Parto.. anzi scappo!

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lissa
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Parto.. anzi scappo!

Messaggio da lissa » sab gen 26, 2008 1:30 pm

Salve a tutte/i!!
è da tanto tanto che frequento questo sito e vi leggo spesso anche se solo ora -evvai!- entro a pieno titolo in questo forum, infatti sono a quasi tre mesi di gestazione che è poco ma già sufficiente per capire che uno deve muoversi parecchio ed informarsi per potersi tutelare la gravidanza e sperare di affrontare un parto che sia il più naturale possibile..
Oggi son crollata! l'ospedale che avevo scelto per farmi seguire, abbastanza vicino a casa, mi era stato consigliato come uno dei migliori.. migliore si, dal punto di vista medico ma forse il meno umano che ho nelle vicinanze!!!! :? ce ne sarebbe un'altro ma dista quasi 50 km da casa mia... che dite è una pazzia?
avete suggerimenti su come eseguire la scelta dell'ospedale? -ovvero con chi si deve parlare, quali domande è bene rivolgere, si può chiedere di visitare i locali... non vorrei esser presa in antipatia ancora prima di cominciare...-
grazie per aver ascoltato le lamentele di questa mamma alle prime, primissime armi,
Baci Lisa.

Francesca G.
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Re: Parto.. anzi scappo!

Messaggio da Francesca G. » sab gen 26, 2008 3:56 pm

Il posto migliore per capire tutte queste cose è il gruppo di discussione su Yahoo "Partonaturale". C'è un gruppo di mamme dolci e agguerrite e superferrate in materia. vai prima a sbirciare la sezione file, c'è tanto materiale approfondito con anche una lista di ostetriche brave e preparate e poi scrivi e vedrai che in tante ti rispoderanno.

Ciao,
Francesca

Elisa B.
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Re: Parto.. anzi scappo!

Messaggio da Elisa B. » lun feb 04, 2008 11:03 pm

Cara Lisa,
hai ancora un sacco di tempo per prendere una decisione su dove partorire, quindi potrai farlo nel migliore dei modi.
Ti racconto che cosa ho fatto io. Io in ospedale non ho proprio voluto andarci e, anche se questo è stato il primo serio motivo di disaccordo con mio marito dopo 15 anni di vita in comune, ho partorito a casa. Dai pochi racconti di parti in ospedale che mi erano stai fatti avevo capito che nella maggiorparte dei casi era la fortuna a consentirti di trovare persone capaci di metterti a tuo agio e di rispettarti. Ero terrorizzata all'idea di dover concentrare le mie energie per impedire che mi facessero cose che non volevo (costringermi a stare stesa su di un lettino, iniezioni di ossitocina, episiotomia...). Sapevo che purtroppo non potevo contare su Davide perché sarebbe stato agitatissimo e che dovevo fare affidamento solo sulle mie forze. E sapevo anche che il mio corpo e il mio bambino avrebbero saputo benissimo che cosa fare se solo fossero stati lasciati liberi di farlo. Ed è andata proprio così. Carlo è un tipetto deciso, si era messo in posizione da quando aveva sei mesi di pancia. E' nato il giorno previsto, dandosi da fare non appena è spuntata la luna piena. In tutto ci abbiamo messo 4 ore e mezza anche se lui è il mio primo bambino. Nessuno ha interferito, io ho lasciato che succedesse. Solo mi ripetevo: "Non devo oppormi, non devo resistere". Ho potuto camminare per casa finché ho potuto, poi mi sono aggrappata al tavolo di cucina ringhiando furibonda, e sono rimasta lì in piedi finché Carlo non è uscito fuori. E poi è stato bellissimo tenermelo sempre vicino, guardarlo subito, poterlo dare subito in braccio al suo papà, fargli noi il bagnetto. Mentre lo tenevamo nell'acqua gli ho sfiorato istintivamente la fronte con le dita, e lui ha sorriso beato! E poi insieme a letto, e insieme sempre tutto il tempo.
Per i dieci giorni successivi abbiamo avuto la visita quotidiana dell'ostetrica che visitava me e lui e intanto mi faceva anche vedere come una persona esperta di piccolotti sapeva maneggiarlo. Ho imparato tantissimo guardandola fare e non mi sono ritrovata da sola ad aver paura anche solo di toccarlo come è successo ad alcune mie amiche. In più, dal momento che non ci hanno mai separati, tutti gli ormoni hanno funzionato a meraviglia. Ero euforica, piena di energie, non mi sono mai sentita stanca, tanto che l'ostetrica continuava a raccomandarmi di stare a letto i primi giorni e di riposarmi.
Vista la mia esperienza, e anche quella di tante mamme che ho conosciuto poi che hanno fatto la stessa scelta, sento di doverti consigliare di pensarci almeno un po'. E' una scelta sicura: esiste un preciso protocollo che va rispettato per poter partorire a casa. Se manca anche solo una condizione si va in ospedale. Le ostetriche che offrono la loro assistenza a casa sono bravissime e molto preparate. Gli ospedali è una benedizione che ci siano quando servono, ma le donne sono milioni di anni che hanno imparato a partorire e nella maggiorparte dei casi sanno farlo benissimo senza camici bianchi e macchinari vari.
Ti consiglio di leggere un libretto che per me è stato molto importante. E' famoso e forse lo conosci già: "Per una nascita senza violenza" di Leboyer. Un tantino troppo lirico per i miei gusti, ma quello che dice è così vero che non ho potuto che lasciarmene coinvolgere.
Ciao ciao,
Elisa

