parto a roma

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gieremy
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parto a roma

Messaggio da gieremy » mer mar 19, 2008 9:48 am

ciao a tutte/i,
mi chiamo alessandra e tra 2 mesi partorirò il mio secondo bimbo.
però non ho ancora deciso in quale ospedale avverrà l'evento in quanto vorrei garantite alcune cose:

1) rooming in anche notturno;
2) possibilità di donazione eterologa del cordone;
3) possibilità di epidurale.

avete esperienze da raccontarmi?

grazie

Francesca G.
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Re: parto a roma

Messaggio da Francesca G. » mer mar 19, 2008 10:25 am

Purtroppo in questo senso non posso aiutarti.

Ma perché l'epidurale?
Se trovi un luogo dove le necessità della fisiologia del parto (oscurità, silenzio, privacy, assistenza discreta e non invasiva, libertà di movimento, ecc.) sono rigorosamente rispettate non ci sarà assolutamente bisogno dell'epidurale, perché in queste condizioni gli ormoni necessari all'espletamento delle funzioni della nascita (ossitocina e endorfine) vengono prodotti efficacemente e questo fa sì che la dilatazione avvenga in modo serrato e che il dolore rimanga dentro i limiti della fisiologia e dunque assolutamente sopportabile (le endorfine aiutano la madre a sopportarlo e poi a dimenticarlo). Sono gli interventi inutili e invasivi, il rumore, la luce forte, l'impossibilità di stare dentro se stesse in un luogo piccolo e appartato che impediscono alla paleocorteccia di lavorare correttamente inibendo dunque degli ormoni fondamentali senza i quali la dilatazione e l'espulsione del feto non possono avvenire in modo corretto; inoltre l'uso massiccio e routinario dell'ossitocina sintetica (per ovviare alla mancata produzione naturale da parte dell'organismo a causa delle condizioni non corrette) aggrava ancora di più la situazione: l'ossitocina sintetica non stimola la produzione delle endorfine e in più provoca contrazioni molto forti che causano un dolore non fisiologico difficilmente sopportabile e non mitigato dall'effetto delle endorfine; la paura che questo provoca induce una forte produzione di adrenalina che oltre a inibire ulteriormente la produzione dell'ossitocina naturale causa irrigidimento dei muscoli e delle mucose rendendo il processo di dilatazione sempre più difficile. Ecco perché molti parti (ormai la maggior parte) in ospedale diventano complicati, spesso con pericolo anche per il feto (infatti l'ossitocina sintetica produce contrazioni così forti che spesso inducono stress fetale, abbassamento del battito cardiaco e dunque molto spesso poi si finisce a fare il cesareo), lunghi e dolorosi oltre misura; ed ecco perché le donne chiedono giustamente l'epidurale. Ma l'epidurale ha senso appunto in un parto vaginale operativo, in cui non si lascia spazio al corpo della donna di mettere in atto i processi naturali che fanno sì che il parto sia un'esperienza estrema ma positiva; in cui appunto la donna ha bisogno di un aiuto per sopportare un dolore che la natura non ha previsto debba essere sopportato.
Se si riesce invece a fare parte del travaglio in casa, nell'intimità e semioscurità, magari affiancati da un'ostetrica di esperienza che poi ci accompagnerà in un ospedale di fiducia dove per certo le condizioni che ho indicato prima vengono rispettate allora c'è un'alta probabilità di avere un parto veloce, senza rischive complicazioni e l'epidurale non sarà affatto necessaria.

