La Bottega Verde ha risposto alla mia mail di richiesta di..

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eleonora85
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La Bottega Verde ha risposto alla mia mail di richiesta di..

Messaggio da eleonora85 » lun giu 18, 2007 11:34 am

..adozione di una politica cruelty free!!!!!
[non pensavo potesse succedere]

Ecco cosa ho scritto io:
Gentile Bottega Verde,
ho recentemente letto una vostra dichiarazione riguardo agli ingredienti che compongono i vostri prodotti , i quali vengono sperimentati sugli animali. In questa dichiarazione affermate che "il problema di testare o meno le materie prime su animali non è di vostra competenza diretta".
Come cliente interessato ad acquistare prodotti cosmetici e per l'igiene personale "senza crudeltà", mi sembra che questa vostra affermazione sia solo indice di una scarsa volontà e di un inesistente interessamento per questa scottante tematica, che vi porta a incolpare soggetti indiretti, quando, invece, scegliendo di utilizzare le materie prime fornite da questi vi macchiate della stessa colpa.
Per questo vi chiedo di modificare la vostra policy in merito agli ingredienti che comprate da terzi: utilizzate solo ingredienti NON testati a partire da un certo anno FISSO (a vostra scelta), così da non incrementare la sperimentazione su animali!
Alcune aziende lo fanno senza problemi, e mi chiedo perché un'azienda famosa come la vostra non possa fare altrettanto. Inoltre nel sito della vostra azienda, affermate di "aver fatto della vostra passione per la natura il vostro grande punto di forza e, oggi come allora, producete e commercializzate direttamente prodotti a base di principi attivi vegetali". Ora, io mi chiedo cosa ci sia di così naturale negli esperimenti condotti su poveri animali innocenti.
Nel frattempo mi vedo costretto a scegliere altre marche, tra quelle che aderiscono a questa policy.

Distinti saluti.

EF


Ecco la loro risposta:

Gentile Cliente,

in risposta alla Sua e-mail, Le comunico che noi non abbiamo mai fatto uso di animali per testare i nostri prodotti cosmetici e desidero informarLa che la dicitura “prodotto finito non testato su animali” significa che su di esso non è stato eseguito alcun tipo di test che coinvolga un animale.
Le linee cosmetiche sono regolamentate da una normativa che,

da quando è entrata in vigore, prevede il divieto di utilizzare animali come test sul prodotto finito

, mentre tale divieto, tra il 2009/2013, sarà esteso anche alle materie prime.

Difficilmente i produttori di materie prime testano su animali, pertanto è presente una ampia scelta di materie prime non testate, ed è proprio su queste che noi ci basiamo per formulare
i nostri prodotti. Noi siamo coerenti con la nostra politica anti-animalista e quindi non
usiamo animali come test e scegliamo materie prime non testate.

Restando a Sua disposizione per ulteriori informazioni, Le porgo i miei più

cordiali saluti.

Laura Barberini
Segretaria della Clientela

eleonora85
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Re: La Bottega Verde ha risposto alla mia mail di richiesta

Messaggio da eleonora85 » lun giu 18, 2007 1:48 pm

Indovinello: cosa c'è che non va in questa frase?
eleonora85 ha scritto: Noi siamo coerenti con la nostra politica anti-animalista e quindi non
usiamo animali come test e scegliamo materie prime non testate.

DaKaron
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Messaggio da DaKaron » lun giu 18, 2007 2:15 pm

va beh è un palese errore concettuale... inoltre non mi sembra incredibile... anzi... è pubblicità :) loro aderivano già a tali politiche e hanhno risposto in linea con ciò che già fanno :) se non avessero seguito le regole che richiedevi, probabilmente non ti avrebbero risposto :)

DaKaron

pasionario
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Messaggio da pasionario » lun giu 18, 2007 5:19 pm

Sì, ma lo devono specificare chiaramente in etichetta. Se così non fanno allora sono bugiardi! D'altronde specificarlo porterebbe solo vantaggi perché molti clienti potenziali (compreso il sottoscritto) deciderebbero di comprare i prodotti, mentre chi già compra abitualmente non verrà certo allontanato da una politica più animal-friendly

flippy

Messaggio da flippy » lun giu 18, 2007 6:05 pm

Eleonora, BV non e' cruelty-free. Rispondono con questa mail a tutti quelli che chiedono se testano su animali. Come vedi pero' sono giri di parole, e' una risposta fuorviante che mira ad ingannare i consumatori che hanno a cuore gli animali.

sissi91
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Messaggio da sissi91 » lun giu 18, 2007 6:15 pm

Ma politica anti-animalista non vuol dire contro gli animalisti?

miele_paz
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Messaggio da miele_paz » lun giu 18, 2007 6:42 pm

credo che sia solo un refuso. sgradevole... tanto più da una CRM ma credo sia solo questo

albufo

Messaggio da albufo » mar giu 19, 2007 8:47 am

Bè refuso a parte (che è comunque molto significativo, visto l'opposto che, coscientemente, volevano trasmettere), flippy ha perfettamente ragione nel dire che si tratta di una risposta di plastica, che tenta di persuadere - e purtroppo in molti casi ci riesce - chi non conosce bene cosa ci sta dietro (qruppo di persone dal quale mi escludo).



