LIBRI
-
- Messaggi: 4908
- Iscritto il: mar nov 14, 2006 7:43 pm
- Controllo antispam: cinque
- Località: mantova
- Contatta:
"Come mangiamo"
Le conseguenze etiche delle nostre scelte alimentari
Autori Peter Singer e Jim Mason
Traduzione di Francesca Tondi
Casa editrice Il Saggiatore
Mangiare non è un atto innocente. Scegliere quali alimenti comprare nemmeno.
Nei paesi occidentali prezzo, confezione e messaggi pubblicitari sono i fattori principali che determinano le scelte alimentari di milioni di individui.
Quello che mettiamo in tavola è solo l'ultimo anello di una catena che riguarda i diritti animali, gli interessi dei produttori, l'ambiente in cui viviamo, il destino di alcuni paesi.
Molte persone ignorano che banali acquisti quotidiani possono avere un impatto devastante sull'ecosistema, sulle condizioni di lavoro nelle fabbriche e sul trattamento riservato agli animali negli allevamenti intensivi.
http://www.promiseland.it/view.php?id=2246
Le conseguenze etiche delle nostre scelte alimentari
Autori Peter Singer e Jim Mason
Traduzione di Francesca Tondi
Casa editrice Il Saggiatore
Mangiare non è un atto innocente. Scegliere quali alimenti comprare nemmeno.
Nei paesi occidentali prezzo, confezione e messaggi pubblicitari sono i fattori principali che determinano le scelte alimentari di milioni di individui.
Quello che mettiamo in tavola è solo l'ultimo anello di una catena che riguarda i diritti animali, gli interessi dei produttori, l'ambiente in cui viviamo, il destino di alcuni paesi.
Molte persone ignorano che banali acquisti quotidiani possono avere un impatto devastante sull'ecosistema, sulle condizioni di lavoro nelle fabbriche e sul trattamento riservato agli animali negli allevamenti intensivi.
http://www.promiseland.it/view.php?id=2246
-
- Messaggi: 4908
- Iscritto il: mar nov 14, 2006 7:43 pm
- Controllo antispam: cinque
- Località: mantova
- Contatta:
"La rivoluzione dei dettagli"
Manuale di ecoazioni individuali e collettive
EDITO DA FELTRINELLI E SCRITTO DA MARINELLA CORREGGIA UN VERO E PROPRIO INSIEME DI COMPORTAMENTI DA ATTUARE NEL QUOTIDIANO PER SALVARE IL NOSTRO PIANETA.
È ancora lunga la lista di ciò che perfino in città una persona può produrre da sé, parzialmente dissociandosi dallo sfruttamento del lavoro e dell'ambiente. Parliamo di spicchi marginali? Forse no. La studiosa Hazel Handerson raffigura l'intera economia umana come una torta a tre strati.
Ai primi due non è attribuito valore monetario, eppure reggono il terzo. Lo strato di base è l'economia di madre natura, ovvero la base di risorse naturali; il secondo è l'economia informale o sociale, centrata sul dono e comprende il fai da te nelle sue molteplici forme, le strutture comunitarie e familiari, il governo della casa, le cure parentali, il volontariato, il baratto, l'aiuto reciproco, la produzione casalinga per l'uso, l'agricoltura di sussistenza.
I margini di autoproduzione sono ampi e riappropriarsene significa sottrarre cellule al mercato e contribuire a riequilibrare una realtà in cui la produzione materiale è concentrata in poche affaticate mani, oppure richiede un insostenibile apporto di energia fossile per i macchinari e i sistemi di produzione. Questo manuale si rivolge agli individui ma cerca anche risposte collettive, nel senso che vuole ispirare e aiutare comportamenti attraverso dettagli pratici e imitabili della conversione ecologico-sociale, ma anche empatica (rispettosa dei viventi) e autogestita.
Manuale di ecoazioni individuali e collettive
EDITO DA FELTRINELLI E SCRITTO DA MARINELLA CORREGGIA UN VERO E PROPRIO INSIEME DI COMPORTAMENTI DA ATTUARE NEL QUOTIDIANO PER SALVARE IL NOSTRO PIANETA.
