anidride solforosa in semi e frutta secca
anidride solforosa in semi e frutta secca
Leggo su "Gruppi sanguigni e dieta" di V.Mangani e A.Panfili a pag.62 che "semi e frutta secca possono contenere anidride solforosa". Qualcuno saprebbe dirmi di più su questo argomento, e se c'è qualche rischio correlato al consumo di semi e frutta secca? Premetto che io la prendo solo biologica, quindi non ci dovrebbero essere problemi legati a sostanze utilizzate per l'essicazione e la conservazione.
Re: anidride solforosa in semi e frutta secca
Si è vero; è utilizzato come conservante per prevenire la formazione di microbi e muffe e per preservare dall'ossidazione.pispola ha scritto:Leggo su "Gruppi sanguigni e dieta" di V.Mangani e A.Panfili a pag.62 che "semi e frutta secca possono contenere anidride solforosa". Qualcuno saprebbe dirmi di più su questo argomento, e se c'è qualche rischio correlato al consumo di semi e frutta secca? Premetto che io la prendo solo biologica, quindi non ci dovrebbero essere problemi legati a sostanze utilizzate per l'essicazione e la conservazione.
Anche frutta essiccata può contenerne; ad esempio le albicocche secche di color arancione ne contengono quasi sicuramente altrimenti diventerebbero marroni.
L'utilizzo maggiore si ha nel settore enologico; non credo esista vino che non ne contenga, neanche quello pigiato con i piedi.
Può portare seri problemi di allergia nei soggetti predisposti
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Re: anidride solforosa in semi e frutta secca
Credo sia così un po' per tutti i tipi di alimenti confezionati e quindi conservati...marino70 ha scritto: Si è vero; è utilizzato come conservante per prevenire la formazione di microbi e muffe e per preservare dall'ossidazione.
Anche frutta essiccata può contenerne; ad esempio le albicocche secche di color arancione ne contengono quasi sicuramente altrimenti diventerebbero marroni.
L'utilizzo maggiore si ha nel settore enologico; non credo esista vino che non ne contenga, neanche quello pigiato con i piedi.
Può portare seri problemi di allergia nei soggetti predisposti
magari non si chiamerà anidride solforosa ma sarà sempre un conservante e sicuramente bene non ci fa.
Ogni tipo di cibo confezionato ha il suo bel conservante, dalla frutta secca al vino... preferisco non pensarci!
Grazie delle risposte. Volevo sapere se era una sostanza presente di per sè nella frutta secca, ma mi tranquillizzate dicendo che è qualcosa che aggiungono per conservarla.
Effettivamente adesso si spiega meglio il fatto che le albicocche secche che vedo nel negozio biologico sono scurissime, mentre quelle che vedo al supermercato sono di un arancione sospettosamente smagliante...
Effettivamente adesso si spiega meglio il fatto che le albicocche secche che vedo nel negozio biologico sono scurissime, mentre quelle che vedo al supermercato sono di un arancione sospettosamente smagliante...
Re: anidride solforosa in semi e frutta secca
esatto.marino70 ha scritto: L'utilizzo maggiore si ha nel settore enologico; non credo esista vino che non ne contenga, neanche quello pigiato con i piedi.
Può portare seri problemi di allergia nei soggetti predisposti
io sono tra le persone allergiche ai solfiti, e per questo non bevo alcun tipo di vino, dato che è sempre presente anche in quelli biologici.
Re: anidride solforosa in semi e frutta secca
Esatto; l'impiego dei solfiti in enologia ha diversi scopi (bloccare lo sviluppo dei batteri, favorire una buona fermentazione, bloccare le ossidazioni prodotte dagli enzimi, ecc ec). Esistono comunque tecnologie alternative che molti produttori di vini biologici mettono in pratica.Orsa ha scritto:esatto.marino70 ha scritto: L'utilizzo maggiore si ha nel settore enologico; non credo esista vino che non ne contenga, neanche quello pigiato con i piedi.
Può portare seri problemi di allergia nei soggetti predisposti
io sono tra le persone allergiche ai solfiti, e per questo non bevo alcun tipo di vino, dato che è sempre presente anche in quelli biologici.
Purtroppo però c'è una prerogativa alla quale nessuno vuole/può rinunciare; mantiene nel vino rosso il colore caratteristico evitando che con il tempo viri al marrone.
C'è da dire che il disciplinare per la produzione di vini biologici è decisamente più rigido della normativa italiana per l'uso dei solfiti
Re: anidride solforosa in semi e frutta secca
Cerco di non demonizzare mai niente; l'utilizzo dei conservanti nell'industria alimentare ha come principale obiettivo la possibilità di mantenere inalterate le caratteristiche per molto tempo rallentando il naturale deterioramento. Oltre a garantire un'aspetto migliore (dettaglio comunque trascurabilissimo) in diversi casi preservano da tossine molto dannose per l'uomo (sicuramente più del conservante).biankonera ha scritto:Credo sia così un po' per tutti i tipi di alimenti confezionati e quindi conservati...marino70 ha scritto: Si è vero; è utilizzato come conservante per prevenire la formazione di microbi e muffe e per preservare dall'ossidazione.
Anche frutta essiccata può contenerne; ad esempio le albicocche secche di color arancione ne contengono quasi sicuramente altrimenti diventerebbero marroni.
