Ciao,
sto discutendo con delle persone circa i cuscini e le coperte di piume d'oca.
La solita tiritera è che tanto le oche vengono mangiate m apeggio che mai se vengono ammazzzate solo per le piume.
Voi sapete se le piume usate sono di oche che verranno anche mangiate o come credo io di oche ammazzate appositamente per fare i piumini?
A me nn pare che le oche si mangino a parte quella cose tremenda del patè.
Se mi date qualche info così posso parlare a ragion veduta.
Grazie
oche
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Ciao Pan,
Si dovrebbe parlare con questi animali, per capire..!
Essi comunicano infatti con i loro simili attraverso il corpo, la mimica, la posizione della coda, i versi, ecc.
Se è vero che fra l'uomo e l'animale è l'uomo il soggetto intelligente, sarà a lui che toccherà l'onore di scendere al livello delle galline o oche o tacchini e non viceversa...
Così come nel rapporto con un bambino ci mettiamo ad imitare il suo modo di parlare, in modo da essergli più vicini e consentirgli di comunicare meglio con noi. Dovremmo parlargli come se stessimo parlando con un'altra persona...
Gli animali hanno infatti una grandiosa capacità di apprendere e di capire cosa significano parole e toni della voce...
e si abituano in fretta alla voce umana e reagiscono addirittura alla musica...
Si dovrebbe parlare con questi animali, per capire..!
Essi comunicano infatti con i loro simili attraverso il corpo, la mimica, la posizione della coda, i versi, ecc.
Se è vero che fra l'uomo e l'animale è l'uomo il soggetto intelligente, sarà a lui che toccherà l'onore di scendere al livello delle galline o oche o tacchini e non viceversa...
Così come nel rapporto con un bambino ci mettiamo ad imitare il suo modo di parlare, in modo da essergli più vicini e consentirgli di comunicare meglio con noi. Dovremmo parlargli come se stessimo parlando con un'altra persona...
Gli animali hanno infatti una grandiosa capacità di apprendere e di capire cosa significano parole e toni della voce...
e si abituano in fretta alla voce umana e reagiscono addirittura alla musica...
Se persino il coniglio che e' un animale comunemente mangiato viene allevato apposta per le pellicce, immagino pure le oche, per le penne.
Cmq, in America, se non sbaglio,l'oca viene mangiata abbastanza comunemente.
Cmq, in America, se non sbaglio,l'oca viene mangiata abbastanza comunemente.
Ultima modifica di Mah il sab mag 05, 2007 9:58 am, modificato 1 volta in totale.
- yasodanandana
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Re: oche
io non uso piumini d'oca.. pero' ragionandoci sopra.. forse mi sembrerebbe antieconomico che qualcuno allevasse oche solo per spennarle..pan ha scritto: Voi sapete se le piume usate sono di oche che verranno anche mangiate o come credo io di oche ammazzate appositamente per fare i piumini?
lascio la parola a chi, invece di congetturare, ne sa veramente qualcosa
Che io sappia le oche non vengono uccise appositamente per i piumini ma anche per la carne.
http://www.agraria.org/oche/oche.htm
http://66.102.9.104/search?q=cache:w-46 ... cd=1&gl=it
Per esempio dai link sopra nel 2005 in Italia sono state uccise 15.000 oche per la carne, da quello che ho capito leggendo quei freddi documenti è che possono venire si uccise solo per la carne ma al contrario non solo per le piume. Comunque per quelle sfruttate anche per le piume è senz'altro peggio perchè vengono spiumate almeno 2 volte da vive(oltre che una volta da morte). Non credo sia azzardato supporre che un'eventuale drastico calo della richiesta di piume potrebbe portare alla chiusura di molti allevamenti intensivi sopratutto in paesi come Cina ed Europa dell'est, visto che in quei paesi il ricavo maggiore è dato dalle piume.
Ho anche scoperto con raccapriccio che il foiè gras viene prodotto anche in Italia
http://www.vegetariani-roma.it/dblog/ar ... ticolo=315
In ogni caso leggendo si capisce che le oche sono fra gli animali più sfruttati e tutto ciò è tristissimo .....
http://www.agraria.org/oche/oche.htm
http://66.102.9.104/search?q=cache:w-46 ... cd=1&gl=it
Per esempio dai link sopra nel 2005 in Italia sono state uccise 15.000 oche per la carne, da quello che ho capito leggendo quei freddi documenti è che possono venire si uccise solo per la carne ma al contrario non solo per le piume. Comunque per quelle sfruttate anche per le piume è senz'altro peggio perchè vengono spiumate almeno 2 volte da vive(oltre che una volta da morte). Non credo sia azzardato supporre che un'eventuale drastico calo della richiesta di piume potrebbe portare alla chiusura di molti allevamenti intensivi sopratutto in paesi come Cina ed Europa dell'est, visto che in quei paesi il ricavo maggiore è dato dalle piume.