Scusa se ho voluto dirti questo ma sono temi che mi toccano nel profondo e di cui mi occupo da anni,
ciao e buona fortuna per tutto,
Francesca

sole75
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Re: parto a roma

Messaggio da sole75 » mer mar 19, 2008 11:18 am

Ciao Francesa,
è un po' che leggo i tuoi interventi... e mi trovo molto in sintonia :wink:
In che senso ti occupi di parto naturale ecc? Anche io sono un'appassionata dell'argomento: ho cominciato preparando me stessa al parto attivo, con varie letture, ed ora cerco di divulgare quello che so e quello in cui credo tra le amiche...anche se poi è molto difficile abbattere la barriera di paure e false credenze che mitizzano gli ospedali, gli interventi dei ginecologi e l'uso della tecnologia :evil:
Francesca G. ha scritto: Se si riesce invece a fare parte del travaglio in casa, nell'intimità e semioscurità, magari affiancati da un'ostetrica di esperienza che poi ci accompagnerà in un ospedale di fiducia dove per certo le condizioni che ho indicato prima vengono rispettate allora c'è un'alta probabilità di avere un parto veloce, senza rischive complicazioni e l'epidurale non sarà affatto necessaria
Mi chiedo a questo punto che senso abbia, dopo aver fatto il travaglio in casa, spostarsi per la "fase espulsiva": tanto per cominciare ogni diversivo, come può essere appunto un trasferimento (salire in macchina, andare fino in ospedale, ecc), comporta un disturbo arrecato alla partoriente, che viene deconcentrata dal suo stato di trance (che è quello che si acquisisce grazie al lavoro delle endorfine) per essere riproiettata nella realtà, bloccando tutto un processo avviato, che può portare anche al rallentamento del travaglio. T'immagini, mentre stai lì lì per farlo, FERMI TUTTI, caricate la macchina, prendete la borsa, mettete qualcosa addosso alla partoriente (le mutande, dove sono? e un pannolone nel caso servisse)...eh che bordello, no? E a che sarebbero serviti tutta l'intimità, dolcezza, silenzio, rispetto iniziale, se poi si va a finire così. Insomma, a mio avviso, un bel travaglio fatto nel luogo da noi scelto e debitamente attrezzato (sia che questo sia una stanza di casa nostra o altro) è bene che si concluda pure in quel luogo, anche perché la "fase espulsiva" (cioè quella in cui nasce il bimbo, prima sporgendo la testa e poi, a una seconda spinta, districando le spalle e venendo fuori con tutto il corpo) dura proprio poco rispetto a tutta la fase di dilatazione. Inoltre c'è una fase di mezzo tra la fine della dilatazione e l'inizio del momento di espulsione, di cui si parla poco. QUesta fase è poco considerata e poco rispettata: è un momento (tempo variabile da pochi minuti a 1 0 2 ore) in cui la donna raccoglie le forze, si riposa, entra ancor più in se stessa e "muore", cioè accetta di "morire come ragazza (nel caso si tratti di primo figlio) o come puerpera (donna incinta) per rivivere come madre. Anche fisiologicamente è un momento estremamente importante perché il travaglio può essere sfibrante (è una fatica nel vero senso della parola) e può esser neccessario riprender fiato ed energie per l'ultimo atto. E anche questo momento andrebbe vissuto nel più intimo dei modi, non certo salendo su una macchian o facendosi caricare su un'ambulanza e arrivare tra corse e frenesia in ospedale.
Cmq qui si rischia di andar fuori tema e non è detto che tutto questo nostro parlare possa esser d'aiuto ad Alessandra, che evidentemente il parto lo vede in un altro modo :wink:
baci
sole
Ultima modifica di sole75 il mer mar 19, 2008 1:20 pm, modificato 1 volta in totale.

mammace
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Re: parto a roma

Messaggio da mammace » mer mar 19, 2008 12:28 pm

gli ospedali che mi vengono in mente sono Il Fatebenefratelli dell'Isola Tiberina e il Policlinico Gemelli. Forse anche il San Filippo Neri, ha il rooming in 24h, ma non so per l'epidurale se è disponibile 24h. io ho partorito al Cristo Re, sì epidurale 24h (sono molto bravi tra l'altro gli anestesisti) ma il rooming in è parziale, dalle 22 alle 6 i bimbi stanno al nido. io ho partorito lì e avrei voluto fare a meno dell'epidurale ma non ho potuto a causa di complicazioni, se vuoi info sulla mia esperienza te le do volentieri!
ciao!

in ambedue si può donare il cordone.
Ultima modifica di mammace il mer mar 19, 2008 2:15 pm, modificato 1 volta in totale.

