Come votano i Veg!??
Re: Come votano i Veg!??
Per par condicio vi allego il programma della pdl che definire allucinante è un eufemismo.
http://www.businessonline.it/news/6177/ ... sconi.html
Per la cronaca....alla voce ambiente, a parte le chiacchiere di circostanza, il trafiletto che recita "aggiornamento della legge per la caccia" di fatto dovrebbe sancire l'allungamento della stagione venatoria e l'ampliamento delle specie cacciabili.
Aspetto semntita da qualcuno che afferma con cognizione di causa il contrario
http://www.businessonline.it/news/6177/ ... sconi.html
Per la cronaca....alla voce ambiente, a parte le chiacchiere di circostanza, il trafiletto che recita "aggiornamento della legge per la caccia" di fatto dovrebbe sancire l'allungamento della stagione venatoria e l'ampliamento delle specie cacciabili.
Aspetto semntita da qualcuno che afferma con cognizione di causa il contrario
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Re: Come votano i Veg!??
Sicuramente qualcuno ha letto la nostra discussione. In campagna elettorale i “portaborse” e i “galoppini” dei partiti sono più accaniti dei testimoni di Geova, vanno a caccia del voto porta a porta. Figurati se non vanno a caccia anche in internet, con tutti i motori di ricerca che esistono! Una discussione tra vegetariani/vegani sul voto, non può passare inosservata. Come non passerebbe inosservata, agli osservatori dei partiti, una seppur timida protesta sulla scheda al momento del voto. Il problema (nostro, ma soprattutto dei nostri amici animali) è che non siamo ancora “politicamente appetibili”. Perché al di là di una generica esigenza di rispetto degli animali, non abbiamo altri elementi che ci accomunino. Per questo non credono che saremmo disposti a sacrificare il nostro voto umano in prospettiva di un ideale (per noi) superiore, come il rispetto degli animali. Per questo ritengo che i nostri, seppur pochi, voti “sprecati” in questa elezione, varranno almeno il doppio alle prossime elezioni.Daria ha scritto: eh eh..
sono sempre più convinta che qualche politico stia leggendo i nostri messaggi..
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Re: Come votano i Veg!??
marino70 ha scritto: Beppe Grillo non è entrato in politica; attenzione c'è un omonimo ma non è lui
comunque, per il programma dei verdi, come ha detto Marino, bisognerebbe prima capire come si sono comportati in passato e cosa hanno presentato nei programmi precedenti (e fino a che punto sono stati fedeli)
in effetti non viene accennato nulla sulla caccia, che è invece uno dei punti più influenzabili politicamente (i cacciatori sono l'un per cento della popolazione, chi mangia animali sono oltre il 90%, per cui si può fare ben poco contro l'allevamento intensivo).
Re: Come votano i Veg!??
La sinistra ha sempre fatto bottino pieno in toscana e generalmente nel centro italia, regioni ad alta densità di cacciatori.AlanAdler ha scritto:marino70 ha scritto: Beppe Grillo non è entrato in politica; attenzione c'è un omonimo ma non è lui
comunque, per il programma dei verdi, come ha detto Marino, bisognerebbe prima capire come si sono comportati in passato e cosa hanno presentato nei programmi precedenti (e fino a che punto sono stati fedeli)
in effetti non viene accennato nulla sulla caccia, che è invece uno dei punti più influenzabili politicamente (i cacciatori sono l'un per cento della popolazione, chi mangia animali sono oltre il 90%, per cui si può fare ben poco contro l'allevamento intensivo).
I verdi sono nella coalizione della sinistra arcobaleno; non solo promuovere ma anche solo accennare a qualsiasi iniziativa che possa in qualche modo anche semplicemente limitare l'attività venatoria significa spararsi sui maroni (poiticamente parlando).
Detto questo uno poi può scegliere il male minore ma se è un illuso e si aspetta quantomeno un minimo di coerenza dai partiti "nostrani" sta fresco.
Non sono così convinto che si possa fare poco contro l'allevamento intensivo; la campagna della LAV di questi gg. (galline ovauiole) va nella direzione giusta; non credere che l'italiano medio sia così insensibile alla sofferenza animale (specie se ci va di mezzo anche la sua salute), basta solo informarlo correttamente. Chiaro che ci vogliono i soldi e non pochi e Amadori & Co. ne hanno infuinitamente di più. Mettono sullo schermo un bambino obeso con la faccia da schiaffi che fa dice una bestialità sia grammaticalmente che concettualmente parlando e colpiscono subito il "cuore di mamma". Fagli vedere lo stesso bambino all'ospedale con malattie cardiovascolari e vedi come va la solfa
L'allevamento intensivo è uno schifo sotto tutti i punti di vista; detta de me che sono onnivoro è tutto un dire
Re: Come votano i Veg!??
Francamente l'email che i verdi hanno scritto a Daria con tutto il programma per la difesa dei diritti sugli animali mi sembra già tanta roba, non capisco che cosa vogliamo di più.
Re: Come votano i Veg!??
Che gli impegni vengano rispettati una volta per tutte e non che rimangano sulla carta come sempre.Stella10 ha scritto:Francamente l'email che i verdi hanno scritto a Daria con tutto il programma per la difesa dei diritti sugli animali mi sembra già tanta roba, non capisco che cosa vogliamo di più.
Ma questo vale per tutto e per tutti
Re: Come votano i Veg!??
Sono d'accordo con te , però loro al contrario degli altri partiti almeno ne parlano di questi benedetti diritti sugli animali, gli altri manco per sogno
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Re: Come votano i Veg!??