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Roxx
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Re: Parto.. anzi scappo!

Messaggio da Roxx » lun feb 04, 2008 11:46 pm

Il parto in casa deve essere bello si, ma solo a condizione che un'ospedale non disti meno di 5 minuti d'auto perche' se capita un imprevisto abbastanza grave si rischia, a mio avviso.
Io ho scelto di farmi seguire dal mio ginecologo, chirurgo di fama nazionale ma il mio e' stato un percorso diverso perche' io ho dovuto fare un cesareo causa problematiche di salute mie. Fifona come sono, anche non avessi dovuto farlo, lo sceglierei, il cesareo, perche' temo troppo il dolore del parto ma questa e' una mia idiosincrasia e poi il destino ha scelto per me. Punto.
Nei corsi preparto ti fanno visitare gli ospedali ma penso anche che se vai ad informarti e chiedi alle capo ostetriche degli ospedali che ti interessano possano essere disponibili, tempi di lavoro loro permettendo, ovvio.
Hai chiesto al tuo ginecologo o alla tua ginecologa consigli in merito?!?
Auguroni per la tua gravidanza e per il parto, ad ogni modo :)

Francesca G.
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Re: Parto.. anzi scappo!

Messaggio da Francesca G. » mar feb 05, 2008 9:41 am

Meno lirico ma altrettanto bello e entusiasmante e illuminante sulla "fisiologia del parto", e di facile lettura, "Abbracciamolo subito" (titolo originale "Il bebé è un mammifero") di Michel Odent il grande ginecologo-filosofo che nei 25 anni che diresse l'ospedale pubblico di Pitiviers in Francia mettendo le mamme nelle condizioni ambientali ottimali ed minimizzanto l'interferenza medica e operativa azzerò praticamente i cesarei oltre che la morbilità e la mortalità neonatale (caso unico in Francia).

Io ho partorito tutte e tre i miei bimbi in casa con grande soddisfazione. Se vuoi altre info sono a tua disposizione. Alternativa validissima al parto in casa è il travaglio in casa seguita da un'ostetrica che poi ti accompagna in ospedale, così arrivi in ospedale a dilatazione compiuta ed è meno probabile che ti succeda qualcosa.

Comunque il protocollo per il parto in casa prevede che l'ospedale debba essere a 40 minuti di distanza massimo, non 5. L'ambulanza è preallertata e il tempo di arrivare è lo stesso che ci vuole per preparare la sala operatoria. Comunque, è rarissimo che un parto in casa finisca in ospedale.

Ciao,
Frnancecsa

lissa
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Re: Parto.. anzi scappo!

