COSMETICI E SPERIMENTAZIONE ANIMALE

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pesk
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Messaggio da pesk » ven dic 28, 2007 3:12 pm

Ehm... qui mi perdo: VIVO / Consumo Consapevole / Oltre la Specie sono la stessa cosa? La lista è la stessa?

Se ho capito bene sono stati esclusi dalla lista che stava redigendo Oltre la Specie perchè gli è stato chiesto di produrre nuovamente tutta la documentazione e loro, ritenendo inutile l'operazione, hanno risposto dicendo che la documentazione fornita l'anno precedente era ancora valida, e che era comunque sempre consultabile presso l'azienda.

Ora, a me questo sembra un atteggiamento se vuoi ostinato, ma sensato: un'azienda si autocertifica, con tutto quello che comporta anche in termini di responsabilità penale, e poi deve comunque rendere conto ad altri perchè non si accontentano della sua autocertificazione...?

Il Codice Verde di Fitocose, che trovi sul loro sito internet, non afferma genericamente che i prodotti non sono testati su animali, ma dice espressamente questo: "L’azienda si è impegnata a non utilizzare ingredienti che siano stati testati su animali dopo l’anno 2003 (Cruelty free). La consultazione degli attestati sottoscritti dai nostri fornitori è a disposizione presso la nostra sede di Cusago a chiunque ne faccia richiesta". Come dicevo c'è una responsabilità penale per queste affermazioni, quindi non vedo motivo di dubitarne e di escluderli dalla lista solo perchè non hanno ri-prodotto il materiale già fornito in precedenza.

Devo dire che mi sembrano poco sensati sia l'atteggiamento di Oltre la Specie (o Consumo Consapevole, o altri) che quello di Fitocose:

- le associazioni nel redigere la lista dovrebbero dare valore e credito a sistemi di autocertificazione come il Codice Verde di Fitocose, che non sono certo uno scherzo per le aziende;

- d'altra parte Fitocose, pur essendo secondo me nel giusto, dovrebbe valutare se non le convenga assecondare le richieste delle associazioni e produrre nuovamente il materiale, in modo da rientrare nella lista.

Tu hai contatti diretti con chi redige la lista? Possiamo cercare di chiarire questa cosa? Mi sembra importante perchè se dalla lista scompaiono, per incomprensioni e per l'ostinazione di entrambe le parti, aziende che sono a tutti gli effetti cruelty free, non si fa un buon servizio a chi cerca di adottare uno stile di vita etico! Soprattutto a chi si informa per la prima volta, e si demoralizza vedendo un elenco relativamente esiguo di marchi poco conosciuti e poco reperibili.

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Sauro Martella
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Messaggio da Sauro Martella » ven dic 28, 2007 3:57 pm

Concordo con l'opinione di pesk,
psp non conoscendo personalmente i particolari della questione, la mia esperienza mi dice che la quasi totalità dei problemi nella vita sono causati da incomprensioni probabilmente superabili con una semplice telefonata chiarificatoria.
I prodotti Fitocose sono ottimi sia dal punto di vista ambientale/etico, che da quello più legato all'efficacia del prodotto ed il fatto di non vederli in clusi in una lista che anche noi consigliamo come uno dei riferimenti autorevoli, mi lascia un pò esterrefatto...

AlanAdler
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Messaggio da AlanAdler » ven dic 28, 2007 4:23 pm

ciao Pesk
pesk ha scritto:Ehm... qui mi perdo: VIVO / Consumo Consapevole / Oltre la Specie sono la stessa cosa? La lista è la stessa?
VIVO e Consumo Consapevole indicano lo stesso sito (VIVO - Comitato per un consumo consapevole). La lista di VIVO e quella di Oltre la specie che ho visto rapidamente, sembrano elencare le stesse ditte, ma non ho controllato una per una...
Comunque la lista di VIVO è ritenuto il centro di riferimento per l'Italia. Dal sito:

"La lista delle aziende "cruelty-free" è compilata tenendo conto dell'autocertificazione di adesione allo Standard "senza crudeltà" inviata alla dott.ssa Antonella de Paola, autrice del libro "Guida ai prodotti non testati su animali", e/o del superamento dei controlli effettuati da ICEA (società indipendente di auditing) dietro accordo con LAV - Lega Anti Vivisezione."

Tengono conto anche dell'autocertificazione come vedi, però non c'è lo stesso la Fitocose. D'altronte non capisco perchè la Fitocose non vuole rilasciare una nuova dichiarazione (ma forse le cose sono abbastanza complesse e mi sfuggono).
Tu hai contatti diretti con chi redige la lista? Possiamo cercare di chiarire questa cosa?
Prova a scrivergli una mail, vedi cosa ti dicono:
http://www.consumoconsapevole.org/06contatti.html

pesk ha scritto:Mi sembra importante perchè se dalla lista scompaiono, per incomprensioni e per l'ostinazione di entrambe le parti, aziende che sono a tutti gli effetti cruelty free, non si fa un buon servizio a chi cerca di adottare uno stile di vita etico! Soprattutto a chi si informa per la prima volta, e si demoralizza vedendo un elenco relativamente esiguo di marchi poco conosciuti e poco reperibili.
già, hai perfettamente ragione :(

ciao!

