L’ACQUA: MEDICINA DEL FUTURO?

Archivio delle discussioni sui forum non più presenti
goccia
Messaggi: 1002
Iscritto il: gio ott 21, 2004 2:34 pm
Località: Anzio (Rm)

Re: L’ACQUA: MEDICINA DEL FUTURO?

Messaggio da goccia » gio giu 03, 2010 10:01 am

Grazie anche a Voi, per aver accettato il confronto.
Cari saluti,

GUNA Spa
Messaggi: 36
Iscritto il: ven giu 19, 2009 10:19 am
Controllo antispam: cinque

Re: L’ACQUA: MEDICINA DEL FUTURO?

Messaggio da GUNA Spa » ven giu 04, 2010 2:27 pm

...
Ultima modifica di GUNA Spa il lun giu 07, 2010 1:49 pm, modificato 1 volta in totale.

GUNA Spa
Messaggi: 36
Iscritto il: ven giu 19, 2009 10:19 am
Controllo antispam: cinque

Re: L’ACQUA: MEDICINA DEL FUTURO?

Messaggio da GUNA Spa » ven giu 04, 2010 2:28 pm

....
Ultima modifica di GUNA Spa il lun giu 07, 2010 1:49 pm, modificato 1 volta in totale.

GUNA Spa
Messaggi: 36
Iscritto il: ven giu 19, 2009 10:19 am
Controllo antispam: cinque

Re: L’ACQUA: MEDICINA DEL FUTURO?

Messaggio da GUNA Spa » ven giu 04, 2010 2:38 pm

....
Ultima modifica di GUNA Spa il lun giu 07, 2010 1:51 pm, modificato 1 volta in totale.

GUNA Spa
Messaggi: 36
Iscritto il: ven giu 19, 2009 10:19 am
Controllo antispam: cinque

Re: L’ACQUA: MEDICINA DEL FUTURO?

Messaggio da GUNA Spa » ven giu 04, 2010 2:40 pm

....
Ultima modifica di GUNA Spa il lun giu 07, 2010 1:50 pm, modificato 1 volta in totale.

goccia
Messaggi: 1002
Iscritto il: gio ott 21, 2004 2:34 pm
Località: Anzio (Rm)

Re: L’ACQUA: MEDICINA DEL FUTURO?

Messaggio da goccia » sab giu 05, 2010 11:36 am

Tutto questo così lontano dal concetto di semplicità espresso dal Dottore.

Non conosco i termini delle cause di cui parlate e me ne intendo marginalmente di marchi.
Però il "termine generico Fiori di Bach" non é proprio un termine generico.
Bach é l'inventore del metodo. Ha tutti i diritti di rivendicarne la proprietà e la registrazione di un Marchio viene fatta proprio a tutela e a garanzia di questo.
Non é un impedimento, a nulla, é solo una garanzia.
Se domani qualcuno prendesse il vostro marchio Guna e realizzasse una sua linea omeopatica parallela sono certa che Guna avvierebbe identiche cause legali per tutelarsi.
E non sono nemmeno convinta che abbiamo perso i contenzioni relativi al solo marchio dato che, ad oggi, nessuno l'ha ancora utilizzato mentre sono in commercio linee con altri nomi, cosa del tutto possibile (e chi dice il contrario?)
Trovo il discorso che avete fatto fortemente fuorviante.
Per il resto delle argomentazioni, qualche giorno fa c'é stato un interessante dibattito tra Christian Boiron e Sivio Garattini.
Per chi non conoscce i soggetti, possiamo simpaticamente dire che Boiron é "il guru dell'omeopatia" mentre Garattini é "il guru della farmacologia".
Incollo qui sotto:
http://www.corriere.it/salute/10_maggio ... aabe.shtml
In un mondo dove la medicina non convenzionale é ritenuta "acqua fresca", "che cura solo raffreddori e tosse", e addirittura negli opedali inglesi "stregoneria" dove vengono effettuati tagli sugli ospedali che integrano la medicina convenzionale con l'omeopatia, forse non é così strano che ci siano, di conseguenza, misure ridotte verso l'informazione ai medici, o no?
Comunque io resto della mia opinione e mi informerò ulteriormente perché avendo sentito "una campana" ora mi piacerebbe sentire anche "l'altra".
Cari saluti.

goccia
Messaggi: 1002
Iscritto il: gio ott 21, 2004 2:34 pm
Località: Anzio (Rm)

Re: L’ACQUA: MEDICINA DEL FUTURO?

Messaggio da goccia » sab giu 05, 2010 12:03 pm

Post Scriptum

[quote="GUNA Spa"] Non avremmo voluto scendere così nel merito, perché - lo ripetiamo - non è nostro uso fare paragoni con la concorrenza, ma ci tenevamo ad integrare la Sua comunicazione illustrando ai lettori i "dietro le quinte" di questa nostra scelta, sofferta ma convinta. Detto questo, seguiamo volentieri il suggerimento del Dr. Bach: "non accanitevi contro la malattia...sviluppate la virtù opposta!".

