Cattolicesimo e vegetarismo

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simona1
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Re: Cattolicesimo e vegetarismo

Messaggio da simona1 » mar giu 16, 2009 8:59 pm

Ciao a tutti,

riprendendo il discorso di Violette sul rapporto tra cattolicesimo e vegetarismo...............

Non è proprio del tutto vero che la Chiesa sia rimasta sempre in silenzio.............intendendo come Chiesa l'insieme di coloro che formano la comunità ecclesiastica.

Vorrei portare ad esempio di tutti, la figura di Monsignor Mario Canciani...............bibilsta e studioso, riteneva che Gesù fosse vegetariano e sosteneva che anche gli animali hanno un'anima.

Vorrei sottolineare che le teorie di Canciani sono state riprese da Papa Benedetto nella sua omelia pasquale del 2007............durante tale omelia il Papa sostenne che Gesù non celebrò la Pasqua con l'agnello.

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silenzio
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Re: Cattolicesimo e vegetarismo

Messaggio da silenzio » mer giu 17, 2009 12:41 pm

Davide'80 ha scritto:Io ho intenzione si sbattezzarmi.

http://www.uaar.it
http://www.abanet.it/papini/anticler/sbattezzo.html
Io ho proprio fatto così, perchè non mi sentivo rappresentato da un partito (scusate se lo chiamo così, ma si tratta in ogni caso di un "settore", di un "gruppo", di una "nicchia" di cui non volevo più essere parte) che sosteneva idee che mi facevano stare male e che condividevo sempre meno.
Ora, invece, posso chiamarlo Realtà, Destino, Amore, VIta oppure Dio .... oppure possono dimostrarmi che non esiste affatto, fa lo stesso: per me esiste, e tanto, e da quando mi sono voluto togliere l'a spilletta di cristiano, sto veramente molto meglio.
Sì, perchè adesso il mio XXXX c'è sempre, dovunque, senza obblighi e/o precetti che io ritengo inutili per me (ma che per il percorso spirituale di qualcuno possono essere validissimi).
Non esiste la Chiesa, non esiste la Messa, non esiste il dire il Padre Nostro o l'Ave Maria o l'Eterno Riposo: non ho bisogno di un tutore che mi dica (ammesso che lui lo sappia) come avvicinarmi alla mio spirito, quando non ne sono mai stato tanto vicino come ora.
Eppure mi sono ritrovato a fare amicizia con un prete cattolico (a cui avevo prima fatto sapere tutto questo che sto scrivendo) e con cui, pur parlando due lingue totalmente differenti, sono in estrema sintonia.

Adesso la mia Messa la celebro in mille altre maniere, le mie preghiere sono ben più sincere e sentite del "bla bla bla" che mi sentivo costretto a ripetere un tempo, la mia Chiesa è la Vita che mi circonda ogni giorno, senza crocifissi nè acquasantiere.

Io penso questo di qualsiasi religione ..... ma non escludo che per qualcuno (cristiano o altro) possano essere il percorso ideale per arrivare "là".

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Violette
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Re: Cattolicesimo e vegetarismo

Messaggio da Violette » mer giu 17, 2009 4:36 pm

La posizione di silenzio è molto simile alla mia, poichè nemmeno io mi definisco atea da quando ho scoperto qualche nozione di fisica quantistica...

Detto questo, vorrei rispondere a simona1: le teorie di Canciani, da quello che mi hai riportato, non sono cattoliche, perchè per questo credo gli animali sono privi di anima, mentre l'uomo, essendo ad immagine e somiglianza di Dio, la possiede. Però spero che queste sue idee possano contribuire a "raffinare" il pensiero cattolico che, tra l'altro, è sempre stato soggetto alla secolarizzazione...

Ringrazio Daria per la fiducia accordataci... cercherò di non deludere le aspettative! :D

VegEliot

Re: Cattolicesimo e vegetarismo

Messaggio da VegEliot » mer giu 17, 2009 4:46 pm

Violette ha scritto: le teorie di Canciani, da quello che mi hai riportato, non sono cattoliche, perchè per questo credo gli animali sono privi di anima, mentre l'uomo, essendo ad immagine e somiglianza di Dio, la possiede.
Mario Canciani (Roma, 18 gennaio 1928 – Roma, 20 ottobre 2007) è stato un presbitero italiano.

Fu noto per il suo impegno verso i poveri e per le sue prese di posizione a favore dei diritti degli animali.[1]

Consacrato sacerdote nel 1952, fu parroco a Casal Bernocchi (Roma). Nel libro Vita da prete raccontò le sue lotte di iniziativa sociale in favore della gente delle borgate romane.[2]

Nel 1974 divenne assistente diocesano dell'Azione Cattolica.