Riccardo

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Sauro Martella
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Messaggio da Sauro Martella » sab dic 29, 2007 8:23 am

Ulteriore approfondimento...
Il caso vuole che proprio oggi avevamo programmato sulla nostra rassegna stampa la pubblicazione di un importante documento chiarificatore sul tema, realizzato da noi qualche tempo fa...
Puoi leggerlo direttamente dalla nostra homepage o direttamente al link:
http://www.promiseland.it/view.php?id=2168
Purtroppo su questo tema, la realtà è meno bella di come vorremmo, ma vale comunque la pena di conoscerla ed essere più consapevoli di cosa è necessario fare per riuscire ad acquistare prodotti realmente crueltyfree...
Buona lettura.
:-)

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Messaggio da pesk » sab dic 29, 2007 1:03 pm

Grazie, l'avevo già visto e l'ho anche segnalato a varie persone interessate al tema. Avete fatto una gran cosa a stendere questo documento, ce n'era davvero bisogno!

Scriverò a Consumo Consapevole riguardo a Fitocose, poi vi faccio sapere. Saluti e auguri di un felice 2008!

Francesca

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Messaggio da Sauro Martella » sab dic 29, 2007 1:26 pm

Benone... Tienici informati...
:-)

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Re: COSMETICI E SPERIMENTAZIONE ANIMALE

Messaggio da AlanAdler » mar feb 26, 2008 2:43 pm

segnalo che il sito VIVO è stato rinnovato, e hanno aggiornato le liste sia dei cosmetici sia dei pet food

Anche Fitocose è ora compreso tra i cosmetici cruelty free, tra gli altri

http://www.consumoconsapevole.org/cosme ... -free.html

Daria
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Re: COSMETICI E SPERIMENTAZIONE ANIMALE

Messaggio da Daria » mar feb 26, 2008 7:43 pm

AlanAdler ha scritto:segnalo che il sito VIVO è stato rinnovato, e hanno aggiornato le liste sia dei cosmetici sia dei pet food

Anche Fitocose è ora compreso tra i cosmetici cruelty free, tra gli altri

http://www.consumoconsapevole.org/cosme ... -free.html
Grazie Alan :)
per quello che riguarda Fitocose... ci fa particolarmente piacere...

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Re: COSMETICI E SPERIMENTAZIONE ANIMALE

Messaggio da pesk » ven mar 14, 2008 6:37 pm

Bene, che bella notizia! :D
Non è merito mio, non avevo ancora fatto la mossa di scrivere a Consumo Consapevole...
Però su Vivo c'è scritto che Fitocose non fa più test dal 2007, mentre sul sito di Fitocose si parla del 2003. Boh...?!!?

Daria
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Re: COSMETICI E SPERIMENTAZIONE ANIMALE

Messaggio da Daria » sab giu 21, 2008 1:10 pm

"L'UE chiede test senza animali"
20/06/2008

Il Commissario per l'Ambiente dell'UE chiede maggior supporto per sviluppare test alternativi senza uso di animali.

Da un comunicato stampa dell'Eurogroup for animal welfare.

Il Commissario per l'Ambiente Stavros Dimas si e' impegnato a rafforzare il ruolo del Centro Europeo per la Validazione dei Metodi Alternativi (ECVAM) per fare in modo di sviluppare un maggior numero di metodi alternativi che non usino animali. Il commissario ha fatto questa dichiarazione durante una conferenza tenutasi il 17 giugno a Strasburgo, relativa alla revisione della direttiva EC/86/609 sulla sperimentazione animale, all'interno di un gruppo di lavoro dell'Intergruppo sulla protezione degli animali del Parlamento Europeo.

Dimas ha detto, durante il suo intervento, che la Commissione riconosce come una chiara priorita' la sostituzione degli animali nella sperimentazione con metodi alternativi.

Ha aggiunto: "Per quanto riguarda la validazione, il ruolo dell'ECVAM dev'essere rafforzato. Questo significhera' affiancare il suo lavoro con quello di altri team del Joint Research Centre e sviluppare una strategia di test che integri altre attivita' dell'Istituto per la Salute e la Protezione dei Consumatori, al fine di rendere i test di tossicita' piu' efficaci. La revisione della Direttiva 86/906 intende aggiungere risorse nuove a questa importante attivita'."

Nel suo discorso, Stavros Dimas ha dichiarato che si sta personalmente impegnando affinche' la proposta venga adottata prima della pausa estiva. Ha aggiunto che la proposta includera' anche una nuova normativa sull'uso dei primati non umani. I parlamentari europei hanno chiesto che quest'uso venga abolito. Ha dichiarato Dimas: "La questione relativa all'uso dei primati non umani, e delle grandi scimmie in particolare, e' stata considerata molto seriamente. Stiamo puntando a una proposta eccezionalmente ambiziosa su questo tema."

Nel frattempo, gli eurodeputati presenti alla riunione gli hanno chiesto di fare ancora di piu'. Neil Parish, presidente dell'Intergruppo Parlamentare, ha dichiarato: "Vogliamo obiettivi piu' ambiziosi, vogliamo ridurre l'uso di animali usati nella sperimentazione."