Ho anche scoperto con raccapriccio che il foiè gras viene prodotto anche in Italia
http://www.vegetariani-roma.it/dblog/ar ... ticolo=315
In ogni caso leggendo si capisce che le oche sono fra gli animali più sfruttati e tutto ciò è tristissimo .....
Grazie a Michele che ci ha comunicato il sito dove si parlava di un articolo della Lav a proposito del gavage. Siccome nello stesso momento ho ricevuto una mail dal sito stop gavage -francese- che informa su una denuncia fatta da loro in collaborazione con Peta Germania, alla Commissione Europea contro 5 paesi produttori di foie gras per mancato rispetto della norma europea 98/50 che dice che nessun animale può essere alimentato in modo che ciò procuri sofferenza o danni inutili. Tra quei 5 paesi denunciati non figura l'Italia.
L'articolo che ho letto (grazie a Michele) dice che consumiamo 20 tonnellate di foie gras all'anno di cui la metà è prodotto in Italia. Siccome in Italia la legge vieta l'ingozzamento vorrei sapere se qualcuno di voi ha delle ulteriori notizie riguardo a ditte che eventualmente non rispettino la legge italiana e neanche la normativa europea e continuano ancora oggi a produrre foie gras. Ho cercato molto su internet ma non ho trovato nomi di ditte.
qualcuno può illuminarmi?
grazie
L'articolo che ho letto (grazie a Michele) dice che consumiamo 20 tonnellate di foie gras all'anno di cui la metà è prodotto in Italia. Siccome in Italia la legge vieta l'ingozzamento vorrei sapere se qualcuno di voi ha delle ulteriori notizie riguardo a ditte che eventualmente non rispettino la legge italiana e neanche la normativa europea e continuano ancora oggi a produrre foie gras. Ho cercato molto su internet ma non ho trovato nomi di ditte.
qualcuno può illuminarmi?
grazie
Ho trovato varie info
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http://politicaonline.net/forum/showthread.php?t=78674
Martin Dautriche, allevatore di oche a Sartirana Lomellina, in provincia di
Pavia.
*********
http://www.cortedelloca.com/index.htm a Mortara
Vendita on-line di fegato d'oca e a altro
*********
http://www.ilmangione.com/forum/viewtop ... fc95fd5c18
Qui dicono che non viene prodotto in zona.
**********
http://forum.altissimoceto.it/about297-.html&highlight=
Buona sera a tutti Voi,
innanzitutto mi sembra doveroso presentarmi. Mi chiamo Davide Palestro, sono di Mortara, e penso non Vi venga difficile immaginare il motivo del mio intervento; come già anticipato dalla mia amica Daniela, sentendomi chiamato parte in causa di questa discussione, ho ritenuto opportuno fare chiarezza su alcuni passaggi dei precedenti interventi; non posso fare a meno di correggere il “tiro” di qualche affermazione che, a mio avviso, oltre ad essere in “parte”inesatta (…e per “parte” intendo quella che riguarda l’azienda paterna, non conoscendo gli standard qualitativi delle altre due citate…), rischia anche di mettere in cattiva luce, o meglio danneggiare l’immagine dell’azienda che in questo caso rappresento. Non ho il piacere di conoscere personalmente il Sig Rinaldo, ma devo prendere atto delle Sue affermazioni e quindi replico di conseguenza; posso immaginare che siano state dettate da una profonda conoscenza della materia in questione e che quindi i dati messi in evidenza (vedi prefissi telefonici) siano il frutto di un accurato studio del settore. Ma ahimè, l’immaginazione non è una delle mie virtù, e quindi preferisco trarre conclusioni reali, che mi fanno pensare invece che: dietro a tale e presunta conoscenza del mondo “oca” ci sia una parte “ignorata” , che produce in questo caso una visione errata dell’argomento.