E' arrivata una seconda e-mail ... piuttosto lunga ma vale la pena leggerla:
Diritti degli animali? Sì grazie! Lettera aperta a Fausto Bertinotti
Torino, 10 Marzo 2008
Caro Fausto,
abbiamo constatato con che nel Programma della Sinistra L'Arcobaleno è presente soltanto un breve riferimento alle tesi di cui è portatore, oramai da decenni, il crescente e variegato movimento animalista mondiale. Il brano in questione è il seguente:
7. DIRITTI DEGLI ANIMALI
La Sinistra l'Arcobaleno propone di inserire il rispetto della dignità degli animali e la tutela della biodiversità nella Costituzione e riconoscere la loro natura di esseri senzienti nel Codice Civile. Daremo piena attuazione alla normativa comunitaria e nazionale per il benessere degli animali. Proporremo norme contro la reclusione e lo sfruttamento degli animali negli zoo, nei circhi, negli acquari e nei delfinari con la creazione di strutture per l'accoglienza di quelli sequestrati o in difficoltà. Ci batteremo per la piena applicazione della legge sul randagismo con priorità per le campagne di sterilizzazione e di adozione responsabile: mai più canili lager ma strutture di parco canile. Riconosceremo lo status di animali da affezione agli equidi. Obiettivo fondamentale è inoltre l'innovazione nella ricerca di base con l'obiettivo del superamento,in tempi brevi, della sperimentazione animale.
Da almeno quattro anni, in Italia l'eco-animalismo ha permeato la sinistra alternativa con la dirompenza innovativa delle proprie tesi, affermandosi, all'interno di soggetti come il PRC e il partito del Verdi per la Pace, a livello locale e nazionale e svolgendo il ruolo di collante tra una larga base di cittadinanza attiva priva di riferimenti politici e i nostri partiti. Il lavoro politico prodotto dagli animalisti e il riconoscimento che questi hanno ottenuto all'interno di questi partiti sono un patrimonio che non può essere disperso.
Si è svolto di recente presso la sede romana di "Carta" un incontro tra rappresentanti del movimento eco-animalista e della Sinistra L'Arcobaleno, nel corso del quale sono stati presentate le tesi antispeciste su temi salienti che una sinistra proiettata al futuro non può più eludere, pena la non credibilità di molte sue proposte, sotto il profilo sociale, ecologico, culturale. Nella campagna elettorale de L'Arcobaleno sino ad ora non si è però vista traccia dei temi presentati in quella e in molte altre occasioni.
Le questioni sollevate dal mondo animalista, che rappresenta una realtà fatta di decine di migliaia di cittadini italiani, specialmente giovani, non si basano su un generico pietismo nei confronti della sofferenza animale (che il sistema di produzione capitalistico impone nella sola Italia, ogni anno, a milioni di soggetti non umani ridotti a macchine da sfruttare); esse si rivolgono, bensì, all'intera società, con proposte ancora ben lungi dall'essere patrimonio comune e che solo una sinistra adeguata al ruolo innovatore a cui è chiamata può interpretare, data la loro ricaduta sulla quotidianità di milioni di persone.
Ci riferiamo a questioni come la devastazione dell'ambiente imposta dalla zootecnia , con conseguenze drammatiche dal punto di vista sociale per le popolazioni del Sud del mondo, depredate dei propri terreni e delle proprie colture, sacrificate all'allevamento delle multinazionali. Lo stesso tema riguarda l'intima quotidianità nel mondo "occidentale", se si considerano le conseguenze sanitarie – ormai note a tutti come ha rilevato recentemente anche la F.A.O. - dell'abnorme quantità di cibi di origine animale presenti sulle nostre tavole. Non è più possibile parlare credibilmente di salvaguardia ambientale e prevenzione sanitaria senza sposare politiche volte alla drastica riduzione dello sfruttamento degli animali da allevamento e alla promozione di un'alimentazione vegetariana, a partire dai più giovani.
Altro nodo cruciale, trattato peraltro già nel programma del'Unione, è quello della ricerca scientifica senza l'utilizzo di animali. I laboratori in cui si pratica la vivisezione, nella sola Italia, coinvolgono milioni di animali ogni anno, sacrificati sull'altare di una falsa scienza, funzionale esclusivamente alle esigenze dell'industria farmaceutica e del carrierismo di ricercatori senza scrupoli. Gli animali non sono però le uniche vittime di questo massacro: siamo infatti tutti noi a pagare le conseguenze di una ricerca che muove miliardi di Euro, alimentando false speranze, senza approdare a risultati significativi, a causa dell'errore metodologico rappresentato dall'utilizzo delle altre specie animali come modello umano. Solo un investimento su metodi di ricerca alternativi - gli USA e nei paesi più avanzati d'Europa stanno già sostituendo progressivamente la vivisezione - si faranno passi decisivi, anche in Italia, in campo farmacologico: è notizia di questi giorni che le tre più grandi agenzie di ricerca sanitaria statunitensi hanno programmato di passare agli esami tossicologici su tessuti e cellule umane nei prossimi cinque anni, cancellando totalmente la ricerca su modelli animali.