È ancora lunga la lista di ciò che perfino in città una persona può produrre da sé, parzialmente dissociandosi dallo sfruttamento del lavoro e dell'ambiente. Parliamo di spicchi marginali? Forse no. La studiosa Hazel Handerson raffigura l'intera economia umana come una torta a tre strati.
Ai primi due non è attribuito valore monetario, eppure reggono il terzo. Lo strato di base è l'economia di madre natura, ovvero la base di risorse naturali; il secondo è l'economia informale o sociale, centrata sul dono e comprende il fai da te nelle sue molteplici forme, le strutture comunitarie e familiari, il governo della casa, le cure parentali, il volontariato, il baratto, l'aiuto reciproco, la produzione casalinga per l'uso, l'agricoltura di sussistenza.
I margini di autoproduzione sono ampi e riappropriarsene significa sottrarre cellule al mercato e contribuire a riequilibrare una realtà in cui la produzione materiale è concentrata in poche affaticate mani, oppure richiede un insostenibile apporto di energia fossile per i macchinari e i sistemi di produzione. Questo manuale si rivolge agli individui ma cerca anche risposte collettive, nel senso che vuole ispirare e aiutare comportamenti attraverso dettagli pratici e imitabili della conversione ecologico-sociale, ma anche empatica (rispettosa dei viventi) e autogestita.
-
- Messaggi: 4908
- Iscritto il: mar nov 14, 2006 7:43 pm
- Controllo antispam: cinque
- Località: mantova
- Contatta:
"Bambini e animali"
le radici dell'affetto e della crudeltà
Le radici dell'affetto e della crudeltà, di Frank Ascione un libro che dimostra come, spesso, le violenze sugli animali possono essere un campanello d'allarme di analoghi comportamenti su esseri umani deboli come, ad esempio, i bambini.
La tesi è interessantissima poiché molti rinfacciano a quanti si occupano di animali che esistono problemi più gravi e, tra questi, quelli riguardanti i bambini sono tra i più citati.
L'autore è Frank Ascione, professore presso il Dipartimento di Psicologia della Utah State University negli USA e da anni si occupa del tema del libro.
È opinione unanime che le crudeltà che i bambini mettono in atto verso gli animali possono preludere ad atteggiamenti e comportamenti antisociali da adulti.
Così il Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, ossia il manuale utilizzato per diagnosticare le patologie psichiatriche, ha inserito la crudeltà fisica sugli animali tra i sintomi del Disturbo della condotta.
le radici dell'affetto e della crudeltà
Le radici dell'affetto e della crudeltà, di Frank Ascione un libro che dimostra come, spesso, le violenze sugli animali possono essere un campanello d'allarme di analoghi comportamenti su esseri umani deboli come, ad esempio, i bambini.
La tesi è interessantissima poiché molti rinfacciano a quanti si occupano di animali che esistono problemi più gravi e, tra questi, quelli riguardanti i bambini sono tra i più citati.
L'autore è Frank Ascione, professore presso il Dipartimento di Psicologia della Utah State University negli USA e da anni si occupa del tema del libro.
È opinione unanime che le crudeltà che i bambini mettono in atto verso gli animali possono preludere ad atteggiamenti e comportamenti antisociali da adulti.
Così il Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders, ossia il manuale utilizzato per diagnosticare le patologie psichiatriche, ha inserito la crudeltà fisica sugli animali tra i sintomi del Disturbo della condotta.
mi è arrivato stasera il libro della AgireOra Edizioni, "Decidi di stare bene" di Luciana Baroni e Hans Diehl. insieme, ho acquistato "Impariamo a mangiare sano con i cibi vegetali".
i due libri mi sono arrivati avvolti nelle pagine di Tuttosport, contenuti in una scatola di scarpe della Nike!!! o_O ...orrore e risate...
i due libri mi sono arrivati avvolti nelle pagine di Tuttosport, contenuti in una scatola di scarpe della Nike!!! o_O ...orrore e risate...
