá?

Messaggio da ross0 » lun lug 05, 2010 7:48 am

Ciao a tutti,
cerco informazioni sulla tossicitá dei semi di lino.
Grazie per ogni aiuto!!!

Davide'80
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Re: semi di lino: tossicitá?

Messaggio da Davide'80 » lun lug 05, 2010 12:33 pm

Gli acidi grassi essenziali (EFA) nell'alimentazione vegetariana
I semi crudi, ma non l'olio, contengono dei glucosidi cianogeni che sono convertiti nell'organismo in tiocianati. Queste sostanze chimiche possono interferire con l'utilizzo di Iodio da parte della tiroide e aumentare il rischio di gozzo (specialmente se lo Iodio nella dieta è scarso). Si consiglia di limitare il consumo di semi di lino crudi a 3-4 cucchiai al giorno. Il calore inattiva i glucosidi cianogeni e pertanto ci sono meno problemi quando i semi sono usati nella cottura al forno.
http://www.scienzavegetariana.it/medici ... rassi.html

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francy71
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Re: semi di lino: tossicitá?

Messaggio da francy71 » lun lug 05, 2010 1:23 pm

Davide'80 ha scritto:
Gli acidi grassi essenziali (EFA) nell'alimentazione vegetariana
I semi crudi, ma non l'olio, contengono dei glucosidi cianogeni che sono convertiti nell'organismo in tiocianati. Queste sostanze chimiche possono interferire con l'utilizzo di Iodio da parte della tiroide e aumentare il rischio di gozzo (specialmente se lo Iodio nella dieta è scarso). Si consiglia di limitare il consumo di semi di lino crudi a 3-4 cucchiai al giorno. Il calore inattiva i glucosidi cianogeni e pertanto ci sono meno problemi quando i semi sono usati nella cottura al forno.
http://www.scienzavegetariana.it/medici ... rassi.html
scusa Davide, se ho capito bene i semi di lino sono tossici se si eccede nel consumo giornaliero, altrimenti con un cucchiaino al giorno non ci sono problemi, vero? ho una confezione aperta da un po' da qualche settimana, ne frullo una quantità che conservo in un vasetto di vetro tenuto in frigo e che consumo in 2-3 gg al massimo.
Dici che "Il calore inattiva i glucosidi cianogeni e pertanto ci sono meno problemi quando i semi sono usati nella cottura al forno" ma non è vero anche che il calore e la cottura distruggono gli omega3?
Forse sarebbe meglio, lo so, usare l'olio, ma al naturasì non lo tengono nel frigo.
chiedo, perchè sto cercando di capire qual è la cosa migliore

Davide'80
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Re: semi di lino: tossicitá?

Messaggio da Davide'80 » lun lug 05, 2010 3:11 pm

L'articolo non parla di tossicità, quanto di interferenza con l'utilizzo dello iodio. Si parla chiaramente di 3-4 cucchiai al giorno come quantitativo da non superare, un cucchiaino è ben al di sotto di questa soglia.
Tu usi regolarmente alghe o sale iodato (o meglio marino integrale)?

Gli acidi grassi omega-3 si ossidano facilmente se esposti alla luce e al calore, il seme protegge questi grassi delicati. Se fai il pane con i semi di lino mettili nell'impasto invece che come guarnizione per mantenere integri una parte degli omega-3.

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francy71
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Re: semi di lino: tossicitá?

Messaggio da francy71 » mar lug 06, 2010 2:40 pm

non faccio uso di alghe e per quanto riguarda il sale ne uso pochissimo (mangio molto scondito, anzi se fosse per me, non lo userei per niente, ma cucinando per tutta la famiglia ne metto un po')
Ho appena fatto il test mineralogramma e (per quanto attendibile sia) sono risultata tra le altre, carente di iodo.
metto un cucchiaino (al massimo 2) di semi di lino nei cibi

Davide'80
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Re: semi di lino: tossicitá?

Messaggio da Davide'80 » dom lug 11, 2010 2:48 pm

francy71 ha scritto:non faccio uso di alghe e per quanto riguarda il sale ne uso pochissimo
Da qualche parte devi prendere lo iodio.
Ministero della Salute ha scritto:
Risultati della campagna realizzata dalla Regione del Veneto e il disegno di legge promosso dal Ministero della Salute


La carenza di iodio è responsabile di alcune patologie della tiroide. Lo iodio è, infatti, un elemento indispensabile per la sintesi degli ormoni tiroidei, in sua assenza la tiroide si adatta riducendo l’eliminazione urinaria e aumentando visibilmente il suo volume, creando la condizione clinica nota come gozzo.