Eppoi ..... cos'è una CRM ???

DaKaron
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Messaggio da DaKaron » mar giu 19, 2007 8:56 am

fuorviante mica tanto:
Le comunico che noi non abbiamo mai fatto uso di animali per testare i nostri prodotti cosmetici
Se questo non corrisponde a verità sono denunciabili, solo bisogna far attenzione a quali prodotti sono da considerarsi "cosmetici".

miele_paz
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Messaggio da miele_paz » mar giu 19, 2007 11:02 am

scusate CRM sta per Customer Relationship Management.
ossia tutto ciò che è inerente la gestione della relazione con i clienti (da un punto di vista tecnologico ma anche, io direi soprattutto, strategico ed organizzativo).

Laura12
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Messaggio da Laura12 » mar giu 19, 2007 11:39 am

A parte l'evidente refuso sul termine "anti-animalista", la risposta di Bottega Verde è realmente attinente alla realtà di tutte le aziende cosmetiche, facessero parte o no delle liste ICEA-LAV : nessuna testa il prodotto finito sugli animali perchè è vietato per legge, le materie prime sono testate e l'azienda può scegliere e dichiarare i suoi ingredienti tra quelli che non si testano più, è un atto di fiducia sulla parola che si può accordare a Weleda come a l'Oréal.
Attualmente tutte le buone intenzioni sono superate dal REACH, che è il ri-testaggio di TUTTE le materie prime disposto dalla Comunità Europea, test che si effettuano anche sugli animali; il REACH è iniziato quest'anno e non si sa di preciso quando terminerà, finchè sarà in corso nessuna azienda potrà dire "non testo".

nikobiondo
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Messaggio da nikobiondo » mar giu 19, 2007 3:04 pm

1. Cosa viene definito prodotto cosmetico e cosa impone la legge

È necessario definire cosa si intende per "prodotto cosmetico", perché la legge impone procedure specifiche per i cosmetici e per i farmaci, diverse tra loro.

Un cosmetico è definito tale solo se ha un'azione locale (pelle, occhio, ecc.). Se può invece reagire con l'organismo ed essere metabolizzato, è scientificamente da considerare un farmaco, anche se poi viene venduto come cosmetico. Dipende quindi dal tipo di ingrediente: un ingrediente ad alta penetrazione entrerà in contatto con organi interni e quindi subirà anche i test per farmaci, un ingrediente a bassa penetrazione solo quelli per cosmetici. Quindi varia da caso a caso (circa nel 50% dei casi sono necessari test specifici per farmaci).


Direttiva 92/32/CEE per test di tossicità
Per proteggere uomo e ambiente, la direttiva europea 92/32/CEE prevede, per ogni nuova sostanza chimica, approfonditi studi chimici, fisici e tossicologici, che usano test su animali.

Questa direttiva impone, per l'etichettatura delle sostanze chimiche, i seguenti test:

* di tossicità acuta (alte dosi della sostanza sotto test vengono somministrate agli animali in una unica volta. Es. LD50)
* di tossicità ripetuta (dosi più basse per periodi di tempo più lunghi)
* di tossicità cronica (dosi basse per tutta la vita dell'animale)
* di mutagenesi (la capacità della sostanza sotto test di far mutare le cellule dell'organismo)
* di teratogenicità (la capacità della sostanza di creare difetti nella prole)
* di cancerogenicità (la capacità di creare il cancro).

Oltre a questi test, gli ingredienti dei prodotti cosmetici e dei farmaci sono sottoposti anche ad altri test, regolati da altre direttive. I test di base imposti da questa direttiva vanno comunque eseguiti su ogni nuova sostanza chimica. Se e quando i test su animali specifici per i prodotti cosmetici verranno aboliti, questo non porterà all'abolizione totale dei test su animali per questi prodotti, perché rimarranno obbligatori i test di base, che vengono eseguiti per qualsiasi sostanza chimica: olio per la macchina, inchiostro per le penne, additivi alimentari, detersivi, ecc.

Questa direttiva è dotata di un allegato tecnico che specifica i test da usare, e che prevede l'adeguamento al progresso tecnico. Questo significa che è già previsto dalla direttiva che i metodi di test si adeguino alle nuove scoperte e tecnologie, e che i metodi senza uso di animali possono quindi entrare di diritto tra quelli utilizzabili.