-
- Messaggi: 4908
- Iscritto il: mar nov 14, 2006 7:43 pm
- Controllo antispam: cinque
- Località: mantova
- Contatta:
"Figli vegetariani"
La dieta vegetariana per i bambini e gli adolescenti
(di Luciano Proietti)
È opinione diffusa, confermata anche dalla maggioranza dei medici, che dalla nascita fino ai 18 anni, nel periodo più importante per lo sviluppo del corpo e dell’intelligenza dell’essere umano, il consumo di carne, latte e uova, ossia delle cosiddette proteine animali, sia assolutamente indispensabile. Ma è proprio vero?
Luciano Proietti, medico pediatra con alle spalle un’esperienza sul campo, oltre che padre di tre figli, ci spiega invece come allo stato delle conoscenze scientifiche attuali non solo sia possibile, ma vada sostenuta la scelta di un’alimentazione vegetariana nel bambino.
Queste considerazioni sono il frutto di una lunga ricerca svolta dall’autore con l’ausilio del Centro di auxologia della Clinica pediatrica dell’Università di Torino e di una raccolta di dati sui bambini vegetariani italiani, in collaborazione con l’Associazione Vegetariana Italiana (AVI), la Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana (SSNV) e i Centri di Nascita Naturale.
Ne è risultata una banca dati con più di 2mila bambini cresciuti con una dieta lacto-ovo-vegetariana (la maggior parte) e lacto-vegetariana o vegana, in modo esclusivo almeno fino ai 3 anni e in molti casi mantenuta anche successivamente.
Un’alimentazione povera di proteine animali infatti, non solo è compatibile con le indicazioni dei LARN (Livelli di Assunzione Raccomandata dei Nutrienti), ma nei primi due, tre anni di vita dovrebbe essere l’alimentazione raccomandata essendo la più fisiologica e quindi la più salutare. Negli anni successivi la dieta vegetariana e vegana può diventare anche uno spunto per invitare il bambino a riflettere e comprendere l’importanza del rispetto di se stessi, degli altri animali e dell’ambiente. Ecco perché la scelta vegetariana è un investimento in «salute» di proporzioni enormi per la società futura.
La dieta vegetariana per i bambini e gli adolescenti
(di Luciano Proietti)
È opinione diffusa, confermata anche dalla maggioranza dei medici, che dalla nascita fino ai 18 anni, nel periodo più importante per lo sviluppo del corpo e dell’intelligenza dell’essere umano, il consumo di carne, latte e uova, ossia delle cosiddette proteine animali, sia assolutamente indispensabile. Ma è proprio vero?
Luciano Proietti, medico pediatra con alle spalle un’esperienza sul campo, oltre che padre di tre figli, ci spiega invece come allo stato delle conoscenze scientifiche attuali non solo sia possibile, ma vada sostenuta la scelta di un’alimentazione vegetariana nel bambino.
Queste considerazioni sono il frutto di una lunga ricerca svolta dall’autore con l’ausilio del Centro di auxologia della Clinica pediatrica dell’Università di Torino e di una raccolta di dati sui bambini vegetariani italiani, in collaborazione con l’Associazione Vegetariana Italiana (AVI), la Società Scientifica di Nutrizione Vegetariana (SSNV) e i Centri di Nascita Naturale.
Ne è risultata una banca dati con più di 2mila bambini cresciuti con una dieta lacto-ovo-vegetariana (la maggior parte) e lacto-vegetariana o vegana, in modo esclusivo almeno fino ai 3 anni e in molti casi mantenuta anche successivamente.
Un’alimentazione povera di proteine animali infatti, non solo è compatibile con le indicazioni dei LARN (Livelli di Assunzione Raccomandata dei Nutrienti), ma nei primi due, tre anni di vita dovrebbe essere l’alimentazione raccomandata essendo la più fisiologica e quindi la più salutare. Negli anni successivi la dieta vegetariana e vegana può diventare anche uno spunto per invitare il bambino a riflettere e comprendere l’importanza del rispetto di se stessi, degli altri animali e dell’ambiente. Ecco perché la scelta vegetariana è un investimento in «salute» di proporzioni enormi per la società futura.
