INDIA: modello di tolleranza religiosa?

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Mustafa ShamsYoga

Il rapporto Sachar

Messaggio da Mustafa ShamsYoga » sab dic 22, 2007 11:38 am

Cittadini di serie B

La ricerca ha dimostrato che “benché vi siano considerabili variazioni nella condizione dei musulmani nei diversi stati” dell'Unione, la situazione è “particolarmente grave in West Bengala, Bihar, Uttar Pradesh e Assam”. A parte l'ultimo, si tratta di stati molto popolosi e dove vive la gran parte dei 130-150 milioni di musulmani indiani, che costituiscono oltre il 13% della popolazione dell'India. Dopo l'Indonesia, che è il paese musulmano più popoloso del pianeta, la “minoranza” musulmana dell'India fa dell'Unione la seconda nazione al mondo per numero di fedeli al Profeta.
Il rapporto, che raccomanda la creazione di una Commissione per le pari opportunità volta a correggere “deficit e privazioni” registrate praticamente in tutte le dimensioni sociali che riguardano lo sviluppo, traccia una radiografia amara della condizione dei musulmani. “Pesantemente sotto rappresentati nelle scuole, nelle università, negli impieghi governativi e nelle istituzioni di rappresentanza, i musulmani escono dal rapporto in una condizione peggiore di quelli dei dalit, gli intoccabili”, commenta Claudio Landi autore di “Buongiorno Asia”, saggio dedicato ai rapporti tra India e Pakistan, e che sta preparando un altro saggio sul grande paese asiatico.
In effetti, per citare qualche dato del rapporto, ci sono più dalit nelle scuole indiane che non musulmani. Nelle regioni rurali, solamente il 65% delle ragazze musulmane va a scuola, contro il 72% delle ragazze “intoccabili”. E in dodici stati dell'Unione i musulmani hanno guadagnato solo il 5,7% degli impieghi pubblici. Nel Bengala occidentale i musulmani, che sono oltre il 25% della popolazione, si ritrovano sempre a una percentuale del 5,7% degli impieghi governativi. Nell’alta amministrazione, nella polizia, nella diplomazia si arriva a percentuali minime tra l’1,6 e il 3,4%. “C'è però nel rapporto – segnala ancora Landi - un posto pubblico dove i musulmani sono, non solo rappresentanti ma addirittura sovra rappresentati: le carceri. Nello stato del Maharashtra, uno dei più importanti, quello con capitale Mumbay, i musulmani contano per il 10,6 per cento della popolazione complessiva, ma sono il 40,6 per cento della popolazione carceraria!”.
Una spiegazione la tenta il professor Michelguglielmo Torri, presidente di Asia Maior, docente universitario e autore di una fortunata “Storia dell'India” (di cui sta preparando l'edizione inglese per il mercato indiano): “Per una serie di ragioni storiche la comunità musulmana, che è maggioranza solo nello stato dello Jammu-Kashmir, è oggi una comunità discriminata”. Le ragioni storiche, dice, sono in gran parte legate alle modalità della spartizione nel 1947 che divise il Raj tra India e Pakistan. Quelle politiche si devono “al sistema elettorale maggioritario puro in vigore in India che tende a sotto rappresentare le minoranze. Un dato che è stato confermato dalle risultanze dei lavori del Rajinder Sachar Committee”. Quanto al fatto che i musulmani se la passino peggio persino dei dalit, Torri cita il passo del rapporto secondo cui, e nel linguaggio tradizionale della burocrazia per acronimi tipica dell'India, “ in linea di massima i musulmani sono in qualche misura al di sopra delle SCs/STs (cioè dei fuori casta e dei tribali, i gruppi più discriminati della società indiana, spiega Torri), ma al di sotto sia degli indù appartenenti alle OBCs (le "altre classi discriminate", che, fra l'altro, godono ormai di tutele legislative che i musulmani non hanno), sia delle Altre Minoranze, sia degli indù in generale...in quasi tutti gli indicatori considerati”. Torri aggiunge tra l'altro che “va notato come Sachar non abbia preso in considerazione la situazione delle Forze Armate, dove i musulmani sono quasi assenti”. Un aspetto che è stato al centro di polemiche in India, dove si sono lette stime sulla presenza di musulmani negli apparati di sicurezza e nell'intelligence: in tutto il sistema, che dovrebbe “garantire” per eccellenza, la percentuale supererebbe di poco il 3% del totale. “L'assenza di musulmani negli apparati di sicurezza inoltre – commenta Landi – sicuramente non facilita il lavoro stesso dell'intelligence”.

Mustafa ShamsYoga

APARTHEID MUSULMANO - ll rapporto Sachar

Messaggio da Mustafa ShamsYoga » sab dic 22, 2007 12:41 pm

APARTHEID MUSULMANO - ll rapporto Sachar

Solo il 3% dei musulmani sono presenti nelle forze armate indiane. Leggi..