Ciò che non si vuole fare, non si fa, punto.
Detto questo, per sviluppare la qualità opposta a questo messaggio ci vorrebbero dei Fiori di Bach.
Perché dietro alle società e ai profitti, ci sono pur sempre delle persone e chi ha redatto i messaggi, così, a prima vista, avrebbe forse bisogno di HOlly e Willow.
Questo vale anche per me, che sto prendendo Vervain e Mimulus.
Vervain per il mio desiderio di giustizia e Mimulus perché mi sento come Golia di fronte al gigante e ho paura.

Questo per mettere in pratica gli insegnamenti del Dottore.
E' come nello sport: Guna é soltanto l'avversario.
Cari saluti,

GUNA Spa
Messaggi: 36
Iscritto il: ven giu 19, 2009 10:19 am
Controllo antispam: cinque

Re: L’ACQUA: MEDICINA DEL FUTURO?

Messaggio da GUNA Spa » lun giu 07, 2010 10:04 am

Grazie a Lei per avercela data, l'occasione di confronto! Comunque non ci tiriamo mai indietro, nel senso che anche su Facebook abbiamo ragionato internamente e siamo giunti all'unanimità alla conclusione che ogni post critico dev'essere lasciato in evidenza, sempre e comunque (banale per gli internauti, ma non scontato per un azienda commerciale). Questo è il nostro spirito, perlomeno. Volevamo però integrare, in conclusione, le informazioni emerse in questo thread, condividendo con lei con trasparenza alcuni "dietro le quinte" di questa questione. Non è nostro costume fare paragoni con la concorrenza, perché lo riteniamo antipatico, ma la Nelson è stata citata da lei, quindi ci sentiamo "autorizzati" :D E' appena utile ricordare che l'azienda in questione vanta un contratto in esclusiva con il Bach Center: il Centro non può rifornire nessuno delle proprie soluzioni madri, se non la Nelson, per il tramite della società Bach Flower Remedies Ltd. La Nelson quindi di fatto opera in regime di monopolio, fissando quantità e prezzi. Nelson inoltre è intervenuta con cause legali a danni di altri produttori che volevano commercializzare i Fiori di Bach in proprio, utilizzando il termine generico "Fiori di Bach" ritenuto dalla Nelsons invece un "marchio commerciale di proprio esclusivo utilizzo" e ciò è di fatto proprio all'opposto dello spirito del dr. Bach da Lei giustamente richiamato (peraltro, fortunatamente, hanno perso tali contenziosi!). Infine, ultimo ma non ultimo, non risultano azioni sociali promosse da Nelson atte a "restituire" alla comunità parte dei propri utili, e così l'azienda si qualifica come meramente orientata al profitto. Tutto questo ci può permettere di inquadrare meglio la situazione, non già per valorizzare il nostro marchio a scapito di Nelson (è e resta comunque un'ottima azienda) ma per fornire agli utenti le informazioni complete e corrette per permettergli di formarsi una propria opinione sul tema interessante da Lei sollevato. GUNA ha quindi rivendicato il proprio diritto, maturato sulla base della propria esperienza, di commercializzare un linea di Fiori di Bach indipendente da Nelson, con alcune migliorie che abbiamo descritto nei nostri precedenti post. Abbiamo sostenuto costi non trascurabili per dotarci delle infrastrutture tecnologiche all'avanguardia necessarie ad internalizzare la produzione, ed abbiamo anche "restituito" agli utenti finali parte dei vantaggi economici derivanti dall'approvvigionamento di materia prima non filtrata dalla Nelson, riducendo alcuni prezzi a listino e non applicando i consueti aumenti periodici su altri. Crediamo fermamente nella possibilità di progettare, confezionare e vendere una linea di Fiori di Bach al di fuori da qualunque regime di monopolio, e per questo ci siamo rivolti a Produttori di Essenze Madri che seguissero strettamente e con passione il Metodo Originale del Dr. Bach e fossero certificati dalla "British Association of Flower Essence Producers" (50 produttori - questi si liberi - di essenze floreali che cooperano nell'interesse di tutti, consumatori, produttori e professionisti). Questo è anche in linea con la nostra politica a favore della libera circolazione del sapere (www.guna.it/nopatent). Inoltre, le politiche recenti di Nelson, molto orientate alla "spinta commerciale" sui prodotti e finalizzate a tagliare gli investimenti nella formazione dei medici, non collimavano più con le politiche di GUNA, che vede nell'in-formazione di medici e farmacisti sulle medicine non convenzionali una propria precisa "mission" culturale che va ben al di la delle esigenze di business (oltre 500 giornate/uomo all'anno di formazione erogata). Non avremmo voluto scendere così nel merito, perché - lo ripetiamo - non è nostro uso fare paragoni con la concorrenza, ma ci tenevamo ad integrare la Sua comunicazione illustrando ai lettori i "dietro le quinte" di questa nostra scelta, sofferta ma convinta. Detto questo, seguiamo volentieri il suggerimento del Dr. Bach: "non accanitevi contro la malattia...sviluppate la virtù opposta!".
Grazie ancora di cuore per l'attenzione che ci ha riservato.
Un cordiale saluto,

GUNA Spa
Messaggi: 36
Iscritto il: ven giu 19, 2009 10:19 am
Controllo antispam: cinque

Re: L’ACQUA: MEDICINA DEL FUTURO?