Fonte:
Eurogroup for animal welfare, EU: Environment Commissioner pledges more support for developing alternatives to animal tests, 18 giugno 2008
http://www.evana.org/index.php?id=34692&lang=en

da: http://www.agireora.org/

Daria
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Re: COSMETICI E SPERIMENTAZIONE ANIMALE

Messaggio da Daria » mer ago 13, 2008 11:52 am

“Vittime della vivisezione come vittime della tortura”
13/08/2008

Un recente studio dimostra che gli effetti psicologici della sperimentazione sugli animali sono del tutto simili agli effetti della tortura.

Nei giorni scorsi diversi siti stranieri [1], e anche qualche quotidiano italiano [2], hanno pubblicato la notizia di uno studio condotto sugli scimpanzé ospitati in un rifugio e precedentemente utilizzati nei laboratori di sperimentazione animale, che dimostra come questi animali soffrano degli stessi disturbi psichici e comportamentali che si riscontrano negli umani vittime di tortura.

Questa ricerca, presentata dalla studiosa Hope Ferdowsian al XII Congresso della Societa' Internazionale di Primatologia che si tiene in questi giorni ad Edimburgo, e' stata condotta su 116 scimpanze' scampati ai laboratori e che ora si trovano in un centro di riabilitazione negli Stati Uniti. Lo studio dimostra che il 95% di questi animali presenta almeno uno dei tratti comportamentali specifici (distinctive pattern) che - scientificamente - caratterizzano la sindrome che in psichiatria e' conosciuta come "post-traumatic stress disorder" PTSD (disturbo post-traumatico).

Il National Institute of Mental Healt fornisce questa definizione della PTSD [3]: "un disordine di natura ansiosa che si puo' sviluppare a seguito dell'esposizione ad un evento terrificante o ad una terribile esperienza in cui si e' verificato o e' stato minacciato un danno fisico. Gli eventi traumatici che possono causare la PTSD comprendono violenti attacchi personali, catastrofi di origine umana o naturale, incidenti, o combattimenti militari". Tra le cause bisognerebbe a questo punto aggiungere anche il trattamento "umano" di cui gli animali godono nei laboratori di vivisezione.

La dott.ssa Ferdowsian, un medico con esperienza nel trattamento dei richiedenti asilo politico in quanto scampati alla tortura, e direttore del Physicians Committee for Responsible Medicine ha dichiarato: "l'alta prevalenza dei disturbi mentali osservati in questi scimpanze' porta nuove motivazioni alla proposta di bando all'utilizzo delle grandi scimmie nei laboratori". Ma anche che: "il risultato di questa ricerca si puo' applicare a tutti i primati e quindi il bando alla sperimentazione non dovrebbe riguardare solo le 'grandi scimmie'".

I primati sui quali e' stato condotto lo studio vivono ora in un rifugio negli Stati Uniti dove vengono aiutati nel difficile percorso della riabilitazione. Fare in modo che questi, e gli altri animali torturati possano tornare a vivere a una normale vita di relazione, che possano essere liberati dalle fobie, e dalle angosce indotte in anni segregazione e trattamenti subiti nei laboratori non e' un compito facile. Richiede esperienza, pazienza e comprensione, e apre la grossa questione del come gestire gli animali scampati ai laboratori.

Non solo primati: riabilitazione degli animali attraverso il progetto "Quarta R"

Ma tutto questo vale anche per le altre specie animali sottoposte a sperimentazione: attraverso il progetto "Quarta R" [4] del Centro I-CARE, migliaia di animali in tutto il mondo sono stati salvati dai laboratori di vivisezione, e si è potuto constatare anche su di essi l'impatto psicologico e fisico che la sperimentazione subita ha avuto su di loro. [5]
Il progetto si chiama "Quarta R" con riferimento al principio delle "3R" (che stanno per Riduzione, Raffinamento, e Rimpiazzamento dell'utilizzo degli animali nella ricerca medico-biologica): la quarta R è la Riabilitazione degli animali da laboratorio.

Non si tratta di una questione teorica o in divenire, che sara' attuale quanto "sara' abolita la vivisezione", ma di una esigenza concreta nell'oggi: ora, in Italia e in altri paesi nel mondo. Ogni anno sono centinaia gli animali che - legalmente - si riescono a far uscire dai laboratori. Sono topi, ratti, cavie, cani, gatti, conigli, che possono ritrovare un pezzetto di vita, dopo anni di isolamento e "utilizzo". Animali che chiedono come prima cosa di non essere piu' sottoposti a terrore e sofferenza, che hanno bisogno di affetto ma anche di un'attenzione particolare per via della loro storia passata. Sono animali che hanno bisogno di un posto dove stare, e di persone che se ne possano occupare, con amore [6].

Prima dell'adozione in famiglia gli animali hanno spesso bisogno di un periodo di riabilitazione: un coniglio cha ha sempre vissuto in una gabbia non puo' essere messo di colpo in un giardino a mangiare l'erba. Perche' lui non sa che l'erba si mangia. Lui conosce solo i pellet che il tecnico di laboratorio metteva nella vaschetta della sua gabbia. Lui non sa che puo' alzarzi sulle zampe posteriori e guardarsi attorno, perche' la gabbia in cui e' sempre vissuto era alta solo 20 cm e poteva starci solo accovacciato. E farlo improvvisamente puo' anche spezzargli la schiena. Non puo' stare sul prato al sole, perche' non puo' sapere cos'e' un prato ne' tantomeno cosa possa mai essere quella palla di luce e calore che noi chiamiamo sole: per lui esistono solo le lampade al neon dello stabulario.