Una carenza iodica prolungata può portare all’ipotiroidismo, che, durante l’accrescimento, è responsabile di alcuni problemi neurologici, fino al cretinismo. Lo iodio è presente nei prodotti della pesca e, in misura inferiore, nelle uova e nella carne, ma la quantità assunta con gli alimenti non è sufficiente a garantirne l’apporto giornaliero raccomandato (150mg), per questo motivo la maggior parte della popolazione può considerarsi a rischio di sviluppare una delle patologie tiroidee se non ne integra in altro modo l’assunzione. Il fabbisogno di iodio, inoltre, è particolarmente elevato per le donne in gravidanza e per i bambini. Il metodo più efficace ed economico per effettuare la iodio-profilassi è usare sale arricchito di iodio al posto del comune sale da cucina.

L’obiettivo di eliminare i disturbi da carenza iodica è stato indicato nel 1992 dall’OMS e dalla FAO. Proprio con questo fine il Ministero della Salute ha iniziato dal 1997 una campagna di educazione alimentare di promozione dell’uso del sale arricchito di iodio e ha promosso un disegno di legge. Il disegno di legge è finalmente diventato LEGGE n. 55 del 21 Marzo 2005: “Disposizioni finalizzate alla prevenzione del gozzo endemico e di altre patologie da carenza iodica”.

La legge definisce le modalità di utilizzo e di vendita del sale alimentare arricchito con iodio: nei punti vendita deve essere garantita la presenza contemporanea di sale arricchito di iodio e sale comune. è stato eliminato il limite di peso per le confezioni di sale iodato, che era precedentemente previsto, facilitandone così l’uso nella grande distribuzione; è permesso l’uso di sale iodato come ingrediente per la preparazione e per la conservazione dei prodotti alimentari.

Esperti di alimentazione, su incarico del Ministero della Salute, costituiranno il tavolo tecnico che deciderà del logo da apporre sul sale iodato e del messaggio informativo da esporre vicino al sale stesso, così da garantire un’ulteriore informazione al consumatore. Infine, il Ministero della Salute può concedere il proprio patrocinio ai messaggi pubblicitari con elevato contenuto informativo sempre nell’ottica di promuovere una informazione più corretta e completa al consumatore sulla profilassi delle malattie da carenza iodica.


seitanterzo
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Re: semi di lino: tossicitá?

Messaggio da seitanterzo » dom lug 11, 2010 11:26 pm

La RDA di iodio è di 150 ug, cioè un cucchiano e mezzo di sale marino integrale al giorno.
Riguardo agli omega3, ci si assicura il minimo (4,4gr) con due porzioni giornaliere fra:
- 1 cucchiaio di semi di lino macinati
- 1 cucchiaino di olio di lino su cibi freddi
- 30 gr. di noci
Anche assumendo la RDA dai soli semi non si corre alcun rischio in quanto parliamo di 2 cucchiai.
L'olio di lino affidabile in tal senso , invece, è quello del Baule Volante, in quanto non interrompe la catena a freddo, infatti lo trovate in frigo. Se i bio dove andate non ce l'hanno richiedelo finchè non si decideranno ad acquistarlo! Oltretutto, Baule Volante è una delle aziende partner di NaturaSì.

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francy71
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Re: semi di lino: tossicitá?

Messaggio da francy71 » lun lug 12, 2010 7:38 pm

accidenti!
mangio poco salato (o per niente salato) perchè ho sempre saputo che il sale non fa tanto bene, e ora rischio invece una carenza di iodio che mi può portare all'ipotiroidismo? anche alle mie figlie dò cibi poco salati (a volte non metto neanche il sale nell'acqua per la pasta)..non ci capisco più niente :oops:
all'inizio della mia transizione da onnivora e vegetariana (ora vegana) avevo cominciato ad usare le alghe, ma poi qui qualcuno ha detto che sono troppo ricche di iodio e che bisogna stare attenti per cui ho smesso di prenderle. Ho sbagliato? :oops:

Daria
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Re: semi di lino: tossicitá?

