AlanAdler ha scritto:
secondo me un'associazione seria dovrebbe rinunciare a parte del potere acquisito per portare avanti una battaglia a più ampio spettro. Cosa diremmo di un'associazione umanitaria che durante le persecuzioni dei neri nell'America dello scorso secolo si opponga all'abuso sessuale delle donne bianche e non a quello delle donne nere solo per conservare il proprio potere e per timore di scontrarsi con poteri più forti?
La LAV non si oppone solo a parte dei problemi, solo porta avanti alcuni più di altri, è diverso; forse potrebbe fare entrambe le cose, forse no, lo scopo è quello di aiutare il più possibile, forse scontrandosi con i poteri forti potrebbe davvero poco, allora meglio lasciare la propaganda vegan soprattutto alle altre associazioni, almeno abbiamo, così, una grande associazione sovvenzionata dallo Stato e con rapporti e relazioni importanti che possa aiutare su tutte le altre problematiche.
AlanAdler ha scritto:
i piccoli passi però possono facilmente trasformarsi in un passo infinito. Convincere la gente che sia meglio uccidere un animale che soffre di meno che non uno che soffre di più, ci allontana molto dall'obiettivo finale (smettere di uccidere animali per cibarsene), potrebbe anche allontanarci all'infinito e convincere davvero la popolazione che tutto sommato, non c'è niente di male nel massacrare milioni di animali se comunque soffrono poco. A lungo andare questa politica dei piccoli passi si porterà dietro un numero enorme di vittime, anche se soffriranno di meno. Inoltre, essere vegan non significa solo non contribuire a questo massacro, ma anche costruire un mondo migliore, per gli animali e per gli esseri umani. Un'associazione che vuol convincere la gente che sia meglio uccidere un animale che soffre di meno di un altro, personalmente, mi lascia molto perplesso sui suoi principi etici e le sue prospettive future...
Non ne sono convinta, perchè se ora c'è chi tenta di far capire che far soffrire non è giusto, più in là ci sarà ancora chi tenterà di far capire che uccidere non è giusto.
AlanAdler ha scritto:
beh, come strategia per arrivare a sviluppare una scelta vegetariana, mi pare, ad essere sincero, un poco contorta e anche molto dubbiosa. Perchè mai l'essere umano dovrebbe rinunciare alla sua bistecca (questo succulento piatto, non un essere senziente degno di vivere, nella sua visione) se l'unico modo per ottenerla rimarrebbe l'allevamento intensivo? D'altronde, questo è già successo in passato, siamo passati dall'allevamento biologico del contadino all'allevamento intensivo di oggi, e non vedo perchè ciò non possa ripetersi. La storia insegna che l'essere umano cambia rapidamente idea d'altronde...
Chi vuole consumare "carne biologica" invece, dovrebbe come prima cosa ridurne il proprio consumo, perchè solo riducendo questo consumo (e quindi il numero di animali allevati) si può sperare in un aumento delle fattorie biologiche. Ma questo la Lav non lo dice.
Non credo andrebbe così perchè in una rinnovata sensibilità e pressioni ambientaliste, è difficile che una volta giunti ad un punto d'arrivo, nell'ambito ambientalista, per l'appunto, in scala così vasta, si "commetta" un cambiamento così pesante, ritornando alla situazione precedente. Anche perchè a mio parere la gente va avanti per inerzia, nelle scelte, ma quando si tratta di cambiamenti, è pronta a protestare e ribellarsi se sono negativi.
AlanAdler ha scritto:
ma tu cosa diresti di un'associazione che nella Germania nazista chieda un trattamento più "umanitario" agli ebrei prima di finire nelle camere a gas, e che tutto sommato non si oppone più di tanto al loro sterminio? Secondo me, a volte, senza volerlo, anche tra di "noi" non riusciamo a mettere sullo stesso piano gli animali e gli umani, e lo dico perchè io sono il primo a farlo...
Sinceramente, pur non approvando lo sterminio, avrei eventualmente votato una legge che li ammazzasse nel modo più indolore possibile. Poi in questo caso c'è un'ottica abbastanza diversa che investe gli animali, in quanto gli ebrei, se non sbaglio, erano stati da poco investiti da una brutale campagna volta a non considerarli essseri umani ma sino a poco prima avevano vissuto tra i tedeschi, considerati veri e propri esseri umani coi propri diritti, magari un pò meschini o altro, ma l'animale ha da sempre una considerazione molto vicina all'oggetto.