Messaggio da lissa » mar feb 05, 2008 8:06 pm

Eh... partorire in casa.. mi piacerebbe tanto tanto poi leggendo il racconto meraviglioso di Elisa o cmq molti altri letti sia qui che sul forum suggeritomi da Francesca, quello che mi blocca è il pensiero dello scontro con il mio compagno.. mi verrebbe da impormi perchè il corpo è mio e l'istinto di mamma è mio.. però poi penso che il figlio è di entrambi e forse è giusto il compromesso.. alla fine però non ho ancora mai affrontato l'argomento in maniera seria e per il momento solo mi informavo dei vari reparti parto.
Però c'è una donna al mio paese che conosciamo bene entrambi e che Enrico stima molto, l'altro giorno ho saputo che lei ha partorito tutti e quattro i figli a casa, penso che andro a parlarle e poi ci trascino anche lui 8) !!!
Grazie a tutte per i consigli i pareri e le condivisioni.. vi tengo aggiornate!
Un bacio Lisa.

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Roxx
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Re: Parto.. anzi scappo!

Messaggio da Roxx » mar feb 05, 2008 11:32 pm

nell'ospedale in cui e' nata mia figlia, con parto cesareo, praticano il rooming in.
Ho tenuto mia figlia sempre con me tutto il tempo e me l'hanno messa fra le braccia da subito, giusto il tempo di ricucirmi.
Il giorno seguente camminavo e me ne occupavo attivamente e le ostetriche erano sempre a disposizione.
Protocollo o non (che poi si parla di 20 minuti, non 40! http://www.donnamoderna.com/speciali/gr ... 005336.art) i rischi ci sono eccome, specie se si vive in una citta' caotica come Milano e non in una di provincia dove l'ospedale e' piu' facilmente raggiungibile.
Anche perche' la donna e' l'unico mammifero che ha acquisito la postura eretta e questo ha comportato rischi piu' gravosi durante il parto rispetto agli altri mammiferi (recentemente ne han parlato a SuperQuark, citando anche il fatto che nell'uomo lo sviluppo cerebrale e quindi il cranio e' andato aumentando mentre le pelvi di una donna son rimaste pressoche' immutate in tanti anni di evoluzione, ergo il rischio per la donna moderna e' maggiore; se riesco magari trovo l'articolo da qualche parte sulla rivista Quark e ti do' il numero per consultarla, se ti interessa).
Che sia poi rarissimo che un parto in casa finisca in ospedale lo lascerei dire ad un medico, casomai, magari uno del settore (e il mio ginecologo ne avrebbe da raccontare a tal proposito!).
Ad ogni modo, Lissa, informati bene bene e che buon parto ti faccia!

Elisa B.
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Re: Parto.. anzi scappo!

Messaggio da Elisa B. » mer feb 06, 2008 12:09 am

Cara Roxx,
se vuoi trovare informazioni affidabili sul parto in casa forse è meglio lasciare perdere un articolo divulgativo di donnamoderna. Meglio sicuramente un sito specializzato (tipo nascereacasa.it, per fare un esempio: se guardi lì vedrai che si parla di 30/40 minuti di tempo per raggiungere l'ospedale, che in macchina è un sacco di tempo e ci fai un bel po' di strada, per non dire di quello che può fare un'ambulanza). Io so di un caso di travaglio iniziato a casa e finito in ospedale. L'ospedale non era proprio dietro l'angolo, ma tutto è andato benissimo, a parte il rammarico della mamma per aver dovuto far nascere la sua bambina in ospedale. E comunque l'ostetrica l'ha accompagnata e seguita in ospedale e poi una volta tornata a casa.
I tempi per fortuna non sono più quelli delle nostre nonne. Arriviamo al momento del parto dopo visite, analisi ed ecografie che ci dicono se noi e i nostri bambini stiamo bene. Se una donna non è spaventata di affrontare questa esperienza, secondo me è spesso più sicuro stare a casa che andare in ospedale. E' oltretutto un ambiente più sano (purtroppo ho avuto parecchio a che fare con gli ospedali e sono posti pericolosissimi per virus e batteri). Per non dire dell'abitudine di ricorrere al cesareo anche quando, diversamente dal tuo caso, proprio non serve. Il cesareo non è mica più sicuro, anzi: è un'operazione con anestesia e come tale comporta anche dei rischi che se si può sarebbe meglio evitare. E spesso non si fa nulla per evitarli. Pensa che a una mamma che conosco in pieno travaglio l'ostetrica ha detto con commiserazione: "Signora, non credo che lei ce la possa fare...". Per fortuna questa è una tipa tosta, ha stretto i denti e le ha risposto: "Ce la faccio benissimo"! Ha partorito naturalmente e tutto è andato per il meglio. E se non fosse stata così sicura di sè e determinata? Magari avrebbe accettato il cesareo perché l'aveva deciso l'ostetrica di turno.
Ciò non toglie che partorire a casa deve essere una scelta fatta con criterio e consapevolezza. Se solo si ha un dubbio è molto meglio l'ospedale perché bisogna cercare di avere ciò che ci fa stare più tranquille. Io in ospedale sarei stata agitatissima e spaventata, a casa ero una furia e non mi poteva fermare nessuno.
Si può dire che partorire a casa è rischioso solo nel senso che partorire può sempre comportare dei rischi, per fortuna ridotti ormai al minimo grazie ai progressi della scienza medica.
E comunque anche partorire in ospedale è sicuramente bello. Solo, secondo me, è più difficile. Accogliere il proprio bambino a casa, in quella che sarà poi anche la sua casa, è il modo più facile per dargli il miglior benvenuto. Si può fare lo stesso e bene anche in ospedale, ma bisogna fare lo sforzo di portarsi dietro la "casa" in cui accoglierlo.
Ciao ciao