Ho assistito ad una sua conferenza, devo dire che il libro è molto bello...
da leggere
Noi abbiamo un sogno
Riflessioni ed emozioni nel rispetto degli animali
di Annamaria Manzoni
ed. Tascabili Bompiani, 2006
Per prendere atto di un vero e proprio disastro in termini di sofferenza animale di cui siamo quotidianamente responsabili.
da leggere
Noi abbiamo un sogno
Riflessioni ed emozioni nel rispetto degli animali
di Annamaria Manzoni
ed. Tascabili Bompiani, 2006
Per prendere atto di un vero e proprio disastro in termini di sofferenza animale di cui siamo quotidianamente responsabili.
-
- Messaggi: 4908
- Iscritto il: mar nov 14, 2006 7:43 pm
- Controllo antispam: cinque
- Località: mantova
- Contatta:
"UN MONDO SBAGLIATO"
storia della distruzione della natura, degli animali e dell'umanità
(Sonda 2007) curata da Oltre la specie
Non siamo stati condannati, se non da noi stessi, a diventare quel che siamo.
La sete di dominio non è nel nostro codice genetico.
Quella di Mason è l’analisi delle radici storiche e culturali della credenza occidentale secondo cui Dio avrebbe conferito all’uomo il dominio assoluto sull’intero creato.
La riduzione in schiavitù degli animali a fini bellici o per l’allevamento operata dalle società basate sull’agricoltura ha lacerato l’antico legame e il senso di fratellanza che l’uomo ha da sempre provato nei confronti degli altri animali, permettendo così la nascita di una cultura alienata dalla natura.
Si è così alterato profondamente il nostro rapporto con essa, con noi stessi e soprattutto quello con gli altri animali, di cui abbiamo bisogno «come compagni, come stimolatori di empatia e di cura, come strumenti per alimentare e plasmare la nostra mente e come parenti che ci ricordino la nostra vicinanza al resto del mondo vivente».
L’autore ci presenta il conto che tale isolazionismo ha comportato in termini di perdita di consapevolezza, di capacità di ispettare la natura e di volontà di controllare le nostre derive distruttive: è proprio il nostro modo di vedere e considerare gli animali che sta alla base dell’attuale crisi ambientale e della relazione tra questa e le altre forme di oppressione sociale: la guerra, la violenza
http://www.promiseland.it/view.php?id=2131
storia della distruzione della natura, degli animali e dell'umanità
(Sonda 2007) curata da Oltre la specie
Non siamo stati condannati, se non da noi stessi, a diventare quel che siamo.
La sete di dominio non è nel nostro codice genetico.
Quella di Mason è l’analisi delle radici storiche e culturali della credenza occidentale secondo cui Dio avrebbe conferito all’uomo il dominio assoluto sull’intero creato.
La riduzione in schiavitù degli animali a fini bellici o per l’allevamento operata dalle società basate sull’agricoltura ha lacerato l’antico legame e il senso di fratellanza che l’uomo ha da sempre provato nei confronti degli altri animali, permettendo così la nascita di una cultura alienata dalla natura.
Si è così alterato profondamente il nostro rapporto con essa, con noi stessi e soprattutto quello con gli altri animali, di cui abbiamo bisogno «come compagni, come stimolatori di empatia e di cura, come strumenti per alimentare e plasmare la nostra mente e come parenti che ci ricordino la nostra vicinanza al resto del mondo vivente».
