pareri?

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lucrezio
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Messaggio da lucrezio » dom ago 19, 2007 4:42 pm

Anch'io sarei stato curioso di conoscere altre opinioni, ma fa lo stesso. Concordo con te con la teoria delle macchine ammazza-insetti se a te ha fatto cadere le braccia ti lascio indovinare che cosa possa avere fatto cadere a me. Saluti

vegan26
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Messaggio da vegan26 » dom ago 19, 2007 5:45 pm

Da vegana non mangio miele in primis perchè è così semplice sostituirlo con altri dolcificanti naturali che anche se le api che riesco a salvare da sola sono poche non vedo perchè non salvarle

Andare in macchina senza uccidere insetti invece è problematico e da vegana sono consapevole che degli insetti moriranno per colpa mia. Cerco quando posso di andare a piedi o in bicicletta, ma se non è possibile uso la macchina ed è inevitabile che ci saranno delle vittime.

Ma state commettendo un errore. L'esempio degli insetti inevitabilmente uccisi dalla macchina non giustifica in alcun modo il consumo del miele.

Forse dovrei spiegarmi meglio.

L'imperfezione del modo di agire vegan non può essere un punto debole di questo stile di vita, non può essere prova di incoerenza di un modo d'agire. Io vegana sono consapevole di uccidere tutti i giorni esseri viventi, ma questo non deve sottrarmi dalla mia missione: cercare, armata di buon senso, di ridurre al minimo il mio impatto sulle altre creature, qualunque sia la loro specie di appartenenza.

Anche chi parte per una missione umanitaria sarà in grado di aiutare solo un numero esiguo di persone vittime delle guerre e della povertà, ma questa sua "imperferzione" non deve impedirgli di partire perchè anche se per poche vite ne vale la pena.

Questo almeno è il mio modo di sentire
Ultima modifica di vegan26 il lun ago 20, 2007 8:11 am, modificato 1 volta in totale.

vegan26
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Messaggio da vegan26 » dom ago 19, 2007 6:01 pm

Infine, mi sembra molto meno instabile chi cammina a zig zag cercando di non calpestare margherite o fili d'erba rispetto a chi richiama l'incoerenza e l'imperfezione dei vegani per giustificare i mattatoi e le bistecche al sangue.

Se poi mettiamo a confronto le impronte ecologiche delle diverse diete scopriamo subito dove si nascondo le persone poco razionali

nuwanda
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Messaggio da nuwanda » dom ago 19, 2007 6:23 pm

Concordo con te vegan26.
se so che per produrre il miele viene fatto del male a qualche ape posso anche dire "vabbè, ne ammazzo tante andando in macchina..."
Ma se invece sono consapevole che per produrre il miele viene fatto del male anche solo a mezza ape, il miele non potrò mangiarlo, sarà per me una cosa impossibile.
Sembra una differenza linguistica, ma per me è la differenza.
I carnivori lo sanno da dove viene la carne che mangiano, ma non sono consapevoli. Se lo fossero, non riuscirebbero a mangiarla.
La stessa differenza che mi ha fatto eliminare latte e uova.
Il miele è la stessa cosa. Eliminato.

linda
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Messaggio da linda » dom ago 19, 2007 7:56 pm

nuwanda ha scritto:Concordo con te vegan26.
se so che per produrre il miele viene fatto del male a qualche ape posso anche dire "vabbè, ne ammazzo tante andando in macchina..."
Ma se invece sono consapevole che per produrre il miele viene fatto del male anche solo a mezza ape, il miele non potrò mangiarlo, sarà per me una cosa impossibile.
Sembra una differenza linguistica, ma per me è la differenza.
I carnivori lo sanno da dove viene la carne che mangiano, ma non sono consapevoli. Se lo fossero, non riuscirebbero a mangiarla.
La stessa differenza che mi ha fatto eliminare latte e uova.
Il miele è la stessa cosa. Eliminato.
eppure sai perfettamente (ne sei consapevole) che andando in macchina ne uccidi a milioni di insetti. eliminare anche quella?
quel che intendo dire è che ognuno agisce in base alla propria sensibilità e alle proprie capacità e di certo non si può stabilire quale comportamento sia maggiormente utile alla salvaguardia della natura. anche perchè spesso chi è vegan ha tanto cari gli animali ma acquista indumenti e scarpe in plastica o in materiale sintetico che sono molto dannosi alla natura e quindi agli animali stessi. o, come molti di quelli che conosco io, che si nutrono con cibi si vegan ma industriali ed alimentano un certo tipo di agricoltura inquinante ed assurda. insomma, la coerenza al 100% è follia, non è alla portata di un essere umano vivo, per lo meno se per coerenza intendiamo l'aderenza totale ad un principio assunto come assolutamente e sempre valido. a parer mio questo è fanatismo, soprattutto quando la coerenza con il principio mi spinge a giudicare chi non si comporta come me o a ritenermi migliore di chi ha altri valori, pur non potendo a conti fatti stabilire se la cosa sia o meno vera.

