chi ha cambiato la propria vita?

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monirosa
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chi ha cambiato la propria vita?

Messaggio da monirosa » gio lug 19, 2007 9:50 am

io come tanti di voi soffro per la vita che faccio, in particolar modo lavorativa, ma non ho, oltre le parole il coraggio per ora di uscire fuori dal ruolo sociale che il lavoro mi dà.
a parole siamo tutti bravi io per prima a parlare su come è solo questione di paura e che bisogna lanciarsi, rischiare ecc......
proprio per questo mi piacerebbe ascoltare brevi storie di chi è riuscito a cambiare la propria vita, chi è riuscito in qualsiasi campo a saltare il fosso, chi è risucito a trasformare la depressione i dap in energia positiva e costruttiva che l'hanno portato ad un reale e tangibile cambiamento
grazie !
monica

narmaina
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Messaggio da narmaina » gio lug 19, 2007 7:55 pm

ciao, che dire?
io ho cambiato vita quando mi son ritrovata incinta....
sotto psicofarmaci e un nuovo lavoro e arriva lui....
abitavo a parma dove avevo tutto e mi ritrovo a roma da sola, senza nulla che mio figlio e il mio compagno....
in 3 anni la mia vita è cambiata e ho smesso le medicine....
mi manca solo un lavoretto e direi di aver fatto enormi progressi....
son perfino dimagrita 66 kg!!!!
e tutto questo nonostante gravi problemi di salute oltre alla dap, al ricovero in psichiatria e ai medicinali etc, etc, etc....
a volte le cose più inaspettate aiutano a fare il passo....
sliding doors....

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alFaris
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Re: chi ha cambiato la propria vita?

Messaggio da alFaris » gio lug 19, 2007 8:58 pm

Essalamu Elikah!
monirosa ha scritto:mi piacerebbe ascoltare brevi storie di chi è riuscito a cambiare la propria vita, chi è riuscito in qualsiasi campo a saltare il fosso, chi è risucito a trasformare la depressione i dap in energia positiva e costruttiva che l'hanno portato ad un reale e tangibile cambiamento
grazie !
monica
una volta scrissi un accenno a quel che fu la mia esistenza... il messaggio è ancora qui viewtopic.php?p=152990#152990 ...

se poi vorrai sapere qualcosa in più potrò aggiungere qualche dettaglio...



Ua Elikah Essalam! by alFaris

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monirosa
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Messaggio da monirosa » lun lug 23, 2007 9:50 pm

narmaina un gran bel cambiamento!
forse non era nei tuoi progetti, da come intuisco, ma sicuramente hai colto il lato positivo della situazione e ti sei lanciata, ed oggi si vedono i risultati.-)

al faris ...se ti va di dire qualche cosa di più....io ti ascolto volentieri...

coraggio chiunque avesse da riportare storie di cambiamenti le racconti!!
ho bisogno di sapere che cambiare è possibile!!!!

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Messaggio da alFaris » mer lug 25, 2007 10:00 pm

Da un messaggio trascritto su http://www.vallisteeedigei.it
_________________

Va bene: se deve essere un messaggio serio, allora scriviamo seriamente. Niente saluto arabo ma un testo semplice, niente punti di sospensione ma l'interpunzione canonica. Un messaggio serio.

Tante volte scrivo che la mia esperienza è stata tanto simile alla vostra. Posso immaginare facilmente la vostra sofferenza: essere costrette a volare basso, molto basso, ancora più basso, nel disperato tentativo di sfuggire all'intercettazione del radar; essere terrorizzate dal rischio di essere condannate per una colpa che si chiama amore. In realtà, qualsiasi male conosce sempre un peggio, e poi un peggio del peggio, e poi ancora all'infinito. Al contrario vostro, la mia colpa ero io stesso: la mia esistenza era al contempo la testimonianza della colpevolezza e l'oggetto della condanna. Io sono stato per trent'anni il "figlio di quel figlio di una libera professionista", vale a dire il figlio di mio padre.