Per introdurre l'uso di metodi senza animali, non risulta quindi necessario modificare la normativa 92/32/CEE ma soltanto il protocollo sperimentale presente nell'allegato 2 sostituendo quello attualmente basato su prove di sperimentazione animale con un protocollo che si avvalga di metodologie che non facciano uso di animali.


Direttiva 76/768/CEE sui cosmetici
È la direttiva che impone di utilizzare animali per i test specifici per gli ingredienti dei prodotti cosmetici. Gli ingredienti già presenti in commercio nel 1976, anno di approvazione della direttiva, sono stati elencati in una lista detta "Positive List": queste sostanze non necessitano di ulteriori test per poter essere usate in un prodotto cosmetico. Quindi, i cosmetici che hanno come ingredienti solo le sostanze della Positive List sono gli unici che sicuramente non incrementano il numero di animali usati dopo il 1976.

Per i test specifici per i cosmetici, l'animale più utilizzato è il coniglio. Di seguito sono indicati alcuni dei test utilizzati per i prodotti cosmetici.

Effetto tossico da valutare Irritazione dell'occhio
Test su animali Draize test oculare: la sostanza viene posta nell'occhio dei conigli immobilizzati e viene lasciata per ore o giorni, valutando l'infiammazione dell'iride e la distruzione della cornea.
Metodo sostitutivo Test di Bettero: utilizza lacrime umane in coltura

Effetto tossico da valutare Irritazione della pelle
Test su animali Draize test cutaneo: come sopra, ma sulla pelle tosata e/o scorticata. Si valuta l'irritazione provocata dalla sostanza
Metodo sostitutivo Skin2: utilizza una speciale coltura di pelle umana

Effetto tossico da valutare Corrosione della pelle
Test su animali Come sopra ma si valuta, anziché l'irritazione, la distruzione della pelle.
Metodo sostitutivo Corrositex: utilizza una speciale membrana e rivelatori chimici. VALIDATO

Effetto tossico da valutare Fototossicità (interazione con la luce e conseguenti effetti tossici)
Test su animali Valutazione di danni cellulari
Metodo sostitutivo Colture di tessuto per valutare le reazioni e i danni

Effetto tossico da valutare Fotoirritazione (interazione con la luce e conseguenti effetti irritanti)
Test su animali Valutazione delle irritazioni della pelle dopo l'esposizione alla luce
Metodo sostitutivo Solatex PI: utilizza una speciale membrana e indicatori chimici

Effetto tossico da valutare Assorbimento percutaneo (azione di penetrazione nell'organismo)
Test su animali Valutazione, dopo l'uccisione dell'animale, dell'accumulo nell'organismo a partire dall'applicazione sulla pelle
Metodo sostitutivo Pelle umana in coltura

Solo uno dei test alternativi senza uso di animali è stato validato dall'ECVAM, organismo Europeo designato a tale scopo, dal 1992 al 2002: il Corrositex. Sono stati validati anche altri metodi, che non usano animali vivi, ma usano cellule di animali. Prevedono quindi una minor sofferenza per l'animale, che non viene usato da vivo, ma ne prevedono comunque l'uccisione. Inoltre, da un punto di vista scientifico, questi test continuano ad avere lo stesso difetto di quelli "in vivo" su animali: usano una specie diversa da quella target (l'uomo) e quindi il risultato non è affidabile. Molto più sensato e scientificamente valido sarebbe invece usate cellule e tessuti umani.


La battaglia legale: la Direttiva 93/35/CEE sui cosmetici
Cronistoria e situazione attuale
La Direttiva 93/35/CEE sui cosmetici, adottata nel giugno 1993, come sesto emendamento della direttiva 76/768/EEC, ha tra i suoi scopi quello di eliminare le prove su animali specifiche per gli ingredienti dei prodotti cosmetici, e per il prodotto finito. La storia di questa direttiva è stata lunga e travagliata: la sua reale applicazione è sempre slittata di 2 anni in 2 anni, in quanto subordinata alla convalida (o "validazione", neologismo utilizzato in gergo per indicare il processo di approvazione ufficiale di un metodo alternativo) di metodi alternativi, e alla fine non è mai avvenuta.

Fin dall'adozione di questa Direttiva è apparso chiaro lo "scontro" in atto tra Parlamento Europeo e Commissione: mentre da una parte il PE chiedeva l'applicazione effettiva della direttiva stessa, la Commissione affermava l'impossibilità di tale applicazione a causa della non esistenza di metodi alternativi - secondo il giudizio della Commissione - sufficientemente sicuri.

Una prima data per l'entrata in vigore del divieto di uso di animali per i test cosmetici (ingredienti e prodotto finito) era stata fissata per il 1 gennaio 1998. Ad ogni scadenza, la data è stata posposta di 2 anni per volere della Commissione.