Passando alla questione caccia, storico tema irrisolto del movimento animalista, occorre che la Sinistra tutta prenda coscienza che ogni anno in Italia muoiono decine di persone, e molti di più sono i feriti, a causa della militarizzazione delle campagne operata dai cacciatori. Le armi e le munizioni con cui i cacciatori uccidono gli animali sono le stesse che gli armatori italiani vendono ai guerrafondai di tutto il mondo. Guerra e caccia si configurano – concezione che risale ai tempi di Aristotele ("La guerra è la caccia dove la preda è l'uomo") - come due facce di una stessa medaglia, sulla quale è impresso l'emblema della distruzione del più debole e della violenza. Anche dal punto di vista ambientale la caccia è insostenibile, viste le grandi quantità di residui di piombo che i cacciatori lasciano sul terreno, causando la morte di migliaia di uccelli migratori, tra i quali figurano specie a rischio di estinzione. Occorre anzitutto battersi contro le oramai abituali deregolamentazioni promosse da molte regioni italiane (a causa delle quali l'Italia paga ogni anno multe esorbitanti alla UE). È inoltre necessario fare nostra la proposta di un ampio fronte di associazioni animaliste e di cittadini esasperati, schierati contro la possibilità - concessa ai soli cacciatori – di accedere ai terreni privati in assenza di alcuna autorizzazione da parte dei proprietari. In Italia, la caccia si svolge principalmente in questi luoghi, a causa di una legge anacronistica, risalente, non a caso, al ventennio fascista.
In ambito scolastico, nel quadro della promozione della cultura della Nonviolenza, in alternativa alle politiche securitarie e repressive proposte dalla destra e dal centro veltroniano per risolvere l'"emergenza bullismo", è indispensabile riproporre l'inserimento di programmi curriculari di educazione civica, che si basino sulla promozione del rispetto nei confronti del più debole (di cui gli animali sono un efficace paradigma) e dei diritti di ciascuno/a come chiave per una convivenza civile che nel nostro paese va pazientemente ricostruita. È di recente pubblicazione uno studio sottoscritto da oltre trecento psicologi lombardi che dimostra come la normalizzazione diffusa della violenza nei confronti degli animali rappresenti un elemento centrale dell'accettazione della prepotenza come metodo dell'agire sociale, a partire dai rapporti tra i più giovani. La rivalorizzazione della Nonviolenza, di cui tu, Fausto, sei stato il principale motore in questi anni non avrebbe, d'altra parte, significato compiuto senza un ripensamento drastico del rapporto unidirezionale che l'umanità industrializzata ha costruito con le altre specie animali e con la natura in generale, come postulato già da pensatori storici del metodo nonviolento come Gandhi e Capitini.
In definitiva, riteniamo cruciale che la Sinistra L'Arcobaleno si occupi anche dei temi sollevati dal movimento eco-animalista, che altrimenti rimarrebbero ancora relegati al di fuori dell'agone della politica, circostanza che rappresenterebbe l'ennesima occasione persa per riconnettere i settori più avanzati della società attiva con chi dovrebbe rappresentarli. Chiediamo che la campagna elettorale dell'Arcobaleno metta chiaramente in luce questi temi tra le sue priorità, in modo da rappresentare da subito un segnale di permeabilità della Sinistra ai movimenti di base, che altrimenti rimarrebbe percepito da molti e molte come un vuoto slogan. La nostra diversità rispetto agli altri soggetti della politica si può marcare solamente facendo seguire i fatti alle parole. Seguitare a basare la campagna elettorale sulle questioni del lavoro, lascando in secondo piano gli altri temi che devono necessariamente entrare a far parte del nostro processo di innovazione per il riscatto reale del nostro paese, sarebbe un errore politico dalle gravi conseguenze, anche in termini elettorali.
Firmatari:
Enrico Moriconi, Consigliere Regione Piemonte Uniti a Sinistra
Gualtiero Crovesio, Commissione diritti animali PRC Torino
Alessandro Arrigoni, filosofo e studioso di zooantropologia
Prof. Valerio Pocar, Ordinario di Sociologia del Diritto, Università di Milano Bicocca
Massimiliano Verga, Ricercatore di Sociologia del Diritto, Università di Milano Bicocca
Roberto Mastroianni, Coordinatore Uniti a Sinistra Piemonte
Alfredo Lupo, membro Consulta Volontariato Animalista Comune di Torino
Nicola Mandirola, Responsabile Uniti a Sinistra Alessandria
Gisella Gardelli, pensionata, Mantova
Luisa Avetta, Torino
Fabio De Ponte, giornalista
Federica Gilbertoni, insegnante, attivista LAV Mantova
Ilaria Marucelli, giornalista, Firenze
Rossana Vallino
Gian Piero Godio
Elisabetta Bertolino, Torino
Sonia Migliaccio, Giovani Comunisti Torino
Luisa Mondo, specialista in medicina preventiva, Torino
Carla Capella, Torino
Violetta Bertone, Attivista LAV
Marco Francone, Presidente Consulta Volontariato Animalista Comune di Torino
Francesco Fortinguerra, Giovani Comunisti Foggia
Carla Maria Scagliola, Torino
Maurizio Acerbo
Giacomo Ortona, Giovani Comunisti Torino
Pietrina Chessa, Presidente A.R.D.U.A. di Sorso (Sassari)
Adonella Marena, regista
Cristina Volpini, Verdi per la Pace, Commissione Ambiente Firenze2
Monica Specchia, Torino
Mario Cena, Commissione Ambiente PRC Torino
Massimo Siri, Alessandria
Roberto Palma, LIDA Chieri (TO)
Mara Snaidero, tirocinante in psicologia, Padova
Silvia Buzzelli, docente, Università di Milano Bicocca
Paolo Rimoldi, massofisioterapista
Diana Valenta Rimoldi, Appiano Gentile (CO)
Lorena Barale, Giovani Comunisti Torino
Stefano Cagno, dirigente medico ospedaliero, Vimercate (MI)
Rossella Pagliano, Torino
Elisabetta Ferrari, Pergine (TN)
Graziella Gori, Perugia
Ebe Dalle Fabbriche, Presidente Movimento U.N.A., Firenze
Frida Mori, attivista LAV (MN)
Francesca Mandarini, attivista LAV Torino
Matteo del Giudice, Gassino (TO)
Fabrizio Pelassa, Collegno (TO)
Claudio Zerbetto, Varese
Mario Pignocco
Loredana Versaci
Diritti degli animali? Sì grazie! Lettera aperta a Fausto Bertinotti
Torino, 10 Marzo 2008
Caro Fausto,
abbiamo constatato con che nel Programma della Sinistra L'Arcobaleno è presente soltanto un breve riferimento alle tesi di cui è portatore, oramai da decenni, il crescente e variegato movimento animalista mondiale. Il brano in questione è il seguente:
7. DIRITTI DEGLI ANIMALI
La Sinistra l'Arcobaleno propone di inserire il rispetto della dignità degli animali e la tutela della biodiversità nella Costituzione e riconoscere la loro natura di esseri senzienti nel Codice Civile. Daremo piena attuazione alla normativa comunitaria e nazionale per il benessere degli animali. Proporremo norme contro la reclusione e lo sfruttamento degli animali negli zoo, nei circhi, negli acquari e nei delfinari con la creazione di strutture per l'accoglienza di quelli sequestrati o in difficoltà. Ci batteremo per la piena applicazione della legge sul randagismo con priorità per le campagne di sterilizzazione e di adozione responsabile: mai più canili lager ma strutture di parco canile. Riconosceremo lo status di animali da affezione agli equidi. Obiettivo fondamentale è inoltre l'innovazione nella ricerca di base con l'obiettivo del superamento,in tempi brevi, della sperimentazione animale.