saralla
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Re: parto a roma

Messaggio da saralla » mer mar 19, 2008 12:45 pm

Ciao Alessandra,
anche io partorirò tra poco il mio secondo bimbo, a milano però.. Ti consiglio, se non lo conosci già, il sito dell'associazione parto naturale, http://www.partonaturale.org/ il suo forum è molto interessante, una vera miniera di informazioni, puoi chiedere alle disponibilissime mamme on line info precise e dettagliate, inoltre hanno schede informative sulle varie realtà locali, ospedali, ostetriche, di tutto e di più! In bocca al lupo! ciao sara

gieremy
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Re: parto a roma

Messaggio da gieremy » mer mar 19, 2008 4:22 pm

no, non lo trovo, Francesca, un posto del genere a roma rimane confinato nel mondo dei sogni.
ho valutato la possibilità del travaglio in casa ma ho deciso di no, non avrei avuto la tranquillità necessaria.
figurarsi, arrivare col parto aperto in un ospedale-bolgia di roma che già normalmente lavora nel caos e nell'imprevisto più assoluto, in cui è difficile scadenzare anche un cesareo...
in cui, mi spiegano al corso, fanno l'ossitocina a prescindere... no, preferisco di no.
ho parlato con un milione di dottori standardizzati che quando provi a chiedere qualcosa fuori dalla routine ti guardano allucinati e perplessi. guai a chiedere dopo quanto tempo viene tagliato il cordone; tranquilla, quanto basta, eppoi lo 'strisciano' prima del taglio!!!
o chiedi qualcosa sullo screening metabolico magari allargato ti guardano allucinati e perplessi che non sanno nemmeno di cosa parli.
meri, asettici esecutori.

comunque l'epidurale mi serve come possibilità

ciao e grazie

Elisa B.
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Re: parto a roma

Messaggio da Elisa B. » mer mar 19, 2008 5:23 pm

Se il posto descritto da Francesca a Roma non esiste, tanto che il terrore delle sofferenze che potrebbero toccarti va esorcizzato con l'epidurale di riserva, tanto più allora segui il consiglio di Francesca: cercati una brava ostetrica. Certo sarà una spesa in più, ma vedrai che ne vale assolutamente la pena. Si può risparmiare su tante altre cose. Non riesco a credere che in un posto grande come Roma non sia possibile trovarne una brava (segui le indicazioni di Saralla e vedi che ne vien fuori). Ci sono riuscita io a Padova, che è una città molto più piccola e provinciale. Ho partorito a casa, ed è stato bello e facile, ma non credo che lo si debba fare se non si è sicure di volerlo davvero.
L'importante è cercare di essere il più possibile serene. Quindi, se il pensiero che l'epidurale c'è ti rassicura, trovati pure il posto che ti offra l'opportunità dell'epidurale; ma è molto meglio se ti procuri un aiuto più proficuo e competente che ti permetta di usare al meglio le tue energie. Tanto più nella situazione che descrivi.
E non credere che ormai sia troppo tardi. Io ho trovato la mia ostetrica solo al settimo mese, ma il tempo che abbiamo avuto è stato comunque sufficiente a creare un bel rapporto.
Quanto al cordone ombelicale, la cosa più importante è che venga tagliato il più tardi possibile per dar modo al bambino di cominciare a respirare senza traumi e di ricevere fino all'ultimo sostanze molto importanti per la sua salute futura. Preoccupati piuttosto di questo. La donazione è molto complessa e sono veramente pochi gli ospedali in cui è possibile farla con profitto.
Ti faccio tanti in bocca al lupo. Un abbraccio,
Elisa

mammace
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Re: parto a roma

Messaggio da mammace » mer mar 19, 2008 9:13 pm

guarda geremy, se punti ad un parto naturale e fisiologico a roma puoi trovare eccome!
ad esempio il Fabia Mater è famoso per questo.
al Cristo Re dove ho partorito io sostengono il parto naturale ed in molti ospedali di Roma.
ad esempio le ostetriche al corso andavano anche a domicilio per il parto in casa. NON fanno assolutamente l'ossitocina di routine, nè episiotomia, nè amniorexi ne manovre medicalizzanti se non (ovviamente) quando necessario.
Dove hai partorito il primo figlio?
Anche al Gemelli ci sono delle sale molto attrezzate per il parto naturale, con vasca, palloni e la possibilità di muoversi liberamente. puoi davvero ottenere il meglio per te ed il bambino. contatta una ostetrica informandoti in un ospedale dove appunto ti "garantiscono" ciò che desideri.