Trent'anni. Trent'anni di guerra famigliare. Trent'anni in cui mia madre ha dato il meglio in fatto di odio, disprezzo, acredine contro mio padre: siccome io ero il figlio di quell'uomo, ecco che sono stato l'oggetto di sfogo di tutto l'inferno che quella donna avrebbe voluto dire, e fare, e infliggere al suo avversario. Come vi potrei descrivere quel periodo? Credetemi: è assurdo solo pensarlo. Ecco perché, alla fine, il mio sistema nervoso è ridotto a un mucchio di nervi logori. Ecco perché oggi ho queste voragini psicologiche. Ecco perché mi trovo così tanto bene in questi spazî. Siamo figlî dell'incomprensione, del disprezzo: dello schifo. Siamo sorelle, sia pur di sventura.

L'unico appiglio che mi tenne in vita in quel periodo fu mia sorella. Per lungo tempo, finché era stata bambina, ella aveva seguite le orme della madre; ma quando crebbe, ed espresse il suo carattere, i difetti e i pregî che ogni essere umano dovrebbe avere il diritto di avere: quando tentò di vivere la propria vita, mi raggiunse all'inferno. Fu allora che divenimmo solidali, pur essendo due personalità profondamente diverse. Proprio perché eravamo diversi, mentre io ho sempre cercato la pacificazione, mia sorella giunse fino al confronto fisico e all'allontamento da casa, per andare a vivere da mio padre. Ho sempre comprese le ragioni di mia sorella, anche se devo riconoscere che tutto questo ha forse contribuito a mantenere roventi i rapporti interprersonali e ha prorogato così la fine del nostro inferno.

Inutile qui enumerare tutto il corollario che gravitò attorno a quanto fin qui descritto: avvocati, giudici, medici, consulenti di parte e d'ufficio, ufficiali giudiziarî; cause, sequestri, pignoramenti, ingiunzioni; i relativi costi, che ci hanno costretti a una vita fatta di risparmio all'osso, rinunce, false declinazioni d'invito. Un'infanzia e una giovinezza buttate al secchio, in nome di questioni di principio - e d'odio. In realtà, nel mio caso, un'esistenza intera: il mio futuro sarà ovviamente segnato dal passato, tant'è che ho ormai da tempo riposta nel cassetto la speranza d'incontrare un affetto. Diciamo così: sono vivo, e basta. Mia sorella, per sua fortuna, ha trovato un santo ragazzo: oggi ha tre figlî, meravigliosi e allegri.

Proprio perché ero consapevole di quanto costasse, economicamente e umanamente, tutto questo circo, cercai di risolvere la questione secondo il principio "a ognuno il suo gruzzolo, a ciascuno la sua via per il mondo". Quanto tempo e quante energie ho spese in questa titanica impresa: capovolgimenti di fronte, trattative mille volte iniziate e mille volte interrotte, promesse, condanne, scongiuri, snervanti questioni di principio, mediazioni ora in palese ora in segreto si sono susseguite senza tregua. Alla fine, quando siamo riusciti a vendere il vecchio villino famigliare, mi sono ritrovato solo. Certo, ho una sorella: ma a parte la distanza fisica che ci separa, ella ha la sua vita, la sua famiglia, le sue responsabilità. Ero solo. Sono solo.

La prima volta che entrai in un sito di ragazze fu per errore: all'epoca fui "strapazzato" e cacciato via in maniera un po' scontrosa. Va da sé che, quando presentai (in maniera pacata e civile, ma pur sempre assai rigida) le mie rimostranze, ricevetti di rimando infinite scuse, e l'invito a partecipare. Meravigliato da tanta cortesia, e soprattutto contando sulla promessa d'ospitalità della proprietaria del sito, in punta di piedi mi decisi a tornare: rientrai in quello spazio, questa volta dalla porta del forum invece che dalla finestra della chat.