Indian Army's Muslim headcount: 3% or just 29,000

SO MUCH hullabaloo was made over the so-called census of Muslims in Indian Army. The figure was just 3% that comes around 29,000 in the million-strong army, according to CNN IBN news channel's programme Minority Report. If the number of Muslims serving in J& K infantry that has over 50% Muslims and those in other wings not directly dealing with warfare, the proportion is definitely too low. So out of 15 crore.....(29,000 found amongst 150 million). These figures neither make me happy nor sad.
The fact remains that if competent, a Muslim can rise in India, and has more chances than any other country. This I hold true despite all the charges of discrimination, riots, personal experiences of bias.

linda
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Re: APARTHEID MUSULMANO - ll rapporto Sachar

Messaggio da linda » sab dic 29, 2007 5:01 pm

scusami Mustafa ma non comprendo il senso di questi tuoi discorsi...
condivido con Yaso soprattutto il fatto che l'intera umanità sta avviandosi verso l'intolleranza e la banalizzazione del senso vero della religione, di ogni religione... la religione è strumento di evoluzione personale e non strumento di propaganda...
mi chiedo che senso abbia additare il difetto altrui... riportare continuamente il negativo... ci sono splendidi esempi di convivenza e rispetto reciproco che forse sarebbero più edificanti e renderebbero più speranzosi gli uomini...
personalmente non ho "religioni" nè "testi sacri" da difendere ad oltranza... non mi interessa "appartenere" a niente se questo significa dover prendere le distanza dagli altri esseri...

linda
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Re: APARTHEID MUSULMANO - ll rapporto Sachar

Messaggio da linda » sab dic 29, 2007 5:42 pm

"LE VIE SONO DIVERSE, LA META E' UNICA. NON SAI CHE MOLTE VIE CONDUCONO A UNA SOLA META? LA META NON APPARTIENE NE' ALLA MISCREDENZA NE' ALLA FEDE; LI' NON SUSSISTE CONTRADDIZIONE ALCUNA. QUANDO LA GENTE VI GIUNGE LE DISPUTE E LE CONTROVERSIE CHE SORSERO DURANTE IL CAMMINO SI APPIANANO; E CHI SI DICEVA L'UN L'ALTRO DURANTE LA STRADA "TU SEI UN EMPIO" DIMENTICA ALLORA IL LITIGIO, POICHE' LA META E' UNICA".

RUMI



Ho riflettuto sulle molte religioni
compiendo sforzi per poterle
intendere;
e le considero i molti rami
tutti gemmati da un Principio unico.
Non chiedere dunque a un uomo di
adottare
questa o quella denominazione
confessionale;
cio' lo porterebbe lontano dal
Principio.
E' il principio stesso che deve venire
a cercarlo,
e' lui,ed in lui si chiariscono
tutti i significati e le grandezze.
Solo cosi' ogni uomo.......potra' capire.

HUSAYN MANSUR AL HALLAJ

Che cosa farò, musulmani?
Non mi riconosco più.....
Io non sono né cristiano né ebreo,
né magio né musulmano.
Io non sono dell'Est né dell'Ovest,
né della terra né del mare.
Io non provengo dalla miniera della natura
né dalle stelle orbitanti.
Io non sono della terra o dell'acqua,
del vento o del fuoco.
Io non sono dell'empireo
né della polvere su questo tappeto.
Io non sono del profondo né dell'oltre.
io non sono dell'India o della Cina,
di Bulghar o di Saqsin.
Io non sono del regno dell'Iraq
né della terra del Khorasan.
Io non sono di questo mondo né dell'altro,
non del cielo né del purgatorio.
Il mio luogo è il senza luogo,
la mia traccia è la non traccia.
Non è il corpo e non è l'anima,
perché appartengo all'anima del mio amore.
Ho riposto la dualità
e visto i due mondi come uno.
Uno io cerco, Uno conosco.
Uno io vedo, Uno chiamo.
Egli è il primo, egli è l'ultimo.
Egli è l'esterno, egli è l'interno.
Non conosco che Hu, nient'altro che lui.
Ebbro della coppa d'amore,
i due mondi mi scivolano dalle mani.
Non mi occupo di nient'altro
che divertimenti e bere forte.
Se una volta nella vita ho trascorso un instante senza te,
mi pento della mia vita vita da quel momento in poi.
Se una volta in questo mondo
otterrò un istante con te,
mi metterò i due mondi sotto i piedi
e danzerò eternamente di gioia.
Oh Shams di Tabriz, sono così ebbro in
questo mondo
che salvo la baldoria e l'ebbrezza
non ho storie da raccontare.

RUMI

buon anno a Mustafa e a Yaso ed un grande abbraccio!

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yasodanandana
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Messaggio da yasodanandana » dom dic 30, 2007 12:39 am

ricambio l'abbraccio... e abbraccio pure mustafa'..

hari bol a tutti!!

(haribol = sia sulle nostre bocche il nome del Signore)

buon 2008...

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