Antonella Sagone
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Località: Roma

Re: parto a roma

Messaggio da Antonella Sagone » gio mar 20, 2008 11:24 am

ciao a tutte,
sono qui sul forum dopo tanto tempo, in realtà per cercare di rispondere a un messaggio privato ma dopo il resyling del sito non riesco per il momento ad aprire i messaggi privati.
Comunque, dato che riguardava luoghi del parto, approfitto di questo topic per accennarne qui.

A roma non sono molte le strutture che offrano un VERO rooming-in (cioè che realmente non ostacolino il contatto, immediato e ininterrotto, fra mamma e neonato); in ogni caso, segnalo che un ospedale di Roma ha ricevuto l'attribuzione di "ospedale amico dei bambini" (BFHI) perché soddisfa tutti e 10 i requisiti dell'OMS per sostenere l'allattamento al seno.

ovviamente questo ospedale deve per protocollo garantire il rooming-in 24 ore su 24, ed è il S. Famiglia che è una clinica. Avere un protocollo scritto su queste cose è importante perché garantisce la coerenza dell'assistenza, e non che le cose cambino ad ogni cambio di turno delle ostetriche o puericultrici.

Per quanto riguarda gli altri ospedali, molti dichiarano di fare il rooming-in e alcuni effettivamente lo fanno, però molto dipende dalle situazioni, dai contesti, dalle limitazioni (ad es separazioni del bambino in caso di ittero, cesareo o simili; bambino che la notte o per l'orario visite o quant'altro viene periodicamente riportato al nido, ecc).
Il Gemelli non ha un vero e proprio rooming in ma delle stanze che sono comunicanti con dei "nidini" centrali, quindi non è ancora il concetto vero di vicinanza continuata.
L'assistenza per l'allattamento al seno è un altro punto critico e il fatto che ci sia il rooming in non garantisce che il personale degli ospedali, magari che ti fa fare il parto in acqua, sia anche competente per questo argomento.
Infine c'è da prendere in considerazione le dimissioni precoci o meno; se la mamma sa di dover restare all'ospedale per più di 24 ore (o se ha un cesareo, cosa purtroppo estremamente frequente negli ospedali romani), le modalità di assistenza nel puerperio diventano molto più determinanti che se hai deciso di andare lì a partorire e poi firnare subito dopo e andare a casa tua.
dato che tra l'altro le esigenze e aspettative personali cambiano molto, il mio suggerimento è di andare di persona a visitare i luoghi potenziali del parto e parlare con le mamme che hanno partorito lì per farsi un'idea realistica, al di là di quanto dichiarato.

poiché mi si è chiesto nella mail anche informazioni su Ponte dell'Olio, la clinica "di Braibanti" dove ho partorito io, preciso che il mio parto è stato 25 anni fa :) e quindi le cose potrebbero essere un tantino cambiate... non ho alcuna ifo aggiornata su quel posto.

in ogni caso, se si vuole avere una panoramica degli ospedali amici dei bambini (con riconoscimento BFHI), trovate l'elenco qui sul mio forum.

approfitto per dare un caro saluto al mio vecchio "primo forum" e un augurio di buon proseguimento!
Antonella Sagone

lizzi
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Re: parto a roma

Messaggio da lizzi » gio mar 20, 2008 10:16 pm

Ciao, leggevo spesso questo forum quando ero incinta mi ci iscrivo solo adesso però proprio per rispondere a questo post.
Io ho partorito un anno fa alla Fabia Mater e la mia esperienza è stata davvero positiva.