Da almeno quattro anni, in Italia l'eco-animalismo ha permeato la sinistra alternativa con la dirompenza innovativa delle proprie tesi, affermandosi, all'interno di soggetti come il PRC e il partito del Verdi per la Pace, a livello locale e nazionale e svolgendo il ruolo di collante tra una larga base di cittadinanza attiva priva di riferimenti politici e i nostri partiti. Il lavoro politico prodotto dagli animalisti e il riconoscimento che questi hanno ottenuto all'interno di questi partiti sono un patrimonio che non può essere disperso.
Si è svolto di recente presso la sede romana di "Carta" un incontro tra rappresentanti del movimento eco-animalista e della Sinistra L'Arcobaleno, nel corso del quale sono stati presentate le tesi antispeciste su temi salienti che una sinistra proiettata al futuro non può più eludere, pena la non credibilità di molte sue proposte, sotto il profilo sociale, ecologico, culturale. Nella campagna elettorale de L'Arcobaleno sino ad ora non si è però vista traccia dei temi presentati in quella e in molte altre occasioni.
Le questioni sollevate dal mondo animalista, che rappresenta una realtà fatta di decine di migliaia di cittadini italiani, specialmente giovani, non si basano su un generico pietismo nei confronti della sofferenza animale (che il sistema di produzione capitalistico impone nella sola Italia, ogni anno, a milioni di soggetti non umani ridotti a macchine da sfruttare); esse si rivolgono, bensì, all'intera società, con proposte ancora ben lungi dall'essere patrimonio comune e che solo una sinistra adeguata al ruolo innovatore a cui è chiamata può interpretare, data la loro ricaduta sulla quotidianità di milioni di persone.
Ci riferiamo a questioni come la devastazione dell'ambiente imposta dalla zootecnia , con conseguenze drammatiche dal punto di vista sociale per le popolazioni del Sud del mondo, depredate dei propri terreni e delle proprie colture, sacrificate all'allevamento delle multinazionali. Lo stesso tema riguarda l'intima quotidianità nel mondo "occidentale", se si considerano le conseguenze sanitarie – ormai note a tutti come ha rilevato recentemente anche la F.A.O. - dell'abnorme quantità di cibi di origine animale presenti sulle nostre tavole. Non è più possibile parlare credibilmente di salvaguardia ambientale e prevenzione sanitaria senza sposare politiche volte alla drastica riduzione dello sfruttamento degli animali da allevamento e alla promozione di un'alimentazione vegetariana, a partire dai più giovani.
Altro nodo cruciale, trattato peraltro già nel programma del'Unione, è quello della ricerca scientifica senza l'utilizzo di animali. I laboratori in cui si pratica la vivisezione, nella sola Italia, coinvolgono milioni di animali ogni anno, sacrificati sull'altare di una falsa scienza, funzionale esclusivamente alle esigenze dell'industria farmaceutica e del carrierismo di ricercatori senza scrupoli. Gli animali non sono però le uniche vittime di questo massacro: siamo infatti tutti noi a pagare le conseguenze di una ricerca che muove miliardi di Euro, alimentando false speranze, senza approdare a risultati significativi, a causa dell'errore metodologico rappresentato dall'utilizzo delle altre specie animali come modello umano. Solo un investimento su metodi di ricerca alternativi - gli USA e nei paesi più avanzati d'Europa stanno già sostituendo progressivamente la vivisezione - si faranno passi decisivi, anche in Italia, in campo farmacologico: è notizia di questi giorni che le tre più grandi agenzie di ricerca sanitaria statunitensi hanno programmato di passare agli esami tossicologici su tessuti e cellule umane nei prossimi cinque anni, cancellando totalmente la ricerca su modelli animali.