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Roxx
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Re: Parto.. anzi scappo!

Messaggio da Roxx » gio feb 07, 2008 12:00 am

Elisa, l'articolo divulgativo di donnamoderna riporta pero' altri link sicuramente interessanti e piu' seri e si parla di 20 minuti perche' le ostetriche han riferito quella tempistica, non credo l'abbiano inventato.
Concordo con te sulla serenita' con cui ognuna di noi debba affrontare questa scelta (ove possibile).
Tu poi illustri la tua esperienza, allora permettimi di illustrarti la mia.
Quando venni operata all'utero in reparto c'era una ragazza di 19 anni, al suo primo figlio, la quale, spaventata dal parto naturale, aveva deciso per un cesareo che avrebbe dovuto avvenire il giorno seguente.
Non aveva patologie, era sanissima, aveva solo scelto cosi.
Fortuna che era in ospedale perche', il giorno precedente al cesareo programmato, ha avuto un brusco distacco di placenta e le han dovuto praticare un cesareo d'urgenza salvando miracolosamente lei e il bimbo. Se non fosse stata in ospedale nemeno in 5 minuti d'ambulanza ce l'avrebbe fatta....
Una mia amica, invece, 38 anni, prima figlia cercata a lungo, avrebbe desiderato partorire naturalmente ma alla 38esima settimana, anche lei, distacco di placenta inaspettato. Solo che lei non era in ospedale, ci e' giunta in meno di dieci minuti e son riusciti a salvare miracolosamente lei e il suo utero ma non la sua piccina....
Lei si sente miracolata e dice che se ha ancora l'utero e' perche' qualcuno vuole che ci riprovi a cercare una gravidanza ed e' una donna molto forte e ammirevole, a mio avviso.

Quando ho avuto mia figlia con cesareo programmato, la mia vicina di letto era a fine gestazione, parto naturale ma la piccola non nasceva e lei soffriva molto. Le han provate tutte, fino alla flebo di ossitocina ma, nonostante i dolori devastanti, nulla...Dopo due giorni ha cominciato la sofferenza fetale e le han fatto nascere la bimba, che ormai si era incanalata ma la madre era troppo stremata per spingere, con l'episiotomia e la ventosa e spingendole sul ventre.
Alla fine lei era piu' pesta e dolorante di me che avevo avuto un cesareo....
E la sua ginecologa era scomparsa nel nulla in tutto questo :cry:

Ecco, ci son casi e casi ma, come giustamente affermi tu, e' bene valutare i pro e i contro e decidere con coscienza e anche, perche' no, consultandosi col proprio medico di fiducia.
A me e' stato salvato l'utero proprio la prima volta, quando venni operata e ne rischiavo la totale asportazione.
Per me, oggi, il cesareo e' l'unico metodo per poter avere figli e mi affido ciecamente alle mani benedette del mio ginecologo ma e' chiaro che per me e' piu' semplice dato che non ho scelta.
Anche se, alla vetusta eta' di 37 anni a me il parto naturale fa paura, lo ammetto, mi scuote sentire le urla di altre donne in quel momento, mi sconquassa fin nell'animo e non vorrei ritrovarmici ma questa sono io, semplicemente.