Il progetto "Quarta R" e' questo: riportare alla vita questi animali, ridare loro, almeno in parte, cio' che altri, in nome di una falsa scienza e una pretesa superiorita' hanno tolto. Senza alcun diritto, o ragione, o pieta'.
Per adottare uno di questi animali, si può far riferimento, per l'Italia, al progetto Adozione animali di laboratorio di AgireOra Network:
http://www.agireora.org/attivismo/adozione.html

Fonti

[1] News.Scotsman, Lab chimps show same stress symptoms as tortured humans, 3 agosto 2008 :
http://news.scotsman.com/scitech/Lab-ch ... 4352535.jp

[2] La Stampa, Test su animali: le scimmie soffrono come vittime di torture, 5 agosto 2008:
http://www.lastampa.it/lazampa/girata.a ... zione=News

[3] Post-Traumatic Stress Disorder (PTSD) :
http://www.nimh.nih.gov/health/topics/p ... ndex.shtml

[4] I-CARE, The concept of the 4th R :
http://www.icare-worldwide.org/rehab/index.html

[5] I-CARE, The impact of facts from the rehabilitation of laboratory rabbits on reliability and evaluation of experimental data :
http://www.icare-worldwide.org/images/p ... abbits.pdf

[6] I-CARE, The success of the concept ogf the 4th R: a new era in laboratory animal care :
http://www.icare-worldwide.org/images/p ... nimals.pdf

http://www.agireora.org/

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Daria
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Re: COSMETICI E SPERIMENTAZIONE ANIMALE

Messaggio da Daria » mer ago 27, 2008 12:08 pm

“Perche' sostituire gli esperimenti su animali”

24/08/2008

Cinque ragioni importanti per cui l'Unione Europea dovrebbe essere piu' attiva nel promuovere la ricerca e i test senza animali.

1. Evitare la sofferenza agli animali

Gli attuali metodi di ricerca di base o di test di tossicità che fanno uso di animali sono moralmente inaccettabili nell'Europa di oggi. Effettuare sperimentazione animale significa invariabilmente sottoporre animali senzienti a sofferenza e angoscia, fisica e/o mentale. Agli animali viene causata sofferenza non solo durante gli esperimenti, ma anche attraverso il trasporto, la manipolazione, la prigionia, l'isolamento o il sovraffollamento, il rumore o la luce eccessivi o la deprivazione ambientale. Quando prendiamo in considerazione la nostra responsabilità verso gli animali dei laboratori, non dovremmo sottostimare la sofferenza cui sono sottoposti.

2. Rispettare il volere dei cittadini europei

Senza dubbio il pubblico è molto interessato agli aspetti etici della sperimentazione animale.

I risultati del sondaggio speciale del 2005, Eurobarometro 225, relativo ai "Valori sociali, scienza e tecnologia" hanno registrato che l'82% dei cittadini dell'UE (UE-25) "considerano nostro dovere proteggere i diritti degli animali, qualsiasi sia il costo".

Il sondaggio della Commissione del 2006, allo stesso modo ha evidenziato l'alto grado di interesse verso gli animali [1]. Hanno partecipato ben 42.655 cittadini, e di questi il 93% si sono detti convinti che si debba fare di più per migliorare il livello di protezione/benessere degli animali usati nella sperimantazione attraverso iniziative dell'UE. Inoltre, il 79% ritiene che non ci siano abbastanza fondi pubblici, a livello europeo, per lo sviluppo e validazione di metodi alternativi per sostituire gli esperimenti su animali e il 92% desidera che l'UE giochi un ruolo guida nel promuovere una maggiore consapevolezza sul benessere animale a livello internazionale, in particolare per quanto riguarda gli esperimenti su animali.

In merito alle linee guida per la ricerca nelle scienze biologiche, la Commissione ha dichiarato che [2]:

"Un largo sostegno del pubblico è essenziale, e devono essere considerate le implicazioni e le preoccupazioni etiche e sociali. Come può l'Europa sviluppare linee guida efficaci, credibili e responsabili che ottengano la fiducia e il sostegno dei suoi cittadini?"

La risposta è: attraverso azioni decisive e convinte che si basino sulla visione espressa dai cittadini, assicurando che le linee guida per la ricerca nell'UE incoraggino davvero gli scienziati europei a specializzarsi su metodi di ricerca avanzati, rilevanti ed etici, che possano sostituire l'uso di animali.

3. Qualità nella ricerca e nei test

Un numero sempre maggiore di report scientifici mostrano che molti "modelli" animali usati per studiare le malattie umane sono inaffidabili. Tra gli esempi sono compresi la sclerosi multipla, l'ictus, l'artrite reumatoide, la malattia di Parkinson, la malattia di Alzheimer, il cancro al polmone, al cervello, all'intestino.