Non mi dilungo ulteriormente in discorsi noiosi e vengo al dunque per punti:
• Tutte le oche lavorate dall’azienda “Corte dell’Oca” sono di provenienza Lomellina ed essendo tutte certificate possono essere facilmente rintracciabili ed anche “visionabili” (per i più malfidenti, ed uno dei tanti mi sembra di averlo trovato!), presso la cascina San Giovanni, in località Tromello, che per nostro conto allevano le razze “Bianca Romagnola e Grigia Padovana ” adatte alle lavorazioni per una maggiore resa peso/carne;
• Le oche “lomelline” da noi macellate nell’anno 2006, non tenendo conto del mese in corso, ammontano ad un numero pari a 3.200 capi, con provenienza ed allevamento certificato ed eventualmente visionabile presso la nostra azienda (sempre per la categoria sopraccitata al punto precedente). Si, 3200 !!!! (Prefisso telefonico difficilmente rintracciabile su qualsiasi elenco Telecom!)….goccia o no, lascio a Voi una valutazione.
• Grazie ad una filiera controllata, certificata da un organo preposto (Certiquality), l’azienda del Sig. Palestro è l’unica, al momento, a rispondere in maniera corretta a tutti i canoni richiesti, sia dallo statuto del “Consorzio del Salame d’Oca di Mortara IGP”, sia dall’organo certificatore; in parole povere siamo ad ora gli unici a potere utilizzare il marchio “Salame d’Oca di Mortara IGP” (non DOP come erroneamente citato), semplicemente perché le nostre oche sono Lomelline. Si può ovviare allo statuto giocando con le parole (“Salame con Oca”, “Salame cotto d’oca”, etc.) e quindi non avendo l’obbligo di rispettarlo, si possono utilizzare oche di varia provenienza (Ungheria in particolare: lo fanno molti colleghi… )
• Inoltre, bisognerebbe sapere che l’80% circa delle oche esistenti sul mercato italiano (e qui ammetto di avere in mano dati non aggiornati, ma che si discostano dalla realtà di pochi punti percentuali) sono importate dall’Ungheria e da Israele (maggiori produttori ed esportatori mondiali). Per quello che riguarda la Francia, posso garantire, essendo, per assurdo, esportatore verso questo Paese, che la produzione è molto inferiore rispetto ai Paesi sopraccitati.
• La differenza tra un oca macellata nostrana ed una importata la si può notare ad occhio nudo; infatti basta osservare lo spessore della pelle che risulterà, in quelle di importazione molto grassa e quindi spessa. L’oca nostrana presenterà uno spessore massimo di 5/6 mm nella parti con la pelle più grassa (sotto ala, interno coscia, pancia e petto)
• La Trattoria Guallina utilizza i nostri prodotti fin dalla sua nascita (20 anni ?), ed in particolare modo, è stata la prima ad utilizzare il fegato grasso di provenienza nostrana; e qui si può aprire una larga parentesi che invece sintetizzo in questa maniera: la produzione di fegato grasso sta scomparendo dall’Italia per diversi fattori fondamentali: il metodo di allevamento per ottenere il fegato grasso (“gavage”) è si pratica ancora consentita ( negli ultimi anni su questo argomento ci sono stati molti “testa coda” anche da parte dell’organo legislatore) ma ahimè in Italia arriva ad avere costi di produzione elevatissimi; portano ad avere prezzi non competitivi con la concorrenza dell’est europeo dove la manodopera è meno onerosa che in Italia !!! Ne consegue che, solo per quello che riguarda il Foie Gras fresco riusciamo ancora a soddisfare la richiesta dei nostri clienti con un prodotto nostrano, mentre per quello che riguarda alcune produzioni in periodi critici e di grande richiesta abbiamo necessità di appoggiarsi su allevamenti da noi selezionati in Ungheria. E qui scattano poi dei meccanismi di “compensazione” che non mi dilungo a spiegare…. …e questo è quanto…..
Spero di aver fatto un po’ di chiarezza sull’argomento; eventualmente, Vi invito a contattarmi all’indirizzo (Solamente gli utenti registrati possono vedere link su questo forum!
Registrati oppure Autenticati su questo forum.
per ulteriori informazioni. )
Mi scuso anticipatamente per lo spazio occupato.
***************
Quindi dall'articolo sopra che è del dicembre 2006 viene ancora prodotto !
A mio parere sarebbe il caso che qualcuno di quelle zone :
Sartirana Lomellina e Mortara , faccia un giro e si informi meglio.
Qualcosa in più si riuscirebbe a capire di sicuro.
