Ancora sui compositi

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franceschilla
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Re: Ancora sui compositi

Messaggio da franceschilla » gio dic 04, 2008 8:45 pm

sole75 ha scritto:
...comunque è disarmante pensare che - se è vero quello che dice il tuo dentista - a loro non vengono neanche fornite le informazioni complete sulle composizioni.

D'altro canto, allora, come fa il dentista a dire: Se uno ha un'allergia, è un altro paio di maniche? Che significa? Che in quel caso, "magicamente" saltano fuori le composizioni? Oppure che il dentista - che le composizioni non ce l'ha - fa finta di aver controllato e ti dice "tutto ok, tranquillo, niente che possa dare allergia!"?
beh, quello che mi è sembrato chiaro è proprio -come dici- che nemmeno a loro vengono fornite le composizioni complete, o meglio: se è qualcosa di "semplice" e senza segreti industriali avranno pure la composizione completa.
Ma ad esempio su una pasta da impronta che mi ha fatto vedere c'era la "matrice" con nome di brevetto e poi gli eccipienti e riempitivi bene elencati. Ora quel 40-50% di cui è composta la matrice non lo sapremo mai proprio perchè è coperta da segreto industriale.

Le composizioni non saltano fuori magicamente: credo ( ma è solo mia convinzione) che succeda come quando ho chiesto info per un famoso prodotto antizanzare e appunto sbagliando ho chiesto l'Inci, pensando che ricadesse nella normativa cosmetici e detersivi.
Gentilissimi mi hanno risposto che col cavolo :mrgreen: che mi davano la formula però se gli elencavo le mie allergie loro mi potevano garantire la presenza o meno nel loro prodotto.
Quindi deduco che anche il dentista dovrebbe procedere in tal modo.
Però sai che faccio? Io stampo tutta la discussione e gli chiedo di leggerla..... mi manderà a quel paese ? ....ehm....
franceschilla ha scritto:mi ha anche detto, che se una persona va da lui e gli presenta una certificazione di allergia (o lo dice semplicemente a voce) ad una sostanza allora è discorso diverso e si deve accertare che quello che usa in bocca.
sole75 ha scritto: Come fa ad accertarsi? Evidentemente, è possibile farlo, indipendentemente dal foglietto illustrativo, vale a dire contattando direttamente la ditta produttrice.

Comunque, a voi non sembra poco serio che un dentista non si prenda la briga di sapere cos'è che mette in bocca ai suoi clienti? Che uno ti risponda con un beato: Ah, non lo so, non c'è scritto..." mi sembra così assurdo.
Ma quanto è protetta sta categoria??????

ciao a tutti
Sole
la risposta l'ho data appena sopra.
il fatto non è il dentista
il fatto è che anche "noi" che nel panorama dei consumatori siamo delle mosche bianche , fino a poco tempo fa non ci facevamo caso a che cosa mettevamo (e poi mangiavamo) nella lavastoviglie o in lavatrice.

è una questione di forma mentis che deve ancora diffondersi....
come pure il concetto di bioaccumulo : cioè non è che una sostanza ti uccide, il fatto è che l'aggressione chimica che subiamo oggi provoca a noi e ai nostri bambini molti disturbi e acciacchi ( e in casi particolari danni più gravi).

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Re: Ancora sui compositi

Messaggio da franceschilla » gio dic 04, 2008 9:03 pm

Infatti.....
credo che lo stato di fifa in cui mi trovo dal dentista mi faccia essere meno chiara del solito :? ma c'è anche il fatto che la preoccupazione fondamentale che mi pareva di percepire era quella di evitare uno shock anafilattico di un'allergia conclamata, cioè che fondamentalmente nel lavoro quotidiano sia questo che conta.
Ovviamente è condivisibile perchè la prima cosa è NON farci morire dal dentista :lol: :mrgreen: giustamente.