Uno studio approfondito di Perel e colleghi (2007) ha esaminato 221 esperimenti che hanno usato un totale di oltre 7.100 animali per la ricerca di sei diverse cure per cinque malattie umane. [3] Per cinque delle sei situazioni i ricercatori hanno criticato la qualità della ricerca su animali, e hanno trovato che la metà degli esperimenti su animali non erano riusciti a predire in modo corretto la risposta umana al trattamento sotto studio.

Una review del 2005, condotta dal dott. Toni Lindl (ex professore di Biochimica all'Università di Bonn e attuale direttore dell'Istituto di Colture Cellulari Applicate di Monaco) ha concluso che gli esperimenti su animali falliscono nel loro intento di predire il risultato sugli umani il 99,7% delle volte [4]. La ricerca ha analizzato 51 serie di esperimenti su 5.000 animali condotte in tre università in Germania. E' stato scoperto che il 99,7% dei risultati non erano applicabili agli umani e che per il rimanente 0,3% non era poi stata trovata alcuna applicazione medica reale.

Dato che le altre specie non si ammalano quasi mai in maniera spontanea delle malattie tipiche dell'uomo, la ricerca medica su animali si basa su condizioni differenti dalla reale malattia umana, indotte artificialmente in una specie non umana. Lo stesso accade per i test di tossicità: la maggior parte dei test su animali non è mai stata sottoposta a una convalida formale, ma continuano a essere usati per "convenzione" scientifica, anche se ci sono gravi problemi irrisolti ben noti, come la differenza tra specie, la differenza di dosaggio (tra i test e la reale esposizione umana alle sostanze), l'adattamento dei risultati da animali piccoli e con la vita breve (per lo più roditori) a esseri umani molto più grandi e con una vita media molto più lunga.

Per proteggere la salute dei cittadini europei, la qualità e la rilevanza della ricerca e dei test di tossicità devono essere migliorate. Oggi è largamente accettato che le metodologie avanzate senza uso di animali siano in grado di superare molte delle limitazioni proprie di test su animali ormai obsoleti.

4. Più sicurezza, velocità, economia

Gli esperimenti su animali possono essere molto costosi e lunghi in termini di tempo. Per esempio, il test di carcinogenicità sui roditori usa almeno 400-800 animali ogni volta, impiega cinque anni e costa più di 1,3 milion di euro per ogni sostanza.

Al contrario, molti metodi sostitutivi, come gli studi su colture cellulari, biosensori su chip al silicio, la genomica, la proteomica e le simulazioni al computer, possono fornire risposte veloci e affidabili a domande relative alla sicurezza e alla scienza medica, cosa che i laboriosi esperimenti su animali non sono in grado di fare [5].

I test di tossicità in provetta sono più precisi, versatili e riproducibili dei test di farmaci e sostanze chimiche su animali. Per esempio, una volta si usava testare ogni lotto di insulina prodotto usando il metodo delle convulsioni nei topi, che usava 600 topi ogni volta. Quando questo test è stato sostituito con una tecnica senza animali, sono stati prodotti risultati più veloci e precisi. [6] Quando si effettuavano i test di irritazione cutanea delle sostanze chimiche usando i conigli, il test ci metteva 14 giorni per essere completato. In confronto, i metodi in provetta che ora sostituiscono quelli sui conigli sono molto più veloci, ci mettono solo 24 ore.

5. Una scienza europea competitiva

L'UE ha una posizione di preminenza con la sua esperienza nella ricerca senza animali e nelle tecniche e tecnologie di test senza animali, posizione che deve mantenere e sviluppare ulteriormente.

Per esempio, sono state validate di recente dal Centro Europeo per la Validazione dei Metodi Alternativi (ECVAM) alcune nuove tecniche basate su cellule umane per certificare la purezza di farmaci iniettabili. I nuovi test migliorano di molto la sicurezza dei pazienti e sostituiranno migliaia di test su conigli ogni anno. Sono anche un grosso successo commerciale, con un mercato mondiale di 200 milioni di euro, secondo il vice presidente della Commissione, Gunter Verheugen, che ha dichiarato: "... la ricerca nello sviluppo di metodi alternativi non è solo positiva per il benessere animale, ma incoraggia anche lo sviluppo di nuovi mercati per questi metodi".

Assicurare che la legislazione fornisca un incentivo per ulteriori sviluppi di questa professionalità di prim'ordine nel settore delle tecnologie moderne senza uso di animali, significa facilitare una competitività essenziale per l'UE nel mondo della scienza.

Alcune tecniche avanzate senza uso di animali

Strumenti per la ricerca dei geni, per trovare e capire il ruolo dei geni che causano malattie nelle persone.
Test cellulari e molecolari per valutare la sicurezza delle sostanze chimiche.
Biosensori che combinano la ricerca sulle cellule con la microelettronica, per studiare il metabolismo dei farmaci, la loro tossicità e i biomarcatori delle malattie.
Tecniche analitiche ultra-sensibili, che permettono studi sicuri ed etici di microdosaggio di farmaci e sostanze chimiche senza test su animali e possono migliorare la sicurezza sul posto di lavoro.
Tecniche microscopiche avanzate per la diagnostica per immagini, che consewntono di analizzare la funzionalità delle cellule malate e sane.
Modelli computerizzati potenti che simulano realisticamente il corpo umano e le sue reazioni alle medicine e alle sostanze chimiche.
Ingegneria dei tessuti che ricrea tessuti umani tridimensionali in provetta, per ricerche sulle malattie, sviluppo di farmaci e test di tossicità.
Tecniche di diagnostica per immagini del cervello umano, ad alta tecnologia, per comprendere le malattie neurologiche e gli effetti dei farmaci sul cervello.
Metodi molecolari per studiare le malattie usando cellule umane in provetta.

