Gioco libero all'aperto e in casa: riflessioni e domande
Inviato: mar apr 29, 2008 11:36 am
Io di gioco libero ne ho sentito parlare poco, non ho mai approfondito l’argomento.
E mi sembrava di non capire bene cosa fosse.
Soprattutto, non capivo bene cosa si doveva fare. Mi sembrava ovvio che il bambino amasse il gioco, e non capivo dove sbagliavo nel non proporgli il gioco libero.
Poi ho capito una cosa: forse stavo già usando il gioco libero.
Me ne sono accorta venerdì, mentre partivamo per il week end. Preparati vestiti e cibo, macchina carica, già pronti a uscire e... i giochi per i bimbi? Non avevamo preparato nulla.
Mi son detta: andiamo in montagna, a che serve?
Per scrupolo, ho preso i dadi – quelli per ricostruire i disegni –, gli immancabili libretti – la mia passione passata a loro –, e due pupazzi per dormire.
Da quel sacchetto sono usciti solo i pupazzi.
Mi sono resa conto che questa cosa è già successa. Sono andata con amici in vacanza, al ristorante, ai matrimoni, sempre senza niente. Gli altri arrivavano con valigie di penne, macchinine, libri. A me non veniva neppure in mente: passiamo una giornata in compagnia, qualcosa da fare lo troveremo, no?
Infatti, domenica siamo stati in un agriturismo. Avevamo solo la palla. I bimbi si son rotolati nell’erba, hanno fatto i cavalli e le caprette. A tavola invece (a parte che i miei si distraggono col cibo) hanno fatto le torri con bicchieri e posate (di plastica, eh), poi Angelica voleva giocare a carte.
Io “Angelica, non le ho le carte”.
Lei (con le mani a ventaglio) “Mamma, così, per finta”.
Appunto, scema io.
Così con una sua amichetta hanno giocato alle carte degli animali, dove l’elefante vinceva sulla giraffa, ma la scimmia sull’elefante.
Fin qui mi sembra tutto bene (sperando di aver capito che questo è il gioco libero).
Ma in casa?
Ecco, questo è il mio problema.
Da tempo ho capito che in casa andiamo bene a fare tutto insieme. Quindi stendiamo, apparecchiamo, spolveriamo... ma non sempre si può.
Anzi, meglio. Non sempre ce la faccio. Le domeniche invernali sono lunghe a Milano... e anche le sere, quando mamma è stanca.
Quindi, in casa che si fa? Io spesso tiro fuori penne, costruzioni, carte, giocattoli vari. Ho anche il dido... quello va bene?
E’ che adesso che credo di aver capito il gioco libero, mi sono esaltata. Mi piace proporglielo. Mi piace girare per casa facendo il trenino: io davanti, uno da dietro mi dà le manine, l’altro in mezzo fa il passeggero.
Ma ogni tanto sento il bisogno che facciano qualcosa da soli.
Che si può fare?
Consigli, proposte... e anche istruzioni
Ciao
E mi sembrava di non capire bene cosa fosse.
Soprattutto, non capivo bene cosa si doveva fare. Mi sembrava ovvio che il bambino amasse il gioco, e non capivo dove sbagliavo nel non proporgli il gioco libero.
Poi ho capito una cosa: forse stavo già usando il gioco libero.
Me ne sono accorta venerdì, mentre partivamo per il week end. Preparati vestiti e cibo, macchina carica, già pronti a uscire e... i giochi per i bimbi? Non avevamo preparato nulla.
Mi son detta: andiamo in montagna, a che serve?
Per scrupolo, ho preso i dadi – quelli per ricostruire i disegni –, gli immancabili libretti – la mia passione passata a loro –, e due pupazzi per dormire.
Da quel sacchetto sono usciti solo i pupazzi.
Mi sono resa conto che questa cosa è già successa. Sono andata con amici in vacanza, al ristorante, ai matrimoni, sempre senza niente. Gli altri arrivavano con valigie di penne, macchinine, libri. A me non veniva neppure in mente: passiamo una giornata in compagnia, qualcosa da fare lo troveremo, no?
Infatti, domenica siamo stati in un agriturismo. Avevamo solo la palla. I bimbi si son rotolati nell’erba, hanno fatto i cavalli e le caprette. A tavola invece (a parte che i miei si distraggono col cibo) hanno fatto le torri con bicchieri e posate (di plastica, eh), poi Angelica voleva giocare a carte.
Io “Angelica, non le ho le carte”.
Lei (con le mani a ventaglio) “Mamma, così, per finta”.
Appunto, scema io.
Così con una sua amichetta hanno giocato alle carte degli animali, dove l’elefante vinceva sulla giraffa, ma la scimmia sull’elefante.
Fin qui mi sembra tutto bene (sperando di aver capito che questo è il gioco libero).
Ma in casa?
Ecco, questo è il mio problema.
Da tempo ho capito che in casa andiamo bene a fare tutto insieme. Quindi stendiamo, apparecchiamo, spolveriamo... ma non sempre si può.
Anzi, meglio. Non sempre ce la faccio. Le domeniche invernali sono lunghe a Milano... e anche le sere, quando mamma è stanca.
Quindi, in casa che si fa? Io spesso tiro fuori penne, costruzioni, carte, giocattoli vari. Ho anche il dido... quello va bene?
E’ che adesso che credo di aver capito il gioco libero, mi sono esaltata. Mi piace proporglielo. Mi piace girare per casa facendo il trenino: io davanti, uno da dietro mi dà le manine, l’altro in mezzo fa il passeggero.
Ma ogni tanto sento il bisogno che facciano qualcosa da soli.
Che si può fare?
Consigli, proposte... e anche istruzioni
Ciao