Dal 1982 fu parroco presso la basilica di San Giovanni dei Fiorentini, vicino al Vaticano. Qui, per circa vent'anni, fu parroco e confessore di Giulio Andreotti. Alla sua morte, i familiari donarono alla Basilica l'organo positivo che amava suonare. Il 20 Dicembre 2008, l'organo "Michelangelo Colomeo 1867" viene intitolato alla sua memoria.

Monsignor Canciani era vegetariano e permetteva ai propri fedeli di introdurre in chiesa animali domestici come cani e uccellini, ai quali poteva essere impartita la benedizione. Nel libro Ultima cena dagli esseni avallò la tesi storica secondo cui Gesù - celebrando la pasqua con il calendario esseno - non avesse voluto cibarsi della carne di agnello, sacrificandosi egli stesso come agnello al posto di ogni altro innocente.[3]

Nel libro Nell'arca di Noè, Canciani argomentò la tesi che anche gli animali hanno un'anima.[4] Dichiarò più volte che "anche gli animali vanno in paradiso" e, nonostante le critiche rivoltegli da alcuni ecclesiastici, poté sempre contare sulla simpatia di papa Paolo VI e poi su quella dei successivi papi.

Canciani è stato da molti definito "un san Francesco d'Assisi dei nostri tempi", sia per il suo amore per gli ultimi della società, sia per il suo amore per gli animali.

http://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Canciani

simona1
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Re: Cattolicesimo e vegetarismo

Messaggio da simona1 » mer giu 17, 2009 5:55 pm

Cara Violette,

come si fà a distinguere una teoria cattolica da un'altra non cattolica?

Le teorie di Canciani sono cattoliche.............semplicemente differiscono dai dogmi della Chiesa perchè lui dà una lettura e interpretazione diversa delle Sacre Scritture.

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Violette
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Re: Cattolicesimo e vegetarismo

Messaggio da Violette » mer giu 17, 2009 6:32 pm

Secondo me la distinzione è questa: il cattolicesimo è la dottrina della Chiesa cattolica, mentre il cristianesimo è già un qualcosa di più ampio che si rifà alla figura di Gesù o Cristo. Poi ci sono cristiani luterani, battisti, calvinisti, protestanti, presbiteriani, ortodossi, anglicani... proprio a seconda della Chiesa a cui fanno si riferiscono. Poi non ci sono altre differenze rilevanti...

cucciola

Re: Cattolicesimo e vegetarismo

Messaggio da cucciola » mer giu 17, 2009 7:27 pm

dico la mia...sono cattolica e per me essere vegana è una conseguenza. io ho fatto questa scelta (veg) per motivi etici...se mio fratello muore di fame io non posso rimpinzarmi di carne...quella stessa carne che non permette ai miei fratelli poveri di sopravvivere e di vivere. DIo ha creato il mondo, quel mondo che noi stiamo distruggendo. allora per amarlo devo rispettarlo e dire di no a tutto quello che può inquinare, allo spreco, ai disboscamenti.
per me il discorso è cosi semplice...

un bacione a daria!!!!

Davide'80
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Re: Cattolicesimo e vegetarismo

Messaggio da Davide'80 » mer giu 17, 2009 7:47 pm

http://www.veganitalia.com/modules/news ... toryid=570

Presso la facoltà di Veterinaria dell’università di Bologna il 15 gennaio 2005 Mons. Caffarra in un’omelia, in merito al rapporto uomo-animale ha affermato (sintetizzo) quanto segue:

“L’uomo è persona, l’animale no, perché l’uomo è libero di scegliere, di fare le sue conoscenze, di amare. Però l’animale non è esente del tutto. Essere persona è meglio che essere animale”.


Se l’animale non è privo del tutto delle caratteristiche che lo definiscono persona qual’è il limite entro cui un uomo è persona e un animale no?

“Solo nell’uomo Dio ha insufflato lo spirito di vita perciò solo l’uomo è ad immagine di Dio, quindi per legge naturale vi è un rapporto di dominio, di uso, da parte dell’uomo”.


Se il diritto naturale da parte dell’uomo di dominare le altre creature ed usarle a suo piacere (leggi schiavizzare e uccidere) viene dalla prerogativa di avere lo spirito di vita (tra l’altro lo stesso papa ha affermato che anche gli animali ne sono dotati) questo in che modo fa onore all’uomo dal momento che nel concetto di dominio e di utilizzo degli altri a proprio vantaggio sta il germe di ogni tirannia umana?

“L’animale non ha in se nulla di sacro, di divino e come dice il salmista (8,7-8) “tutto hai posato sotto i suoi piedi, tutti i greggi e gli armenti,, tutte le bestie della campagna”. Ma questo non significa che sia a totale disposizione dell’uomo perché l’animale è creatura di Dio”.


Quindi l’animale non è a totale disposizione dell’uomo. Ma quando lo annienta, lo fa a pezzi e lo arrostisce per mangiarselo, quando lo viviseziona, quando lo uccide nei boschi con la caccia, quando lo incatena, lo costringe a lavorare per lui o lo tormenta per gioco nelle arene l’uomo contraddice o no a questo comando?