E' più difficile da percepire in generale (ma credo che valga per tutti i medici se non sono olistici) il fatto che fiaccare il sistema immunitario con molte aggressioni chimiche che vanno ad aggiungersi alle altre che subiamo giornalmente (fuori da uno studio medico) è ciò che può fare la differenza.
Se ad esempio prendiamo un bambino: sarà differente beccarsi 1-2 influenze all'anno oppure beccarsene 4 più 3 bronchiti.... magari alla fine gli viene l'asma e allergie varie.....

dopo che mi sono interessata a questi temi "chimici" infatti sono rimasta allibita di recente leggendo il bugiardino di un celebre antifebbrile nella sua forma pediatrica..... c'è un componente , che c'è solo nella forma pediatrica tra l'altro!, che viene dichiarato sul foglietto incompatibile per i bambini sofferenti di crisi asmatiche perchè sostanza scatenante...... con tutti i bambini che oggi soffrono di tale patologia.... ma perchè ce la mettono? (visto che sostituibile con decine di altre sostanze ????? )

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Re: Ancora sui compositi

Messaggio da franceschilla » gio dic 04, 2008 9:07 pm

comunque , se volete, accumulate qui una lista di domande chiare (e rispettose, che poi sotto i ferri ci sono io :mrgreen: )
e poi io stampo

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Re: Ancora sui compositi

Messaggio da sole75 » ven dic 05, 2008 9:04 am

Ciao Franceschilla!
In riferimento a quanto detto da Fabrizio sull'altro forum e che copio qui:
Fabrizio Zago ha scritto: La risposta giusta rispetto al fatto che non c'è obbligo di indicare la composizione è quello che già è stato detto e cioè che tra la pasta per otturare ed il tuo dente c'è di mezzo il dentista che deve rispondere delle sue scelte.
mi chiedo, se il dentista NON sa (perché non ne viene informato) quello che c'è dentro i materiali che usa, come fa a prendersi la responsabilità davanti al suo paziente?

La prassi è che le case produttrici non dichiarano la composizione completa: e già qui bisogna verificare se agiscono in conformità di legge o meno.

Ma poi c'è un'altra cosa: il dentista se ne sta, cioè, appurato che il foglietto illustrativo dice tutto e non dice niente, NON richiede la composizione completa a chi di dovere. E anche qui c'è da verificare se il DENTISTA NON AVREBBE INVECE L'OBBLIGO DI CONOSCERE PERFETTAMENTE QUELLO CHE TI STA METTENDO IN BOCCA, come l'anestesista dovrebbe avere l'obbligo di sapere cosa ti inietta nelle vene.

E' chiaro quello che dico?

Grazie Franceschilla x voler rischiar grosso x questa nostra causa :wink:

ciao e baci
Sole

P.S. Mi è venuta in mente un'altra cosa: visto che non si riesce a sapere se c'è una legge che regoli l'atteggiamento del dentista riguardo alle composizioni, prendiamola da un'altra parte. Cosa succede se una pasta per otturazioni provoca un gravissimo shock anafilattico nel paziente e si riesce ad accertare che lo shock è stato causato proprio da QUEL determinato componente presente nella pasta? DI CHI E' LA RESPONSABILITA'? CHI "PAGA" (in termini giuridici) PER QUESTO? Dubito che si possa dire che la responsabilità sia del paziente che non ha fatto presente di essere allergico a quel componente, perché sarà ben raro che uno riesca ad attestare tutte le proprie allergie e, d'altra parte, i componenti di un composito NON sono così comuni. Posso sapere se sono allergico al glutine o al latte, ma è difficile che io possa farmi testare eventuali allergie a tutti i componenti di un composito, visto che manco si sanno quali sono questi componenti.