Al primo gennaio 1998 è stata invece ipotizzata dalla Commissione la preparazione di una proposta per il divieto di utilizzo di animali per i soli test sul prodotto finito, in quanto la Commissione ha rilevato che in questo campo non erano più necessari test su animali, allo stato corrente del progresso tecnologico. Questo divieto non è comunque mai stato effettivamente sviluppato e posto in essere.

Nei successivi rapporti di PE e Commissione, si può notare che, quello che il PE chiede, e che viene puntualmente rifiutato dalla Commissione è:

* il divieto di realizzazione e commercializzazione di prodotti contenenti ingredienti testati su animali
* l'obbligo di etichettatura "Testato su animali" per i cosmetici i cui ingredienti e/o il prodotto finito sono stati testati su animali dopo l'entrata in vigore della direttiva.

Il Consiglio, nel febbraio 2002, si dichiara sostanzialmente d'accordo con la Commissione: le due istituzioni arrivano così a un accordo pieno tra loro, in contrasto netto coi voleri del PE.
Nel maggio 2002 il PE reitera le sue posizioni, e non si dichiara d'accordo con le posizioni di Consiglio e Commissione.
Nel luglio 2002 La Commissione rifiuta nuovamente le richieste del PE.

Il 27 gennaio 2003, dopo la terza lettura da parte del Consiglio, è stata approvata la seguente proposta:

1. Divieto assoluto di test su animali (per gli ingredienti) entro il 2009, in tutti i paesi dell'UE
2. Divieto di vendita di cosmetici che usano ingredienti testati su animali (in qualunque paese siano stati prodotti) per la maggior parte dei test entro il 2009
3. Divieto di vendita per tutti i cosmetici testati su animali comprese le 3 aree rimaste escluse dal punto precedente (tossicocinetica, tossicità riproduttiva, tossicità a dosi ripetute) entro il 2013, ma con possibilità di slittamento se non sono stati sviluppati test alternativi adeguati.

Ogni Stato membro ha 18 mesi per mettere in pratica questa proposta o una più restrittiva.

Proposte pratiche per l'immediato futuro
Quello che a nostro avviso ha finora impedito l'abolizione dei test su animali per i prodotti cosmetici è una intrinseca debolezza del processo di validazione previsto per i test di tossicità.
La validazione è il processo che stabilisce l'affidabilità e la rilevanza di un metodo. L'affidabilità consiste nella riproducibilità dei risultati nello stesso laboratorio e tra laboratori diversi, e la rilevanza è la misura dell'utilità e della significatività del metodo per un certo scopo.

I test di validazione sono molto lunghi e onerosi (possono durare anche anni), e poggiano su una base scientificamente inaccettabile: un metodo si ritiene valido quando fornisce per certe sostanze risultati simili a quelli ottenuti, in passato, per le stesse sostanze mediante animali da laboratorio. Dal punto di vista scientifico questo è insensato, perché i risultati vanno confrontati con quelli noti sull'uomo, non sugli animali (perché animali di specie diverse danno comunque risultati diversi tra loro). Inoltre, non ha senso confrontare i dati ottenuti da un organismo in toto con quelli di una coltura cellulare umana. Questi ultimi sono parziali, ma danno informazioni CERTE per l'uomo, i primi sono più completi ma danno informazioni completamente incerte (e quindi irrilevanti) riguardo all'effetto sull'organismo umano.

Va inoltre notato che tutti i test su animali già in uso non sono MAI stati validati (e in effetti la correlazione dei risultati da essi ottenuti e quelli ottenuti sull'uomo è molto bassa, spesso statisticamente irrilevante), ma entrano di diritto lo stesso nelle linee guida, accettate a livello mondiale, dell'Organizzazione per la Cooperazione Economica e lo Sviluppo (OECD - Organization for Economic Cooperation an Development).

nikobiondo
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Messaggio da nikobiondo » mar giu 19, 2007 3:06 pm

2. Lo Standard internazionale "Non testato su animali" e le etichette

Si noti che, ad oggi, non è imposto per legge il test sul prodotto finito, si parla sempre di ingredienti: è il test fatto sugli ingredienti a essere la discriminante tra prodotto "cruelty-free" o meno.

Il test sul prodotto finale, non essendo obbligatorio per legge, non viene fatto quasi da nessuno, a parte da poche ditte particolarmente "crudeli" che testano su animali anche il prodotto finito, come la Procter&Gamble, e che sono quindi da boicottare in modo particolare.

La definizione di "cruelty-free" è opinabile: potremmo definire cruelty-free solo quelle ditte che usano ingredienti della positive list (ingredienti presenti sul mercato prima del 1976, anno in cui è entrato in vigore l'obbligo dei test su animali specifici per i cosmetici), ma ormai quasi nessuno riesce a soddisfare questo criterio così stringente.