“Non esiste un rapporto di reciprocità tra uomo e animale perché questo può sussistere solo in un patto di diritti-doveri reciproci.”


Coloro che non sono in grado di intendere e di volere, come i bambini, e i cerebrolesi i comatosi ecc. godono degli stessi diritti oppure siamo autorizzati a stabilire, noi savi, che cosa fare della loro vita?

“Solo la persona ha una dignità e merita rispetto. Però comportamenti crudeli sono indegni per l’uomo perché lo degradano dalla sua regale dignità”.


Ma quando l’uomo uccide i suoi stessi figli, quando stupra i bambini, quando costringe i suoi simili alla schiavitù e alla prostituzione, quando li tortura, quando usa ordigni nucleari di distruzione di massa, quando stermina intere popolazioni nell’obbedienza dei comandi biblici “Il vostro occhio non perdoni, non abbiate misericordia: vecchi, giovani, ragazze, bambini e donne, ammazzate fino allo sterminio; profanate pure il santuario, riempite di cadaveri i cortili” (Ez. 9,5), in questo dov’è la dignità umana? Quando manda al rogo centinaia di migliaia di persone; quando scaccia dalle loro terre e dalle loro case la povera gente; quando massacra 50 miliardi di animali innocenti all’anno, non per difendere la sua famiglia o la sua patria ma per il piacere della gola, questo degrada o no la regale dignità umana? L’animale non si è mai macchiato di questi crimini, mentre la storia dell’uomo è costellata di sangue e di stermini. Sarà perché l’uomo è ad immagine di Dio e l’animale no? In realtà una cosa differenzia noi biocentristi dai cattolici: noi crediamo che Dio, se esiste, non può, come un buon padre, che essere giusto e misericordioso con tutte le sue creature, ma se a Dio interessa solo la condizione umana (cioè la milionesima parte della sua stessa creazione) ed è indifferente del dolore di tutte le altre sue creature allora è un Dio che a noi non interessa. Noi sappiamo rinunciare al piacere della gola per un senso d’amore, di rispetto e di giustizia mentre voi cercate nelle antiche Scritture ciò che possa giustificare la vostra volontà a non rinunciare alla bistecca. Ma le antiche Scritture dicono pure: “Colui che percuote suo padre o sua madre, sia messo a morte” (Es. 21,15); “Non lascerai vivere colei che pratica la magia” (Lev. 22,17); “Chiunque fa un lavoro di sabato sarà messo a morte” (Es. 31,15); “Se uno commette adulterio con la moglie del prossimo, l’adultero e l’adultera dovranno essere messi a morte” (Lev. 20,10); “Chi bestemmia il nome del Signore dovrà essere messo a morte, tutta la comunità lo dovrà lapidare” (Lev. 24,16) ecc. Dobbiamo applicare i dettami biblici o le cose superate sono solo quelle che non richiedono rinunce personali?


Alcune domande al Monsignore.

Se noi non abbiamo compassione per chi consideriamo più in basso come possiamo sperare nella compassione da chi sta più in alto?

Che diremo a Dio quando ci accuserà di non aver ascoltato il grido di dolore degli animali mentre imploravano di essere risparmiati per il piacere del nostro stomaco?

Quando noi invochiamo amore e rispetto della vita ANCHE dell’animale non viene il dubbio che si stia avverando la profezia di Gesù “I pubblicani e le meretrici vi passeranno avanti”?

Si può pregare Dio affinché ci preservi dalla violenza e dal dolore su un oceano di sangue e di ingiustizie?

Può un uomo essere giusto se lo è solo verso quello della sua specie e considera quelli delle altre specie cose da usare, smontare, fare a pezzi, triturare e mangiare?

Se è normale, lecito, giusto uccidere un animale per mangiarselo lei, (se mangia la carne) avrebbe il coraggio di uccidere con le sue mani quell’animale?

Come ci si sente, Monsignore, quando una persona qualunque dimostra di avere maggiore sensibilità e compassione verso le creature viventi di un ministro di Dio?

[Franco Libero Manco]

http://www.veganitalia.com/modules/news ... toryid=570

Davide'80
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Re: Cattolicesimo e vegetarismo

Messaggio da Davide'80 » mer giu 17, 2009 7:49 pm

http://www.corriere.it/Rubriche/Animali ... icce.shtml

«Ogni anno nel mondo 500 milioni di animali uccisi per l'abbigliamento»
La Lav: «Il Papa dica basta alle pellicce»
Appello al pontefice in vista del viaggio pontificio a Pavia: rinunci al collo di ermellino che il Vaticano ha commissionato ad Annabella


MILANO - Sostituire il tradizionale collo in ermellino con uno in pelliccia sintetica, che sia rispettoso oltre che della tradizione anche della vita di animali inermi. E' l'appello che la Lega Antivivisezione (Lav) rivolge a papa Benedetto XVI, che il prossimo 22 aprile sarà a Pavia per benedire l'Università. La Lav chiede al ponterice che proprio in quell'occasione rinunci ad indossare la pelliccia richiesta dalla sartoria vaticana all'atelier Annabella, che proprio nella città lombarda ha la propria storica sede.