Quindi che fa il dentista, ogni volta? RISCHIA?! E spera che se succede qualcosa non si risalga a lui? Oppure ha la certezza che, qualsiasi cosa succeda, lui ha comunque le spalle protette??????? :?:

Ciao
Sole

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Re: Ancora sui compositi

Messaggio da elena.legnani » ven dic 05, 2008 4:41 pm

Questi dell'ADUC sono un pò tonti, posto comunque la risposta:

Gentile Elena Legnani,
le consigliamo di rivolgersi ad un tecnico chimico del settore, noi non siamo in grado di farle una valutazione della tossicita' della materia in questione. Certo e' che in caso di danno lei potra' fare le sue rivendiche, dimostrando l'entita' dello stesso e il nesso di causalita' con i materiali.
Cordiali saluti.

Che valutazione volevano fare di tossicità che non ci sta scritto niente, solo i potenziali allergeni. Ma sono un mito. Aspetto Altroconsumo (se non sono caduti anche loro dalla sedia cercando di capire cosa mai sto chiedendo..).
Ciao

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franceschilla
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Re: Ancora sui compositi

Messaggio da franceschilla » dom dic 07, 2008 1:23 am

ci vado giovedì, quindi se volete esporre altri interrogativi di fondo, diciamo che fino a martedì non stampo e poi stampo quello che c'è.

... ad esempio quando avete scritto sulle schede di sicurezza...... chi ve l'ha detto delle schede di sicurezza ?


p.s. ora ho riletto a pag 1 : ma ste schede di sicurezza di TUTTI i prodotti come è stato scritto, che cosa sarebbero? mi viene in mente qualcosa del tipo le schede approntate per i centri veleni, ma appunto al mio dentista non risulta di avere tale obbligo. Di conseguenza il cliente non può richiedere e ricevere tale scheda.

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Re: Ancora sui compositi

Messaggio da elena.legnani » mar dic 09, 2008 1:09 pm

Ciao!
mandami un'mp con il tuo indirizzo di posta cosi ti inoltre le schede di sicurezza che ho io.
Ciao!

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Re: Ancora sui compositi

Messaggio da [email protected] » mar dic 09, 2008 3:08 pm

Cara Elena puoi gentilmente inviarmi al mio indirizzo di posta la scheda sui compositi?
L'indirizzo è [email protected]
Grazie

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Re: Ancora sui compositi

Messaggio da Fabio Cozzolino » mar dic 09, 2008 6:42 pm

sole75 ha scritto:
Fabio Cozzolino ha scritto:Scusate se mi intrometto...
un esempio.
Composito Tetric:
La matrice monomerica è composta di dimetacrilati (38%).
I riempitivi sono invece vetro di bario, trfluoruro di itterbio, biossido di silicio altamente disperso, ossido misto e copolimero (62%)
Inoltre sono contenuti additivi, catalizzatori, stabilizzatori e pigmenti (< 1,0%)
Il contenuto complessivo dei riempitivi organici è pari al 57,5% in peso , 30,7 % in volume.
La grandezza delle particelle dei riempitivi organici è compresa tra 40 nm (0,04 Micron) e 3000 nanometri con una dimensione media di 550 nanometri.

Sulla Zirconia potete trovare spiegazioni semplici ed esaurienti sul mio Blog http://www.zerodonto.com

Ciao Zeno :wink:
Prima che "sparisca" anche quest'altro intervento (ho la vaga sensazione che zeno abbia deliberatamente cancellato i suoi), lo CITO, così rimane comunque salvato sul mio post....

Ciao ciao
Sole

Tranqilli. Io Non cancello mai un mio post... :wink:

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gensam
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Re: Ancora sui compositi

Messaggio da gensam » lun dic 15, 2008 3:42 pm

franceschilla ha scritto:
gensam ha scritto:Scusatemi ,ma nn so come si corregge il messaggio precedente....
Devo curare i denti e mi han preventivato un lavoro di 16000 euro tt gli intarsi in zirconia dopo aver tolto le amalgame..quindi devo valutare bene anche xkè ho contattato anke un dentista di Bassano e lo stesso lavoro ha un costo della metà!!
La mia amica elena mi hA inviatro materiale sulle amalgame ,ma purtropo nn ho ancora avuto tempo x leggere tutto causa influenze e ricoveri in H miei e dei iei piccoli....
Ora vi darò ulteriori info più avanti xkè nn ho ancora parlato in dettaglio dei preventivi...
:wink:

ciao, si tratta del famoso Beckman ? (quello di Bassano intendo)[/quot

Sì è lui nn ho ancora iniziato andrò il 20.Cmq lui userà capsule in ceramica nn in zirconia...