È nato così lo Standard internazionale "Non testato su animali" che dà una definizione meno stretta ma completamente accettabile ed efficace. Una ditta, per essere cruelty-free nel senso stabilito dallo Standard stesso deve:

1. Non testare su animali il prodotto finito, né commissionare a terzi questi test
2. Non testare i singoli ingredienti, né commissionare a terzi questi test
3. Per gli ingredienti comprati già testati dai fornitori, deve dichiarare che questi test sono avvenuti prima di un dato anno a sua scelta (per esempio, 1995), e impegnarsi a non comprare ingredienti testati dopo quell'anno. Il che significa NON usare più alcun ingrediente (chimico, di sintesi) nuovo. Mentre può usare ingredienti completamente vegetali o anche di sintesi ma già in commercio prima dell'anno scelto.

Così facendo, non si incrementa di fatto la sperimentazione su animali, solo che la data non è il 1976 ma un'altra data scelta da ciascuna azienda. Ovviamente, questi prodotti non sono cruelty-free nel senso che i loro ingredienti non sono mai stati testati su animali, e questo vale anche per quelli che usano ingredienti delle Positive List, perché anche la maggior parte di quegli ingredienti sono stati, in qualche momento del passato, provati su animali. Ma sono cruelty-free nel senso che non incrementano la sperimentazione su animali. Quel che è fatto è fatto, ma da un certo anno in poi nessun animale in più dovrà morire per creare questi prodotti.
Nota: Una precisazione per i più pignoli: i test presi in considerazione da questo Standard sono solo i test specifici per i cosmetici, NON quelli di base. Questo significa che, in teoria, una ditta potrebbe usare ingredienti testati su animali per i test di base, ma non per i test cosmetici. Ma questo non è possibile, dato che i test specifici per i cosmetici sono obbligatori, e quindi se viene creato un nuovo ingrediente questo deve essere sottoposto sia ai test di base sia a quelli specifici per i cosmetici. Di fatto, dunque, assicurare di non compiere test cosmetici dopo una certa data equivale ad assicurare di non usare alcun ingrediente nuovo. Per questo motivo, questo Standard ha senso anche per i detersivi, per i quali non sono previsti test aggiuntivi come per i cosmetici, ma solo quelli di base. Se si assicura di non usare nuovi ingredienti a partire dalla data fissata, si è certi di evitare nuovi test su animali anche per questi prodotti.


Ingredienti di origine animale
La definizione di cruelty-free qui indicata, comprende solo la questione dei test su animali, ma non l'eventuale provenienza degli ingredienti usati. Quando gli ingredienti derivano da sfruttamento e uccisione di animali, anche se non testati, non possono comunque essere considerati cruelty-free. Questi ingredienti sono: grassi animali, olii animali, gelatina animale, acido stearico, glicerina, collagene, placenta, ambra grigia, muschio di origine animale, zibetto, castoreo, latte, panna, siero di latte, uova, lanolina, miele, cera d'api.

Le ditte che aderiscono allo Standard per lo più evitano di usare questo genere di prodotti, quindi sono cruelty-free anche sotto questo punto di vista, ma conviene controllare gli ingredienti prima dell'acquisto.


Etichette
Le etichette - simboli e diciture più o meno dettagliate - che si trovano su cosmetici e detersivi non hanno alcun valore per quanto concerne l'adesione allo Standard di cui sopra, e quindi l'effettiva assenza di "crudeltà" nel prodotto in questione.

La dicitura "Non testato su animali", "Contro i test su animali", "Testato clinicamente", "Testato dermatologicamente", oppure il simbolo del coniglietto non hanno alcuna importanza, perché per lo più indicano solo che il prodotto finito non è testato, ma questo, come abbiamo visto, vale per quasi tutte le ditte, e non è quindi una discriminante. Ciò che veramente importa è che i singoli ingredienti non siano testati su animali. E questo non è assicurato da alcuna dicitura o simbolo. O meglio, esiste un simbolo che rappresenta lo Standard, il "leaping bunny" (coniglietto che salta) circondato da stellette gialle, ma non è un simbolo che ha avuto un gran successo e praticamente nessun prodotto lo riporta.

Quindi, la discriminante per essere cruelty-free è l'adesione allo Standard, ma questo non è riportato in alcuna etichetta: occorre conoscere la lista delle ditte che, o hanno aderito formalmente allo Standard, o hanno rilasciato una dichiarazione in cui affermano di rispettare i requisiti dello Standard.

nikobiondo
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Messaggio da nikobiondo » mar giu 19, 2007 3:10 pm

3. Le ditte "cruelty-free": quali sono e dove trovare i loro prodotti

La situazione in Italia si è andata evolvendo negli ultimi tempi, abbiamo pertanto aggiornato la lista delle aziende "cruelty-free" tenendo conto dell'autocertificazione di adesione allo Standard "senza crudeltà" inviata alla dott.ssa Antonella de Paola, autrice del libro "Guida ai prodotti non testati su animali", e/o del superamento dei controlli effettuati da ICEA (società indipendente di auditing) dietro accordo con LAV - Lega Anti Vivisezione.

