semi ogm-free

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Haderian
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semi ogm-free

Messaggio da Haderian » lun mar 10, 2008 7:48 pm

ciao a tutt*.
Da giovedì voglio iniziare a coltivare nei 1500 mq di terreno che ho da poco ricevuto in gestione accanto ad una villa in campagna presso l'argine di un fiume. Ne avevo parlato in passato come progetto di ecovillaggio o comunità ma per ora pare che una cosa del genere non si possa esattamente realizzare... Non ho mai coltivato nulla e vorrei lasciare che la vegetazione si sviluppi selvaggiamente senza manipolazioni anche se forse così non si produrrebbero vegetali commestibili.

La mia prima domanda riguarda i semi. Un contadino mi ha detto che gli ogm sono vietati in Italia e pertanto ogni seme e pianta sul territorio non sono ogm.. Quindi secondo costui io potrei utilizzare il seme di qualsiasi prodotto anche non bio in commercio nella sicurezza di non utilizzare ogm e ottenere poi cibo biologico. Io un po' di dubbi li ho per questo chiedo a voi.
Grazie.

Francesco

erbaviola
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Re: semi ogm-free

Messaggio da erbaviola » dom mar 16, 2008 6:31 pm

Ti confermo che in Italia l'uso di sementi ogm è autorizzato solo in alcuni centri di ricerca universitari e non sono commerciabili. Quindi basta controllare bene. Inoltre il rischio è più che altro per le sementi a quintale, quelle per le coltivazioni estese, diciamo 'professionali' in cui aziende come la Bayer si sono imposte con sementi ibride e appena possibile si imporranno con gli ogm. Per le sementi da orto invece, quelle che si comprano in bustina o in cartoccio per intenderci, non ci sono problemi. Anche marche straniere come Blumen, in vendita in Italia, non trattano sementi ogm. Sarebbero comunque più costose delle sementi normali in confezioni così piccole.
Il biologico invece è un altro discorso. Come altro discorso sono gli ibridi. Per una buona coltivazione biologica va da sé che è necessario partire da sementi bio ma non è così fondamentale. Mi spiego meglio: il problema delle sementi non bio è che spesso sono conservate con gli stessi conservanti che rifiutiamo di trovarci nel piatto. Però sono in quantità così piccole che difficilmente risultano nocivi. Faccio un esempio lampante: i fagioli e fagiolini non bio sono conservati utilizzando una cera a spruzzo a base di paraffina che evita alle muffe di attaccare il seme. Però il seme una volta dischiuso si libera dell'involucro esterno e cresce per i fatti suoi. Quindi in realtà problemi non ce ne sarebbero. Rimane da vedere da quale coltivazione questi semi provengano. Magari si tratta di piante che hanno assorbito quantità industriali di fitofarmaci e il seme li avrà inevitabilmente trattenuti e li trasmetterà in parti infinitesimali alla pianta a cui darà origine. Quantità che comunque non sono mai tossiche e in ogni caso di parla di prodotti con tempi di cessione di 20-40 giorni, quindi una volta che ci sono i semi sono già inattivi da un pezzo. Bisogna ricordare poi che nell'agricoltura biologica non sono vietati i fitofarmaci e i diserbanti selettivi, sono solo limitati in qualità e quantità.
La scelta ottimale rimangono le sementi bio, provenienti da coltivazioni bio, ma anche dei semi non bio di ottima produzione (trovi un elenco nella sezione "dove comprare sementi bio") sono una buona base di partenza. Inolre, conservando tu stesso i semi, nel giro di poco ti troverai ad autoprodurre le tue sementi bio :)
Ultima cosa: no agli ibridi, sono quelli la cui specie in genere è indicata con un numero e lettera: F1, H4 ecc. Non sono stabili, quindi le piante cresciute direttamente da questi semi saranno probabilmente belle, quelle ottenute dalle sementi delle piante saranno instabili e poco apprezzabili.

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