I FARMACI GLI PSICOLOGI LE TERAPIE....
Inviato: sab nov 03, 2007 12:07 pm
Probabilmente a qualcuno sarà servito nella vita una terapia farmacologica o di sostegno morale ... a me MAI.
Sono stata da tanti psicologi e tutte le volte che mi fermo un attimo a pensare so ho sempre cercato un AMICO in loro, ma che la maggior parte dele volte si sono rivelati poco SENSIBILI e molto tecnici.
Ricordo che il mio primo psicologo, dal quale mi mandarono i miei genitori (no comment.. avevano bisogno loro di aiuto io avevo una decina d'anni, e non ero affatto una bimba con gravi problemi ma poco amata e capita), mi disse: " sei grandina a quest'età per metterti nei panni degli altri, dovresti cercare di capire capitere capire ... l'ho odiato come ho odiato e odio i miei genitori (in fin dei conti gli vohglio bene ..però.. non sono cattivi ma incompetenti e un pò ignoranti e molto egoisti), se non fossi stata cosìindifesa e terribilmente impotente gli mi sarei alzata e gli avrei tirato un pugno su quel suo musone con la puzza sotto il naso
E invece ci sono dovuta tprnare un altro paio di volte e beccarmi delle pilloline che mi "tranquillizzavano" tze...
Più adulta ho provato ad andare da uno psicologa che mi pagavano ovviamente i miei.. mia mamma era sempre contenta quando ci andavo, chissà, forse pensava che "finalmente" gli sarebbre tornata a casa una figlia NUOVA e senza sforzo >:-(
E' andata anche lei una volta per sentirsi + "coinvolta" credo (cosa che io odiavo invece perchè quello era il MIO unico spazio per dar voce ai miei sfoghi se non altro), conoscendola personalmente le era piaciuta ancora di + ...
Si è rivelata poi una donna malata.. era una lesbica senza laurea in psicologia e non voglio dirvi altro
Più grandina e in una casa mia ho deciso di tornare da uno psicologo maschio.. ho sempre desiderato un padre protettivo e amorevole e di conseguenza prediligevo gli uomini di mezza età.. (o forse per la brutta esperienza passata)
Questo oltre a farmi parlare poco poco mi faceva stendere su un lettino e fare degli esercizi "rilassanti" ma io avevo bisogno di parlare capire e sopratutto essere ascoltata ed incoraggiata.
Pausa di qualche anno come successe con la mia prima pessima esperienza; un giorno in piena crisi di solitudineed inadeguatezza al mondo esterno apro le pagine gialle e vado semplicemente ad intuito: scelgo una psicologa con ottime referenze.
Da lei in realtà sono stata un anno intero, lei mi ascoltava (era un pò come una mamma) mi consolava e mi diceva spesso frasi carine come"povera, ticapisco" ecc...
Purtroppo però non mi è servito a nulla, i risultati erano solo quelli immediati di uno sfogo una volta alla settimana tanto per non "impazzi5re" di solitudine + o - e poi in alcune occasioni ho capito che non c'era un vero legamen tra me e lei, per lei era un lavoro o poco di + tant'è vero che quando mi sarebbe servito di + il suo appoggio lei non ha espressamente creduto in me dicendomelo (riguardava un lavoro incui mi doveva raccomandare ma era un lavoro semplicissimo da segretaria che io avevo già fatto e desideravo tanto)
Ho smesso anche da lei .. non solo per questo episodio ovviamente.
Altro periodo di pausa e poi sfinita ho contattato l'ASL della mia zona per un incontro.
C'era la possibilità di vedere uno psicologo una volta al mese, una volta davvero in crisi mi sono recata presso di loro chiedendo se c'era la possibilità di avere qualche visita + difrequebte e quella str.. della segretaria tra una risata e l'altra con la collega che sembrava ascoltarmi ben poco mi ha portata in uno studio dove mi ha spiegato che quello era il oro metodo e questa mia reazione faceva parte della mia malattia ecc ecc... Non ci sono + tornata.
Altro psicologo molti anni dopo: un ragazzino appena uscito dall'università che voleva ipnotizzarmi e per convincermi che questa era un'ottima soluzione. Ha provato a distrarmi parlando del + e del - durante tutta la seduta dicendomi anche che era importante che lo volessi anch'io in prima persona. Mi dice stupito + volte che a vedermi sembravo una persona tranquilla e serena come tante, alla fine dell'ora mi chiede impaziete se volevamo procedere ed io gli detto di no, lui mi ha tenuta li ancora un buon quarto d'ora per convincermi che mi avrebbe portato benefici e che pensava io fossi andata li per quello... vabbeh non sono + tornata.
Ce ne sono stati degli altri che mihanno pescritto dei medicinali tra cui Elopram, Xanax, Xeristare, Entact.. non mi hanno mai dato nessun tipo di giovamento
Ma voi avete l'aiuto di qualche amico, fidanzato/a, parente, genitore?
Io no e non so come fare senza un aiutino ...... Mi conosco e sono certa che mi serva qualcuno per trascinarmi un pò, e lunga e difficile daspiegare ma da sola so che posso arrivare poco lontano e pensare che basterebbe poco a volte......