Tante volte scrivo che le ragazze hanno ficcate le mani nella mia bara, e mi hanno tirato fuori di peso. Non solo: guai a ricordare loro che cosa hanno fatto, guai a ringraziarle; si contrariano, negano di aver fatto alcunché. Mi danno del melenso. Mi rendo conto che da parte loro mi hanno solo reso cittadino della loro piccola repubblica: ma per me è stato più che tornare in vita. Prima d'allora dipingevo la mia vita come un deserto sterminato, come un inverno senza fine: come un'oceano di tenebre. Oggi, sia pure in tono minore e ancora con mancanze che per forza di cose sono fuori portata delle ragazze, oggi sono vivo.

Prima di tutto, ho ricevuta un'iniezione di fiducia come mai prima d'allora avevo potuto annoverare: sono un uomo ammesso in uno spazio notoriamente sbarrato all'accesso di qualsiasi uomo, sono stato ammesso in un tempio sacro dentro il quale solo rari privilegiati entrano. Di seguito e mille volte più di questo: sono stato eletto a fratello di confidenze d'amori, di dolori, di sentimenti che forse neanche a un'altra donna possono essere svelati.

Con loro ho riso e ho pianto, ho giocato, ho mangiato e ho protestato - ho partecipato al Kiss2Pacs, e sia pur formalmente ho persino baciata una ragazza. Più ancora: ho dormito con loro. Dopo la serata in birreria, mi fu offerto di fermarmi a dormire a casa: eppure ci eravamo conosciuti solo poche ore prima. Più ancora: ho ospitata a casa una ragazza, ho dormito con lei, persino nello stesso letto - spalla contro spalla, nel mio letto, nella mia cameretta, nel mio appartamentino, il nido dell'aquila, trentasette metri quadrati, che all'epoca presi solo per me stesso, e oggi è testimone di un'impresa senza precedenti.

Mi hanno scritte parole d'una dolcezza inenarrabile: con una delicatezza che mai ho trovato in un altro essere umano, mi è stato suggerito di cercare altrove quel che cercavo, perché lì nessuna me l'avrebbe potuto dare. Se penso che, prima ancora di scrivere una frase di questo genere, per paura di offendermi in una qualche maniera ella si è subito premunita di avvertirmi che per carità, nessuna mi caccia, sia ben chiaro, nessuna vuole che io vada via: però, devo cercare di capire. Altro che capire: tempo dopo, un'altra ragazza si è rivelata ancora più delicata, perché mi ha scritto che posso benissimo rimanere nel loro forum, e cercare altrove quello di cui ho bisogno. Oramai mi domando se altrove esiste quello che cerco, quello di cui ho bisogno.

Anche io ho avute persone che mi sono state accanto: sono più che persone importanti, più che parenti, più che affetti. Sono ragazze lesbiche. Sono il mio urlo conto la morte, contro l'aridità della vita, dei sentimenti, sono la forza dinanzi alle offese e gl'insulti che le altre donne, quando volontariamente e quando incoscientemente, mi riservano. Sono l'esercito delle farfalle che ferma e fa indietreggiare e sconfigge un'armata di tenebre che altrimenti mi avrebbe ucciso - peggio, mi avrebbe fatto morire giorno per giorno, goccia per goccia, sussurrando nelle orecchie come Tigellio alle sue vittime: voglio che tu senta di morire. Invece oggi, all'improvviso, mi arriva un messaggio sul telefono: "Cammello come stai? Mi chiami che è tanto che non ti sento?".

Sono ancora vivo.