bookseller06
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Messaggio da bookseller06 » dom ago 19, 2007 8:31 pm

Sauro Martella ha scritto:perchè evidnetemente traggono profitto o divertimento solo dall'aumentare di polemiche sterili e pretestuose
A giudicare dalle cifre che chiedi per la pubblicità, disponibili qui http://www.promiseland.it/pub.php l'unico che fa profitti sei tu.
vegan26 ha scritto:Da vegana non mangio miele in primis perchè è così semplice sostituirlo con altri dolcificanti naturali che anche se le api che riesco a salvare da sola sono poche non vedo perchè non salvarle. Andare in macchina senza uccidere insetti invece è problematico e da vegana sono consapevole che degli insetti moriranno per colpa mia. Cerco quando posso di andare a piedi o in bicicletta, ma se non è possibile uso la macchina ed è inevitabile che ci saranno delle vittime.
Hai centrato perfettamente il problema: il miele è un alimento facilmente sostituibile, anche perché di zuccheri di quel tipo lì se ne può fare a meno, mentre invece a volte è proprio impossibile rinunciare all'automobile. Per ogni nostro comportamento dobbiamo sempre trovare la versione più cruelty free, e per il miele è facile, mentre non si può dire lo stesso per l'automobile.

nuwanda
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Messaggio da nuwanda » dom ago 19, 2007 9:44 pm