La lista "positiva" si è così di molto assottigliata, perché non tutte le aziende che in passato avevano aderito allo Standard internazionale "non testato su animali" hanno dato conferma della propria politica aziendale, in uno dei due modi sopra descritti. Speriamo vivamente lo facciano in un prossimo futuro e che sempre più aziende decidano di farsi certificare da ICEA, così che il consumatore possa essere realmente certo dell'impegno di queste sul versante "cruelty-free".

Riportiamo per informazione le aziende depennate (a partire da aprile 2005) dalla "lista positiva" non avendo prodotto la conferma di cui sopra: Argital, Argiletz, Biokosma, Borlind of Germany, Cosmica (Finestra sul Cielo), Guam/Lacote, KI (Ecolav), Lakshmi (Indra, Mater Natura, Jardin de Paradis), Nectar Beauty Shop, Solime, Weleda, Witt, W Urlich. The Body Shop è stato cancellato dalla lista cruelty-free dopo essere stato acquistato da L'Oréal.



Le ditte "cruelty-free"
Queste ditte non testano il prodotto finito, non commissionano test su prodotto finito e ingredienti, e non usano ingredienti testati dai produttori dopo l'anno di adesione a questa policy. Così, di fatto, non incrementano la sperimentazione su animali.

TUTTE le altre NON sono da considerarsi "cruelty-free", anche se riportano sulle confezioni la dicitura "non testato su animali" o simili, finché non avranno dato conferma della propria politica aziendale in uno dei due modi prima descritti.

Si consiglia di preferire le aziende certificate ICEA, che hanno accettato di sottoporsi a controlli esterni anziché operare in regime di semplice autocertificazione.

La lista delle ditte "cruelty-free" verrà aggiornata periodicamente. È disponibile il pieghevole "Cosmetici e sperimentazione animale", pronto per essere riprodotto con una comune stampante da tavolo e distribuito. Scaricalo qui.




01/ DETERSIVI (pavimenti, piatti, biancheria)

CIBE (Econatura)
_fonte informazioni: Adesione allo Standard / Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: 1998
_ingredienti animali: Latte, lanolina. Chiedere per ciascun prodotto
_contatti: http://www.cibelaboratori.it

ECOPOLO/HEDERA NATUR (Almacabio, Equoline)
_fonte informazioni: Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: ---
_ingredienti animali: Nessuno
_contatti: http://www.ecopolo.com, http://www.hederanatur.com

HAWAY (Ekos, EcoSì, Oris)
_fonte informazioni: Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: ---
_ingredienti animali: Nessuno
_contatti: http://www.hawai-group.com

SAN.ECO.VIT (Ecoblu, Ecor, Ecoland)
_fonte informazioni: Autocertificazione / Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: 1999
_ingredienti animali: Nessuno
_contatti: http://www.sanecovit.it

Riassumendo: Cibe (Econatura), EcoPolo (Almacabio, Equoline), Haway (Ekos, EcoSì, Oris), San.Eco.Vit (Ecoblu).



02/ COSMETICI (make-up e igiene della persona)

BEMA
_fonte informazioni: Autocertificazione / Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: 1995
_ingredienti animali: Si
_contatti: http://www.bemacosmetici.it

CIBE (Mondo Naturale, Fiori&Futta-Antico Marsiglia, Antica Provenza Ligure)
_fonte informazioni: Adesione allo Standard / Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: 1998
_ingredienti animali: Antica Provenza Ligure > Linea estratti: totalmente vegetale / Linea Marsiglia: alcuni prodotti contengono miele, latte, lanolina / Linea Dessert: i dessert da bagno contengono latte. Mondo Naturale e Fiori&Frutta-Antico Marsiglia: alcuni prodotti contengono miele, latte, lanolina
_contatti: http://www.cibelaboratori.it - http://www.fioriefrutta.it

COOP
_fonte informazioni: Certificazione ICEA
_reperibile presso: Supermercati COOP
_NO test dall'anno: ---
_ingredienti animali: ---
_contatti: http://www.e-coop.it

D'AYMONS NATURALERBE
_fonte informazioni: Adesione allo Standard / Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie,
Farmacie, Fiere
_NO test dall'anno: 1978
_ingredienti animali: Quasi tutto vegan. Alcuni prodotti contengono
miele, propoli, polline. Cercare il marchio VEGAN sulla confezione.
_contatti: http://www.daymonsnaturalerbe.it

DERBE
_fonte informazioni: Autocertificazione / Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: 1997
_ingredienti animali: Uova (solo in Olio Derbe all'uovo e maschera all'uovo)
_contatti: http://www.derbe.it

ECOPOLO/HEDERA NATUR
_fonte informazioni: Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: 1974
_ingredienti animali: Nessuno
_contatti: http://www.ecopolo.com, http://www.hederanatur.com