Messaggio da Daria » lun lug 12, 2010 7:57 pm

francy71 ha scritto:accidenti!
mangio poco salato (o per niente salato) perchè ho sempre saputo che il sale non fa tanto bene, e ora rischio invece una carenza di iodio che mi può portare all'ipotiroidismo? anche alle mie figlie dò cibi poco salati (a volte non metto neanche il sale nell'acqua per la pasta)..non ci capisco più niente :oops:
all'inizio della mia transizione da onnivora e vegetariana (ora vegana) avevo cominciato ad usare le alghe, ma poi qui qualcuno ha detto che sono troppo ricche di iodio e che bisogna stare attenti per cui ho smesso di prenderle. Ho sbagliato? :oops:
Ciao Francy,
allora vediamo di fare un po' di ordine... :)
ridurre il sale da cucina non è affatto sbaglato, anzi è meglio. Basta mezzo cucchiaino al giorno di sale jodato... o in alternativa si possono usare le alghe, che però essendo appunte ricche di jodio (insieme ad altre tantissime e buone proprietà) non bisogna esagerare con il loro consumo, bastano pochissimi grammi di alghe per assicurarsi una adeguata dose di jodio.

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Re: semi di lino: tossicitá?

Messaggio da francy71 » lun lug 12, 2010 8:02 pm

grazie Daria
come ho appunto già detto, dal test mineralogramma sono risultata carente di iodio, ma quali analisi del sangue sono indicate per trovare un'eventuale carenza?

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Re: semi di lino: tossicitá?

Messaggio da Daria » mar lug 13, 2010 4:20 am

francy71 ha scritto:grazie Daria
come ho appunto già detto, dal test mineralogramma sono risultata carente di iodio, ma quali analisi del sangue sono indicate per trovare un'eventuale carenza?
In genere il mineralogramma svolgere un buon ruolo di prevenzione,
potresti comunque fare gli esami della tiroide per vedere se c'è tutto a posto.. :roll:

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cristina81
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Re: semi di lino: tossicitá?

Messaggio da cristina81 » mar lug 13, 2010 8:15 am

Daria ha scritto:In genere il mineralogramma svolgere un buon ruolo di prevenzione,
interessante... non sapevo dell'esistenza di questo esame...
devo chiedere al mio medico di base?
si fa in ospedale come l'esame del sangue o ci sono strutture apposite?

Daria
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Re: semi di lino: tossicitá?

Messaggio da Daria » mar lug 13, 2010 7:06 pm

cristina81 ha scritto: si fa in ospedale come l'esame del sangue o ci sono strutture apposite?
E' un'analisi del capello che serve a determinare i livelli dei minerali e viene svolto in alcuni tipi di laboratori.
E' un test abbastanza semplice (non invasivo), non fornisce diagnosi di malattie o condizioni patologiche... ma è in grado di dare una considerevole quantità d'informazioni in modo rapido e a basso costo.
Guarda non vorrei dire una cavolata ma mi sembra che la mia parrucchiera tempo fa mi abbia detto che è in grado di praticarlo... appena la vedo mi informo.. :)

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francy71
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Re: semi di lino: tossicitá?

Messaggio da francy71 » mer lug 14, 2010 3:08 pm

scusate, c'è stato un fraintendimento
ho fatto il test on line (rispondendo a delle domande) :oops: :oops: per questo mi chiedo quanto sia attendibile :roll:
non ho eseguito il test dal capello (il mio omeopata me lo può far eseguire al costo di € 90 quando in farmacia costa € 120)

Daria
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Re: semi di lino: tossicitá?

Messaggio da Daria » mer lug 14, 2010 5:27 pm

francy71 ha scritto:scusate, c'è stato un fraintendimento
ho fatto il test on line (rispondendo a delle domande) :oops: :oops: per questo mi chiedo quanto sia attendibile :roll:
Ahh.. ho capito, quello on-line l'ho fatto anche io... no non credo proprio sia attendibile, non si misurano i valori dei minerali attraverso delle semplici domande..;-)
francy71 ha scritto: non ho eseguito il test del capello (il mio omeopata me lo può far eseguire al costo di € 90 quando in farmacia costa € 120)
Ah però...alla faccia del basso costo! :x

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