Fonti:

Testo tradotto dal dossier del Dr. Hadwen Trust Towards a European Science without Animal Experiments, pagg. 6-9.
http://www.endeuanimaltests.org/resources/section1.pdf

Note

[1] Results of questionnaire for the general public on the revision of Directive 86/609/EEC on the protection of animals used for experimental and other scientific purposes
http://ec.europa.eu/environment/chemica ... tizens.pdf


[2] CEC (2002) Comunicazione dalla Commissione al Consiglio, Parlamento Europeo, Comitato Economico e Sociale e Comitato delle Regioni: Scienze della vita e biotecnologie - Una strategia per l'Europa. COM(2002) 27 final.
[3] Confronto degli effetti delle cure provate su animali e clinicamente sull'uomo
http://www.novivisezione.org/info/bmj_s ... w_2006.htm

[4] Lindl T, Völkel M, Kolar R (2005) Animal experiments in biomedical research. An evaluation of the clinical relevance of approved animal experimental projects: no evident implementation in human medicine within 10 years. [German]. ALTEX 22(3):143-151.
[5] Consiglio Nazionale delle Ricerca USA. Comitato sui test di tossicità e valutazione degli agenti ambientali (2007). I test di tossicità nel ventunesimo secolo: una visione e una strategia.
[6] Anon. 1985. Riduzione dell'uso di animali nello sviluppo e controllo di prodotti biologici. Lancet 2:900­902.

Notizia dal progetto di AgireOra Network:
'Sostituzione degli esperimenti su animali in Europa'. L'iniziativa ha lo scopo di fare pressione sui legislatori dell'UE affinchè si impegnino a sviluppare ed implementare metodi che non comportino l'uso di animali e che potrebbero salvare milioni di animali da laboratorio e migliorare la qualità della ricerca e della sperimentazione. [ Dettagli sul progetto 'Sostituzione degli esperimenti su animali in Europa' ]
http://www.agireora.org/progetti/endeutest.html

Fonte: http://www.agireora.org/

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Re: COSMETICI E SPERIMENTAZIONE ANIMALE

Messaggio da Daria » sab set 06, 2008 11:45 am

"Quale vivisezione e quali metodi sostitutivi"
03/09/2008

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Questo diagramma mostra le categorie e il numero di esperimenti su animali condotti nell'Unione Europea nel 2005 secondo le norme della Direttiva 86/609/EEC. I sottocitati esempi di esperimenti su animali per le varie categorie, e delle possibilità di sostituzione di tali test, dimostrano quanto sia urgente espandere le iniziative per la sostituzione dei test su animali in tutta Europa. La sostituzione deve comprendere sia la ricerca di base, la diagnosi di malattie e la produzione di agenti infettivi, che i test di tossicità.

1. Ricerca e sviluppo di farmaci

In questa categoria rientrano i test per la produzione di farmaci e apparecchi per la medicina umana, l'odontoiatria e la medicina veterinaria.

Numero di animali nel 2005: 3.746.028
% sul totale di animali usati: 31%
Animali comunemente usati: topi e ratti, uccelli e pesci, porcellini d'India, conigli, cani

Caso di studio

In un test effettuato in Spagna per un nuovo materiale di riempimento delle otturazioni dentali, sono stati presi sei cani, anestetizzati e sottoposti all'operazione di devitalizzazione di 12 denti ciascuno. I denti dei cani sono stati trapanati fino alla radice e poi riempiti col materiale per otturazioni. Per far questo, è stata tagliata la gengiva dei cani, fatto un buco col trapano attraverso le ossa per arrivare alla radice dei denti. Le punte della radice sono state tagliate via, ed è stata creata una cavità in ciascuna punta. Queste cavità sono state riempite in parte con un amalgama standard argentato e in parte con il nuovo polimero sotto test. I cani sono stati uccisi dopo tre mesi. Il nuovo materiale ha causato infiammazioni gravi nelle ossa e nella gengiva, e la crescita delle ossa non era migliore rispetto all'amalgama standard.

Opportunità di rimpiazzamento

I denti umani provenienti da estrazioni dentistiche sono usati in vitro per testare la capacità sigillante delle otturazioni sulle radici. Inoltre, si possono realizzare colture cellulari in provetta sui polimeri dell'amalgama da testare, per verificare se le sostanze chimiche passano dall'amalgama al dente, e la gravità dell'infiammazione risultante. Già oggi si utilizzano simulazioni al computer per predire stress meccanici nelle otturazioni causate dalla perdita ossea. Ulteriori progressi in queste tecniche potranno sostituire altri esperimenti su animali.