Stefano
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monirosa
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Messaggio da monirosa » ven lug 27, 2007 8:28 am

grazie stefano di tanta generosità.....
ho provato tenerezza nel leggere le tue parole ed è come se ti avessi visto ..
grazie !
monica

Nerissa
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Messaggio da Nerissa » lun lug 30, 2007 4:55 pm

Io ho cambiato vita quando sono stata scippata dopo essere usciat dal lavoro. La vita che facevo prima non mi piaceva comunque, ho mollato tutto e dho cambiato casa e città. adesso sto molto meglio

Morwen
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Messaggio da Morwen » lun ago 06, 2007 10:35 am

Ciao Manirosa,
io ho avuto un bruttissimo e lungo periodo di depressione per + di un anno.E' sato davvero pesante finchè un giorno decisi di aiutarmi andando da uno psicologo.Così ho cominciato una terapia,sia psicologica sia farmacologica con Citalopram,un farmaco molto utile e leggero.Devo dire che nel giro di un mese la mia vita è cambiata,non totalmente,ma abbastanza per vedere cosa poteva essere nocivo per me stessa e agire in maniera tale da evitare.Ho ricominciato a ritrovare gli interessi persi,la creatività aiuta moltissimo credimi,anche per chi non è portatissimo per essere artista.Ho trovato tanti modi per sfogarmi con dipinti,creare con perline,das,fimo,feltro ecc e mi devo ricrede sul fatto che non tutti possono fare qualcosa di carino! Dopo queste piccole soddisfazioni personali ho trovato anche l'interesse di uscire per cercare cose utili alle mie piccole creature che mi facevano sentire meglio.I complimenti delle persone mi hanno dato un pò di fiducia in me stessa e poi stare un pò fuori mi ha aiutata.Certo,ho ancora molta strada da fare...ancora non sono in grado di poter affrontare un lavoro vero o andare in posti che mi mettono a disagio ma un passo alla volta fa miracoli!

Morwen

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Messaggio da alFaris » lun ago 06, 2007 7:30 pm

Essalamu Elikah!

prima di tutto ben venuta...

> uscire per cercare cose utili alle mie piccole creature

i gremlins? :-f battuta oribboli! però 'sta cosa delle "piccole creature" mi ha incuriosito... di che cosa si tratterebbe?



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Messaggio da Morwen » mar ago 07, 2007 11:32 am

alFaris ha scritto:
i gremlins? :-f battuta oribboli! però 'sta cosa delle "piccole creature" mi ha incuriosito... di che cosa si tratterebbe?
Ciao! Grazie del benvenuto!
Sarebbe carino un gremilins...quasi quasi ne faccio uno! ;P
Ad ogni modo per "piccole creature" intendo le cosine che faccio con le mie mani.Ora mi sto dedicando in particolar modo ai sassi dipinti.Animaletti in special modo.Oppure modello il das con figure da folletti!
Queste sono le mie piccole creature!
Devo dire che realizzare qualcosa di personale e ricevere comlimenti porta soddisfazione in un'anima persa.

Ciao!
Morwen

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Messaggio da alFaris » ven ago 10, 2007 11:14 pm

Essalamu Elikah!
Morwen ha scritto:Ciao! Grazie del benvenuto!
mia cara... :-)
Morwen ha scritto:Sarebbe carino un gremilins...quasi quasi ne faccio uno!
eh ma per quelli forse hai bisogno del materiale per costruire i peluches...
Morwen ha scritto:Ad ogni modo per "piccole creature" intendo le cosine che faccio con le mie mani.
[...]
Morwen ha scritto:Devo dire che realizzare qualcosa di personale e ricevere comlimenti porta soddisfazione in un'anima persa.
mica soltanto nell'anima persa... anche una persona "normale" si sente più felice se qualcuno gli chiede la ricetta del risotto alla pescatora che ha cucinato e servito agli ospiti...
Morwen ha scritto:Ciao!
Morwen
torna ancora! ;-)