linda ha scritto:
eppure sai perfettamente (ne sei consapevole) che andando in macchina ne uccidi a milioni di insetti. eliminare anche quella?
quel che intendo dire è che ognuno agisce in base alla propria sensibilità e alle proprie capacità e di certo non si può stabilire quale comportamento sia maggiormente utile alla salvaguardia della natura. anche perchè spesso chi è vegan ha tanto cari gli animali ma acquista indumenti e scarpe in plastica o in materiale sintetico che sono molto dannosi alla natura e quindi agli animali stessi. o, come molti di quelli che conosco io, che si nutrono con cibi si vegan ma industriali ed alimentano un certo tipo di agricoltura inquinante ed assurda. insomma, la coerenza al 100% è follia, non è alla portata di un essere umano vivo, per lo meno se per coerenza intendiamo l'aderenza totale ad un principio assunto come assolutamente e sempre valido. a parer mio questo è fanatismo, soprattutto quando la coerenza con il principio mi spinge a giudicare chi non si comporta come me o a ritenermi migliore di chi ha altri valori, pur non potendo a conti fatti stabilire se la cosa sia o meno vera.
Infatti. Rinunciare alla macchina a volte è impossibile, e personalmente vado al lavoro con i mezzi pubblici e possiedo solo uno scooter che uso il meno possibile.
Rinunciare al miele invece è semplicissimo.
Per coerenza inoltre non intendo affatto l'aderenza totale a principi. Sono d'accordo con te, questo è fanatismo.
Io non mi pongo il problema di essere coerente. Se divento consapevole che un mio comportamento provoca della sofferenza o della disarmonia, se mi è possibile lo evito o lo modifico.
Così quando sono diventato consapevole del fatto che mangiare carne o pesce era una cosa orribile ho provato a smettere di farlo, ho provato a nutrirmi in modo vegetariano e la cosa ha funzionato alla grande per me.
Il mio corpo ha gradito molto il cambiamento, la mia mente lo ha gradito, e lo ha gradito il mio spirito.
Lo stesso processo è accaduto più avanti, in un passaggio naturale verso un'alimentazione vegana.
Non per coerenza, ma come conseguenza di una accresciuta consapevolezza. Non per obbedienza a un principio, assolutamente.
Vedere in una fetta di carne un cadavere non è un principio. E' semplicemente guardare la cosa per quella che è, senza giudizi, pregiudizi e condizionamenti.
Se mangiarla fosse necessario sarebbe fanatico e anche stupido porsi il solo problema. Magari ci si preoccuperebbe di far vivere il più possibile bene gli animali da sacrificare per la nostra sopravvivenza, e di rendere loro una morte assolutamente priva di dolore e angoscia.
Ma mangiare la carne non è affatto necessario, e allora perchè?
Perchè tanta violenza? Per mangiare?
Quando abbiamo a disposizione abbondanza di meraviglioso cibo vegetariano?
No, orribile. E' una questione di bellezza!
La coerenza al 100 per cento è pura follia, sono d'accordo con te. Ma se posso scegliere, scelgo la bellezza, non l'orrore.
E ti dò anche ragione sul fatto di giudicare gli altri perchè non riescono a vedere questa cosa. E' assurdo, anche io pochi anni fa non la vedevo.
Posso solo dirti che quando la vedi ti sembra incredibile non averlo potuto o voluto fare prima. E ti sembra incredibile che tanti altri ancora non la vedano.
Però dissento totalmente dal tuo finale.
Qui non si tratta di avere valori migliori di altri. Io non mi reputo eccezionale perchè sono vegano o vegetariano, no. Mi considero un semplice essere umano.
Non c'è granchè da stabilire. La verità è lampante, apparente, cristallina.
I fatti sono fatti.
Basta guardare uno dei tanti video di macelli che sono dappertutto in rete.
Uccidere animali indifesi e innocenti senza nessuna necessità, e senza nessuna necessità nutrirsi dei loro cadaveri è un comportamento orribile, barbaro, incivile, ripugnante, un fatto che offende e degrada il genere umano.

linda
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Messaggio da linda » lun ago 20, 2007 7:59 am