2. Ricerca di base

La ricerca di base comprende tutto quello che non è direttamente legato alla produzione commerciale di farmaci e sostanze chimiche. Studia la struttura e il funzionamento degli esseri viventi sani e malati.

Numero di animali nel 2005: 4.035.470
% sul totale di animali usati: 33%
Animali comunemente usati: topi e ratti, uccelli e pesci, anfibi, maiali

Caso di studio

In Italia sono stati usati dei maiali per verificare se le cellule staminali potessero riparare danni cardiaci. I maiali sono stati sottoposti a un'operazione chirurgica allo scopo di bloccare un'arteria per provocare un attacco di cuore. Dopo trenta giorni, sono stati nuovamente operati iniettando loro in una vena cardiaca delle cellule staminali geneticamente modificate. Sono stati somministrati agli animali farmaci immunodepressivi per altri trenta giorni, per evitare il rigetto delle cellule staminali, e poi sono stati uccisi. Le cellule iniettate si erano spostate nell'area dei tessuti cardiaci danneggiati, ma non si erano sviluppate in cellule cardiache.

Opportunità di rimpiazzamento

Le cellule staminali sono in grado di svilupparsi in cellule cardiache in provetta, e le loro caratteristiche (frequenza cardiaca, attività elettrica e biochimica, ecc.) possono essere studiate in vitro. Queste cellule possono anche essere testate in vitro allo scopo di predire le loro funzioni dopo l'impianto. In ulteriori studi in provetta, le cellule posso anche venire inserite in pezzi di tessuto cardiaco (danneggiato in una certa area per simulare un attacco cardiaco) per vedere se si spostano verso il tessuto danneggiato.

3. Test di tossicità

Servono per testare la sicurezza dei farmaci e delle sostanze chimiche per gli esseri umani, gli animali, l'ambiente.

Numero di animali nel 2005: 1.026.286 sul totale di animali usati: 8%
Animali comunemente usati: topi e ratti, porcellini d'India, uccelli e pesci, conigli, cani, primati.

Caso di studio

Nei test su animali per un nuovo farmaco chiamato TGN1412, a un gruppo di macachi è stata somministrata una dose di farmaco pari a 500 volte quella successivamente provata sui volontari umani. I test sulle scimmie non hanno mostrato reazioni negative, ma sei volontari umani sono quasi rimasti uccisi a causa di una forte reazione immunitaria che aveva provocato danni in vari organi. Questa è un'ulteriore dimostrazione delle difficoltà di interpretare i risultati dei test su animali.

Opportunità di rimpiazzamentto

Gli studi in vitro sulle cellule umane forniscono risultati più rilevanti, e avrebbero potuto evitare questa tragedia. Studi in provetta effettuati dopo l'evento sopra descritto hanno rivelato una grossa differenza nelle reazioni a questo farmaco tra le cellule di scimmia e quelle umane. Oggi è disponibile un nuovo modello di colture cellulari microscopiche per studiare in vitro le reazioni immunitarie ai farmaci. E metodi analitici molto precisi permettono oggi di effettare in modo estremamente sicuro studi di "microdosaggio" nei volontari umani, fin dai primi stadi del processo di sviluppo del farmaco.
4. Altro

Esperimenti non conteggiati in altre categorie, tra cui rientrano la produzione e il mantenimento di micro-organismi infettivi.

Numero di animali nel 2005: 984.238
% sul totale di animali usati: 8%
Animali comunemente usati: topi e ratti, uccelli e pesci, conigli

Caso di studio

Nei laboratori di tutto il mondo, ai ratti vengono iniettate sostanze chimiche che danneggiano il loro sistema immunitario e poi vengono infettati con dei funghi che causano la polmonite. Questi funghi colpiscono in particolare i pazienti malati di AIDS, i bambini e gli anziani. I funghi vengono fatti crescere all'interno dei ratti, che vegono usati come "bioreattori" viventi, facendoli ammalare di polmonite. Quando la malattia raggiunge uno stadio avanzato, i ratti vengono uccisi, i funghi vengono prelevati dai loro corpi e poi usati per la ricerca.

Opportunità di rimpiazzamento

La fondazione Dr. Hadwen Trust sta sviluppando delle colture cellulari in vitro che permetteranno di eliminare l'uso degli animali per la produzione di questi funghi. Metodi senza animali come questi hanno il vantaggio di permettere agli scienziati di studiare il fungo della polmonite che infetta gli umani, anziché quello che infetta i ratti. Il metodo sostitutivo è quindi molto più rilevante per i pazienti umani del metodo che usa animali.

5. Diagnosi delle malattie

Animali usati in metodi di diagnosi di malattie umane e animali.

Numero di animali nel 2005: 272.014
% sul totale di animali usati: 2%
Animali comunemente usati: topi e ratti, uccelli e pesci, conigli, porcellini d'India
Caso di studio

In tutto il mondo, gli animali vengono usati per identificare i ceppi dei microbi patogeni che causano le malattie. Per esempio, il batterio Peptostreptococcus può portare ascessi al cervello, fegato, seno e polmoni di persone malate. I ceppi patogeni vengono solitamente identificati iniettandoli nei porcellini d'India, il che provoca ascessi alla schiena o alle zampe degli animali.