L’autore ci presenta il conto che tale isolazionismo ha comportato in termini di perdita di consapevolezza, di capacità di ispettare la natura e di volontà di controllare le nostre derive distruttive: è proprio il nostro modo di vedere e considerare gli animali che sta alla base dell’attuale crisi ambientale e della relazione tra questa e le altre forme di oppressione sociale: la guerra, la violenza
http://www.promiseland.it/view.php?id=2131
-
- Messaggi: 4908
- Iscritto il: mar nov 14, 2006 7:43 pm
- Controllo antispam: cinque
- Località: mantova
- Contatta:
"Diritti animali:
storia e antropologia di un movimento"
Autore: Tonutti Sabrina
Editore: Forum Edizioni
Data di Pubblicazione: 2007
La pubblicazione ricostruisce, per la prima volta in Italia, la storia del movimento per i diritti degli animali, ripercorrendone la diffusione in ambito europeo ed italiano a partire dalla genesi risalente all'Inghilterra di inizio Ottocento. Attraverso l'analisi storica e socio-antropologica vengono messi in evidenza gli elementi di continuità e di rottura fra animalismo e zoofilia e vengono analizzati i tratti caratterizzanti della mobilitazione animalista attuale, descrivendo e contestualizzando gli eventi di un fenomeno che spesso assurge agli onori della cronaca.
Chi è realmente 'animalista'? Si possono accomunare i 'gruppi di azione diretta' e i volontari che si prendono cura dei cani abbandonati? Che differenza c'è fra 'animalismo' e 'vegetarismo'? Che differenza c'è tra 'vegetariano' e 'vegan'? Il volume dà risposta a questi e altri quesiti, inserendoli in una cornice complessiva che permette di comprendere gli aspetti salienti del 'movimento per i diritti animali' nella sua veste di 'movimento sociale'.
storia e antropologia di un movimento"
Autore: Tonutti Sabrina
Editore: Forum Edizioni
Data di Pubblicazione: 2007
La pubblicazione ricostruisce, per la prima volta in Italia, la storia del movimento per i diritti degli animali, ripercorrendone la diffusione in ambito europeo ed italiano a partire dalla genesi risalente all'Inghilterra di inizio Ottocento. Attraverso l'analisi storica e socio-antropologica vengono messi in evidenza gli elementi di continuità e di rottura fra animalismo e zoofilia e vengono analizzati i tratti caratterizzanti della mobilitazione animalista attuale, descrivendo e contestualizzando gli eventi di un fenomeno che spesso assurge agli onori della cronaca.
Chi è realmente 'animalista'? Si possono accomunare i 'gruppi di azione diretta' e i volontari che si prendono cura dei cani abbandonati? Che differenza c'è fra 'animalismo' e 'vegetarismo'? Che differenza c'è tra 'vegetariano' e 'vegan'? Il volume dà risposta a questi e altri quesiti, inserendoli in una cornice complessiva che permette di comprendere gli aspetti salienti del 'movimento per i diritti animali' nella sua veste di 'movimento sociale'.
-
- Messaggi: 10
- Iscritto il: mer nov 28, 2007 10:12 am
-
- Messaggi: 4908
- Iscritto il: mar nov 14, 2006 7:43 pm
- Controllo antispam: cinque
- Località: mantova
- Contatta:
Ciaonontrovoilnome ha scritto:Qualcuno sa consigliarmi qualche libro sul fruttarismo?
per il momento conosco questo:
"Un ettaro di libertà"
perchè diventare igienisti-fruttariani
e impiantare un frutteto biologico
Questo libro propone un modello di alimentazione igienista basato sulla frutta e spiega come e perchè è importante impiantare un frutteto biologico di circa un ettaro.. Inoltre il fruttarismo è una filosofia di vita che conduce ad una rivoluzione nonviolenta....
ho appena iniziato a leggere questo interessante libro:
http://www.webster.it/data/images/BIT/0 ... 30207g.jpg
A SCUOLA DI ANIMALI, Pensieri a confronto per un nuovo rapporto, di falchetti E. e Caravita S.
