nascita coop RETENERGIE

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marcomariano
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nascita coop RETENERGIE

Messaggio da marcomariano » dom dic 28, 2008 10:29 am

Cooperativa Elettrica Dicembre 2008

Premesse
Il 19 dicembre a Cuneo ò nata RETENERGIE, Cooperativa Elettrica di Produttori e Utilizzatori di Energia da Fonti Rinnovabili.
L’idea alla base di tutto il processo consiste essenzialmente nella possibilità di creare una struttura che permetta la costruzione di impianti di produzione di elettricità da fonti rinnovabili attraverso la forma dell'azionariato popolare (in pratica un allargamento ed un potenziamento dell'esperienza “Adotta un kw” promossa dall’Associazione Solare Collettivo Onlus www.solarecollettivo.it e culminata nel corso del 2008 nella costruzione di un impianto fotovoltaico da 20 Kw sul tetto della Cooperativa Sociale Proteo di Mondovì, in provincia di Cuneo). La parte veramente innovativa del progetto della Cooperativa Elettrica consiste nella possibilità di includere gli utilizzatori finali di energia in questo quadro, chiudendo così un circolo virtuoso che parte dalla produzione arrivando fino al consumo; da parte di chi è attento a problemi ambientali e sociali quali inquinamento, limitatezza delle risorse, equità nella loro distribuzione, valutazione dell’impronta ecologica e tematiche simili, questa si delinea come un'opportunità unica e dalle enormi potenzialità.

Progetto
Questa Cooperativa rappresenta una piccola rivoluzione nel quadro del panorama italiano nel campo della produzione e commercializzazione dell’energia: energia da Fonti Rinnovabili, finanziata, prodotta, gestita, garantita, consumata dai cittadini/soci.
In una struttura di questo tipo accanto al socio che interviene per sostenere la produzione si inserisce la figura del socio utilizzatore, questo nell’ambito di quel processo di liberalizzazione del mercato elettrico che dà la possibilità ad ognuno di scegliere la società di fornitura di energia elettrica. In questo modo il principio della mutualità è particolarmente rafforzato e si può essere cooperativa a tutti gli effetti, con tutti i vantaggi che ne derivano.
Sul versante strettamente tecnico si è cominciato ad interessarsi a due progetti – uno in provincia di Asti e uno di Reggio Emilia - per altrettante centraline idroelettriche da circa 50 Kw ognuna che potrebbero essere i primi impianti della futura Cooperativa Elettrica, unitamente all’impianto fotovoltaico sopraccitato da 20 kw della Coop Proteo di Mondovì.
Contestualmente al lavoro di definizione tecnico giuridica della forma societaria e di redazione dello statuto, si sta portando avanti uno studio preliminare sulle problematiche legislative legate al mondo della produzione e commercializzazione dell’energia; la recente liberalizzazione del mercato energetico si inserisce in questo contesto e vanno quindi chiariti i requisiti minimi per ottenere il riconoscimento di Società Cooperativa nell’ambito della produzione e commercializzazione di energia
In tal senso si è lavorato per creare dei canali di comunicazione con le Cooperative Elettriche dell’Arco Alpino, realtà operanti localmente dall’inizio del ‘900 e sfuggite al processo di nazionalizzazione del mercato elettrico degli anni ‘50, raggruppate sotto la sigla di Federutiliti, facente capo a Confcoperative. In questo ambito si sono trovati validi referenti per gli aspetti tecnici, legali e fiscali.
Anche confrontandoci con queste realtà consolidate ci si è rafforzati nell’idea di proseguire sulla strada di una struttura a livello nazionale o quanto meno extraregionale i cui soci siano da un lato proprietari di molti impianti sia fotovoltaici che idroelettrici che eolici, e che possano poi anche utilizzare in casa propria o sul posto di lavoro l'energia che hanno prodotto, anche se non abitano vicino agli impianti di produzione. Questo come abbiamo detto è reso possibile dalla nuova strutturazione legislativa e tecnica del mercato europeo dell'Energia.