FITOCOSE
_fonte informazioni: Autocertificazione / Supportato da http://www.promiseland.it
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: 2003
_ingredienti animali: Prodotti delle api
_contatti: http://www.fitocose.it

FLORA-PRIMAVERA
_fonte informazioni: Adesione allo Standard / Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: 1989
_ingredienti animali: Non rintracciabile
_contatti: http://www.florapisa.it

GALA (Natyr)
_fonte informazioni: Autocertificazione
_reperibile presso: Negozi del commercio equo e solidale
_NO test dall'anno: 1990
_ingredienti animali: In attesa di risposta
_contatti: http://www.galacosmetici.com, [email protected]

HAWAY (Hawai, Oris, Anthyllis)
_fonte informazioni: Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: ---
_ingredienti animali: alcuni prodotti contengono prodotti delle api e
midollo
_contatti: http://www.hawai-group.com

HELAN
_fonte informazioni: Adesione allo Standard / Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: 1998
_ingredienti animali: Miele, polline, propoli, cera d'api. Chiedere per ciascun prodotto
_contatti: http://www.helan.it

INDICA
_fonte informazioni: Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_No test dall'anno: 1978
_ingredienti animali: Nessuno
_contatti: http://www.indica.it

I SERAFINI
_fonte informazioni: Adesione allo Standard / Certificazione ICEA
_reperibile presso: Farmacie
_NO test dall'anno: 2003
_ingredienti animali: non pervenuto
_contatti: http://www.iserafini.it

L'ERBOLARIO
_fonte informazioni: Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: 1997
_ingredienti animali: Si
_contatti: http://www.erbolario.com

LINEA PROGETTO GAIA
_fonte informazioni: Autocertificazione
_reperibile presso: Per corrispondenza
_NO test dall'anno: 1976
_ingredienti animali: Nessuno
_contatti: http://www.progettogaia.it

LOGONA (distribuito da Baule Volante)
_fonte informazioni: Autocertificazione
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: 1998
_ingredienti animali: Cera d'api, miele, propoli, lanolina, cocciniglie
_contatti: http://www.baulevolante.com
Nota: Rispetta lo standard "cosmetici naturali controllati" del BDIH e certificata da Ecocert. La policy afferma che "Le materie prime che non erano sul mercato prima dello 01/01/1998 non possono essere utilizzate se non vi è la certezza che non siano state testate su animali."

LUSH
_fonte informazioni: NatureWatch
_reperibile presso: Catene in Franchising
_NO test dall'anno: 1998
_ingredienti animali: Quando non indicato con V (vegan) il prodotto è latto-ovo-vegetariano
_contatti: http://www.lush.it

MONTAGNE JEUNESSE
_fonte informazioni: Adesione allo Standard
_reperibile presso: Supermercati
_NO test dall'anno: ---
_ingredienti animali: Non rintracciabile

PEDRINI (Lepo Line)
_fonte informazioni: Adesione allo Standard
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: 1998
_ingredienti animali: Miele, cera d'api, propoli nei prodotti: rossetti, stick labbra, matite contorno labbra, sapone ultradelicato, detergente al miele e propoli, maschera riequilibrante all'argilla e propoli, maschera nutriente al miele, stick correttivi
_contatti: http://www.lepo.it

REBIS
_fonte informazioni: Adesione allo Standard
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: 1977
_ingredienti animali: Cera d'api, lanolina in alcune creme e unguenti
_contatti: [email protected]

REMEDIA
_fonte informazioni: Autocertificazione
_reperibile presso: Per corrispondenza
_NO test dall'anno: 1992
_ingredienti animali: Cera d'api in tutte le creme e Propoli nella crema all'elicriso
_contatti: http://www.remediaerbe.it

SAN.ECO.VIT (Bjobj)
_fonte informazioni: Autocertificazione / Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: 1999
_ingredienti animali: Nessuno
_contatti: http://www.sanecovit.it

SAPONIFICIO GIANASSO
_fonte informazioni: Adesione allo Standard / Certificazione ICEA
_reperibile presso: ---
_NO test dall'anno: 2003
_ingredienti animali: non pervenuto
_contatti: http://www.saponigianasso.it

TEA NATURA
_fonte informazioni: Autocertificazione
_reperibile presso: Erboristerie, Centri di alimentazione naturale, Agriturismo bio, GAS
_NO test dall'anno: 2004
_ingredienti animali: Cera d'api bio e Lanolina negli unguenti
_contatti: [email protected]

THE BODY SHOP
_fonte informazioni: Adesione allo Standard
_reperibile presso: Catene in Franchising
_NO test dall'anno: 1990
_ingredienti animali: Collagene nelle perle da bagno (NON vegetariano), più altri prodotti che contengono latte, miele, etc.
_contatti: http://www.the-body-shop.it
Nota: La linea The Body Shop è ancora tecnicamente cruelty-free, poiché rispetta lo Standard internazionale "non testato su animali". Tuttavia il marchio è stato acquistato da L'Oréal, che invece effettua vivisezione per tutto il resto della vasta gamma dei prodotti offerti. Comprando The Body Shop si finanzia quindi anche L'Oréal (e la vivisezione), a ciascuno pertanto scegliere se acquistare o meno tali prodotti.