Opportunità di rimpiazzamento

La spettrometria di massa è un metodo di analisi chimica che, combinato con la tecnologia al laser, si è sviluppato nelle MALDI-ToF-spettrometria di massa. Questa tecnologia oggi consente agli scienziati di identificare molti batteri patogeni senza usare animali. La tecnologia può essere adattata per identificare velocemente molti altri patogeni infettivi, in modo da eliminare i test di routine su porcellini d'India, conigli e altri animali usati nei test diagnostici.

6. Didattica e training

Questa categoria comprende l'utilizzo degli animali a tutti i livelli della didattica (in Italia, sono usati solo nelle università) più i corsi post-laurea di training dei chirurghi e del personale di laboratorio.

Numero di animali nel 2005: 198.994
% sul totale di animali usati: 2%
Animali comunemente usati: topi e ratti, uccelli e pesci, anfibi, maiali

Caso di studio

Le rane vengono ancora usate nella didattica universitaria e nelle scuole superiori (non in Italia) da molti studenti in tutto il mondo. In un corso universitario di embriologia, in Francia, alle rane vengono iniettati ormoni per stimolare la sovrapproduzione di uova e sperma. Le rane maschio vengono uccise e vengono rimossi i loro testicoli, e alle rane femmina vengono prelevate le uova in modo che gli studenti possano effettuare la fertilizzazione in vitro. Alle femmine vengono anche prelevate le ovaie, prima dell'uccisione, per studi successivi.

Opportunità per il rimpiazzamento

Sono disponibili CD interattivi per insegnare agli studenti come avviene lo sviluppo delle uova degli anfibi e la formazione degli embrioni. Nel CD sono inclusi video ad alta qualità, animazioni e immagini prese al microscopio. Sono anche disponibili modelli anatomici che mostrano l'embriologia delle rane, dalla fertilizzazione a uno stadio avanzato di sviluppo. La capacità di osservazione diretta degli studenti si può sviluppare usando piante anziché animali.

7. Produzione e controllo qualità delle medicine biologiche

Questa categoria comprende la produzione di anticorpi e i test per assicurare la purezza e l'efficacia delle medicine e dei vaccini per umani e animali.

Numero di animali nel 2005: 1.854.553
% sul totale di animali usati: 15%
Animali comunemente usati: topi e ratti, uccelli e pesci, conigli, porcellini d'India, criceti

Caso di studio

Il test Dose Letale 50% (DL50) consiste nell'iniettare a gruppi diversi di animali diverse quantità della sostanza sotto test, per identificare la dose che uccide il 50% degli animali di quel gruppo. Per standardizzare l'efficacia dei lotti della tossina Botulino vengono condotti di routine, ogni anno, test DL50 su decine di migliaia di topi. Questa tossina è usata in campo medico per curare le condizioni neuromuscolari (e nella cosmetica come trattamento antirughe). Alcuni dei topi usati in questi test sviluppano paralisi, prima nelle zampe e poi nei muscoli respiratori, e muoiono così soffocati.

Opportunità di rimpiazzamento

Il test SNAP-25 è un test sostitutivo senza animali che risulta più veloce, meno costoso e più preciso di quello sui topi. Il test sostitutivo, che ha già salvato migliaia di topi, usa una proteina sintetica in provetta ed è già stato approvato per l'uso come test finale per l'efficacia dei lotti di Botulino.

Fonte:

Testo tradotto dal dossier del Dr. Hadwen Trust Towards a European Science without Animal Experiments, pagg. 12-13.
http://www.endeuanimaltests.org/resources/section1.pdf

http://www.agireora.org/

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lisa70
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Re: COSMETICI E SPERIMENTAZIONE ANIMALE

Messaggio da lisa70 » lun set 08, 2008 6:46 am

Ciao a tutti!
Ho scaricato la lista...e ho visto che mancano weleda e almacabio...
Mi è sfuggito qualcosa o è proprio così...?

Altra domanda...come fate a truccarvi...? Non vi truccate?
Mi sembra che le aziende citate non facciano trucchi ma prevalentemente prodotti per l'igiene...
Sapete aiutarmi?

Grazie mille e scusate per le domande scontate..ma sono agli inizi... :oops:

Lisa

AlanAdler
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Re: COSMETICI E SPERIMENTAZIONE ANIMALE

Messaggio da AlanAdler » lun set 08, 2008 11:37 am

ciao
lisa70 ha scritto:Ho scaricato la lista...e ho visto che mancano weleda e almacabio...Mi è sfuggito qualcosa o è proprio così...?
no, non ci sono infatti. Come abbiamo detto altre volte però la lista di Vivo contiene solo le ditte certificate e garantite. Sicuramente ci sono molte altre *piccole* ditte che non usano ingredienti testati ma non hanno la certificazione. Comunque la lista rappresenta il riferimento certo per l'Italia.
Altra domanda...come fate a truccarvi...? Non vi truccate?
no, di solito non mi trucco.
:wink:
Mi sembra che le aziende citate non facciano trucchi ma prevalentemente prodotti per l'igiene...
mi pare che ci siano anche prodotti per il make up, comunque qualche ragazza del forum ti saprà dire di più.

ciao!

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