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Re: Ancora sui compositi

Messaggio da sole75 » lun dic 15, 2008 6:40 pm

zenozeno ha scritto:Non cancello mai i miei messaggi !
Per i compositi, si sappia che nessuno mai ha dimostrato che siano in qualche modo tossici.
Caso mai è la mente di qualcuno che scrive o scriveva su questo forum della ipotetica e mai verificata tossicità dei compositi che è tossica. Questo individuo mi sembra che fortunatamente sia stato caccito via da questo forum ma recentemente lo è stato anche da altri. Credo indoviniate chi è !
E quello che minaccia di querelare tutti coloro che lo contrastano sul piano scientifico, ma quel povero ignorante di scienza non sa nulla.
Indivinare chi è ?

dott. Zeno Pagliai
Scusa Zeno, ma se non sei stato tu, chi li ha cancellati i tuoi messaggi? Il moderatore? Senza darne spiegazione? E' evidente che mancano dei messaggi, visto che essi compaiono - anche se solo in maniera parziale - nelle citazioni degli altri.

Ritornando ai nostri/vostri compositi, la discussione si è arenata.
Il punto è che ognuno di noi - in qualità di paziente - vorrebbe sapere con estrema precisione cosa accetta di farsi ficcare in bocca. Tossico o non tossico che sia. Fosse pure un bel chewinggum, io voglio saperlo. Ci si interrogava proprio su questo: se il meschino paziente abbia DIRITTO o meno di SAPERE e dunque se il medico abbia il DOVERE di INFORMARLO.

Una volta risolto questo primo rebus, se appureremo che IL MEDICO HA IL DOVERE DI INFORMARE CON ESATTEZZA il proprio paziente, allora chiederemo L'ESATTA COMPOSIZIONE dei compositi o dei materiali che ci interessano, per decidere PERSONALMENTE se quel materiale ci piace o NON ci piace.

E' chiaro adesso di cosa tratta questa discussione?

Tutto il resto sono solo parole inutili, fuorvianti che levano attenzione al problema principale.

Tutto qui, Zeno!

Ciao a tutti
Sole

P.S. Franceschilla, qualche novità?

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Re: Ancora sui compositi

Messaggio da franceschilla » mar dic 16, 2008 12:33 am

sole75 ha scritto:


P.S. Franceschilla, qualche novità?

ho novità che non è vera novità quindi meditavo su come esporla perchè sia compresa al meglio.

in pratica: non ci porta avanti sul fronte dei compositi (semmai ci porta indietro però è interessante).

quello che giudico invece rilevante è l'atteggiamento del medico dentista che credo sia degno di nota e mi serve rifletterci un pò su per spiegarlo. Credo che sia un atteggiamento "globalizzato" e anzi non credo di aver nemmeno trovato il peggio dei peggio, anzi !

Secondo me con certi metodi di discussione non si va da nessuna parte e sto valutando anche di scrivere la mia continuazione altrove, non lo so dove ma di certo informerò Sole, Elena e gli interessati.

per me l'approccio che si deve affrontare è quello di COME integrare la medicina ufficiale con riflessioni e metodi nuovi: è un discorso che si avvicina ad esempio anche al CIBO negli ospedali, cioè nel 90% dei casi cibo che allunga la degenza perchè non adatto a persona malata.
Non sto delirando , non ancora, è solo che come il medico ospedaliero non si preoccupa del mio brodino al puro glutammato e del mio thè al puro zucchero aromatizzato finto limone, allo stesso modo il dentista si affida ai materiali che gli danno perchè non sta nella sua formazione (universitaria) nè nella sua responsabilità legale occuparsi del composito.