nuwanda ha scritto:
linda ha scritto:
eppure sai perfettamente (ne sei consapevole) che andando in macchina ne uccidi a milioni di insetti. eliminare anche quella?
quel che intendo dire è che ognuno agisce in base alla propria sensibilità e alle proprie capacità e di certo non si può stabilire quale comportamento sia maggiormente utile alla salvaguardia della natura. anche perchè spesso chi è vegan ha tanto cari gli animali ma acquista indumenti e scarpe in plastica o in materiale sintetico che sono molto dannosi alla natura e quindi agli animali stessi. o, come molti di quelli che conosco io, che si nutrono con cibi si vegan ma industriali ed alimentano un certo tipo di agricoltura inquinante ed assurda. insomma, la coerenza al 100% è follia, non è alla portata di un essere umano vivo, per lo meno se per coerenza intendiamo l'aderenza totale ad un principio assunto come assolutamente e sempre valido. a parer mio questo è fanatismo, soprattutto quando la coerenza con il principio mi spinge a giudicare chi non si comporta come me o a ritenermi migliore di chi ha altri valori, pur non potendo a conti fatti stabilire se la cosa sia o meno vera.
Infatti. Rinunciare alla macchina a volte è impossibile, e personalmente vado al lavoro con i mezzi pubblici e possiedo solo uno scooter che uso il meno possibile.
Rinunciare al miele invece è semplicissimo.
Per coerenza inoltre non intendo affatto l'aderenza totale a principi. Sono d'accordo con te, questo è fanatismo.
Io non mi pongo il problema di essere coerente. Se divento consapevole che un mio comportamento provoca della sofferenza o della disarmonia, se mi è possibile lo evito o lo modifico.
Così quando sono diventato consapevole del fatto che mangiare carne o pesce era una cosa orribile ho provato a smettere di farlo, ho provato a nutrirmi in modo vegetariano e la cosa ha funzionato alla grande per me.
Il mio corpo ha gradito molto il cambiamento, la mia mente lo ha gradito, e lo ha gradito il mio spirito.
Lo stesso processo è accaduto più avanti, in un passaggio naturale verso un'alimentazione vegana.
Non per coerenza, ma come conseguenza di una accresciuta consapevolezza. Non per obbedienza a un principio, assolutamente.
Vedere in una fetta di carne un cadavere non è un principio. E' semplicemente guardare la cosa per quella che è, senza giudizi, pregiudizi e condizionamenti.
Se mangiarla fosse necessario sarebbe fanatico e anche stupido porsi il solo problema. Magari ci si preoccuperebbe di far vivere il più possibile bene gli animali da sacrificare per la nostra sopravvivenza, e di rendere loro una morte assolutamente priva di dolore e angoscia.
Ma mangiare la carne non è affatto necessario, e allora perchè?
Perchè tanta violenza? Per mangiare?
Quando abbiamo a disposizione abbondanza di meraviglioso cibo vegetariano?
No, orribile. E' una questione di bellezza!
La coerenza al 100 per cento è pura follia, sono d'accordo con te. Ma se posso scegliere, scelgo la bellezza, non l'orrore.
E ti dò anche ragione sul fatto di giudicare gli altri perchè non riescono a vedere questa cosa. E' assurdo, anche io pochi anni fa non la vedevo.
Posso solo dirti che quando la vedi ti sembra incredibile non averlo potuto o voluto fare prima. E ti sembra incredibile che tanti altri ancora non la vedano.
Però dissento totalmente dal tuo finale.
Qui non si tratta di avere valori migliori di altri. Io non mi reputo eccezionale perchè sono vegano o vegetariano, no. Mi considero un semplice essere umano.
Non c'è granchè da stabilire. La verità è lampante, apparente, cristallina.
I fatti sono fatti.
Basta guardare uno dei tanti video di macelli che sono dappertutto in rete.
Uccidere animali indifesi e innocenti senza nessuna necessità, e senza nessuna necessità nutrirsi dei loro cadaveri è un comportamento orribile, barbaro, incivile, ripugnante, un fatto che offende e degrada il genere umano.
mi è molto piaciuto il tuo intervento ed il tuo tono pacato e riflessivo. purtroppo, per esperienza diretta molte persone che sono vegan, vegetariane si considerano migliori di chi non lo è e nel diritto di giudicare comportamenti e persone. e questo non lo trovo giusto. a scelta vegetariana e/o vegana è personale e per me non è pregiudizievole nell'approcciarmi all'altro, così come non lo è l'appartenere ad un credo religioso e/o politico e/o culturale diverso dal mio. per molti invece l'essere vegan è imprescindibile e motivo di discriminazione. e lo si è visto spessissimo anche su questo forum. l'intervento fatto sul forum di Fabrizio a me era piaciuto, perchè pacato ed anche molto dolce, pur non condividendone il senso in assoluto.
riguardo l'uccidere animali, beh anche qui io farei dei distinguo. ci sono culture diverse, credo diversi... non è un valore assoluto la vita dell'animale, così come non lo è in tante culture la vita di un uomo. certo, io non condivido, ma non me la sento di esludere o giudicare chi ha un'impostazione culturale, una sensibilità diversa dalla mia, proprio perchè il valore che io attribuisco all'animale, alla vita in genere, è frutto di un percorso personale, che non so se sia GIUSTO in modo assoluto e che seguo per me. gli altri avranno il proprio percorso, i propri tempi... e di certo non sono io in grado di sapere chi tra noi ha "RAGIONE"...