Messaggio da GUNA Spa » lun giu 07, 2010 1:53 pm

Non intendevamo essere "fuorvianti", solo esprimere con pacatezza il nostro punto di vista, non - lo ripetiamo - per affermare una scala di valori rispetto a Nelson, bensì per controbattere ad affermazioni sue che non ritenevamo rispettose della nostra sensibilità. Dipingere Nelson/Bach Center come una specie di fondazione per le opere pie e Guna come un'azienda che obbedisce solo a strategie commerciali, ed ancora Nelson come l'unica detentrice del metodo originale di preparazione e tutti gli altri degli imitatori di "secondo piano", sono prese di posizione parziali e non genuine. Probabilmente non era questa la sua intenzione, ma questo è il modo in cui i suoi post sono stati percepiti... Detto ciò, qui il rischio è di trasformare un thread di chiarimento in una "pubblicità" per l'uno o l'altro marchio, e questo proprio - ci creda - non è lo "spirito Guna", quindi preferiremmo evitare di rispondere oltre, per non dare l'impressione ai lettori di un accanimento nella difesa del nostro profilo commerciale: il web non è davvero la sede per confronti di questo tipo, lo troviamo irrispettoso verso i navigatori. La nostra intenzione era solo di rispondere alle domande da lei sollevate e apportare dei chiarimenti *dal nostro punto vista*, non affermare una primazia, ne giammai screditare Nelson. Fiori di Bach, checchè ne dica Nelson, è un termine generico, e la "British Association of Flower Essence Producers" ha gli stessi diritti del Bach Center di produrre ottimi Fiori di Bach. La distinzione dovrebbe essere fatta invece tra chi segue rigidamente e con serietà le direttive del dott. Bach e chi non le segue, qualunque altra distinzione per noi è superflua ed orientata solo a mantenere monopoli e rendite di posizione. Detto ciò, la parola passerà agli utenti finali, che premieranno o meno l'una o l'altra linea di Fiori di Bach, com'è giusto, nella più assoluta libertà.
Un cordiale saluto
goccia ha scritto:Tutto questo così lontano dal concetto di semplicità espresso dal Dottore.

Non conosco i termini delle cause di cui parlate e me ne intendo marginalmente di marchi.
Però il "termine generico Fiori di Bach" non é proprio un termine generico.
Bach é l'inventore del metodo. Ha tutti i diritti di rivendicarne la proprietà e la registrazione di un Marchio viene fatta proprio a tutela e a garanzia di questo.
Non é un impedimento, a nulla, é solo una garanzia.
Se domani qualcuno prendesse il vostro marchio Guna e realizzasse una sua linea omeopatica parallela sono certa che Guna avvierebbe identiche cause legali per tutelarsi.
E non sono nemmeno convinta che abbiamo perso i contenzioni relativi al solo marchio dato che, ad oggi, nessuno l'ha ancora utilizzato mentre sono in commercio linee con altri nomi, cosa del tutto possibile (e chi dice il contrario?)
Trovo il discorso che avete fatto fortemente fuorviante.
Per il resto delle argomentazioni, qualche giorno fa c'é stato un interessante dibattito tra Christian Boiron e Sivio Garattini.
Per chi non conoscce i soggetti, possiamo simpaticamente dire che Boiron é "il guru dell'omeopatia" mentre Garattini é "il guru della farmacologia".
Incollo qui sotto:
http://www.corriere.it/salute/10_maggio ... aabe.shtml
In un mondo dove la medicina non convenzionale é ritenuta "acqua fresca", "che cura solo raffreddori e tosse", e addirittura negli opedali inglesi "stregoneria" dove vengono effettuati tagli sugli ospedali che integrano la medicina convenzionale con l'omeopatia, forse non é così strano che ci siano, di conseguenza, misure ridotte verso l'informazione ai medici, o no?
Comunque io resto della mia opinione e mi informerò ulteriormente perché avendo sentito "una campana" ora mi piacerebbe sentire anche "l'altra".
Cari saluti.

goccia
Messaggi: 1002
Iscritto il: gio ott 21, 2004 2:34 pm
Località: Anzio (Rm)

Re: L’ACQUA: MEDICINA DEL FUTURO?

Messaggio da goccia » lun giu 07, 2010 3:28 pm

In realtà io sarei abbastanza soddisfatta di come le cose si sono evolute.
Mi sembra tutto così chiaro: chi leggerà qui, un'opinione può certamente raggiungerla.

C'é una sola domanda alla quale non avete risposto: chi distribuiscce oggi in Italia al vostro posto.
Ma sono certa che alla Fondazione lo sapranno, chiederò li.

Comunque vi ringrazio ancora.
E' stato davvro interessante.

Cari saluti,

Rispondi