Sono stata da tanti psicologi e tutte le volte che mi fermo un attimo a pensare so ho sempre cercato un AMICO in loro, ma che la maggior parte dele volte si sono rivelati poco SENSIBILI e molto tecnici.
Ricordo che il mio primo psicologo, dal quale mi mandarono i miei genitori (no comment.. avevano bisogno loro di aiuto io avevo una decina d'anni, e non ero affatto una bimba con gravi problemi ma poco amata e capita), mi disse: " sei grandina a quest'età per metterti nei panni degli altri, dovresti cercare di capire capitere capire ... l'ho odiato come ho odiato e odio i miei genitori (in fin dei conti gli vohglio bene ..però.. non sono cattivi ma incompetenti e un pò ignoranti e molto egoisti), se non fossi stata cosìindifesa e terribilmente impotente gli mi sarei alzata e gli avrei tirato un pugno su quel suo musone con la puzza sotto il naso
E invece ci sono dovuta tprnare un altro paio di volte e beccarmi delle pilloline che mi "tranquillizzavano" tze...
Più adulta ho provato ad andare da uno psicologa che mi pagavano ovviamente i miei.. mia mamma era sempre contenta quando ci andavo, chissà, forse pensava che "finalmente" gli sarebbre tornata a casa una figlia NUOVA e senza sforzo >:-(
E' andata anche lei una volta per sentirsi + "coinvolta" credo (cosa che io odiavo invece perchè quello era il MIO unico spazio per dar voce ai miei sfoghi se non altro), conoscendola personalmente le era piaciuta ancora di + ...
Si è rivelata poi una donna malata.. era una lesbica senza laurea in psicologia e non voglio dirvi altro
Più grandina e in una casa mia ho deciso di tornare da uno psicologo maschio.. ho sempre desiderato un padre protettivo e amorevole e di conseguenza prediligevo gli uomini di mezza età.. (o forse per la brutta esperienza passata)
Questo oltre a farmi parlare poco poco mi faceva stendere su un lettino e fare degli esercizi "rilassanti" ma io avevo bisogno di parlare capire e sopratutto essere ascoltata ed incoraggiata.
Pausa di qualche anno come successe con la mia prima pessima esperienza; un giorno in piena crisi di solitudineed inadeguatezza al mondo esterno apro le pagine gialle e vado semplicemente ad intuito: scelgo una psicologa con ottime referenze.
Da lei in realtà sono stata un anno intero, lei mi ascoltava (era un pò come una mamma) mi consolava e mi diceva spesso frasi carine come"povera, ticapisco" ecc...
Purtroppo però non mi è servito a nulla, i risultati erano solo quelli immediati di uno sfogo una volta alla settimana tanto per non "impazzi5re" di solitudine + o - e poi in alcune occasioni ho capito che non c'era un vero legamen tra me e lei, per lei era un lavoro o poco di + tant'è vero che quando mi sarebbe servito di + il suo appoggio lei non ha espressamente creduto in me dicendomelo (riguardava un lavoro incui mi doveva raccomandare ma era un lavoro semplicissimo da segretaria che io avevo già fatto e desideravo tanto)
Ho smesso anche da lei .. non solo per questo episodio ovviamente.
Altro periodo di pausa e poi sfinita ho contattato l'ASL della mia zona per un incontro.
C'era la possibilità di vedere uno psicologo una volta al mese, una volta davvero in crisi mi sono recata presso di loro chiedendo se c'era la possibilità di avere qualche visita + difrequebte e quella str.. della segretaria tra una risata e l'altra con la collega che sembrava ascoltarmi ben poco mi ha portata in uno studio dove mi ha spiegato che quello era il oro metodo e questa mia reazione faceva parte della mia malattia ecc ecc... Non ci sono + tornata.
Altro psicologo molti anni dopo: un ragazzino appena uscito dall'università che voleva ipnotizzarmi e per convincermi che questa era un'ottima soluzione. Ha provato a distrarmi parlando del + e del - durante tutta la seduta dicendomi anche che era importante che lo volessi anch'io in prima persona. Mi dice stupito + volte che a vedermi sembravo una persona tranquilla e serena come tante, alla fine dell'ora mi chiede impaziete se volevamo procedere ed io gli detto di no, lui mi ha tenuta li ancora un buon quarto d'ora per convincermi che mi avrebbe portato benefici e che pensava io fossi andata li per quello... vabbeh non sono + tornata.
Ce ne sono stati degli altri che mihanno pescritto dei medicinali tra cui Elopram, Xanax, Xeristare, Entact.. non mi hanno mai dato nessun tipo di giovamento
Ma voi avete l'aiuto di qualche amico, fidanzato/a, parente, genitore?
Io no e non so come fare senza un aiutino ...... Mi conosco e sono certa che mi serva qualcuno per trascinarmi un pò, e lunga e difficile daspiegare ma da sola so che posso arrivare poco lontano e pensare che basterebbe poco a volte......