bookseller06
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Messaggio da bookseller06 » lun ago 20, 2007 8:26 am

linda ha scritto:riguardo l'uccidere animali, beh anche qui io farei dei distinguo. ci sono culture diverse, credo diversi... non è un valore assoluto la vita dell'animale, così come non lo è in tante culture la vita di un uomo. certo, io non condivido, ma non me la sento di esludere o giudicare chi ha un'impostazione culturale, una sensibilità diversa dalla mia, proprio perchè il valore che io attribuisco all'animale, alla vita in genere, è frutto di un percorso personale, che non so se sia GIUSTO in modo assoluto e che seguo per me. gli altri avranno il proprio percorso, i propri tempi... e di certo non sono io in grado di sapere chi tra noi ha "RAGIONE"...
Il tuo è il relativismo culturale peggiore, quello di comodo, quello di chi in un occidente dove ha i propri diritti preservati, dove la sua vita non è in pericolo, decide anche per le vittime delle altre culture. E' facile vero pensare che non si può avere ragioni assolute, quando si è sprofondati nella propria comoda poltrona eh? E' facile quando non si è vittima di sacrifici umani, quando non si vedono i propri genitali mutilati, o quando non si viene sgozzati in nome di qualche barbaro rito alimentare o religioso che sia, non giudicare chi ha una impostazione culturale diversa, vero?

vegan26
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Messaggio da vegan26 » lun ago 20, 2007 8:52 am

bookseller06 ha scritto:
Hai centrato perfettamente il problema: il miele è un alimento facilmente sostituibile, anche perché di zuccheri di quel tipo lì se ne può fare a meno, mentre invece a volte è proprio impossibile rinunciare all'automobile. Per ogni nostro comportamento dobbiamo sempre trovare la versione più cruelty free, e per il miele è facile, mentre non si può dire lo stesso per l'automobile.
Sono sempre stata consapevole dei miei limiti e dell'impossibilità di condurre una vita ad impatto zero, credo anche di non essere la sola vegana ad agire con raziocinio.

In alcune circostanze esagero, ma sono consapevole di aver agito istintivamente per il bene e per questo non mi considero fanatica
Diverse volte mentre camminavo sui marciapiedi per raggiungere l'università mi sono fermata per "strapiantare" margherite che erano cresciute tra l'asfalto della strada e il marciapiede, in condizioni non ottimali. Dopo averle raccolte le lasciavo con le radici a bagno nella bottiglietta d'acqua che portavo nello zaino. A casa, infine le riponevo in vasetti con il terriccio adatto.

Non mi sono mai considerata fanatica per questo, gli altri non so cosa abbiano pensato di me
Ultima modifica di vegan26 il lun ago 20, 2007 8:55 am, modificato 1 volta in totale.

giorgio milano
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Messaggio da giorgio milano » lun ago 20, 2007 8:52 am

linda ha scritto:riguardo l'uccidere animali, beh anche qui io farei dei distinguo. ci sono culture diverse, credo diversi... ...
Un’amica mi dice che in alcune regioni dell’Africa si usa scalzare la calotta del cranio delle scimmie vive per poi mangiarne il palpitante cervello. Lei rispetta questa usanza perché fa parte della loro tradizione culturale, tant’è che ha cenato così.
Non che la situazione nei nostri macelli sia migliore visto che gli animali vengono sgozzati dopo uno stordimento non sempre andato a buon fine.
Anche la corrida è “cultura”, anche il palio di siena è “cultura”, anche i circhi sono “cultura”.
Tutti frutti di una certa impostazione culturale.

linda ha scritto:non è un valore assoluto la vita dell'animale, ...
Per me invece gli esseri viventi hanno un valore assoluto, indipendentemente dai percorsi personali, e mi sento in dovere di non rispettare pratiche impietose giustificandole con il nome di “cultura”.

linda
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Messaggio da linda » lun ago 20, 2007 9:39 am

