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Scrivo perchè vorrei capire cosa ne pensate voi e cosa ne penso io sul mio comportamento vegetariano, anche se non sto propriamente cercando un'approvazione o meno, mi piacerebbe solo che mi aiutaste a riflettere visto che avete fatto questa scelta da tempo e avete avuto tempo di riflettere a vostra volta.
Ho 20anni e sono una neo neo vegetariana,da un mese per l'esattezza (con il dispiacere di non aver avuto precedetemente l'illminazione...)
In questo mese mi sono informata sui diversi aspetti della mia scelta, scoprendone numerosi che non avevo considerato.
Dico appunto che parto da una scelta vegetariana anche se la tendenza etica, emotiva, razionale o irrazionale che sia, è più rivolta al veganesimo.
Ho capito infatti che eliminando carne e pesce (e molluschi ecc..) dalla mia alimentazione non elimino altre torture evitabili.
La cosa più choccante è stato il latte. Ammetto di non aver mai riflettuto sul fatto che i mammiferi facciano il latte solo per alimentare i propri piccoli. E non ho neanche mai saputo dell'utilizzo di caglio animale nella produzione di molti formaggi.
Ora, spiegata la mia decisione per il vegetarianesimo ho ovviamente suscitato agitazioni non da poco in casa. E all'accenno sui latticini il putiferio sembrava ingestibile.
Quindi come fare?
Ho scelto di essere vegetariana perchè la scelta verso il veganesimo sarebbe per la mia famiglia troppo radicale da accettare.
Oltre ad essere radicale, la mia scelta non avrebbe un risvolto positivo, soprattutto perchè considero l'integralismo e l'indifferenza sullo stesso piano. Mi spiego meglio: il fatto che le persone che mi circondano si vedano vincolate da una mia scelta che non capiscono non avrebbe lo scopo che vorrei che avesse la scelta stessa: informare.
E' più facile farsi ascoltare dicendo "comprate le uova che abbiano come primo numero lo 0" che dire "non comprate uova", è più facile farsi ascoltare dicendo "non comprate formaggi con caglio animale" che dire "non coprate latte e formaggio"...
Vorrei convincere le persone (e me stessa) poco per volta, non obbligarle a fare una scelta che di punto in bianco modifichi abbastanza la gestione della propria vita (e parlando della mia esperienza, comprometta i rapporti con me).
Credo che informare sia la prima cosa da fare, lanciare dei messaggi talvolta "subliminali", talvolta diretti..personalmente penso che sia l'unico modo che ho per ottenere la "comprensione" delle idee anche se magari non la "condivisione".
Credo che partire da una decisione drastica, per quanto io sappia essere giusta, sia deleterio perchè porterebbe alla totale disapprovazione della mia scelta, senza che le persone che mi circondano abbiano il tempo o la pazienza per pensare..
Ufficialmente sono "vegetariana" quando sono in rapporti con altre persone e vegana tutte le volte che posso (anche quelle volte che preparo piatti decenti e quanto più possibile soddisfacenti anche per gli altri componenti della famiglia)
Può essere considerata una scelta codarda ma nel mio caso (spero solo per ora) l'unica per poter ancora convivere pacificamente.
chiedo perdono per essere stata così prolissa..spero abbiate voglia di farmi ancora riflettere e spero di non essere stata la solita ad esporre i soliti dubbi (nelle discussioni più recenti non c'era niente del genere)..
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