Elisa B.
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Re: Parto.. anzi scappo!

Messaggio da Elisa B. » gio feb 07, 2008 11:11 pm

Cara Roxx,
non lo so da dove li hanno tirati fuori quei 20 minuti. Io so che nel protocollo che mi ha fatto leggere la mia ostetrica si parlava di 40, ed era ovviamente il più aggiornato un anno e mezzo fa.
Le storie che scrivi sono molto tristi. Purtroppo non sempre tutto può andare come si vorrebbe e talvolta ci si trova di fronte a situazioni davvero tragiche. Ma questo non significa che partorire sia normalmente un'esperienza traumatica e pericolosa. Nella grande maggioranza dei casi è un evento fisiologico nella cui prospettiva il nostro corpo si è formato ed è maturato. Per questo, anche dopo aver letto i tuoi racconti, resto convinta che le donne non dovrebbero averne paura. Anche perché molto spesso è questa paura ad essere pericolosa per le mamme e per i loro piccoli. So di molte donne finite in cesareo perché facevano resistenza, erano terrorizzate dal dolore e non riuscivano a dilatarsi. Non mi è mai successo invece di sentire di mamme consapevoli dell'importanza di quel dolore che abbiano avuto problemi. Con questo non voglio dire che tutti i casi di complicazioni discendano da motivi psicologici, ma solo che la disposizione mentale ed emotiva può essere determinante.
Posso solo parlarti di me e di chi conosco, e, credimi, i racconti delle mamme (che ormai incontro almeno una volta al mese) che hanno partorito a casa dalle mie parti sono bellissimi e molto commoventi. E ognuno è una storia a sè, una persona profondamente diversa dalle altre, anche se l'ostetrica è quasi sempre la stessa e tante le idee e i pensieri che ci uniscono e che ci hanno fatto diventare amiche. Per questo non ho potuto trattenermi dal suggerire a Lisa di pensarci su. Ha tutto il tempo per farlo e sicuramente ascolterà anche quello che le dirà il suo medico, come del resto ho fatto io. Ma spero che ascolti anche la voce del cuore, che è quella che parla già ora con il suo piccolo, e che le dirà che cosa è più giusto fare. Troppe volte ho visto future mamme prendere la decisione su dove partorire condizionate da amici, parenti, pregiudizi in genere. Ogni volta ho sentito che si trattava di un'occasione mancata e mi auguravo che la sorte desse loro la possibilità di trovare in ospedale un'ostetrica capace di sostenerle e aiutarle. In alcuni casi purtroppo il momento del parto è coinciso con un'esperienza di umiliazione e abbandono, con tristi ripercussioni sul rapporto tra la mamma e il suo bambino.
Quanto alla sicurezza, penso che partorire a casa sia molto sicuro: vieni seguita in modo continuo, amichevole, intimo da una persona preparata e appassionata del suo lavoro, che ti segue da quando la contatti per tutta la gravidanza, e che è a tua completa disposizione giorno e notte dalla 38a alla 42a settimana. Ogni minimo dubbio le puoi telefonare, lei può venire a visitarti, consigliarti che cosa fare, magari anche di andare in ospedale se serve. Questo abitualmente con i ginecologi non succede mai. Tranne casi rari, ti vedono all'incirca una volta la mese e quando partorisci non ci sono e ti ritrovi con dei perfetti sconosciuti. Per me la mia ostetrica è stata una figura materna di riferimento e mi ha aiutato tanto.

La tua venusta età fra due settimane sarà anche la mia, ma, nonostante mi avessero predetto, anche con l'intento di spaventarmi, enormi difficoltà e lacerazioni (perché si sa i tesssuti alla mia età non sono più elastici come quelli di una ventenne), non c'è stato bisogni di darmi nemmeno un punto e non so come non sono mai stata così piena di energie. Certo il dolore c'era, e ringhiavo furiosa, tanto che per non disturbare il mio vicino che dorme sopra di noi Carlo alla fine è nato in cucina, ma quei lamenti che facevano rabbrividire Davide e sua mamma a me sono serviti per sfogarmi e darmi forza. Prova a pensare così i lamenti che ti straziano: qualcosa di utile che aiuta a far passare un dolore, di cui ti garantisco non mi è rimasco alcun brutto ricordo.

robertina
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Re: Parto.. anzi scappo!