bookseller06 ha scritto:
linda ha scritto:riguardo l'uccidere animali, beh anche qui io farei dei distinguo. ci sono culture diverse, credo diversi... non è un valore assoluto la vita dell'animale, così come non lo è in tante culture la vita di un uomo. certo, io non condivido, ma non me la sento di esludere o giudicare chi ha un'impostazione culturale, una sensibilità diversa dalla mia, proprio perchè il valore che io attribuisco all'animale, alla vita in genere, è frutto di un percorso personale, che non so se sia GIUSTO in modo assoluto e che seguo per me. gli altri avranno il proprio percorso, i propri tempi... e di certo non sono io in grado di sapere chi tra noi ha "RAGIONE"...
Il tuo è il relativismo culturale peggiore, quello di comodo, quello di chi in un occidente dove ha i propri diritti preservati, dove la sua vita non è in pericolo, decide anche per le vittime delle altre culture. E' facile vero pensare che non si può avere ragioni assolute, quando si è sprofondati nella propria comoda poltrona eh? E' facile quando non si è vittima di sacrifici umani, quando non si vedono i propri genitali mutilati, o quando non si viene sgozzati in nome di qualche barbaro rito alimentare o religioso che sia, non giudicare chi ha una impostazione culturale diversa, vero?
no, non è facile.
se tu credi che io stia giustificando ti sbagli... sto solo ponendo un problema, cioè mi chiedo quando si è nel diritto di dire agli altri come devono comportarsi e quali idee, usi, costumi, sentimenti etc. devono avere ed in base a cosa lo si può fare. non è un problema "ozioso" o per lo meno non lo voleva essere.

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Messaggio da linda » lun ago 20, 2007 9:43 am

giorgio milano ha scritto:
linda ha scritto:riguardo l'uccidere animali, beh anche qui io farei dei distinguo. ci sono culture diverse, credo diversi... ...
Un’amica mi dice che in alcune regioni dell’Africa si usa scalzare la calotta del cranio delle scimmie vive per poi mangiarne il palpitante cervello. Lei rispetta questa usanza perché fa parte della loro tradizione culturale, tant’è che ha cenato così.
Non che la situazione nei nostri macelli sia migliore visto che gli animali vengono sgozzati dopo uno stordimento non sempre andato a buon fine.
Anche la corrida è “cultura”, anche il palio di siena è “cultura”, anche i circhi sono “cultura”.
Tutti frutti di una certa impostazione culturale.

linda ha scritto:non è un valore assoluto la vita dell'animale, ...
Per me invece gli esseri viventi hanno un valore assoluto, indipendentemente dai percorsi personali, e mi sento in dovere di non rispettare pratiche impietose giustificandole con il nome di “cultura”.
è quel "per me" che rende la cosa opinabile. anche "per me" è così, come dici tu. ma se per un'altro non lo è questo non costituisce "per me" un dato assolutamente negativo di cui tener conto in modo assoluto quando ho a che fare con gli altri. non riesco a spiegarmi, probabilmente, perchè non sono molto capace a tradurre in parole quello che "per me" in fondo è un sentimento.

nuwanda
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Messaggio da nuwanda » lun ago 20, 2007 9:47 am

linda ha scritto: riguardo l'uccidere animali, beh anche qui io farei dei distinguo. ci sono culture diverse, credo diversi... non è un valore assoluto la vita dell'animale, così come non lo è in tante culture la vita di un uomo. certo, io non condivido, ma non me la sento di esludere o giudicare chi ha un'impostazione culturale, una sensibilità diversa dalla mia, proprio perchè il valore che io attribuisco all'animale, alla vita in genere, è frutto di un percorso personale, che non so se sia GIUSTO in modo assoluto
Scusami Linda ma quello che dici qui è inaccettabile.
Se non si condivide che la vita dell'animale è un valore assoluto non possiamo comunicare.
Non è nemmeno un valore per me: è bellezza assoluta, meraviglia assoluta.
Tutto ciò che è, è sacro.
Se non vedi questo, mi permetto di dirti che hai bisogno di andare più in profondità, e te lo dico con il massimo rispetto.

nuwanda
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Messaggio da nuwanda » lun ago 20, 2007 9:51 am

vegan26 ha scritto:
Diverse volte mentre camminavo sui marciapiedi per raggiungere l'università mi sono fermata per "strapiantare" margherite che erano cresciute tra l'asfalto della strada e il marciapiede, in condizioni non ottimali. Dopo averle raccolte le lasciavo con le radici a bagno nella bottiglietta d'acqua che portavo nello zaino. A casa, infine le riponevo in vasetti con il terriccio adatto.

Non mi sono mai considerata fanatica per questo, gli altri non so cosa abbiano pensato di me
Devo quotarti perchè mi è piaciuta così tanto questa cosa...

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