In questo senso IO non me la prendo con il dentista, però posso fare in modo che il mio dentista CI PENSI e lo farò perchè non lo ritengo uno stupido.

ci ritorno con calma

ciao

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Re: Ancora sui compositi

Messaggio da elena.legnani » mar dic 16, 2008 3:09 pm

franceschilla ha scritto:
Secondo me con certi metodi di discussione non si va da nessuna parte e sto valutando anche di scrivere la mia continuazione altrove, non lo so dove ma di certo informerò Sole, Elena e gli interessati.

per me l'approccio che si deve affrontare è quello di COME integrare la medicina ufficiale con riflessioni e metodi nuovi: è un discorso che si avvicina ad esempio anche al CIBO negli ospedali, cioè nel 90% dei casi cibo che allunga la degenza perchè non adatto a persona malata.
Non sto delirando , non ancora, è solo che come il medico ospedaliero non si preoccupa del mio brodino al puro glutammato e del mio thè al puro zucchero aromatizzato finto limone, allo stesso modo il dentista si affida ai materiali che gli danno perchè non sta nella sua formazione (universitaria) nè nella sua responsabilità legale occuparsi del composito.

ci ritorno con calma

ciao
ok perchè alla fine la confusione in testa è solo aumentata ma su questi punti ti quoto in pieno.
Gl interventi di Zeno a proposito di Rosario Muto me li ricordo benissimo e non credo possano volatilizzarsi da soli.
Alla peggio sappiamo dove "trovarci" e possiamo proseguire "altrove" anche se sarebbe utile per chi arriverà qui in futuro trovare traccia dei nostri tentativi di fare chiarezza.
Ciao

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Re: Ancora sui compositi

Messaggio da franceschilla » dom dic 21, 2008 12:22 am

ragazze :?

primo: l'altra volta avevo preparato il documento per il dentista e la stampante si è bloccata, dunque gli ho riportato a voce e lui mi ha dato alcune risposte su ciò che pensa.

secondo: stasera stavo copia-incollando da Word il riassunto di tutto ciò e ..... "si è verificato un errore di windows" che mi ha cancellato il documento e non più recuperato ..... che dire ?
che sta roba sta andando storta più che mai :?
rimando ad altro momento perchè adesso sono stanca e incazzata nera perchè ho lavorato per niente :evil:

ok, concordo con Elena di continuare qua il discorso, e spero che non sia inquinato da questioni che c'entrano ben poco.

mi dispiace, ci risentiamo più in là, anche perchè sono abbastanza occupata.
Appena posso ritorno e riscrivo......

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Re: Ancora sui compositi

Messaggio da franceschilla » lun dic 22, 2008 1:32 am

elena.legnani ha scritto:
ok perchè alla fine la confusione in testa è solo aumentata ma su questi punti ti quoto in pieno.
Gl interventi di Zeno a proposito di Rosario Muto me li ricordo benissimo e non credo possano volatilizzarsi da soli.
Alla peggio sappiamo dove "trovarci" e possiamo proseguire "altrove" anche se sarebbe utile per chi arriverà qui in futuro trovare traccia dei nostri tentativi di fare chiarezza.
Ciao
sono già tornata, che altrimenti mi dimentico tutto.

Ebbene, vi dicevo, ho fatto passi indietro più che passi in avanti.
Ma vediamo di sfruttare quello che ne ho ricavato.

