Prezzi ingiustificati
Prezzi ingiustificati
Buongiorno a tutti.
Rischiando di sputare nel piatto in cui mangio (nel senso che lavoro in un negozio di prodotti biologici), vorrei denunciare l'insostenibilità di alcuni prezzi: stamattina avevo proprio voglia di portarmi a casa un pacchettino di biscotti senza latte, uova e zucchero... ma caspita ragazzi...mi costa quasi quanto un'ora di lavoro!
E dentro ce ne saranno una ventina scarsa!
mi piacerebbe sapere da qualcuno che se ne intende se è giustificato un prezzo che si aggira intorno ai 4 euro e mezzo per... quattro briciole di roba! sarà anche sana, ma non ditemi che un po' di farina di farro e del malto di riso fanno lievitare esponenzialmente i costi.
Per non parlare delle basi per piadina al kamut! Ingredienti: farina bianca di kamut, acqua e sale... 5 euro per altrettante piadine microscopiche...
Non è che se ne stanno approfittando?
p.s: per favore, lo so anch'io che me li posso fare a casa i biscotti o le piade, non sollevatemi quest'obiezione che vedo spesso girare nei topic, il discorso è un altro!
Rischiando di sputare nel piatto in cui mangio (nel senso che lavoro in un negozio di prodotti biologici), vorrei denunciare l'insostenibilità di alcuni prezzi: stamattina avevo proprio voglia di portarmi a casa un pacchettino di biscotti senza latte, uova e zucchero... ma caspita ragazzi...mi costa quasi quanto un'ora di lavoro!
E dentro ce ne saranno una ventina scarsa!
mi piacerebbe sapere da qualcuno che se ne intende se è giustificato un prezzo che si aggira intorno ai 4 euro e mezzo per... quattro briciole di roba! sarà anche sana, ma non ditemi che un po' di farina di farro e del malto di riso fanno lievitare esponenzialmente i costi.
Per non parlare delle basi per piadina al kamut! Ingredienti: farina bianca di kamut, acqua e sale... 5 euro per altrettante piadine microscopiche...
Non è che se ne stanno approfittando?
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Re: Prezzi ingiustificati
Così a spanne ti do ragione. E fin qui è anche facile. Bisognerebbe vedere a che punto della filiera produttiva/distributiva/commerciale, vi è il "ricarico " eccessivo o se questo si distribuisce un pò su tutti i settori. Per quanto mi riguarda, la roba (pronta e confezionata) che ritengo costi troppo, la lascio lì dov'è. Di solito approfitto delle offerte, oppure del 50% di sconto per i prodotti in scadenza ...filosofo ha scritto:Buongiorno a tutti.
E dentro ce ne saranno una ventina scarsa!
mi piacerebbe sapere da qualcuno che se ne intende se è giustificato un prezzo che si aggira intorno ai 4 euro e mezzo per... quattro briciole di roba! sarà anche sana, ma non ditemi che un po' di farina di farro e del malto di riso fanno lievitare esponenzialmente i costi.
Per non parlare delle basi per piadina al kamut! Ingredienti: farina bianca di kamut, acqua e sale... 5 euro per altrettante piadine microscopiche...
Non è che se ne stanno approfittando?
p.s: per favore, lo so anch'io che me li posso fare a casa i biscotti o le piade, non sollevatemi quest'obiezione che vedo spesso girare nei topic, il discorso è un altro!
ciao
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Sono d'accordo con te, Filosofo
i prodotti Bio sono esageratamente cari!!
Anche se a me, dove li compro, hanno detto che il prodotto a coltivazione biologica, ha un costo un pò elevato... perché l’assenza di antiparassitari danneggia il prodotto con maggiore facilità, riducendo così la disponibilità del cibo, e ne viene aumentato il costo...
sarà!!?
i prodotti Bio sono esageratamente cari!!
Anche se a me, dove li compro, hanno detto che il prodotto a coltivazione biologica, ha un costo un pò elevato... perché l’assenza di antiparassitari danneggia il prodotto con maggiore facilità, riducendo così la disponibilità del cibo, e ne viene aumentato il costo...
sarà!!?
Mah...
La storiella dei costi di produzione più elevati comincia a non convincermi più come un tempo: ho come l'impressione che il biologico sia diventato un affare molto redditizio.