Il rooming in è assolutamente garantito (al limite per chi ha partorito con cesareo c'è la possibilità di chiedere il nido per la prima notte...ma anche questa possibilità non viene incoraggiata): il bimbo ti viene subito messo vicino...io ho chiesto di allattarlo mentre uscivo dalla sala parto...ed è rimasto SEMPRE vicino a me :-)

L'allattamento al seno viene favorito ed agevolato: sono "vietati" biberon, ciucci e roba simile.

Io sono stata aiutata durante e dopo il parto da tutte le ostetriche, che sono poi il punto forte della Fabia Mater...perchè i principi possono anche essere proclamati...ma poi sono le ostetriche che li mettono in pratica!

Viene assolutamente privilegiato il parto naturale e l'epidurale è garantita e gratuita (basta fare prima una visita con l'anestetista), io comunque pur avendo fatto la visita poi non ne ho avuto bisogno :-)

Un'ultima cosa: è una clinica, ma convenzionata con il SSN...anche la struttura è bella...quasi non ti sembra di stare in un ospedale, le camere sono tutte da due posti con il bagno privato..e ti dirò si mangia anche bene :lol:

Insomma io la consiglierei a tutte...mi dispiace ma non so dirti niente sulla donazione (all'epoca purtroppo non feci in tempo ad informarmi).

Per ogni domanda o curiosità...chiedi pure :-)

Ciao
L

gieremy
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Iscritto il: mer mar 19, 2008 9:24 am

Re: parto a roma

Messaggio da gieremy » ven mar 21, 2008 1:50 pm

vi ringrazio per le informazioni
in effetti al gemelli il rooming in è 'finto' nel senso che c'è il nidino di cui parla antonella e tra l'altro le stanze che ne possono usufruire sono poche.
ho sentito parlare molto bene del sandro pertini in cui è possibile la donazione eterologa (non so dell'epidurale, ma a quel punto diventerebbe secondario)... a proposito, non stravedo per l'epidurale, ripeto, mi serve sapere che c'è questa possibilità.
il discorso sula giustezza o no di questa, dell'ospedalizzazione del parto ecc. è un argomento altro che non voglio affrontare.
non dovrebbe però bastare questo per ritenermi 'una che intende il parto in un altro modo'. bah.

lizzi, approfitto,
in base alla tua esperienza
al fabia mater potrebbe essere possibile posticipare il taglio del codone?
eppoi, ho visto che hanno il reparto di neonatologia, sono preparati per eventuali problemi di qualsiasi genere che possono verificarsi durante il parto;
ultimo, ci potrebbe essere la possibilità, una volta 'messa in lista' di non trovare posto?

grazie

gieremy
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Re: parto a roma

Messaggio da gieremy » ven mar 21, 2008 1:52 pm

il codone?
ma che sto a dì!!!
per quanto...

lizzi
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Re: parto a roma

Messaggio da lizzi » ven mar 21, 2008 2:25 pm

Mi dispiace ma sul taglio del cordone non so risponderti.

Per le eventuali emergenze a me dissero che salvo cose gravissime (per cui trasferiscono per esempio al Bambin Gesù) sono attrezzati.

Per l'accettazione posso dirti quanto dissero a me ovvero che raramente si sono trovati costretti a "rifiutare" partorienti, perchè fanno di tutto per accoglierle (per esempio hanno delle camere che pagando, possono essere adibite a singole, però se hanno qualcuna che deve essere ricoverata, preferiscono dire di no alle richieste di singola e dare la precedenza al ricovero), però ecco può accadere...raramente ma può accadere.

Quello che posso suggerirti è di andare a farti un giro...per prendere confidenza col posto e sopratutto con le splendide ostetriche...ed anche per prenotare la visita per l'epidurale (anche io la intendevo così, come appunto una possibiltà ...perchè sapere che esiste ti da tranquillità), loro risponderanno a tutte le tue domande e se c'è la possibilità ti fanno vedere le stanze e le sale parto. Poi so che le ostetriche organizzano anche un corso preparto.