Le posizioni espresse dal mio dentista:


-La storia delle amalgame che fanno male è solo un business.
-Il passaggio attuale ai compositi, molto costosi, e ai relativi collanti, molto costosi, è appunto un business. Comunque non fa male né l’amalgama né il composito.
-Fare una cena di pesce significa ingurgitare molto più mercurio di quello che si può mai assorbire dalle amalgame, e ammesso che venga ceduto in bocca, e secondo lui non succede.
-Se fosse per lui solamente per denti in vista e per estetica userebbe i compositi. L’uso del composito a tutto campo serve solo a spillare soldi alla gente.
-Non fa differenza tra un composito e l’altro quindi, sono più che altro differenze di marchi commerciali (quindi le mie richieste sul tipo di composito , potete rilevare da quanto sopra detto , è una richiesta alquanto bizzarra …… )
-La rimozione protetta delle amalgame è un altro business che alcuni si sono creati. Per quanto lo riguarda non spinge mai il cliente alla rimozione di un’ amalgama integra se il cliente non insiste e comunque i suoi aspiratori aspirano abbastanza da non creare problemi di sorta riguardo a ciò che va a finire in bocca.
(qua non ho ribattuto o approfondito anche perché devo tenere la bocca aperta qualche volta)
-Casi di danni da amalgame ci sono nella letteratura scientifica e nel mondo ma sono veramente dei casi rarissimi e particolari, non certo quello che si vuol far credere.


Queste posizioni del dentista e il suo atteggiamento non erano dettate da una qualche motivazione di farmi credere delle corbellerie.

La sua preoccupazione adesso infatti è di dirmi spesso durante le sedute che mi sta mettendo in bocca materiali “inerti” oppure che non ha mai avuto casi di “allergie” con tal o tal altro materiale. Altre modalità di pensiero, ad esempio sulle intossicazioni e sul bioaccumulo, non fanno parte della sua filosofia, cioè proprio non ci capiamo.
Per questo non riesco a spiegare bene il mio pensiero, dati anche i tempi limitati in cui posso parlarci….. Dopotutto sta facendo un lavoro e ha altri appuntamenti, e in effetti i miei discorsi andrebbero fatti in altri momenti e altri ambiti oppure trovarseli scritti e leggerli con calma.

E’ evidente che se il mio dentista deve mettersi in bocca un materiale, un composito, si mette lo stesso che metterebbe a me. Lo stesso farebbe con sua moglie, sua madre e i suoi figli.
(per questo non condivido le posizioni di alcuni che dicono che “sono solo macellai” e che fanno tutto ai nostri danni).
Se il mio dentista dovesse rimuovere un’amalgama ad un suo familiare lo farebbe lui stesso trapanando senza procedere a particolari protezioni.
Scrivo questo perché credo che l’approccio che usiamo o vorremo usare quando facciamo le nostre richieste deve per forza considerare il punto di vista del dentista: e cioè non sta fregando me/noi e mi racconta storielle mentre lui si fa le cure biologiche, biocompatibili e sicure. Fa a me esattamente quello che farebbe a sé stesso e a suo figlio.
Ed è proprio questo il problema da risolvere.

Dunque, quello che propongo, se avete voglia, è di buttare giù qualcosa che spieghi il nostro punto vista, ancora una volta……. Poi lo andrei a stampare e ad aggiungere alle stampe di ciò che già abbiamo scritto che ora sono riuscita a fare (stampante ok adesso) .
Questo mini-documento lo possiamo poi consegnare ai nostri dentisti per stimolare una riflessione costruttiva, se vogliono accoglierla, liberi di farlo o meno.
SE POI DA QUESTE RIFLESSIONI CHE GLI PROPONIAMO IL PROFESSIONISTA CIOE’ IL DENTISTA HA PIU’ POSSIBILITA’ DI ACCESSO ALLE INFORMAZIONI CHE CERCHIAMO E DECIDE DI DARCI UNA MANO MAGARI TRAMITE CONTATTI CHE PUO’AVERE MEGLIO DI NOI, TUTTO CIO’ SAREBBE UN BUON RISULTATO.

Non sto certo parlando di fare dei papiri, sto solo dicendo di integrare ulteriormente questo topic (dal quale ho già tolto gli interventi off topic) con riflessioni più globali che tengano presente l’operato in buona fede del medico.