«CARITA' CRISTIANA» - «Nel rispetto della sacralità della vita di ogni specie vivente - spiega Roberto Bennati, vicepresidente della Lav -, invitiamo il Santo Padre a compiere una scelta di alto valore religioso ed etico rinunciando in questa occasione, e per il futuro, a indossare capi realizzati in pelliccia. Sarebbe un lodevole esempio di carità cristiana, tanto più significativo in quanto compiuto dalla massima autorità ecclesiastica». La Lav sottolinea come proprio il predecessore di Joseph Ratzinger, Giovanni Paolo II, «parlando del "soffio divino" presente anche negli animali e non soltanto nell'uomo, aveva ridato a queste creature valore e dignità».

C'E' L'ALTERNATIVA - Per gli animalisti, l’abitudine di ornare vesti e capi con rifiniture in pelliccia andrebbe abbandonata per molteplici ragioni: sotto l’aspetto religioso è una contraddizione perché rappresenta una sorta di complicità nel condannare a morte degli esseri viventi arbitrariamente definiti “da pelliccia” perché catturati e allevati a questo scopo ma senza alcuna reale necessità, uccisi e scuoiati in maniera brutale; in termini pratici, poi, esistono valide alternative che non comportano l’uccisione di animali. Ad esempio, appunto, le pellicce e i tessuti sintetici.

STRESS DA GABBIA - Nel 2006 - ricorda la Lav - sono stati uccisi almeno 500 milioni di animali - tra ermellini, visoni, volpi, foche, conigli, procioni, ecc. - per produrre pellicce (dato mondiale). «Occorrono - spiegano all'associazione - dai 180 ai 240 animali per realizzare una sola pelliccia di ermellino, un piccolo mammifero che in natura si trova comunemente tra i 1000 e i 3000 metri di quota. I metodi di uccisione degli animali “da pelliccia” sono davvero crudeli: dalla camera a gas, alla rottura delle ossa cervicali, dalla corrente elettrica al colpo sul muso e sulla nuca. Questi animali sono oggetto di una caccia spietata e di sistemi di allevamento intensivi dove sono segregati in gabbie strette, con il fondo in rete metallica che gli lacera le zampe, senza ripari dal sole e dal gelo. Inoltre, lo stress dell’isolamento forzato in gabbie ridottissime spesso provoca fenomeni di aggressività verso i propri simili e automutilazioni».

13 aprile 2007

http://www.corriere.it/Rubriche/Animali ... icce.shtml

Davide'80
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Re: Cattolicesimo e vegetarismo

Messaggio da Davide'80 » mer giu 17, 2009 7:55 pm

http://www.veganitalia.com/modules/news ... toryid=531

Spiritualità e religioni : Gesù era vegetariano?

Per molti vegetariani, il messaggio di Gesù implica la compassione verso tutte le creature. Come possiamo allora giustificare la tortura e il massacro di miliardi di animali ogni anno per ragioni alimentari?

E soprattutto, come possiamo tollerare una crudeltà così ovvia in una religione il cui fondatore predicava la misericordia e la compassione? E invece, le Chiese moderne rifiutano il vegetarianesimo, che nella migliore delle ipotesi viene tollerato, e nella peggiore condannato come eresia.Ma Gesù era vegetariano o no?

Per molti vegetariani, il messaggio di Gesù implica la compassione verso tutte le creature. Come possiamo allora giustificare la tortura e il massacro di miliardi di animali ogni anno per ragioni alimentari? E soprattutto, come possiamo tollerare una crudeltà così ovvia in una religione il cui fondatore predicava la misericordia e la compassione? E invece, le Chiese moderne rifiutano il vegetarianesimo, che nella migliore delle ipotesi viene tollerato, e nella peggiore condannato come eresia.

Ma Gesù era vegetariano o no? Si tratta di una domanda troppo complessa, a cui non è possibile rispondere soltanto citando qualche versetto del Vangelo. E infatti, ho scritto un intero libro per farlo, intitolato "The Lost Religion of Jesus" ("La religione perduta di Gesù"; clicca sul link n° 1 per saperne di più). E' difficile riassumere tutte le tesi del libro in un breve articolo, ma ci proverò.