Contatti e incontri
Sono stati fatti una serie di incontri in varie regioni del Nord Italia per illustrare e confrontarci sul progetto:
1. 26 luglio a Reggio Emilia, riunione con rappresentanti di vari gruppi: Coop Proteo, ASPO, Solare Collettivo, Assoecoenergy, GAS.
2. settembre/ottobre, visita a Cooperative Elettriche piemontesi
3. 17/18 ottobre Forni di Sopra -Friuli-, partecipazione all’Incontro annuale Cooperative e Consorzi Elettrici dell’Arco Alpino
4. 20 novembre a Carmagnola –TO-, incontro con dei cittadini facenti capo al gruppo “Un Po di Sole”
5. 27 novembre a Firenze,incontro con i rappresentanti dell’ASPO Italia
6. 29 novembre a Milano, partecipazione ad un incontro del gruppo COENERGIA

Problematiche
L’idea di un'unica Cooperativa nazionale con una struttura centralizzata in Piemonte ha sollevato alcune perplessità nei presenti, dai quali è partita la richiesta di organizzare delle cooperative autonome nei vari siti dove potrebbero nascere i singoli impianti, collegando poi il tutto con una struttura sovra regionale in una forma ancora da definire, ma indicativamente consortile. La risposta principale a questa osservazione è che la creazione di un’unica struttura ammortizzerebbe i costi fissi (gestione manageriale, dipendenti, sicurezza, amministrazione, libri soci, ecc), dando a tutta l’operazione una connotazione maggiormente imprenditoriale.

Del resto è collegialmente riconosciuta la necessità di connotare in modo preciso il carattere locale degli impianti di produzione in modo da coinvolgere maggiormente sia le amministrazioni locali sia i possibili soci in loco.
Questo lo si può fare ad esempio dividendo la gestione complessiva della cooperativa in Centri di Costo e Ricavo, con rendicontazioni separate inerenti ai singoli impianti delocalizzati, ai quali corrisponde un referente locale.
In fase di definizione delle caratteristiche della futura Cooperativa Elettrica ci si impegna quindi a sottolineare e a strutturare formalmente questa modalità organizzativa, identificando formalmente i nuclei di produzione decentrati affidati a uno o più referenti locali e, se necessario, aprire delle sedi operative distaccate.

Operatività
Si prevede un periodo di un anno in cui ci si concentrerà sullo studio di tutte le problematiche tecniche, giuridiche, economiche inerenti allo scopo statutario della Cooperativa, e intanto si creeranno i presupposti pratici per dare il via ai primi impianti di produzione. Dopo questa fase di studio e di verifica si potrà cominciare a realizzare il progetto allargando quanto più possibile la base sociale.



COOPERATIVA ELETTRICA DI PRODUTTORI E UTILIZZATORI DI ENERGIA DA FONTI RINNOVABILI: schema riassuntivo

1. Cooperativa di produzione e consumo
2. Forma di società per azioni (responsabilità dei soci limitata al capitale conferito) e quindi "aperta" a un numero potenzialmente elevato di soci
3. Gestione secondo logica di impresa (sostenibilità economica), nel rispetto della nostra "visione" (sostenibilità ideale)
4. La cooperativa individua un'area ritenuta idonea, ne acquisisce la disponibilità (contratto per costituire un diritto di superficie)
5. Finanzia, progetta, costruisce (o fa costruire) impianti per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (tendenzialmente non troppo piccoli, non troppo grandi)
6. Gli impianti sono di proprietà della cooperativa
7. L'energia prodotta è distribuita attraverso la rete (contratto con Terna)
8. L'energia è consumata dai soci ovunque localizzati (a prezzi convenienti: mutualità
9. I soci che acquistano energia possono essere sia famiglie sia imprese
10. Cooperativa a mutualità prevalente (benefici fiscali)
11. Due tipi di soci: cooperatori e finanziatori
12. I soci cooperatori ottengono il vantaggio mutualistico di utilizzare energia a prezzi convenienti
13. I soci finanziatori ottengono una remunerazione del capitale investito
14. Gli eventuali utili della cooperativa tendenzialmente sono reinvestiti per finanziare la sua crescita
15. I soci che ne abbiano voglia e tempo mettono a disposizione della cooperativa le loro competenze
16. Gli Enti Pubblici possono essere soci