Quello che mi preme è affrontare il discorso senza passare per “paranoica”. Che è quello che pensa il mio dentista di me, credo….. cioè già gli ho detto (per forza) che in contesti di stress in questo periodo vado incontro a possibili attacchi di panico….. Da lì avrà sicuramente concluso che sono pazza e chissachì mi ha messo in testa queste robe…….
E’ la sorte di chi “si fa domande” su ciò che è assodato.

Se volete, Sole ed Elena, ed altri, mettere giù un vostro post che spiega –lo so, di nuovo, ma magari allargando ancora il punto di vista con nuovi spunti- il perché ci facciamo queste domande………

Ciò non toglie che alla fine se vogliamo le nostre cure secondo il nostro pensiero dobbiamo rivolgerci a Beckman e dentisti come lui (è quello che farò infatti per la rimozione e sostituzione delle mie amalgame) .
Cioè si fa prima ad andare dove desideriamo che cambiare l’esistente.
Però potrebbe servire a stimolare la riflessione ad alcuni medici………
Nel mio caso dovevo per forza rivolgermi al dentista vicino casa perché in emergenza e perché per cure continuative e frequenti è così che tocca fare.


Insomma , se ve la sentite, scrivete dell’altro che spieghi i nostri punti di vista.
Poi , invece di lasciarlo solo qua su internet che in Italia è ancora utilizzato limitatamente, lo stampiamo e lo diamo a dentisti, e a nostri amici e parenti…. E magari se la voce gira, le mentalità si aprono.
(io l’ho già fatto nel mio piccolo stampando documenti su cosmetici e detersivi per chi non ha internet)

Chi inoltre ha sottomano riferimenti di riviste scientifiche accreditate che trattano qualche argomento inerente li metta pure ( e poi sarà cura dei nostri lettori ad andarsi a cercare la rivista se vuole).

p.s. per risparmiare carta e inchiostro io faccio dei copia-incolla su Word e non stampo tutta la grafica del forum.

p.p.s. se siete d’accordo e ve lo sentite nelle vostre corde ovviamente.



Grazie e Buone Feste.


sole75 ha scritto:
Ritornando ai nostri/vostri compositi, la discussione si è arenata.
Il punto è che ognuno di noi - in qualità di paziente - vorrebbe sapere con estrema precisione cosa accetta di farsi ficcare in bocca. Tossico o non tossico che sia. Fosse pure un bel chewinggum, io voglio saperlo. Ci si interrogava proprio su questo: se il meschino paziente abbia DIRITTO o meno di SAPERE e dunque se il medico abbia il DOVERE di INFORMARLO.

Una volta risolto questo primo rebus, se appureremo che IL MEDICO HA IL DOVERE DI INFORMARE CON ESATTEZZA il proprio paziente, allora chiederemo L'ESATTA COMPOSIZIONE dei compositi o dei materiali che ci interessano, per decidere PERSONALMENTE se quel materiale ci piace o NON ci piace.
Credo che questa questione vada vista da altro punto di vista e cioè: mi pare ormai assodato, anche se non mi è ancora chiaro al 100% se ci sono scappatoie (per noi clienti), che il medico dentista NON ha l'obbligo di fornire l'esatta composizione.
E non ce l'ha perchè non la PUO' avere.
Cioè, mentre la normativa per detersivi e cosmetici OBBLIGA a dare l'inforamzione al consumatore finale, qua non parliamo di consumatori, bensì di medici e di pazienti.
A maggior ragione dovremmo avere informazioni come pazienti MA nella realtà non credo che ci sia una legge apposita.
E dunque, trattandosi di presidi medico-chirurgici e/o di materiali sanitari è previsto che un'azienda produttrice abbia un brevetto, un marchio registrato e un segreto industriale se lo vuole (e in genere lo vuole).

Quindi non è una questione di obbligo del medico..... almeno negli studi che ho visto io (cioè seri e con la laurea) non credo che si metterebbero "fuori legge" e rischiare l'attività per così poco, cioè non gli costerebbe nulla metterci a disposizione delle schede tecniche con composizioni complete.
Il fatto è che non ce le hanno.

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