Passando alla questione caccia, storico tema irrisolto del movimento animalista, occorre che la Sinistra tutta prenda coscienza che ogni anno in Italia muoiono decine di persone, e molti di più sono i feriti, a causa della militarizzazione delle campagne operata dai cacciatori. Le armi e le munizioni con cui i cacciatori uccidono gli animali sono le stesse che gli armatori italiani vendono ai guerrafondai di tutto il mondo. Guerra e caccia si configurano – concezione che risale ai tempi di Aristotele ("La guerra è la caccia dove la preda è l'uomo") - come due facce di una stessa medaglia, sulla quale è impresso l'emblema della distruzione del più debole e della violenza. Anche dal punto di vista ambientale la caccia è insostenibile, viste le grandi quantità di residui di piombo che i cacciatori lasciano sul terreno, causando la morte di migliaia di uccelli migratori, tra i quali figurano specie a rischio di estinzione. Occorre anzitutto battersi contro le oramai abituali deregolamentazioni promosse da molte regioni italiane (a causa delle quali l'Italia paga ogni anno multe esorbitanti alla UE). È inoltre necessario fare nostra la proposta di un ampio fronte di associazioni animaliste e di cittadini esasperati, schierati contro la possibilità - concessa ai soli cacciatori – di accedere ai terreni privati in assenza di alcuna autorizzazione da parte dei proprietari. In Italia, la caccia si svolge principalmente in questi luoghi, a causa di una legge anacronistica, risalente, non a caso, al ventennio fascista.
In ambito scolastico, nel quadro della promozione della cultura della Nonviolenza, in alternativa alle politiche securitarie e repressive proposte dalla destra e dal centro veltroniano per risolvere l'"emergenza bullismo", è indispensabile riproporre l'inserimento di programmi curriculari di educazione civica, che si basino sulla promozione del rispetto nei confronti del più debole (di cui gli animali sono un efficace paradigma) e dei diritti di ciascuno/a come chiave per una convivenza civile che nel nostro paese va pazientemente ricostruita. È di recente pubblicazione uno studio sottoscritto da oltre trecento psicologi lombardi che dimostra come la normalizzazione diffusa della violenza nei confronti degli animali rappresenti un elemento centrale dell'accettazione della prepotenza come metodo dell'agire sociale, a partire dai rapporti tra i più giovani. La rivalorizzazione della Nonviolenza, di cui tu, Fausto, sei stato il principale motore in questi anni non avrebbe, d'altra parte, significato compiuto senza un ripensamento drastico del rapporto unidirezionale che l'umanità industrializzata ha costruito con le altre specie animali e con la natura in generale, come postulato già da pensatori storici del metodo nonviolento come Gandhi e Capitini.
In definitiva, riteniamo cruciale che la Sinistra L'Arcobaleno si occupi anche dei temi sollevati dal movimento eco-animalista, che altrimenti rimarrebbero ancora relegati al di fuori dell'agone della politica, circostanza che rappresenterebbe l'ennesima occasione persa per riconnettere i settori più avanzati della società attiva con chi dovrebbe rappresentarli. Chiediamo che la campagna elettorale dell'Arcobaleno metta chiaramente in luce questi temi tra le sue priorità, in modo da rappresentare da subito un segnale di permeabilità della Sinistra ai movimenti di base, che altrimenti rimarrebbe percepito da molti e molte come un vuoto slogan. La nostra diversità rispetto agli altri soggetti della politica si può marcare solamente facendo seguire i fatti alle parole. Seguitare a basare la campagna elettorale sulle questioni del lavoro, lascando in secondo piano gli altri temi che devono necessariamente entrare a far parte del nostro processo di innovazione per il riscatto reale del nostro paese, sarebbe un errore politico dalle gravi conseguenze, anche in termini elettorali.
Firmatari:
Enrico Moriconi, Consigliere Regione Piemonte Uniti a Sinistra
Gualtiero Crovesio, Commissione diritti animali PRC Torino
Alessandro Arrigoni, filosofo e studioso di zooantropologia
Prof. Valerio Pocar, Ordinario di Sociologia del Diritto, Università di Milano Bicocca
Massimiliano Verga, Ricercatore di Sociologia del Diritto, Università di Milano Bicocca
Roberto Mastroianni, Coordinatore Uniti a Sinistra Piemonte
Alfredo Lupo, membro Consulta Volontariato Animalista Comune di Torino
Nicola Mandirola, Responsabile Uniti a Sinistra Alessandria
Gisella Gardelli, pensionata, Mantova
Luisa Avetta, Torino
Fabio De Ponte, giornalista
Federica Gilbertoni, insegnante, attivista LAV Mantova
Ilaria Marucelli, giornalista, Firenze
Rossana Vallino
Gian Piero Godio
Elisabetta Bertolino, Torino
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Luisa Mondo, specialista in medicina preventiva, Torino
Carla Capella, Torino
Violetta Bertone, Attivista LAV
Marco Francone, Presidente Consulta Volontariato Animalista Comune di Torino
Francesco Fortinguerra, Giovani Comunisti Foggia
Carla Maria Scagliola, Torino
Maurizio Acerbo
Giacomo Ortona, Giovani Comunisti Torino
Pietrina Chessa, Presidente A.R.D.U.A. di Sorso (Sassari)
Adonella Marena, regista
Cristina Volpini, Verdi per la Pace, Commissione Ambiente Firenze2
Monica Specchia, Torino
Mario Cena, Commissione Ambiente PRC Torino
Massimo Siri, Alessandria
Roberto Palma, LIDA Chieri (TO)
Mara Snaidero, tirocinante in psicologia, Padova
Silvia Buzzelli, docente, Università di Milano Bicocca
Paolo Rimoldi, massofisioterapista
Diana Valenta Rimoldi, Appiano Gentile (CO)
Lorena Barale, Giovani Comunisti Torino
Stefano Cagno, dirigente medico ospedaliero, Vimercate (MI)
Rossella Pagliano, Torino
Elisabetta Ferrari, Pergine (TN)
Graziella Gori, Perugia
Ebe Dalle Fabbriche, Presidente Movimento U.N.A., Firenze
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Matteo del Giudice, Gassino (TO)
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Re: Come votano i Veg!??