Il Nuovo Testamento assume posizioni contraddittorie sulla questione, poiché sembra talvolta condannare e talaltra sostenere il vegetarianesimo. Per esempio quando Gesù moltiplica pani e pesci per nutrire una folla di 5.000 persone (Matteo 14:13-21), sembra approvare il fatto di nutrirsi di pesce. Ma lo stesso Gesù parla anche di compassione verso gli animali (Matteo 12:10-12, Luca 12:6-7, 13:15-16) e sembra così far riferimento al vegetarianesimo. Tuttavia la Bibbia appare spesso contraddittoria, e con le citazioni adatte è possibile sostenere un punto di vista ma anche quello opposto. Il che ci lascia con la domanda: dove sta la verità?

I PRIMI CRISTIANI ERANO VEGETARIANI
C'erano molti vegetariani nel primo periodo del Cristianesimo, sia tra i capi del movimento sia tra i suoi membri più comuni. Sant'Agostino, il quale non era vegetariano e si opponeva veementemente all'idea che i cristiani dovessero per forza essere vegetariani, afferma tuttavia, nella sua opera "Sulla Morale della Chiesa Cattolica", che "innumerevoli sono i cristiani che si astengono sia dalla carne sia dal vino".

I suo "eretici" avversari, i manichei, erano completamente vegetariani. Ma i vegetariani cristiani ai quali si riferiva Agostino sono chiaramente ortodossi, il che indica una diffusa accettazione del vegetarianesimo tanto tra gli eretici quanto tra gli ortodossi.
Molti padri della Chiesa erano vegetariani. Nella sua "Storia Ecclesiastica", Eusebio sostiene che Giacomo, il fratello di Gesù, era vegetariano, ed era evidentemente stato educato come tale. Perché mai i genitori di Gesù avrebbero dovuto educare Giacomo ad essere vegetariano se non erano vegetariani loro stessi? E perché avrebbero dovuto educare diversamente Gesù? Eusebio dice anche che tutti gli apostoli si astenevano dalla carne e dal vino.
Tra gli altri nomi noti di primi cristiani che erano anche vegetariani, in base ad affermazioni fatte da loro stessi o su di loro, ci sono quelli di Origene, Clemente di Alessandria, Basilio il Grande, Giovanni Crisostomo, Arnobio, Tertulliano e Gerolamo.

LA CONTROVERSIA SUL VEGETARIANESIMO
Le lettere di San Paolo offrono chiare prove di una controversia sul vegetarianesimo. Paolo crede che non sia necessario essere vegetariani per essere cristiani.
"Accogliete tra voi chi è debole nella fede, senza discuterne le esitazioni. Uno crede di poter mangiare di tutto, l'altro invece, che è debole, mangia solo legumi." (Lettera ai Romani, 14:1-2). Paolo consiglia pazienza tra carnivori e vegetariani. Ma per lui non c'è nulla di male nel mangiare carne in sé: "Tutto ciò che è in vendita sul mercato, mangiatelo pure senza indagare per motivo di coscienza." (Prima lettera ai Corinzi, 10:25).
Paolo vinse la battaglia tra i primi cristiani. Anche se molti cristiani erano vegetariani, la maggior parte delle Chiese insegnava che non era necessario essere vegetariani. Tuttavia, alcuni tra i primi cristiani, come i cristiani ebrei, respinsero le asserzioni di Paolo; erano vegetariani e pensavano che tutti i Cristiani dovessero esserlo. Erano proprio questi Cristiani ebrei a trovarsi in conflitto con Paolo sulla questione vegetariana.

CHI ERANO GLI EBREI CRISTIANI
Per gli ebrei cristiani, Gesù non era venuto a fondare una nuova religione; il suo messaggio riguardava la vita semplice e la non violenza. Gesù non andò contro la legge ebraica, ma piuttosto predicò un ritorno ad essa, secondo il suo punto di vista. Per lui, la legge ebraica prescriveva la vita semplice e la non violenza.
Per gli ebrei cristiani, dunque, Gesù era un profeta fedele alla legge. Ma dopo aver esaminato la legge ebraica, Gesù raggiunse conclusioni radicali. Pertanto, gli ebrei cristiani credevano nella vita semplice, nel pacifismo e nel vegetarianesimo.
Noi abbiamo informazioni sugli ebrei cristiani - e in particolare degli ebioniti, il loro raggruppamento più importante - in base ad antichi documenti ecclesiastici. I più utili tra questi sono le "Omelie di Clementino", le "Identificazioni di Clemente" (due scritti importanti nella tradizione giudaico-cristiana) e il "Panarion" di Epifanio. Quest'ultima opera è, in realtà, un attacco contro gli ebrei cristiani, che però ci permette di capire quali fossero le loro credenze.
Gli ebrei cristiani si autodefinivano "i poveri". Infatti, il termine "ebioniti" deriva proprio da una parola ebraica che significa "i poveri". Essi facevano risalire la loro povertà alla primitiva comunità cristiana descritta negli Atti degli Apostoli (4:32-35), che si basava sulla condivisione di tutti i beni. E sebbene, dunque, nessuno avesse alcuna proprietà privata, "non c'era tra loro un solo bisognoso", perché la comunità si prendeva cura di ognuno. Così come dice Gesù nel Sermone della Montagna, "non potete servire a Dio e a Mammona" (Matteo 6:24).

