Quindici regole per stare meglio con se stessi
Inviato: lun gen 10, 2005 2:38 pm
Quindici regole per stare meglio con se stessi e con gli altri
Pier Luigi Morosini – Istituto Superiore di Sanità, Roma
1. Per stare meglio con gli altri e farli stare meglio nel nuovo millennio
- Tutte le volte che gli altri fanno qualcosa che ti piace, anche se è una cosa piccola, come portarti il caffè o cederti il posto in coda o fare bene qualcosa che sono tenuti a fare per il loro lavoro, diglielo. Non perdere l’occasione di fare un complimento sincero e di ringraziare con un sorriso.
- Assicurati che gli altri capiscano bene ciò che dici. Controlla se hai capito bene quello che gli altri hanno detto e quello che essi provano. Ad esempio puoi dire: “Vorrei essere sicuro di essermi spiegato bene. Dimmi quello che hai capito con le tue parole”. Oppure chiedi: “Fammi un esempio, per favore”. O ancora: “Mi sembra che tu stia male (oppure sia arrabbiato, ecc.) perché ti ho detto… Ho capito bene?”
- Se proprio devi dire a qualcuno che qualcosa che ha fatto non ti è piaciuto, critica il suo comportamento specifico e non lui come persona. Non fare riferimento a regole generali morali ma al tuo modo di sentire. In questo modo è più facile che in futuro la persona si comporti diversamente. Comunque, eviterai offese e litigi.
- Ad esempio, un padre dovrebbe sforzarsi di non dire ad un figlio: “Sei il solito disgraziato che non sa stare al mondo. Nessuna persona decente manca così ai suoi impegni”. Potrebbe invece dire: “Sono deluso perché hai mancato al tuo impegno e non sei andato a quell’appuntamento. Cosa possiamo fare perché la cosa non si verifichi più in futuro?”.
- E ad un amico che si intende continuare a frequentare ci si dovrebbe sforzare di non dire: “Sei una persona di cui non ci si può fidare e un mascalzone. Mi hai rotto le scatole davvero”. Sarebbe meglio dire: “Sono arrabbiato con te perché hai detto a Luisa quello che ti avevo raccomandato di non dire a nessuno. Dimmi che cosa intendi fare per rimediare”.
2. Per stare meglio con te stesso
- Fai con gli altri le cose dette sopra. Aiutare gli altri a stare meglio è forse il modo migliore per stare meglio con se stessi.
- Non stare troppo a pensare chi sei davvero e che cosa vuoi fare “da grande2. Tutti noi siamo molte cose a seconda dei periodi della vita e delle circostanze, e vogliamo tante, forse troppe cose. Datti invece degli obiettivi realistici ma stimolanti da raggiungere entro sei mesi, un anno, tre anni. Ad esempio:
• Tra un anno voglio essermi fatto due amici veri;
• Entro tre anni voglio cambiare lavoro;
• Voglio imparare a ballare i balli sudamericani;
• Voglio entrare a far parte di un gruppo di autoaiuto;
• Entro un anno voglio rileggere bene il Vangelo o leggere almeno tre libri di Bertrand Russell.
E comincia a pensare a cosa fare per raggiungere questi obiettivi.
- Cerca la compagnia e l’aiuto degli altri. Anche tu puoi trovare delle persone di cui puoi fidarti e con cui puoi stare bene. Se sei in difficoltà o vuoi migliorare la qualità della tua vita, prendi in considerazione la possibilità di iscriverti ad una iniziativa del tipo “banca del tempo” o a un gruppo di mutuo aiuto o ad un’associazione di volontariato o frequenta la tua parrocchia. Se hai necessità e te lo puoi permettere, paga uno studente o un pensionato o un disoccupato perché ti porti a passeggiare o a fare spese o ti accompagni dove vuoi andare.
- Impara a fare qualcosa o impara a fare qualcosa meglio. La gente di solito pensa che imparare a fare qualcosa sia faticoso e noioso. Non è vero. Se sei tu che scegli di farlo, di solito è molto piacevole. Inoltre arricchisce la tua personalità, aiuta a far nuove conoscenze e nuovi amici e anche magari a trovare un lavoro o a migliorare la tua posizione nel lavoro che fai. Comincia subito. Ad esempio si può imparare a:
• fare meglio il proprio lavoro, cucinare nuovi piatti, ballare, usare internet, curare meglio il giardino o l’orto, suonare uno strumento, cantare in un coro, parlare una lingua straniera, riconoscere i funghi, scalare una parete di roccia, dipingere, fare lavori di grafica al computer, costruire mobili, fare le prime manovre di pronto soccorso, ecc.