Solo che, per come la penso io, se anche gli ingredienti sono sani e certificati, non mi va più di mangiare alimenti prodotti da chi ha di mira il guadagno. Le vibrazioni negative di questi speculatori avvelenano, ed il prodotto bio che comperiamo risente di questo!
La storiella dei costi di produzione più elevati comincia a non convincermi più come un tempo: ho come l'impressione che il biologico sia diventato un affare molto redditizio.
Solo che, per come la penso io, se anche gli ingredienti sono sani e certificati, non mi va più di mangiare alimenti prodotti da chi ha di mira il guadagno. Le vibrazioni negative di questi speculatori avvelenano, ed il prodotto bio che comperiamo risente di questo!
- yasodanandana
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nella formazione dei prezzi partecipano diversi fattori... tra questi materie prime e produzione raramente sono quelli a maggior impatto.ad esempio nei profumi il costo del profumo è pressocchè nullo rispetto alla bottiglia.
grande rilevanza ha il fattore di disponibilità alla spesa e valore soggettivo. ossia che valore le persone attribuisco a quell'oggetto e quanto sono disposti a pagarlo a prescindere dall'effettivo valore.
ad esempio il business del cibo per bambini è uno di quelli a maggior margine, perchè le persone sono disposte a spendere motlo per il cibo dei loro figli.
e così via.
il biologico (PURTROPPO) rientra in questa categoria, le persone sono più ben disposte a comprare cibo che utilizzi termini natura/naturale, genuino, ecc... (guardate le varie etichette e pubblicità... si chiamano tutti natura qualcosa...). le persone sono disposte a spendere di più per il cibo bio. quindi costa di più.
di fondo ci sono anche dei motivi oggettivi (costi di produzione più elevati, manodopera, speriamo, in regola, maggior deperibilità dei prodotti), ma io CREDO che questo incida per pochi punti %. la differenza di circa + 30% (di media prodotti bio costano +20 o 30% rispetto alla controparte non bio) è data la disponibilità alla spesa.
aimè
grande rilevanza ha il fattore di disponibilità alla spesa e valore soggettivo. ossia che valore le persone attribuisco a quell'oggetto e quanto sono disposti a pagarlo a prescindere dall'effettivo valore.
ad esempio il business del cibo per bambini è uno di quelli a maggior margine, perchè le persone sono disposte a spendere motlo per il cibo dei loro figli.
e così via.
il biologico (PURTROPPO) rientra in questa categoria, le persone sono più ben disposte a comprare cibo che utilizzi termini natura/naturale, genuino, ecc... (guardate le varie etichette e pubblicità... si chiamano tutti natura qualcosa...). le persone sono disposte a spendere di più per il cibo bio. quindi costa di più.
di fondo ci sono anche dei motivi oggettivi (costi di produzione più elevati, manodopera, speriamo, in regola, maggior deperibilità dei prodotti), ma io CREDO che questo incida per pochi punti %. la differenza di circa + 30% (di media prodotti bio costano +20 o 30% rispetto alla controparte non bio) è data la disponibilità alla spesa.
aimè
ciao, è vero che alcuni prodotti bio costano forse in modo esagerato, ma questa permettimi di dire che non è la regola.Ci sono tanti prodotti bio a prezzi decenti e abbordabili da tutti.
Inoltre la scelta bio a mio parere è oggi indispensabile per la salute futura del pianeta e dei suoi abitanti.
saluti a tutti.
Perla
Inoltre la scelta bio a mio parere è oggi indispensabile per la salute futura del pianeta e dei suoi abitanti.
saluti a tutti.
Perla
- yasodanandana
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Non aggiungerò nulla di concreto alla vostra discussione se dirò che (ovviamente ?) sono d'accordo sul fatto che alcuni cibi hanno prezzi esorbitanti (io vedo spaventosamente caro lo yogurt di soia che consumo quasi costantemente), però non ho conoscenze per arrivare a dire se siano giustificati o meno.
Sicuramente c'è del marcio, ma non so quanto nè come: mi "consola" però il fatto che ci siano settori in cui il margine (finanziario e soprattutto umano) è terribilmente più alto: parlo del commercio dell'oro bianco (= l'acqua).
Sicuramente c'è del marcio, ma non so quanto nè come: mi "consola" però il fatto che ci siano settori in cui il margine (finanziario e soprattutto umano) è terribilmente più alto: parlo del commercio dell'oro bianco (= l'acqua).