Gli ebrei cristiani erano anche pacifisti. Le "Identificazioni" si oppongono, in diversi punti, alla guerra e all'uccisione (1.70-71, 2.36, 3.42), facendo eco alle affermazioni di altri protocristiani, sia ebrei sia gentili, che erano contrari alla guerra, ma anche a quanto afferma Gesù nel Sermone della Montagna: "Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio." (Matteo, 5:9), "Non resistete al male" (Matteo, 5:39) e "Amate i vostri nemici" (Matteo 5:44).
Gli ebrei cristiani erano vegetariani. Erano contrari al mangiar carne e al sacrificio degli animali nel tempio. Sia nelle "Omelie" sia nelle "Identificazioni" ci sono frequenti passaggi contro il sacrificio degli animali. Nelle "Omelie" si afferma che Dio non voleva affatto che gli animali venissero uccisi (3.45), e vengono condannati coloro che mangiano o anche soltanto assaggiano la carne (7.4, 7.8). Questo esprimersi contro i sacrifici di animali e a sostegno del vegetarianesimo è una delle caratteristiche principali della Cristianità giudaica, menzionata anche da Epifanio nelle "Omelie" e nelle "Identificazioni".
Perché era così importante per gli ebrei cristiani il fatto di non sacrificare animali? Dobbiamo ricordare che, nei tempi antichi, il tempio di Gerusalemme non era come una moderna sinagoga o chiesa. Era un luogo dove gli ebrei portavano animali da sacrificare, che quindi somigliava di più a una bottega da macellaio o ad un mattatoio che ad un moderno luogo di culto. I preti del tempio avevano l'opportunità di tenersi gran parte della carne derivante dai sacrifici di animali, e perciò beneficiavano economicamente da tale pratica.
Per gli ebioniti, questa era una forma di autorizzazione e di incoraggiamento ad uccidere animali, che non poteva trovare posto nella loro religione. Gesù dice (Matteo 9:13 e 12:7), "Misericordia io voglio e non sacrificio", un'affermazione citata anche nelle "Omelie" e nelle "Identificazioni". Secondo il vangelo degli Ebioniti, poi, Gesù afferma: "Sono venuto ad abolire i sacrifici, e se non smetterete di sacrificare, la mia ira vi perseguiterà". ("Panarion" 30.16.5)
Uno dei problemi che gli ebrei cristiani avevano, poiché erano pur sempre giudei e quindi fedeli alla Legge, era quello di spiegare i passaggi del Vecchio Testamento che sembravano giustificare la guerra e i sacrifici di animali. Per farlo, essi sostenevano che questi comandamenti non facevano realmente parte della legge data a Mosé, ma erano stati aggiunti da scribi posteriori a Mosé.
Vediamo dunque che la Cristianità giudea implicava il vegetarianesimo, ma anche molto di più. Era un punto di vista davvero radicale, che alla fine divenne eretico sia per il giudaismo ortodosso sia per la cristianità ortodossa.

I MERCANTI DEL TEMPIO
I cristiani ebrei sono gli unici tra i primi seguaci del Cristianesimo a dare grande importanza al rifiuto del sacrificio degli animali. Eppure, il Gesù storico era chiaramente contrario ai sacrifici degli animali, come dimostra uno degli eventi chiave della sua vita, verificatosi nell'ultima settimana prima della crocifissione.
Secondo tutti i Vangeli, Gesù entrò nel tempio e mandò all'aria il mercato dei sacrifici animali:
"Gesù entrò poi nel tempio e scacciò tutti quelli che vi trovò a comprare e a vendere; rovesciò i tavoli dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombe e disse loro: 'La Scrittura dice: La mia casa sarà chiamata casa di preghiera ma voi ne fate una spelonca di ladri'". (Matteo 21:12-13; con paralleli in Marco 11:15-17, Luca 19:45-46 e Giovanni 2:13-17).
Chi erano quelli che compravano e vendevano all'interno del tempio, e perché vendevano colombe? Gli animali venduti erano animali sacrificali, ed era proprio con questi commercianti di animali che Gesù era arrabbiato. Il primo effetto pratico di questo scontro fu quello di smantellare il mercato dei sacrifici animali, facendo fuggire via gli animali dalle gabbie e cacciando quelli che li vendevano. In questo senso, la purificazione del tempio fu un atto di liberazione degli animali.
Gesù definisce il tempio una "tana di ladri", con un'allusione a Geremia 7:11; ma nel libro di Geremia questo passaggio fa seguito alla descrizione dell'omicidio, dell'adulterio e dell'idolatria più sfacciata (Geremia 7:9), e si conclude negando che Dio abbia mai richiesto sacrifici (7:22).
Se dunque il culto del sacrificio degli animali era una frode, come credevano gli Ebioniti, allora l'estorsione di animali alla popolazione con pretese religiose era un furto vero e proprio, molto più grave del "furto" figurato che consiste nel vendere a prezzi troppo alti.
Il risultato finale fu che i Romani crocifissero Gesù. Ponzio Pilato, il governatore romano, non avrebbe crocifisso qualcuno a causa di una semplice disputa teologica giudaica. Ma se qualcuno provocava tumulti o disturbi all'interno del tempio, questo richiedeva l'intervento dei Romani.
E' dunque assai più plausibile che Gesù si fosse opposto alla pratica stessa del sacrificio degli animali, e che questo disturbo del commercio di animali durante la settimana della Pasqua ebraica sia stato la causa immediata e più importante della sua morte. Fu infatti questo atto, e la sua interpretazione come minaccia all'ordine pubblicò, che condusse immediatamente alla crocifissione di Gesù.