Descrizione (tratta da: libreriauniversitaria.it):
Una serie di interrogativi sorgono spontanei quando si pensa a un'educazione sugli animali e al rapporto con gli animali. Questi sono al contempo fonte alimentare e di piacere estetico, compagni di viaggio, simboli, stereotipi, sostituti, veicoli di emozioni ecc.: quanto di tutto questo viene preso in considerazione nelle prospettive educative? Come viviamo la contraddizione tra messaggi di biofilia e di utilitarismo sugli animali? Fino a che punto le capacità di analizzare criticamente messaggi impliciti contenuti nell'informazione diffusa dai media fanno parte degli obiettivi educativi? "A scuola di animali" si propone di offrire un confronto di esperienze per analizzare in maniera approfondita i diversi modi di considerare gli animali.
http://www.webster.it/data/images/BIT/0 ... 30207g.jpg
A SCUOLA DI ANIMALI, Pensieri a confronto per un nuovo rapporto, di falchetti E. e Caravita S.
Descrizione (tratta da: libreriauniversitaria.it):
Una serie di interrogativi sorgono spontanei quando si pensa a un'educazione sugli animali e al rapporto con gli animali. Questi sono al contempo fonte alimentare e di piacere estetico, compagni di viaggio, simboli, stereotipi, sostituti, veicoli di emozioni ecc.: quanto di tutto questo viene preso in considerazione nelle prospettive educative? Come viviamo la contraddizione tra messaggi di biofilia e di utilitarismo sugli animali? Fino a che punto le capacità di analizzare criticamente messaggi impliciti contenuti nell'informazione diffusa dai media fanno parte degli obiettivi educativi? "A scuola di animali" si propone di offrire un confronto di esperienze per analizzare in maniera approfondita i diversi modi di considerare gli animali.
FRATELLI FRILLI EDITORI
A cura di
C.T. Butler, Keith McHenry
Titolo
Food Not Bombs
Traduzione
Luca Villa, Nicoletta Marchese, Alessandro Cavalieri
Collana
Contromercato (13)
Formato
12 x 16,5
ISBN
88-87923-46-9
Pagine 176
In libreria
Settembre 2002
Prezzo € 6,00
Il libro: Grandi quantità di cibo buono, e spesso ancora confezionato, si trovano in mezzo a scatoloni rotti e nei bidoni della spazzatura dei paesi ricchi dell'occidente.
Nei soli Stati Uniti vengono buttati via approssimativamente 22 milioni di chili di cibo ogni anno. Sarebbe sufficiente un decimo di questi per sconfiggere la fame nel paese, che nonostante la sua ricchezza è afflitto da un'altissima percentuale di senzatetto, poveri, disadattati ed affamati.
Negli Stati Uniti, paese in cui sono sorti i primi gruppi, gli attivisti di Food Not Bombs recuperano una parte del cibo avanzato prima che sia buttato via e lo distribuiscono alle persone affamate. Nell'ambito delle loro attività, costituiscono delle comunità volte a focalizzare l'attenzione su quelle che sono le priorità deviate di corporazioni, governi e società, le cui politiche portano molti alla fame, anche nei paesi ricchi.
Food Not Bombs offre consigli dettagliati, ricavati da centinaia di gruppi di associati in tutto il mondo, su come raccogliere cibo fresco gratuitamente, cucinarlo in maniera semplice e nutriente, su come trasformare il pranzo in un evento politico, come rapportarsi con le autorità locali, i media e il vicinato.
Forma un gruppo Food Not Bombs nella tua città. In questo modo darai sia un concreto servizio a chi ha fame, sia un forte e semplice messaggio al pubblico: Food Not Bombs!
I curatori:
C.T. Lawrence Butler: insieme ad un gruppo di amici ha fondato, nel 1980, a Cambridge il gruppo Food not Bombs. Attualmente vive a Washington. E' padre, autore, attivista politico, femminista, educatore alla nonviolenza e cuoco vegetariano.
Keith McHenry: ha creato nel 1980, insieme ad un gruppo di amici il collettivo Food not bombs e nel 1988 a fondato a San Francisco un secondo gruppo. Da allora è stata arrestata più di 100 volte per aver servito gratuitamente pasti per le strade della città.