Non c'è niente da fare i partiti più sensibili ai diritti degli animali sono quelli di sinistra senza ombra di dubbio... beh, in fondo perchè meravigliarsi i movimenti pacifisti non sono certo di destra
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Re: Come votano i Veg!??
infatti io parlavo del potenziale politicomarino70 ha scritto: Non sono così convinto che si possa fare poco contro l'allevamento intensivo; la campagna della LAV di questi gg. (galline ovauiole) va nella direzione giusta
quella della LAV è stata una campagna infomativa sull'opinione pubblica e di pressione sui politici, ma gli stessi politici, se volessero, potrebbero abolire la caccia in un paio di giorni, appunto perchè i cacciatori rappresentano l'un per cento della popolazione. Se dovessimo soddisfare tutte le richieste rappresentate dall'un per cento della popolazione *nella misura* in cui vengono soddisfatti i cacciatori (cioè con una considerazione pari ad una rappresentanza dell'80-90% della popolazione) vivremmo nel caos (basta ricordare che un cacciatore dotato di arma può entrare in un terreno privato legittimamente, mentre se io entro in un terreno privato senza alcuna arma rischio una denuncia con tutte le conseguenze...).
Ma questo "democraticamente" parlando (e quindi per assurdo) perchè in realtà la caccia porta soldi nelle casse dello stato e coinvolge l'industria delle armi e altri interessi.
Per questo altri temi dei diritti animali, che trovano sfavorevoli o comunque non interessati un reale (oltre) 90% della popolazione, sono *in teoria* più difficile da affrontare in politica al contrario della caccia, secondo me.
comunque a quanto pare è inclusa anche la caccia nel programma della Sinistra L'Arcobaleno
Re: Come votano i Veg!??
Attenzione a non fare confusione ed a sottostimare l'influenza che i cacciatori possono esercitare nel mondo politico/economico; tu parli di uno sparuto 1% (che sinceramente mi sembra un po' pochino) ma ti limiti ad elencare il numero dei cacciatori attivi e registrati e non dei simpatizzanti tra i quali è presumibile inserire diversi componenti della famiglia (mogli in primis) o di quelli dediti al bracconaggio. Inoltre dimentichi il notevole indotto economico che la caccia crea; solo l'industria armiera deve il 65/70% del suo fatturato alla vendita di armi venatorie/sportive con un'occupazione di circa 10.000 posti di lavoro. Aggiungi sagre, fiere, mercati venatori, aziende faunistiche venatorie, viaggi venatori, abbigliamento, oggettistica e chi più ne ha più ne metta e ti rendi subito conto di quale enorme impatto economico stiamo parlando.AlanAdler ha scritto:infatti io parlavo del potenziale politicomarino70 ha scritto: Non sono così convinto che si possa fare poco contro l'allevamento intensivo; la campagna della LAV di questi gg. (galline ovauiole) va nella direzione giusta
quella della LAV è stata una campagna infomativa sull'opinione pubblica e di pressione sui politici, ma gli stessi politici, se volessero, potrebbero abolire la caccia in un paio di giorni, appunto perchè i cacciatori rappresentano l'un per cento della popolazione. Se dovessimo soddisfare tutte le richieste rappresentate dall'un per cento della popolazione *nella misura* in cui vengono soddisfatti i cacciatori (cioè con una considerazione pari ad una rappresentanza dell'80-90% della popolazione) vivremmo nel caos (basta ricordare che un cacciatore dotato di arma può entrare in un terreno privato legittimamente, mentre se io entro in un terreno privato senza alcuna arma rischio una denuncia con tutte le conseguenze...).
Ma questo "democraticamente" parlando (e quindi per assurdo) perchè in realtà la caccia porta soldi nelle casse dello stato e coinvolge l'industria delle armi e altri interessi.
Per questo altri temi dei diritti animali, che trovano sfavorevoli o comunque non interessati un reale (oltre) 90% della popolazione, sono *in teoria* più difficile da affrontare in politica al contrario della caccia, secondo me.
comunque a quanto pare è inclusa anche la caccia nel programma della Sinistra L'Arcobaleno
Tieni presente che molti nostri paesi confinanti hanno puntato sulla caccia come mezzo di rilancio economico (non solo chiaramente) in quanto il turismo venatorio è assai fiorente e "spendaccione".
Altra leggerezza è pensare che 1% politicamente sia poco; visto che il premio di maggioranza al senato è su base regionale, precludere di fatto anche un "misero" 1% può significare perdere nel centro italia un gran numero di senatori. Questo lo sanno tutti i partiti infatti nessuno nel proprio programma fa minimamente riferimento a limitazioni venatorie (semmai è vero il contrario) compreso la sinistra arcobaleno. A me risulta così, se hai informazioni differenti ti prego di postarle.
Dimenticavo....... i cacciatori si sono riuniti in partito; non so se saranno presente o meno alle prossime elezioni ma sicuramente denotano una coesione ed unità d'intenti che non si riscontra nella controparte
http://www.ilcacciatore.com/public/?p=545
http://partitodeicacciatori.blogspot.com/
Re: Come votano i Veg!??
Scusa Alan non ho capito bene cosa intendevi con questa frase:
"comunque a quanto pare è inclusa anche la caccia nel programma della Sinistra L'Arcobaleno"
intendi l'abolizione della caccia vero?