COME I CRISTIANI EBREI INTERPRETAVANO L'INSEGNAMENTO DI GESU'
Perché dovremmo credere che i cristiani ebrei comprendessero Gesù meglio degli altri? Ci sono diverse ragioni. La prima e più importante è che Gesù era ebreo. Nei Vangeli sinottici (Matteo, Marco e Luca), Gesù non dice mai di voler fondare una nuova religione. Quando gli viene chiesto cosa si deve fare per ottenere la salvezza, risponde: "Egli rispose: 'Perché mi interroghi su ciò che è buono? Uno solo è buono. Se vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti'." (Matteo 19:17). I comandamenti che Gesù cita sono i principali: ama Dio e ama il prossimo tuo come te stesso (Matteo 22:37-40).
E' proprio in questo modo che la cristianità ebraica considerava Gesù: come qualcuno che predicava un'etica di compassione e di condivisione sulla base della legge ebraica. E chi potrebbe comprendere Gesù meglio di coloro che, come lui, si consideravano giudei?
In secondo luogo, Gesù e la Chiesa primitiva erano in conflitto con i sacerdoti del tempio. Storicamente, la cosa che si sa con più certezza di Gesù è che fu crocifisso, ed egli fu indubbiamente ucciso dopo aver attaccato il commercio di animali sacrificali nel tempio. Gesù voleva distruggere il tempio, e i sacerdoti del tempio volevano distruggere Gesù e il movimento da lui guidato. Persino dopo la morte di Gesù, i sacerdoti continuarono a tacitare o ad uccidere i suoi apostoli (Atti 4-7). Perché mai, dunque, Gesù avrebbe rischiato la propria vita per qualcosa che non era essenziale nel suo insegnamento

I cristiani ebrei sono praticamente gli unici tra i primi cristiani che compresero perché Gesù fosse morto. La Cristianità ebraica afferma che l'attacco di Gesù al tempio faceva parte di un suo piano deliberato. Gesù era venuto per distruggere i sacrifici nel tempio (Identificazioni 1.54), e questo spiega perfettamente sia i suoi motivi sia i motivi di coloro che cercarono di eliminare lui e il suo movimento.

PERCHE' LA CHIESA OGGI NON E' VEGETARIANA?
Il vegetarianismo venne abbandonato a causa della popolarità delle lettere di Paolo tra i primi Cristiani. I primi capi della Chiesa (Giacomo, Pietro e Giovanni) erano ebrei, ma presto la disputa con Paolo creò delle divisioni (Galati 1-2 e Romani 14).
Nel secondo secolo dopo Cristo, gli insegnamenti di Paolo divennero sempre più popolari tra i cristiani. I cristiani ebrei detestavano Paolo, considerandolo un apostata. Ma prima della fine del secondo secolo d.C. i cristiani ebrei erano già una minoranza, e alla fine le lettere di Paolo vennero accettate come parte del Nuovo Testamento, mascherando il fatto che nella sua epoca Paolo era una figura assai controversa.

Poiché dunque Paolo disse che il vegetarianesimo era facoltativo, la Chiesa si allineò sulla sua posizione in materia. In seguito, altri "traduttori-correttori" del Nuovo Testamento distorsero ulteriormente il punto di vista di Gesù sulla questione degli animali.
Gesù credeva nella vita semplice e nella non violenza, e sentiva che ciò faceva parte della legge divina. Gesù era senza dubbio vegetariano, poiché il vegetarianismo era parte integrante dell'originario Cristianesimo Ebraico. Gesù fu portatore non di una nuova teologia, bensì di una comprensione radicale della legge ebraica. Per lui, tale legge imponeva la non violenza: non dobbiamo spargere sangue, né di uomini in guerra né di animali per il nutrimento o per i sacrifici.
Gesù, insomma, rischiò e diede la sua vita per eliminare i crudeli e sanguinosi sacrifici di animali nel tempio. Ma purtroppo la religione di Gesù si è persa nel moderno Cristianesimo.