Come al solito si tende a generalizzare, intanto ci sono prodotti che pur essendo bio costano quasi e quando dico quasi vuol dire con uno scarto bassissimo di prezzo rispetto a quelli cosidetti normali, basta fare una maggiore attenzione quando si acquista. Faccio spesa all'esselunga dove lì molto spesso anche i prodotti bio hanno eccezionali sconti al punto che spesso può succedere che costino addiritura meno!!! Mi capita anche di comperare nei negozi e per quanto riguarda i biscotti ce ne sono di tutti i prezzi, che dire preferisco comunque mangiare meno e mangiare bio ed eliminare qualche altro costo superficiale. Quella poi della vibrazioni negative mi sembra una barzelletta , non che non ci creda, ma perchè da queste negatività non ne sono certe esenti neanche le altre produzioni. La migliore vibrazione ai cibi la possiamo dare noi e solo noi producendoli cucinandoli con amore in casa , ma questa alternativa mi sembra che il nostro amico filosofo non la voglia prendere in considerazione......
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Ciao Sissi,sissi91 ha scritto: Faccio spesa all'esselunga dove lì molto spesso anche i prodotti bio hanno eccezionali sconti al punto che spesso può succedere che costino addiritura meno!!! ..
Non tutti, però, hanno la fortuna di abitare vicino all'esselunga...
dove abito io, se voglio comprare bio, devo andare al negozio... e ti assicuro che lì i prezzi sono veramente esagerati, i prodotti si sono buoni ma mi rendo conto che non tutti se lo possono permettere.
Io ad esempio compro solo alcune cose... bio, per il resto vado al mercato normale... per forza!
Le vibrazioni negative non sono una barzelletta: se strapago qualcosa poi è ovvio che mi vada di traverso perchè ricco o povero che sia, mi rovina l'appetito essere fatto fesso. Un aspetto da segnalare è che alti margini di guadagno portano inevitabilmentabilmente al falso bio visto che, specialmente per l'ortofrutta, sostituire un'etichetta è la cosa più facile di questo mondo. Se i prodotti biologici non diventano accessibili, l'impegno ideologico per promuoverli potrà sempre poco. E' quello economico lo snodo centrale e a questo proposito il rinunciare a quel senso di appartenenza elitaria che serve alla speculazione per giustificare i suoi spropositi credo personalmente sia la più facile ed efficace cosa da fare.
Ci sono molti cibi che rispetto a quelli di supermercato costano il 300% in più (ad esempio il pesto ) mentre ce ne sono altri che costano un 30% in più che secondo me è giustificato.albufo ha scritto:Non aggiungerò nulla di concreto alla vostra discussione se dirò che (ovviamente ?) sono d'accordo sul fatto che alcuni cibi hanno prezzi esorbitanti (io vedo spaventosamente caro lo yogurt di soia che consumo quasi costantemente), però non ho conoscenze per arrivare a dire se siano giustificati o meno.
Sicuramente c'è del marcio, ma non so quanto nè come: mi "consola" però il fatto che ci siano settori in cui il margine (finanziario e soprattutto umano) è terribilmente più alto: parlo del commercio dell'oro bianco (= l'acqua).
Alcuni dicono che i prezzi sono alti perchè c'è una debole domanda.
Per quanto riguarda i prodotti a base di soia in Germania costano mooolto meno , basta vedere quì: http://bio-muc.de/catalog/index.php/cPath/339_336
un ottimo modo per acquistare bio spendendo il giusto è quello di aderire a un gas di quartiere. Il mio acquista solo prodotto bio, direttamente dai produttori, e i costi sono incredibilmente più bassi rispetto a quelli dei negozi specializzati...spesso lo stesso prodotto che io compro col listino per i gas, che immagino sia simile a quello proposto ai rivenditori, lo trovo poi al natura sì o all'orto botanico al doppio se non addirittura al triplo. ..non penso che tale aumento sia giustificato dalle spese di gestione di un negozio, per lo meno di una grande catena, magari il discorso per il piccolo negozietto è diverso...Comunque ora riusciamo a mangiare e utilizzare detersivi e affini tutto bio spendendo forse un filo meno di prima ...con grande guadagno in gusto e salute e socialità! sicuramente compriamo anche molto meno, ci limitiamo all'indispensabile ed evitiamo gli sprechi.