VEGETAL PROGRESS
_fonte informazioni: Autocertificazione
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie
_NO test dall'anno: 1998
_ingredienti animali: Latte di cavalla (solo in Equilat crema), Uova di coturnice
_contatti: http://www.vegetal-progress.it

W.S. BADGER (distribuito da Blue Moon Trade)
_fonte informazioni: Adesione allo Standard
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie, Farmacie
_NO test dall'anno: 2005
_ingredienti animali: Nessuno
_contatti: http://www.bluemoontrade.com

Riassumendo: Bema, Cibe (Mondo Naturale, Fiori&Futta - Antico Marsiglia, Antica Provenza Ligure), Coop, D'Aymons Naturalerbe, Derbe, Fitocose, Flora-Primavera, Gala, Haway (Hawai, Oris, Anthyllis), Hedera Natur, Helan, Indica, I Serafini, L'Erbolario, Linea Progetto Gaia, Logona, Lush, Montagne Jeunesse, Pedrini (Lepo Line), Rebis, Remedia, San.Eco.Vit (Ecoblu), Saponificio Gianasso, Vegetal-Progress, W.S. Badger.


03/ PRODOTTI PER L'IGIENE DEGLI ANIMALI

BIOPET
_fonte informazioni: Certificazione ICEA
_reperibile presso: Negozi di alimentazione biologica, Erboristerie,
Negozi per animali
_NO test dall'anno: ---
_ingredienti animali: ---
_contatti: http://www.biopetsrl.com




Marche che molti credono cruelty-free, ma NON lo sono
Alcune eseguono esse stesse test su animali. Altre non danno alcuna garanzia sugli ingredienti. Altre usano la "regola dei 5 anni", inaccettabile, perché significa che usano ingredienti testati più di 5 anni prima, quindi possono usare ingredienti sempre nuovi e testati pur di aspettare 5 anni. (usando, invece, una data fissa certificherebbero che da quel dato momento non contribuirebbero più ad incrementare i test su animali).

Se sei attualmente loro cliente, puoi scrivere loro per insistere su questo punto! Si tratta di:

_AVON – http://www.avon.it/PRSuite/info/contact.jsp
Non esegue e non commissione test su animali, ma non garantisce gli ingredienti comprati da terze parti.

_BOTTEGA VERDE – [email protected]
Affermano: "Il problema di testare o no le materie prime su animali non è di nostra competenza diretta".

_ECOVER (detersivi)
Giudizio negativo di Peta Usa e Naturewatch UK, in quanto gli ingredienti NON sono garantiti.

_L'AMANDE/GAVARRY – [email protected]
Affermano che la maggior parte degli ingredienti che usano è in commercio da molto tempo e quindi non incrementa i test su animali, ma non rilasciano alcuna dichiarazione certa sulla totalità dei loro ingredienti, quindi non rispettano la policy.

_LINEA ESSELUNGA (supermercati Esselunga)
Non sono garantiti gli ingredienti, non esiste una politica della "cut-off date".

_OLIO CARLI - LINEA MEDITERRANEA – [email protected]
Non esegue e non commissione test su animali, ma afferma: "non possiamo dare altrettante garanzie per quel che riguarda il comportamento dei fornitori dei singoli ingredienti".

_UNILEVER (fanno loro test su animali) – [email protected]
Affrmano: "I test su animali vengono eseguiti solo quando non sono disponibili alternative".


Le aziende che seguono NON hanno invece mai dichiarato di aderire allo Standard internazionale con anno fisso, perciò NON possono essere considerati cruelty-free finché non effettueranno una dichiarazione in merito:

_AMWAY
_AVEDA
_CLINIQUE (Estee Lauder)
_FOREVER LIVING PRODUCTS (certificato solo col vecchio bollino BUAV che approvava la "regola dei 5 anni")
_REVLON
_SARA LEE (usa la "regola dei 5 anni")


Altre ditte contattate e dalle quali NON è mai giunta risposta, nonostante numerosi solleciti:

_BELLEBOLLE
_BLUEBERRY
_DIPROS
_ECOR
_ESI
_HETO
_HERBALIFE
_JUST
_MONTALTO NATURA
_PLANTER'S
_SOCIETÀ DEL KARITÈ

miele_paz
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Messaggio da miele_paz » mar giu 19, 2007 3:14 pm

oddio niko... metti il link questi post sono trooooppo lunghi!

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