• Uno dei vantaggi della società in cui viviamo è che, qualunque cosa vogliamo imparare, di solito si può trovare dove impararla. Molti comuni, ad esempio, organizzano ogni anno corsi gratuiti.
• Mantieniti attivo. L’esercizio fisico può aiutare molto se ti senti triste o in ansia. Trova qualcosa che ti piace fare (passeggiare, andare in montagna, andare in bicicletta, nuotare, ballare, fare sport) e fallo regolarmente.
• Non pensare troppo alle cose spiacevoli del passato. Impara dagli errori che hai fatto, ma guarda al futuro. Le persone che hanno sofferto e hanno sbagliato e sono riuscite a venirne fuori sono spesso molto più interessanti di quelle che hanno avuto una vita per così dire normale. Pensa a come vorrebbero che ti sentissi le persone che ti hanno voluto bene e a cui tu hai voluto bene.
• Accettati per come sei e per come vuoi diventare. Tranne che in casi estremi, è già un gran privilegio poter respirare, ammirare le albe e i tramonti, odorare i fiori, giocare con un bambino o con un cucciolo di cane. Accettare se stessi aiuta a diventare migliori e a difendersi meglio dalle ingiustizie della società.
• Non essere troppo perfezionista. Ricordati che è meglio fare, anche con qualche imperfezione, che fare poco, o non fare, mentre si aspetta di poter fare meglio degli altri.
• Non badare troppo ai giudizi negativi degli altri. Pensa ai tuoi valori e ai tuoi obiettivi. Chi non ti rispetta, è lui che ha dei problemi.
• Non bere o bevi con moderazione. Bere per risolvere o cercare di dimenticare i tuoi problemi aiuta al momento, ma poi non fa che peggiorare le cose.
3. Per concludere
- Pensa ogni giorno: “Che cosa posso fare oggi per avere un momento di allegria?” “Come posso rendermi utile agli altri?”
- Regala a te stesso e agli altri qualche sorriso in più.
Pier Luigi Morosini – Istituto Superiore di Sanità, Roma
1. Per stare meglio con gli altri e farli stare meglio nel nuovo millennio
- Tutte le volte che gli altri fanno qualcosa che ti piace, anche se è una cosa piccola, come portarti il caffè o cederti il posto in coda o fare bene qualcosa che sono tenuti a fare per il loro lavoro, diglielo. Non perdere l’occasione di fare un complimento sincero e di ringraziare con un sorriso.
- Assicurati che gli altri capiscano bene ciò che dici. Controlla se hai capito bene quello che gli altri hanno detto e quello che essi provano. Ad esempio puoi dire: “Vorrei essere sicuro di essermi spiegato bene. Dimmi quello che hai capito con le tue parole”. Oppure chiedi: “Fammi un esempio, per favore”. O ancora: “Mi sembra che tu stia male (oppure sia arrabbiato, ecc.) perché ti ho detto… Ho capito bene?”
- Se proprio devi dire a qualcuno che qualcosa che ha fatto non ti è piaciuto, critica il suo comportamento specifico e non lui come persona. Non fare riferimento a regole generali morali ma al tuo modo di sentire. In questo modo è più facile che in futuro la persona si comporti diversamente. Comunque, eviterai offese e litigi.
- Ad esempio, un padre dovrebbe sforzarsi di non dire ad un figlio: “Sei il solito disgraziato che non sa stare al mondo. Nessuna persona decente manca così ai suoi impegni”. Potrebbe invece dire: “Sono deluso perché hai mancato al tuo impegno e non sei andato a quell’appuntamento. Cosa possiamo fare perché la cosa non si verifichi più in futuro?”.
- E ad un amico che si intende continuare a frequentare ci si dovrebbe sforzare di non dire: “Sei una persona di cui non ci si può fidare e un mascalzone. Mi hai rotto le scatole davvero”. Sarebbe meglio dire: “Sono arrabbiato con te perché hai detto a Luisa quello che ti avevo raccomandato di non dire a nessuno. Dimmi che cosa intendi fare per rimediare”.