"comunque a quanto pare è inclusa anche la caccia nel programma della Sinistra L'Arcobaleno"
intendi l'abolizione della caccia vero?
Re: Come votano i Veg!??
Come Votano i Veg?
Per quanto mi riguarda i veg, notoriamente persone intelligenti, NON votano e non si fanno abbindolare dalle solite chiacchere pre-elettorali.
Quindi si DISSOCIANO da un sistema marcio alla radice.
Come desiderio invece, vorrei vedere sempre più gente che parla e comunica con i politici, come essi dimostrano di meritare, come ad esempio fa Oscar White, invitato a febbraio da Michele Santoro a dare la sua testimonianza, sulla situazione che vive sulla sua pelle... (case d'amianto)... (guardatelo tutto, 1 e 2 , da non perdere!!!)
http://www.youtube.com/watch?v=Mn-aQYdkwTI
http://www.youtube.com/watch?v=ybFkuUUX ... re=related
e nella stessa un operaio della Tissen che parla anche lui come bisognerebbe parlare ai "signori" politici che tanto hanno a cuore i nostri interessi:
http://www.youtube.com/watch?v=7op1sCXw ... re=related
Altro che schede elettorali!
basta ipocrisia, basta prese per il c....lo!
Per quanto mi riguarda i veg, notoriamente persone intelligenti, NON votano e non si fanno abbindolare dalle solite chiacchere pre-elettorali.
Quindi si DISSOCIANO da un sistema marcio alla radice.
Come desiderio invece, vorrei vedere sempre più gente che parla e comunica con i politici, come essi dimostrano di meritare, come ad esempio fa Oscar White, invitato a febbraio da Michele Santoro a dare la sua testimonianza, sulla situazione che vive sulla sua pelle... (case d'amianto)... (guardatelo tutto, 1 e 2 , da non perdere!!!)
http://www.youtube.com/watch?v=Mn-aQYdkwTI
http://www.youtube.com/watch?v=ybFkuUUX ... re=related
e nella stessa un operaio della Tissen che parla anche lui come bisognerebbe parlare ai "signori" politici che tanto hanno a cuore i nostri interessi:
http://www.youtube.com/watch?v=7op1sCXw ... re=related
Altro che schede elettorali!
basta ipocrisia, basta prese per il c....lo!
Re: Come votano i Veg!??
Non è prevista l'abolizione della caccia e neanche il semplice ridimensionamento nemmeno nel programma della sinistra arcobaleno.Stella10 ha scritto:Scusa Alan non ho capito bene cosa intendevi con questa frase:
"comunque a quanto pare è inclusa anche la caccia nel programma della Sinistra L'Arcobaleno"
intendi l'abolizione della caccia vero?
Comunque credo che sia l'unica coalizione che ha inserito nel programma "impegni" a salvaguardia degli animali, per alcuni versi addirittura "epocali". Per completezza mi leggerò anche il programma del PD per vedere se tra le righe si evince qualcosa di simile
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Re: Come votano i Veg!??
Ovviamente quoto Gandhi in pieno...ed aggiungo....
DIRITTO DI RIFIUTARE LA SCHEDA:
1) ANDARE A VOTARE, PRESENTARSI CON I DOCUMENTI + TESSERA ELETTORALE E FARSI VIDIMARE LA SCHEDA
2) NON TOCCARE LA SCHEDA(se si tocca la scheda viene contata come nulla e quindi rientra nel meccanismo del premio di maggioranza)E ESERCITARE IL DIRITTO DI RIFIUTARE LA SCHEDA (DOPO VIDIMATA), dicendo: "Rifiuto la scheda per protesta, e chiedo che sia verbalizzato!"
3) PRETENDERE CHE VENGA VERBALIZZATO IL RIFIUTO DELLA SCHEDA
4) ESERCITARE IL PROPRIO DIRITTO DI AGGIUGERE, IN CALCE AL VERBALE, UN COMMENTO CHE GIUSTIFICHI IL RIFIUTO (ad esempio: "Nessuno dei politici inseriti nelle liste mi rappresenta")(D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361 - Art. 104)
COSì FACENDO NON VOTERETE, ED EVITERETE CHE IL VOTO,NULLO O BIANCO, SIA CONTEGGIATO COME QUOTA PREMIO PER IL PARTITO CON PIù VOTI!!
Art. 104
1. Chiunque concorre all'ammissione al voto di chi non ne ha il diritto o alla esclusione di chi lo ha o concorre a permettere a un elettore non fisicamente impedito di farsi assistere da altri nella votazione e il medico che a tale scopo abbia rilasciato un certificato non conforme al vero, sono puniti con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa sino a lire 2.000.000. Se il reato è commesso da coloro che appartengono all'Ufficio elettorale, i colpevoli sono puniti con la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a lire 4.000.000.
2. Chiunque, appartenendo all'Ufficio elettorale, con atti od omissioni contrari alla legge, rende impossibile il compimento delle op! erazioni elettorali, o cagiona la nullità delle elezioni, o ne altera il risultato, o si astiene dalla proclamazione dell'esito delle votazioni è punito con la reclusione da tre a sette anni e con la multa da lire 2.000.000 a lire 4.000.000.
3. Chiunque, appartenendo all'Ufficio elettorale, contravviene alle disposizioni dell'articolo 68, è punito con la reclusione da tre a sei mesi.
4. Chiunque, appartenendo all'Ufficio elettorale, ostacola la trasmissione, prescritta dalla legge, di liste elettorali, di liste di candidati, carte, plichi, schede od urne, ritardandone o rifiutandone la consegna od operandone il trafugamento anche temporaneo, è punito con la reclusione da tre a sette anni e con la multa da lire due milioni a lire quattro milioni.