L'utilizzo maggiore si ha nel settore enologico; non credo esista vino che non ne contenga, neanche quello pigiato con i piedi.
Può portare seri problemi di allergia nei soggetti predisposti
magari non si chiamerà anidride solforosa ma sarà sempre un conservante e sicuramente bene non ci fa.
Ogni tipo di cibo confezionato ha il suo bel conservante, dalla frutta secca al vino... preferisco non pensarci!
Purtroppo sono sempre maggiori le allergie causate dai conservanti e sempre più difficile scoprirle.
Purtroppo l'abitudine all'utilizzo di prodotti confezionati (per praticità) a prodotti fuori stagione (per gola) o a prodotti esotici (qui ci sta anche la moda del momento) ci espone continuamente ai conservanti.
L'anidride solforosa è un gas, che viene usato come conservante negli alimenti.
da wikipedia:
Effetti sull'uomo e sull'ambiente:
Il diossido ed il triossido di zolfo (anidride solforosa) (SO2 ed SO3, indicati con il termine generale SOx), sono i principali inquinanti atmosferici a base di zolfo. La principale fonte di inquinamento è costituita dalla combustione di combustibili fossili (carbone e derivati del petrolio) in cui lo zolfo è presente come impurezza.
Il biossido di zolfo è un forte irritante delle vie respiratorie; un’esposizione prolungata a concentrazioni anche minime (alcune parti per miliardo, ppb) può comportare faringiti, affaticamento e disturbi a carico dell'apparato sensorio.
È inoltre accertata una sinergia dannosa in caso di esposizione combinata con il particolato, dovuto probabilmente alla capacità di quest'ultimo di trasportare il biossido di zolfo nelle zone respiratorie del polmone profondo.
A partire dal 1980 le emissioni provocate direttamente dall'uomo (a causa di riscaldamento e traffico) sono notevolmente diminuite grazie all'utilizzo sempre crescente del metano e alla diminuzione della quantità di zolfo contenuta nel gasolio e in altri combustibili liquidi e solidi. Rimangono più preoccupanti le emissioni dovute alla presenza di centrali termoelettriche.
Negli alimenti il suo codice è E220
Nei cibi viene usato sinteticamente in:
E220
Baccala', gamberi e conserve, crostacei freschi o congelati, frutta secca,
sott' aceto e sott' olio, marmellate e confetture, aceto, vini, bevande a
base di succo di frutta, funghi secchi, uve trattamento post raccolta.
Alcune accuse a danno della salute:
Provoca perdita di calcio e distrugge la vitamina B1. In alcune mie letture ricordo che autori lo additavano a MUTAGENO.
Per quanto mi riguarda io cerco di tenerlo alla larga. Cerco di comprare fichi secchi, uvetta etc essiccati in maniera naturale.
Anche il grande igienista Herbert Shelton raccomandava: "Mi raccomando NON mangiate futta secca che sia stata solforata..."
per me è da evitare...
saluti
da wikipedia:
Effetti sull'uomo e sull'ambiente:
Il diossido ed il triossido di zolfo (anidride solforosa) (SO2 ed SO3, indicati con il termine generale SOx), sono i principali inquinanti atmosferici a base di zolfo. La principale fonte di inquinamento è costituita dalla combustione di combustibili fossili (carbone e derivati del petrolio) in cui lo zolfo è presente come impurezza.
Il biossido di zolfo è un forte irritante delle vie respiratorie; un’esposizione prolungata a concentrazioni anche minime (alcune parti per miliardo, ppb) può comportare faringiti, affaticamento e disturbi a carico dell'apparato sensorio.
È inoltre accertata una sinergia dannosa in caso di esposizione combinata con il particolato, dovuto probabilmente alla capacità di quest'ultimo di trasportare il biossido di zolfo nelle zone respiratorie del polmone profondo.
A partire dal 1980 le emissioni provocate direttamente dall'uomo (a causa di riscaldamento e traffico) sono notevolmente diminuite grazie all'utilizzo sempre crescente del metano e alla diminuzione della quantità di zolfo contenuta nel gasolio e in altri combustibili liquidi e solidi. Rimangono più preoccupanti le emissioni dovute alla presenza di centrali termoelettriche.
Negli alimenti il suo codice è E220
Nei cibi viene usato sinteticamente in:
E220
Baccala', gamberi e conserve, crostacei freschi o congelati, frutta secca,
sott' aceto e sott' olio, marmellate e confetture, aceto, vini, bevande a
base di succo di frutta, funghi secchi, uve trattamento post raccolta.
Alcune accuse a danno della salute:
Provoca perdita di calcio e distrugge la vitamina B1. In alcune mie letture ricordo che autori lo additavano a MUTAGENO.
Per quanto mi riguarda io cerco di tenerlo alla larga. Cerco di comprare fichi secchi, uvetta etc essiccati in maniera naturale.
Anche il grande igienista Herbert Shelton raccomandava: "Mi raccomando NON mangiate futta secca che sia stata solforata..."
per me è da evitare...
saluti
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Re: anidride solforosa in semi e frutta secca
Esiste un modo per limitare i danni ad esempio mettendo a bagno in acqua e bicarbonato oppure con una cottura veloce?
Sono precauzioni inutili?
Sono precauzioni inutili?
Re: anidride solforosa in semi e frutta secca
ora con l'introduzione dei vini vegani le cose sono cambiate