Messaggio da robertina » ven feb 08, 2008 10:44 am

[quote="lissa"]Salve a tutte/i!!
è da tanto tanto che frequento questo sito e vi leggo spesso anche se solo ora -evvai!- entro a pieno titolo in questo forum, infatti sono a quasi tre mesi di gestazione che è poco ma già sufficiente per capire che uno deve muoversi parecchio ed informarsi per potersi tutelare la gravidanza e sperare di affrontare un parto che sia il più naturale possibile..
Oggi son crollata! l'ospedale che avevo scelto per farmi seguire, abbastanza vicino a casa, mi era stato consigliato come uno dei migliori.. migliore si, dal punto di vista medico ma forse il meno umano che ho nelle vicinanze!!!! :? ce ne sarebbe un'altro ma dista quasi 50 km da casa mia... che dite è una pazzia?
avete suggerimenti su come eseguire la scelta dell'ospedale? -ovvero con chi si deve parlare, quali domande è bene rivolgere, si può chiedere di visitare i locali... non vorrei esser presa in antipatia ancora prima di cominciare...-
grazie per aver ascoltato le lamentele di questa mamma alle prime, primissime armi,
Baci Lisa.[/quote]

Ciao Lisa e benvenuta! In bocca al lupo per la tua gravidanza, ti auguro di riuscire a fare la scelta migliore per voi, secondo me puoi benissimo informarti precedentemente in merito alle strutture presenti sul territorio, per esempio frequenterai i corsi di preparazione al parto? puoi chiedere direttamente lì, al tuo consultorio, non aspettando il settimo mese ovviamente :lol:
Io sono in attesa di 35 settimane ... a me manca poco ormai, per questo frequento poco ultimamente :wink:
Baci a te e al tuo cuccioletto
Roberta

robertina
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Re: Parto.. anzi scappo!

Messaggio da robertina » ven feb 08, 2008 10:54 am

Certo che a leggere i racconti di roxx viene la pelle d'oca accidenti! Ma qualche esempio positivo non ce l'avevi :?:
Come ho già detto, la mia seconda bimba nascerà con un parto cesareo (per mille motivi che però non mi fanno sentire una mamma di serie B) tra circa 3 settimane ed effettivamente l'unica cosa di cui avrei bisogno in questo momento è il resoconto di questi parti semitragici... perchè la paura e il timore ci sono, come c'erano 5 anni fa quando purtroppo non sono riuscita a partorire naturalmente, dopo 2 giorni di travaglio indotto a 42+5 perchè il liquido amniotico era drasticamente diminuito. Insomma direi di averle provate tutti e due le sofferenze e alla fine, quello che è risultato importante è stato che la mia bambina sia nata sanissima. Certo che al primo figlio tutto avrei desiderato tranne un parto cesareo, e mai avrei sognato di chiederlo a priori, ma vabbè ... sono scelte, ognuna poi alla fine è responsabile delle proprie no?
Baci a tutte
Roberta (che è quasi arrivata!!)

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Re: Parto.. anzi scappo!

Messaggio da lissa » ven feb 08, 2008 11:31 am

Cara Roberta,ti ringrazio per l'accoglienza e per i consigli, hai ragione comincerò proprio dal consultorio per avere informazioni in merito a come funzionano le cose qui in Friuli sia per quanto riguarda il parto a casa ed il parto nelle strutture pubbliche!
E poi come diceva una mamma del forum alla fine non sempre tutto va come si vuole e allora l'importante è che il piccolo nasca senza problemi!
Un grande grande abbraccio a te e tutta la tua famiglia che sta proprio per allargarsi
Lisa.

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Roxx
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Re: Parto.. anzi scappo!