"Il pugno è chiuso e levato verso l´ alto, ma nella mano stringe una carota. E la scritta che affianca il logo dice il resto: Food Not Bombs, cibo e non bombe. Sono il simbolo e lo slogan di un movimento nato negli Stati Uniti 22 anni fa, che oggi conta 200 gruppi attivi in tutto il mondo, dall'Europa al giappone, e sta muovendo i primi passi anche in Italia. A partire da un´idea semplice: combattere il paradosso della povertà nei paesi ricchi recuperando "sul campo" gli sprechi dell´ industria alimentare. E cucinando pasti rigorosamente vegetariani, per strada e nei parchi pubblici, per chi ha il problema quotidiano della fame: senzatetto e non solo."
"Ora questo libricino vuole essere un incitamento all´opera, per distribuire cibo gratuitamente nelle grandi città della penisola e in ogni luogo dove se ne scorga il bisogno. Se una prima parte è dedicata alle motivazioni ideologiche di una simile scelta, la seconda contiene tutti i consigli necessari per svolgere al meglio questa attività. Si va infatti dall´ organizzazione interna del gruppo (metodi di comunicazione compresi), alle modalità di raccolta del cibo (perché "ogni tappa dell´industria alimentare può essere una risorsa potenziale di raccolta del cibo, dalla vendita all'ingrosso a quella al dettaglio, dalla produzione alla distribuzione"); dai consigli legali, perché chi si dedica a questa attività non cerca certo l´appoggio e i permessi delle istituzioni (né può sperarlo); ad un praticissimo ricettario adatto ad una cucina di strada aperta a centinaia di persone."
-
- Messaggi: 4908
- Iscritto il: mar nov 14, 2006 7:43 pm
- Controllo antispam: cinque
- Località: mantova
- Contatta:
"Dal cioccolato alla morfina"
Tutto quello che dovete sapere sulle sostanze che alterano la mente
Autore Weil Andrew; Rosen Winifred
Negli ultimi cinque anni è raddoppiato in Italia il consumo di droghe da parte dei ragazzi con un'età compresa fra i 15 e i 24 anni, il Prozac è diventato prescrivibile ai bambini di 8 anni, mentre non accenna a spegnersi la polemica sull'uso terapeutico della cannabis. Questi flash offrono lo scenario in cui viene pubblicato questo volume: un libro serio dal taglio divulgativo, ma soprattutto privo di tabù sullo sterminato (e spesso misconosciuto) universo delle droghe. Gli autori - due statunitensi che hanno a lungo studiato gli effetti delle sostanze psicoattive - analizzano con chiarezza e dovizia di particolari i pro e i contro delle droghe, offrendo così un breviario significativo per conoscere queste sostanze. Il risultato è una lunga carrellata che aiuta il lettore a inquadrare ogni possibile "droga" spiegandone l'uso e l'eventuale abuso a molte categorie di persone.
http://www.ndanet.it/scheda_cioccomorfina.php
Tutto quello che dovete sapere sulle sostanze che alterano la mente
Autore Weil Andrew; Rosen Winifred
Negli ultimi cinque anni è raddoppiato in Italia il consumo di droghe da parte dei ragazzi con un'età compresa fra i 15 e i 24 anni, il Prozac è diventato prescrivibile ai bambini di 8 anni, mentre non accenna a spegnersi la polemica sull'uso terapeutico della cannabis. Questi flash offrono lo scenario in cui viene pubblicato questo volume: un libro serio dal taglio divulgativo, ma soprattutto privo di tabù sullo sterminato (e spesso misconosciuto) universo delle droghe. Gli autori - due statunitensi che hanno a lungo studiato gli effetti delle sostanze psicoattive - analizzano con chiarezza e dovizia di particolari i pro e i contro delle droghe, offrendo così un breviario significativo per conoscere queste sostanze. Il risultato è una lunga carrellata che aiuta il lettore a inquadrare ogni possibile "droga" spiegandone l'uso e l'eventuale abuso a molte categorie di persone.
http://www.ndanet.it/scheda_cioccomorfina.php
Ultima modifica di Daria il dom gen 06, 2008 5:17 pm, modificato 1 volta in totale.