2. Per stare meglio con te stesso
- Fai con gli altri le cose dette sopra. Aiutare gli altri a stare meglio è forse il modo migliore per stare meglio con se stessi.
- Non stare troppo a pensare chi sei davvero e che cosa vuoi fare “da grande2. Tutti noi siamo molte cose a seconda dei periodi della vita e delle circostanze, e vogliamo tante, forse troppe cose. Datti invece degli obiettivi realistici ma stimolanti da raggiungere entro sei mesi, un anno, tre anni. Ad esempio:
• Tra un anno voglio essermi fatto due amici veri;
• Entro tre anni voglio cambiare lavoro;
• Voglio imparare a ballare i balli sudamericani;
• Voglio entrare a far parte di un gruppo di autoaiuto;
• Entro un anno voglio rileggere bene il Vangelo o leggere almeno tre libri di Bertrand Russell.
E comincia a pensare a cosa fare per raggiungere questi obiettivi.
- Cerca la compagnia e l’aiuto degli altri. Anche tu puoi trovare delle persone di cui puoi fidarti e con cui puoi stare bene. Se sei in difficoltà o vuoi migliorare la qualità della tua vita, prendi in considerazione la possibilità di iscriverti ad una iniziativa del tipo “banca del tempo” o a un gruppo di mutuo aiuto o ad un’associazione di volontariato o frequenta la tua parrocchia. Se hai necessità e te lo puoi permettere, paga uno studente o un pensionato o un disoccupato perché ti porti a passeggiare o a fare spese o ti accompagni dove vuoi andare.
- Impara a fare qualcosa o impara a fare qualcosa meglio. La gente di solito pensa che imparare a fare qualcosa sia faticoso e noioso. Non è vero. Se sei tu che scegli di farlo, di solito è molto piacevole. Inoltre arricchisce la tua personalità, aiuta a far nuove conoscenze e nuovi amici e anche magari a trovare un lavoro o a migliorare la tua posizione nel lavoro che fai. Comincia subito. Ad esempio si può imparare a:
• fare meglio il proprio lavoro, cucinare nuovi piatti, ballare, usare internet, curare meglio il giardino o l’orto, suonare uno strumento, cantare in un coro, parlare una lingua straniera, riconoscere i funghi, scalare una parete di roccia, dipingere, fare lavori di grafica al computer, costruire mobili, fare le prime manovre di pronto soccorso, ecc.
• Uno dei vantaggi della società in cui viviamo è che, qualunque cosa vogliamo imparare, di solito si può trovare dove impararla. Molti comuni, ad esempio, organizzano ogni anno corsi gratuiti.
• Mantieniti attivo. L’esercizio fisico può aiutare molto se ti senti triste o in ansia. Trova qualcosa che ti piace fare (passeggiare, andare in montagna, andare in bicicletta, nuotare, ballare, fare sport) e fallo regolarmente.
• Non pensare troppo alle cose spiacevoli del passato. Impara dagli errori che hai fatto, ma guarda al futuro. Le persone che hanno sofferto e hanno sbagliato e sono riuscite a venirne fuori sono spesso molto più interessanti di quelle che hanno avuto una vita per così dire normale. Pensa a come vorrebbero che ti sentissi le persone che ti hanno voluto bene e a cui tu hai voluto bene.
• Accettati per come sei e per come vuoi diventare. Tranne che in casi estremi, è già un gran privilegio poter respirare, ammirare le albe e i tramonti, odorare i fiori, giocare con un bambino o con un cucciolo di cane. Accettare se stessi aiuta a diventare migliori e a difendersi meglio dalle ingiustizie della società.
• Non essere troppo perfezionista. Ricordati che è meglio fare, anche con qualche imperfezione, che fare poco, o non fare, mentre si aspetta di poter fare meglio degli altri.
• Non badare troppo ai giudizi negativi degli altri. Pensa ai tuoi valori e ai tuoi obiettivi. Chi non ti rispetta, è lui che ha dei problemi.
• Non bere o bevi con moderazione. Bere per risolvere o cercare di dimenticare i tuoi problemi aiuta al momento, ma poi non fa che peggiorare le cose.
3. Per concludere
- Pensa ogni giorno: “Che cosa posso fare oggi per avere un momento di allegria?” “Come posso rendermi utile agli altri?”
- Regala a te stesso e agli altri qualche sorriso in più.