Anche se sono un po' OT, ci tengo a scriverlo: io ti ammiro profondamente! La tua esperienza mi trasmette un senso di "calma" (non so veramente che parola usare) e coraggio. Molte persone sarebbero travolte ed abbattute da una esperienza importante come la chemioterapia (e mi riferisco allo stato d'animo oltre che fisico), mentre tu sembri ancora più sereno e motivato di prima!Davide'80 ha scritto: Piccola riflessione sull'alimentazione vegetale:
se passando dalla dieta "onnivora" a quella vegan avessi riscontrato delle perdite di prestazioni di sicuro tutti quelli che mi stanno intorno, medici compresi, avrebbero accusato la dieta. Invece in due anni, da quando cominciai a nuotare, sono passato da 1000-1200 metri con frequenti crampi (anche al quadricipite) a 2000-2500 metri con punte di 3000 senza crampi, ovviamente non sono così fazioso da voler per forza trovare nella dieta il motivo di questo miglioramento, è merito SOLO dell'allenamento, ma sicuramente la dieta non ha influito negativamente, aggiungo.
Ebbene, la mia assenza in piscina è stata di otto mesi, periodo in cui non ho fatto vacanza, ma ho avuto un tumore, mi sono sparato quattro mesi di chemioterapia e sei mesi di medicine quattro volte al giorno. Da quando ho smesso con le cure chemioterapiche mi sono tenuto in forma facendo ginnastica a casa e andando al lavoro in bicicletta. Mi aspettavo che al ritorno in piscina avrei cominciato in modo più blando, invece ho fatto la prima volta 2000 metri e la seconda volta 3300, distanza mai raggiunta prima. Dov'è l'allenamento? Non sarà, almeno in PICCOLA parte, merito delle "verdurine"?
Qualcuno probabilmente, al tuo posto, avrebbe potuto pensare "ecco, l'alimentazione vegetale non mi ha protetto da un tumore"!, mentre tu hai avuto al forza e la serenità di accettare e combattere ciò che ti è capitato, senza mollare.
E sei più in forma di prima!
Vabbè, chiudo qui, era solo per farti i miei complimenti e dire che credo che la tua esperienza possa essere veramente un esempio importante!