Marco Mariano
http://www.retenergie.it

pulcinafiamminga
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Re: nascita coop RETENERGIE

Messaggio da pulcinafiamminga » dom gen 04, 2009 11:05 am

Gentile Marco Mariano,

Complimenti davvero. Sto seguendo il tuo progetto con meraviglia, dai primi messaggi per 'tentare il terreno' a questo di pochi giorni fa che annuncia una vera Cooperativa Elettrica -- sono contenta che sta prendendo sempre più forma!!! Tempo fa avevo scritto un piccolo testo intitolato "Baricco ed il fotovoltaico", e il tuo progetto è proprio una risposta pratica a quanto mi stavo immaginando io... Non so se hai letto il libro "I Barbari" di Alessandro Baricco (a puntate su La Repubblica nel 2006, poi edito come libro), se no fallo perché ne vale la pena, di sicuro per gente come te!
Ti copio quanto avevo scritto qui sotto:

Baricco ed il fotovoltaico

Ho letto (e riletto) con molta attenzione il saggio “I Barbari” di Alessandro Baricco, comparso in puntate su La Repubblica nel 2006 e poi pubblicato da Fandango Libri. La visione del mondo in cambiamento che ci fornisce Baricco mi ha sbalordita in molti aspetti, ma ho superato l’iniziale avversione seguendo le sue spiegazioni ed i suoi esempi, quasi sempre talmente chiari ed evidenti da non lasciar spazio a molti dubbi o obbiezioni.
– Il concetto per esempio del “tutti possono fare tutto” – la graduale “scomparsa” di specializzazioni (Baricco dà l’esempio del ‘calcio totale’ e molti altri) a prima vista lascia perplessi. Recentemente però mi sono resa conto di un’altro esempio lampante che oramai fa parte del quotidiano: ebay! Tutti possono vendere a tutti, senza alcuna preparazione o restrizione. Democrazia. L’apertura, forzata, della casta dei commercianti. In un campo diverso invece non ci siamo ancora arrivati del tutto, ed è di quello che vorrei parlare qui: quello del fotovoltaico.
Pannelli solari per produrre elettricità dalla luce del sole il giorno d’oggi sono una solida realtà, ma le case private dotate di questo sistema sono ancora rare, a causa del costo relativamente elevato dell’impianto (che poi comunque promette ben più dell’ammortizazzione completa). Avendo casa propria ed essendo sensibile all’argomento dell’inquinamento e del cambio climatico, sto valutando questa possibilità. Mi sono quindi fatta spiegare la legge attuale del “Contoenergia”, grazie al quale chi possiede un sistema di produzione elettrica con il fotovoltaico può vendere ad Enel il surplus di elettricità che produce (al di sopra di quella che consuma egli stesso), creandosi così un’entrata mensile non da trascurare. Però – ed è qui il punto – non tutta l’energia, non “troppa”: potrà vendere solo fino ad un tetto massimo fissato dalla legge.
PERCHE’??
La risposta illuminante della persona addetta ai lavori a questa mia domanda, era: “perché lo Stato non vuole che tutti si possono convertire in produttori d’elettricità, perché così perderebbe introiti e monopolio.”
Ecco, ora è chiaro.
Io, invece, credo che il futuro dovrà essere proprio questo: l’Italia, Paese del Sole, piena di case private (oltre ad aziende) che producono elettricità con il fotovoltaico e che vendono in rete tutta (tutta) l’energia di cui non hanno bisogno, giustamente ottenendo i profitti corrispondenti. Piccoli produttori ovunque! Democrazia! L’apertura sforzata di una casta privilegiata! Baricco: “ognuno può fare tutto” – anche diventare produttore d’ elettricità.
Di questa situazione goderebbe l’ambiente, goderebbero i privati stessi (che con la legge attuale dopo circa 10 anni hanno l’elettricità gratis), e secondo me ne goderebbe perfino lo Stato stesso! E’ vero, perderà qualche introito, ma se il privato diventa più indipendente in materia di energia, lo Stato avrà preoccupazioni e spese in meno (forse si evita una guerra per l’energia?).
Dunque, per il bene di noi tutti e del pianeta, per la nostra indipendenza ed il nostro portafoglio, cambiamo questa legge (a livello mondiale o almeno europeo prego), e rendiamo il fotovoltaico molto più attraente, liberando la quota d’energia rivenduta in rete, in questo modo accorciando i tempi di ammortizzazione dell’impianto.

