"Senza il suo contributo geniale"

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IL Cavallo Bianco
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"Senza il suo contributo geniale"

Messaggio da IL Cavallo Bianco » lun ott 08, 2007 7:13 pm

TECNOLOGIA & SCIENZA
La soddisfazione di Novelli: "Senza il suo contributo geniale
non saremmo neanche in grado di immaginare certi sviluppi"
"Capecchi ha aperto le porte del futuro"
I colleghi italiani festeggiano il Nobel
Vescovi: "Riconoscimento più che meritato, ha cambiato
radicalmente un intero settore della scienza"


Mario Capecchi a Bologna: l'ateneo gli ha conferito la laurea honoris causa in biotecnologie mediche lo scorso maggio
ROMA - Un premio meritato, da molti atteso, a coronamento di una carriera lunga e importante, segnata da studi fortemente innovativi. Sono concordi i maggiori scienziati italiani nel commentare il Nobel per la medicina attribuito a Mario Capecchi.

"Sono doppiamente felice per il Nobel a Capecchi: primo perché è un amico, secondo perché le sue ricerche pionieristiche hanno aperto la strada alla medicina del futuro". E' questo il commento a caldo di Giuseppe Novelli, genetista dell'Università di Tor Vergata, al conferimento del riconoscimento allo studioso di origini italiane trapiantato sin da bambino negli Stati Uniti. "E' stato l'inventore dei topi transgenici e con la sua tecnica di gene targeting è stato il primo a mettere a punto un metodo per bloccare i singoli geni dei topi lasciando inalterati gli altri 22 mila". Novelli, uno dei pochi in Italia a utilizzare la stessa tecnica, è convinto che il Premio Nobel a Capecchi era dovuto oltre che atteso. "Grazie alle sue scoperte oggi siamo in grado di bloccare i singoli geni di pazienti malati e di sostituirli con geni sani estratti dalle cellule staminali", prosegue il genetista, "questa è la terapia genica, la frontiera della medicina che, senza il lavoro geniale di Capecchi, oggi non saremmo nemmeno in grado di immaginare".

"E' molto probabile che l'assegnazione del premio Nobel per la medicina a tre scienziati che hanno studiato le cellule staminali embrionali, compreso l'italiano Mario Capecchi, rappresenti anche un messaggio politico alla comunità internazionale. Un messaggio di sostegno a questo filone di ricerca avversato da più parti per ragioni etiche". Così Giulio Cossu, professore di istologia all'università di Milano ed esperto di staminali, commenta il premio. "Tutti i ricercatori del mondo - aggiunge - sono convinti che le cellule staminali, embrionali o adulte, vadano studiate". L'esperto italiano sottolinea anche come le scoperte degli scienziati premiati oggi "abbiano fatto compiere un passo importante nella ricerca, modificando di fatto le sorti di biologia e genetica, cambiando il volto della scienza".

Un riconoscimento "più che meritato", per Angelo Vescovi, professore di Biologia cellulare all'Università di Milano Bicocca. "Le loro scoperte - dice - hanno cambiato radicalmente un intero settore della scienza. Dunque valgono il Nobel. L'uso delle cellule staminali embrionali nella ricerca di base, sugli animali, ha aperto numerose e insostituibili strade".

Sul significato politico di un riconoscimento conferito a chi ha scoperto e utilizzato le staminali embrionali, su cui si concentrano dilemmi etici quando si parla di cellule umane, Vescovi è perplesso. "Non voglio credere a motivazioni di questa natura. L'istituzione che assegna il premio credo che abbia voluto premiare solo il lavoro scientifico. Su questi temi - conclude - dovremmo essere tutti un pò più sereni".



Republica (8 ottobre 2007)
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Mi viene in mente una storia molto significativa che invito a leggere nel seguente link
http://www.ilcavallobianco-perlaliberta ... stuma.html

AlanAdler
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Messaggio da AlanAdler » mar ott 09, 2007 2:28 am

Solite storie di ordinaria vivisezione...i mass media come al solito sparano la loro ottusità nei cervelli della gente...

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