5. Il segretario dell'Ufficio elettorale che rifiuta di inserire nel processo verbale o di allegarvi proteste o reclami di elettori è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa sino a lire 4.000.000.
6. I rappresentanti dei candidati nei collegi uninominali e delle liste di candidati che impediscono il regolare compimento delle operazioni elettorali sono puniti con la reclusione da due a cinque anni e con la multa da lire 2.000.000 a lire 4.000.000.
7. Chiunque, al fine di votare senza averne diritto, o di votare un'altra volta, fa indebito uso del certificato elettorale è punito con la pena della reclusione da sei mesi a due anni e con la multa sino a lire 4.000.000.
8. Chiunque, al fine di impedire il libero esercizio de! l diritto elettorale, fa incetta di certificati elettorali è punito con la reclusione da uno a tre anni e con la multa sino a lire 4.000.000.
per maggiori informazioni: http://www.riforme.ne...
QUESTA E' SOLO INFORMAZIONE, E' GIUSTO CHE QUALSIASI CITTADINO SAPPIA COSA PUO' E COSA NON PUO' FARE QUANDO VIENE CHIAMATO ALLE ELEZIONI. QUESTO MESSAGGIO NON HA LO SCOPO DI ISTIGARE NESSUNO, MA SEMPLICEMENTE DI INFORMARLO, OGNUNO E' LIBERO DI AGIRE COME MEGLIO CREDE.
SALUTOZZI...
DIRITTO DI RIFIUTARE LA SCHEDA:
1) ANDARE A VOTARE, PRESENTARSI CON I DOCUMENTI + TESSERA ELETTORALE E FARSI VIDIMARE LA SCHEDA
2) NON TOCCARE LA SCHEDA(se si tocca la scheda viene contata come nulla e quindi rientra nel meccanismo del premio di maggioranza)E ESERCITARE IL DIRITTO DI RIFIUTARE LA SCHEDA (DOPO VIDIMATA), dicendo: "Rifiuto la scheda per protesta, e chiedo che sia verbalizzato!"
3) PRETENDERE CHE VENGA VERBALIZZATO IL RIFIUTO DELLA SCHEDA
4) ESERCITARE IL PROPRIO DIRITTO DI AGGIUGERE, IN CALCE AL VERBALE, UN COMMENTO CHE GIUSTIFICHI IL RIFIUTO (ad esempio: "Nessuno dei politici inseriti nelle liste mi rappresenta")(D.P.R. 30 marzo 1957, n. 361 - Art. 104)
COSì FACENDO NON VOTERETE, ED EVITERETE CHE IL VOTO,NULLO O BIANCO, SIA CONTEGGIATO COME QUOTA PREMIO PER IL PARTITO CON PIù VOTI!!
Art. 104
1. Chiunque concorre all'ammissione al voto di chi non ne ha il diritto o alla esclusione di chi lo ha o concorre a permettere a un elettore non fisicamente impedito di farsi assistere da altri nella votazione e il medico che a tale scopo abbia rilasciato un certificato non conforme al vero, sono puniti con la reclusione da sei mesi a due anni e con la multa sino a lire 2.000.000. Se il reato è commesso da coloro che appartengono all'Ufficio elettorale, i colpevoli sono puniti con la reclusione fino a tre anni e con la multa fino a lire 4.000.000.
2. Chiunque, appartenendo all'Ufficio elettorale, con atti od omissioni contrari alla legge, rende impossibile il compimento delle op! erazioni elettorali, o cagiona la nullità delle elezioni, o ne altera il risultato, o si astiene dalla proclamazione dell'esito delle votazioni è punito con la reclusione da tre a sette anni e con la multa da lire 2.000.000 a lire 4.000.000.
3. Chiunque, appartenendo all'Ufficio elettorale, contravviene alle disposizioni dell'articolo 68, è punito con la reclusione da tre a sei mesi.
4. Chiunque, appartenendo all'Ufficio elettorale, ostacola la trasmissione, prescritta dalla legge, di liste elettorali, di liste di candidati, carte, plichi, schede od urne, ritardandone o rifiutandone la consegna od operandone il trafugamento anche temporaneo, è punito con la reclusione da tre a sette anni e con la multa da lire due milioni a lire quattro milioni.
5. Il segretario dell'Ufficio elettorale che rifiuta di inserire nel processo verbale o di allegarvi proteste o reclami di elettori è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa sino a lire 4.000.000.
6. I rappresentanti dei candidati nei collegi uninominali e delle liste di candidati che impediscono il regolare compimento delle operazioni elettorali sono puniti con la reclusione da due a cinque anni e con la multa da lire 2.000.000 a lire 4.000.000.
7. Chiunque, al fine di votare senza averne diritto, o di votare un'altra volta, fa indebito uso del certificato elettorale è punito con la pena della reclusione da sei mesi a due anni e con la multa sino a lire 4.000.000.
8. Chiunque, al fine di impedire il libero esercizio de! l diritto elettorale, fa incetta di certificati elettorali è punito con la reclusione da uno a tre anni e con la multa sino a lire 4.000.000.
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QUESTA E' SOLO INFORMAZIONE, E' GIUSTO CHE QUALSIASI CITTADINO SAPPIA COSA PUO' E COSA NON PUO' FARE QUANDO VIENE CHIAMATO ALLE ELEZIONI. QUESTO MESSAGGIO NON HA LO SCOPO DI ISTIGARE NESSUNO, MA SEMPLICEMENTE DI INFORMARLO, OGNUNO E' LIBERO DI AGIRE COME MEGLIO CREDE.
SALUTOZZI...