[da www.auraweb.it - Keith Akers - traduzione: Copyright © 2001 Giampiero Cara]

http://www.veganitalia.com/modules/news ... toryid=531

cucciola

Re: Cattolicesimo e vegetarismo

Messaggio da cucciola » mer giu 17, 2009 8:01 pm

ma la posso fare una domanda??
che differenza passa tra un vegano ateo, un vegano buddista, un vegano cattolico, un vegano medico, muratore, calciatore o attore?
non riesco a capire tutte queste citazioni...questi post chilomentrici...mi sto confondendo un pochino :oops:

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Violette
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Re: Cattolicesimo e vegetarismo

Messaggio da Violette » mer giu 17, 2009 8:03 pm

Mamma mia! Sono impressionata!!! Sei iper-documentato!!! Complimentissimi e grazie per tutte le informazioni, opportunamente affiancate da tue acute osservazioni, che hai messo! Lavoro superbo! :D

Brevemente, dall'idea che mi sono fatta sino ad ora, deduco che spesso, chi si definisce cattolico, lo fa "di pancia", associando a questa dottrina per lo più ai suoi aspetti più positivi che, però, trovo che spesso non siano solo aspetti tipicamente cattolici ma appartenenti a tutti gli uomini di buon senso!
Altri, invece, hanno un approccio più intellettuale, si pongono tante domande, notano le contraddizioni, come me e davide80 per eccellenza! Pero credo che quest'ultimo approccio sia molto utile e complementare all'altro, perchè permette di fare scelte che combinano empatia e razionalità... cosa utile, in questo contesto, anche per noi vegetariani.
Ultima modifica di Violette il mer giu 17, 2009 8:21 pm, modificato 1 volta in totale.

samuele

Re: Cattolicesimo e vegetarismo

Messaggio da samuele » mer giu 17, 2009 8:13 pm

simona1 ha scritto: Vorrei sottolineare che le teorie di Canciani sono state riprese da Papa Benedetto nella sua omelia pasquale del 2007............durante tale omelia il Papa sostenne che Gesù non celebrò la Pasqua con l'agnello.
Ciao simona1,
l'omelia del Papa in cui sostenne che Gesù celebrò la Pasqua senza agnello ma che lui stesso era l'agnello:
http://www.vatican.va/holy_father/bened ... ni_it.html

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Re: Cattolicesimo e vegetarismo

Messaggio da simona1 » mer giu 17, 2009 8:41 pm

Ciao Samuele,

grazie per l'indicazione !

Per Cucciola: tra un vegano ateo, credente, buddista, cattolico etc. etc. dal mio punto di vista non c'è alcuna differenza........ma una grandissima cosa in comune che è il veganesimo.

Per Davide80: sei stato davvero bravo !!!!!!!!!!!!!!!!!!!

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Re: Cattolicesimo e vegetarismo

Messaggio da Davide'80 » mer giu 17, 2009 11:08 pm

Non ho fatto niente di speciale...

Personalmente credo che mostrarsi sensibili verso la salute, l'ambiente e gli animali sia abbastanza indipendente dal credo religioso, almeno per quanto riguarda noi occidentali.
La Bibbia si presta ad essere strumentalizzata per dimostrare tutto e il contario di tutto, visto che è un testo scritto in epoche distanti tra loro e da autori diversi. Se nel Vecchio Testamento abbiamo un Dio che non si distingue dai falsi dei se non per la potenza e l'ineguagliabile efferatezza, nel Nuovo Testamento troviamo un Dio più umano che dà l'undicesimo comandamento "ama il prossimo tuo come te stesso", ed è più facile scorgere messaggi compatibili con l'etica vegetariana e vegana. Purtroppo dobbiamo ricordare che Gesù, durante un esorcismo, permise agli spiriti immondi di entrare in una mandria di duemila porci, che si precipitarono nel mare ed affogarono (Marco 5, 1-20).
Con ciò non dico che la Bibbia vada buttata via in blocco, ma bensì contestualizzata, cercando di vagliare ciò che c'è di buono. Da non religioso, penso che non abbiamo bisogno di trovare versetti del Vangelo che sostengano le nostre posizioni, capisco che per un credente la faccenda sia diversa.

Noto che molti cristiani, e lo percepisco anche nei vostri interventi, distinguano tra "insegnamenti di Gesù" e "autorità ecclesiastica", come se la Chiesa Cattolica abbia travisato il messaggio di Gesù e usi la sua figura per mantenere il potere. In realtà la figura di Gesù che conosciamo è cresciuta con la Chiesa, è nel 325 d.C. che venne dichiarata ufficialmente la sua nascita virginale e la natura divina come il Padre. Se leggete la storia del Cristianesimo capirete che le cose sono andate in un modo un po' diverso da come insegnano a catechismo, potrebbe addirittura venirvi il dubbio che Gesù non sia nemmeno una figura storica (http://laici.forumcommunity.net/?t=21878445).

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