Per salvaguardare ambiente e per sostenere le famiglie, più barbari per favore!!

estate 2007


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Ecco, io avevo scritto da semplice ignorante cittadino, e da artista con a testa tra le nuvole :wink: - tu magari sorridi di tante mie osservazioni "naif". Perché ti sei informato per benissimo, ed hai preso la cosa in mano per FARE la differenza: appunto, complimenti.

Vorrei chiedere, siccome non ho mica capito tutto del progetto Cooperativa così come scritto nel tuo messaggio, non sono italiana ed il linguaggio tecnico mi lascia con dubbi e domande --- in che modo potrei io stessa entrare nella Cooperativa, c'è un modo che ha senso per voi e per me? Come scrivevo nel testo del 2007, sarei interessata ad istallare il fotovoltaico sul tetto della casa di mia proprietà, ma costa troppo per il mio portafoglio. Ho anche un piccolo terreno, se il tetto non dovesse suffire. La casa si trova nell'Alto Lazio, vicino al Lago di Bolsena. Il tetto è orientato sud.

Mi ero iscritta sulla lista di attesa (!!!) di qualche società che fornisce elettricità verde, poco dopo la liberazione del mercato, luglio 2007. Ma da allora non ne ho più ricevuto notizia!! La lista d'attesa era già lunga... che non ce la fanno a produrla, tutta quella energia verde??

Grazie di qualche informazione pratica di come far parte della Cooperativa, se c'è un modo.


pulcinafiamminga (fiamminga in Italia)

marcomariano
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Re: nascita coop RETENERGIE

Messaggio da marcomariano » mar gen 06, 2009 11:15 am

Ciao, la cooperativa è all'inizio della sua attività, siamo in una fase in cui studiamo i vari problemi e cerchiamo di preparare delle informazioni più precise per quelli che vogliono entrare, quindi per il momento le domende degli aspiranti soci le mettiamo in attesa.
Comunque le tipologie di soci sono 2:
- Soci cooperatori: quota 50 euro; sono quelli che hanno un rapporto diretto con le attività della coop., quindi o lavorano per la cooperativa ( ma saranno pochi ) o per la maggior parte sono persone che utilizzano l'energia prodotta dagli impianti della cooperativa. Questa seconda ipotesi è quella che vogliamo sviluppare e allargare di più, però ci vuole un po' di tempo, circa un anno, perchè dobbiamo ancora cominciare a costruire gli impianti di produzione.
- Soci sovventori: quota minima da stabilire ( forse 500 euro) sono quelli che investono dei soldi nelle attività della cooperativa, quindi dei finanziatori, hanno una rivalutazione del loro capitale maggiore dei soci cooperatori però il loro voto in assemblea vale di meno, possono entrare quasi da subito in cooperativa in quanto abbiamo già un impianto idroelettrico in fase di realizzazione.

Spero di essere stato chiaro, se hai altre domande chiedi pure.
Marco

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