Guarda non finirei mai di consigliare quel posto...fammi sapere se vuoi sapere altro, mi fa sempre piacere parlarne :-)

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elena.legnani
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Re: parto a roma

Messaggio da elena.legnani » dom mar 23, 2008 11:35 pm

Ciao,
mi pareva di avere sentito che per la donazione del cordone questo deve essere tagliato subito, mentre sarebbe importante attendere quantomeno che la respirazione del piccolo sia avviata con tranquillità e che il cordone abbia terminato la sua importante funzione.
C'è magari qualcuna che ha più informazioni in merito? Io ho scelto il parto in casa e posso assicurare che se il tutto viene condotto nel migliore dei modi, cioè con tranquillità, penombra, quiete e "attesa" il dolore è sempre al di sotto della nostra soglia di sopportazione. Addirittua mi ricordo che quando sono arrivata ai 10 cm di dilatazione e l'ostetrica mi ha detto "brava, ci siamo!" io l'ho guardata e le ho detto "bhè tutto qua? credevo sarei morta!". Sara è nata quasi 3 ore dopo ma durante tutto il tempo sono stata "coccolata" nel vero senso della parola con massaggi e tante tante parole di incoraggiamento. La sintonia con l'ostetrica è fondamentale, ecco perchè ti suggeriscono di trovartene una privata anche se scegli il parto in Ospedale, anche io lo consiglio se proprio fossi assolutamente costretta a partorire in Ospedale non avrei dubbi. Intanto hai tempo di stabilire una relazione e non ti trovi davanti un'estranea in un momento cosi delicato, poi non so ma di solito in Ospedale, se ci sono molti parti spesso vanno e vengono, poi finiscono il turno e ne subentra un'altra, una cosa che per me, personalmente, sarebbe inaccettabile. Poi "lavorate assieme" su quello che è per te il parto (a proposito: ci dai poche informazioni, anche io non ho capito bene come lo intendi) su quello che è accettabile o doveroso e su ciò che al limite non lo è. Poi hai una persona che ti coccola e ti sostiene per tutto il tempo necessario, solo e soltanto per te..
Pensaci!

sole75
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Re: parto a roma

Messaggio da sole75 » lun mar 24, 2008 8:10 pm

gieremy ha scritto: il discorso sula giustezza o no di questa, dell'ospedalizzazione del parto ecc. è un argomento altro che non voglio affrontare.
non dovrebbe però bastare questo per ritenermi 'una che intende il parto in un altro modo'. bah.
Scusami, non volevo essere insensibile nei tuoi confronti :D . Mi dispiace. La mia è un'esperienza talmente diversa da farmi a volte dimenticare le altre tante possibili scelte altrettanto mature, consapevoli e naturali. Ti auguro di trovare il posto che cerchi, dove potrai sentirti a tuo agio e anche sicura, libera ma anche serena nella certezza di poter esser sostenuta anche medicalmente all'occorrenza :wink:
C'è da dire una cosa, però, che secondo me è doveroso, nel rispetto del bambino che si porta in corpo, acquisire tutte le informazioni possibili NON SOLO sul luogo del parto e sugli esperti che a questo assisteranno, ma anche sull'evento stesso, su cosa avviene nel travaglio, su cosa significa, cosa succede sia per la madre che per il bambino, su cosa vogliono dire le parole ossitocina e endorfine, su cosa vuol dire parto naturale, su cosa sono i tempiu naturali, se si vuole che questi vengano rispettati, ripeto non solo per se stesse, ma anche per il proprio bambino, che purtroppo non può dire la sua e si trova a subire le scelte che altri (la madre e i tecnici) fanno per lui e per il suo modo di venir al mondo. Ci sono libri bellissimi a riguardo: uno di questi è del notissimo MEDICO francese Frédérick Leboyer "Per una nascita senza violenza - il parto dal punto di vista del bambino".
E comunque, se una donna vuol tenersi l'epidurale come possibilità per star più serena, vuol dire che ancora non ha le idee ben chiare sul parto attivo.
In bocca al lupo
sole

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