Messaggio da Roxx » mer feb 13, 2008 12:10 am

robertina ha scritto:Certo che a leggere i racconti di roxx viene la pelle d'oca accidenti! Ma qualche esempio positivo non ce l'avevi :?:
Come ho già detto, la mia seconda bimba nascerà con un parto cesareo (per mille motivi che però non mi fanno sentire una mamma di serie B) tra circa 3 settimane ed effettivamente l'unica cosa di cui avrei bisogno in questo momento è il resoconto di questi parti semitragici... perchè la paura e il timore ci sono,
Mi spiace Roberta, purtroppo io ho dato il resoconto di quanto ho vissuto indirettamente.
Direttamente ti posso dire che il mio, di parto, anche se cesareo, e' stato bellissimo.
Il mio ginecologo mi ha seguita SEMPRE, il suo cellulare e il suo numero di abitazione mi son stati forniti e l'ho sempre trovato alla bisogna: pronto e disponibile e rassicurante anche se a modo suo :)
Mi son preoccupata giusto un poco perche', prima che nascesse mia figlia, lui era serio, non scherzava come al solito e temevo ci fosse qualcosa che non andava per il verso giusto ma la sua equipe mi ha tosto rasserenata.
Appena nata la bimba, tempo di lavarsi, e' passato a trovarmi, a trovarci, e a congratularsi e alla mia richiesta di spiegazioni in merito al suo operato ha risposto che mentre lavora lui NON SCHERZA perche' deve esser concentrato e nulla gli deve sfuggire, poi mi ha sorriso, mi ha dato un buffetto sulla guancia e i giorni seguenti passava a sincerarsi sul mio stato di salute anche se venivo visitata gia' da altri medici del reparto.

Purtroppo io poi mi son sentita abbandonata dopo il parto perche' il consultorio piu' vicino non e' dei migliori (ed e' un eufemismo!) e non sapevo a chi rivolgermi. Ho avuto seri problemi con l'allattamento e nemmeno alla leche league han saputo aiutarmi....Penso di esser stata sfortunata perche' invece un'altra mia amica alla leche league si e' trovata molto bene e anche lei, cesareizzata a causa della placenta previa, ha avuto un'ottima esperienza di parto, quindi, ti prego, non credo vi siano mamme di serie A o B se un bimbo nasce in un modo piuttosto che in un altro.
L'importante, e' vero, e' che sia sano e che noi si sia pronte ad accoglierlo con tutto l'amore di cui siamo capaci.
Tanti auguri!!!

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Re: Parto.. anzi scappo!

Messaggio da Roxx » mer feb 13, 2008 12:30 am

Elisa B. ha scritto:So di molte donne finite in cesareo perché facevano resistenza, erano terrorizzate dal dolore e non riuscivano a dilatarsi. Non mi è mai successo invece di sentire di mamme consapevoli dell'importanza di quel dolore che abbiano avuto problemi. Con questo non voglio dire che tutti i casi di complicazioni discendano da motivi psicologici, ma solo che la disposizione mentale ed emotiva può essere determinante.
concordo con te sulla disposizione mentale determinante ma io sono un caso a parte: io non sono affatto convinta dell'importanza di questo dolore, sara' che non sono credente, sara' che non mi convince il fatto che poi tutte le mamme che hanno affrontato in ospedale un parto naturale raccontano di aver patito sofferenze indicibili (che poi gli psicologi ammettono perche' per molte donne il parto e' un po' come andare in guerra e chi e' piu' ferita merita maggior onore; ma io non voglio sentirmi ferita dalla nascita benedetta di mia figlia, assolutamente, questo confronto a chi e' stata peggio lo lascio ad altre e rimango perplessa :roll: ), forse per chi affronta tale esperienza fra le mura domestiche e' diverso, forse lo si fa con maggior passione e credendoci di piu' e con meno vittimismo e allora ben venga se la predisposizione d'animo e' questa.
E' la stessa con cui son entrata io in sala operatoria, sara' perche' quel giorno sognavo di stringere fra le braccia il mio fagottino cercato per tre lunghi anni, e ancora oggi quando la guardo a volte non ci credo.

Se il parto in casa, con le dovute cautele, viene affrontato da donne piu' mature di quelle che ho ascoltato io e che si lagnano in continuazione del frutto dei loro ventri (!), allora evviva il parto in casa!!!
Sull'importanza del dolore soprassiedo e prediligo a quello prolungato di doglie varie quello subitaneo del taglio cesareo che peraltro svanisce in pochi giorni. Ma questa, ripeto, sono io.

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