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mutamento

Messaggio da KiMoKoRe » mar ago 28, 2007 5:56 pm

ciao Sono nuovo...l'argomento cambiamenti mi riguarda molto.
Ho 22 anni e fin da 14 scioccamente abusavo di droghe sintetiche,andavo ai rave da quelli a roma fino a quelli in repubblica cz e vivevo in un camper con altri (presunti) amici.Ero nella confusione totale mi sentivo irreale e avevo gli attacchi di panico esagerati.
Ho cambiato vita quando per abuso di Ketamina sono entrato in coma e quelli che credevo amici mi hanno scaricato in un vicolo. Perfortuna è andato tutto bene, 2 anni fa ho comiciato a curarmi gli ADP sono diventato vegan e ho pure chiuso con tutti i viziacci (comprese le sigarette). I primi 7 mesi sono stati i piu terribili, non avvertivo astinenza di nessun tipo solo che il mio organismo rimetteva in circolo i depositi di skifezze per eliminarli e avevo 3-4 svarioni al giorno dove perdevo il controllo.
adesso sono serenissimo e fiero di me. faccio un bel lavoro, vivo in una splendida cittadina e ho una fantastica ragazza che mi fa filare dritto.MA SOPRATUTTO: MANGIARE SANO ,CUCINARE,FARE ATTIVITà FISICA mi appassionano .
Beh provo soddisfazione quando vado a trovare mia madre e nella piazza del paese trovo gli ex amici miei a chiedere soldi alla gente come se avessero sparato tutte le loro cartucce.

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musica
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Re: mutamento

Messaggio da musica » mer ago 29, 2007 12:22 pm

KiMoKoRe ha scritto:ciao Sono nuovo...l'argomento cambiamenti mi riguarda molto.
Ho 22 anni e fin da 14 scioccamente abusavo di droghe sintetiche,andavo ai rave da quelli a roma fino a quelli in repubblica cz e vivevo in un camper con altri (presunti) amici.Ero nella confusione totale mi sentivo irreale e avevo gli attacchi di panico esagerati.
Ho cambiato vita quando per abuso di Ketamina sono entrato in coma e quelli che credevo amici mi hanno scaricato in un vicolo. Perfortuna è andato tutto bene, 2 anni fa ho comiciato a curarmi gli ADP sono diventato vegan e ho pure chiuso con tutti i viziacci (comprese le sigarette). I primi 7 mesi sono stati i piu terribili, non avvertivo astinenza di nessun tipo solo che il mio organismo rimetteva in circolo i depositi di skifezze per eliminarli e avevo 3-4 svarioni al giorno dove perdevo il controllo.
adesso sono serenissimo e fiero di me. faccio un bel lavoro, vivo in una splendida cittadina e ho una fantastica ragazza che mi fa filare dritto.MA SOPRATUTTO: MANGIARE SANO ,CUCINARE,FARE ATTIVITà FISICA mi appassionano .
Beh provo soddisfazione quando vado a trovare mia madre e nella piazza del paese trovo gli ex amici miei a chiedere soldi alla gente come se avessero sparato tutte le loro cartucce.
Sei stato veramente forte..sono felice per te!!!
io sto cercando di cambiare la mia vita ma sono proprio nella fase più dura credo...sto scoppiando

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monirosa
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Messaggio da monirosa » mer ago 29, 2007 1:57 pm

complimenti!
fa bene sentire certe storie....
io sono nella fase che dura ormai da qualche anno, dove vorrei fare il salto, cambiare lavoro abbandonare la certezza per un'avventura imprenditoriale, ma ancora non trovo il coraggio :-)

KiMoKoRe
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Messaggio da KiMoKoRe » gio ago 30, 2007 10:05 am

beh.. alla fine il cambiamento avviene in un attimo. Nel mio caso ho avuto dei '' punti di rottura'' dove ho detto Bastaaa.
Però per altre piccole cose mi è bastato immaginarmi in modo diverso come potrei essere, sembrare o apparire se.....
basta porsi delle domande giuste a se stessi.Il cervello è piu analitico di quanto sembra.

certo che mi son aiutato con 2 testi di un autore ''tralaltro vegan'' che mi aiutato molto.

si chiama Anthony Robbins e fa seminari in america sul '' CAMBIAMENTO''
da tutti i punti di vista... anche alimentare

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