Ciao
Michele
PS: Che tristezza aver dovuto leggere tutti questi commenti di persone estasiate dal foiè gras, vorrei che lo facessero con il loro di fegato ...
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Buona sera a tutti Voi,
innanzitutto mi sembra doveroso presentarmi. Mi chiamo Davide Palestro, sono di Mortara, e penso non Vi venga difficile immaginare il motivo del mio intervento; come già anticipato dalla mia amica Daniela, sentendomi chiamato parte in causa di questa discussione, ho ritenuto opportuno fare chiarezza su alcuni passaggi dei precedenti interventi; non posso fare a meno di correggere il “tiro” di qualche affermazione che, a mio avviso, oltre ad essere in “parte”inesatta (…e per “parte” intendo quella che riguarda l’azienda paterna, non conoscendo gli standard qualitativi delle altre due citate…), rischia anche di mettere in cattiva luce, o meglio danneggiare l’immagine dell’azienda che in questo caso rappresento. Non ho il piacere di conoscere personalmente il Sig Rinaldo, ma devo prendere atto delle Sue affermazioni e quindi replico di conseguenza; posso immaginare che siano state dettate da una profonda conoscenza della materia in questione e che quindi i dati messi in evidenza (vedi prefissi telefonici) siano il frutto di un accurato studio del settore. Ma ahimè, l’immaginazione non è una delle mie virtù, e quindi preferisco trarre conclusioni reali, che mi fanno pensare invece che: dietro a tale e presunta conoscenza del mondo “oca” ci sia una parte “ignorata” , che produce in questo caso una visione errata dell’argomento.
Non mi dilungo ulteriormente in discorsi noiosi e vengo al dunque per punti:
• Tutte le oche lavorate dall’azienda “Corte dell’Oca” sono di provenienza Lomellina ed essendo tutte certificate possono essere facilmente rintracciabili ed anche “visionabili” (per i più malfidenti, ed uno dei tanti mi sembra di averlo trovato!), presso la cascina San Giovanni, in località Tromello, che per nostro conto allevano le razze “Bianca Romagnola e Grigia Padovana ” adatte alle lavorazioni per una maggiore resa peso/carne;
• Le oche “lomelline” da noi macellate nell’anno 2006, non tenendo conto del mese in corso, ammontano ad un numero pari a 3.200 capi, con provenienza ed allevamento certificato ed eventualmente visionabile presso la nostra azienda (sempre per la categoria sopraccitata al punto precedente). Si, 3200 !!!! (Prefisso telefonico difficilmente rintracciabile su qualsiasi elenco Telecom!)….goccia o no, lascio a Voi una valutazione.
• Grazie ad una filiera controllata, certificata da un organo preposto (Certiquality), l’azienda del Sig. Palestro è l’unica, al momento, a rispondere in maniera corretta a tutti i canoni richiesti, sia dallo statuto del “Consorzio del Salame d’Oca di Mortara IGP”, sia dall’organo certificatore; in parole povere siamo ad ora gli unici a potere utilizzare il marchio “Salame d’Oca di Mortara IGP” (non DOP come erroneamente citato), semplicemente perché le nostre oche sono Lomelline. Si può ovviare allo statuto giocando con le parole (“Salame con Oca”, “Salame cotto d’oca”, etc.) e quindi non avendo l’obbligo di rispettarlo, si possono utilizzare oche di varia provenienza (Ungheria in particolare: lo fanno molti colleghi… )
• Inoltre, bisognerebbe sapere che l’80% circa delle oche esistenti sul mercato italiano (e qui ammetto di avere in mano dati non aggiornati, ma che si discostano dalla realtà di pochi punti percentuali) sono importate dall’Ungheria e da Israele (maggiori produttori ed esportatori mondiali). Per quello che riguarda la Francia, posso garantire, essendo, per assurdo, esportatore verso questo Paese, che la produzione è molto inferiore rispetto ai Paesi sopraccitati.
• La differenza tra un oca macellata nostrana ed una importata la si può notare ad occhio nudo; infatti basta osservare lo spessore della pelle che risulterà, in quelle di importazione molto grassa e quindi spessa. L’oca nostrana presenterà uno spessore massimo di 5/6 mm nella parti con la pelle più grassa (sotto ala, interno coscia, pancia e petto)
• La Trattoria Guallina utilizza i nostri prodotti fin dalla sua nascita (20 anni ?), ed in particolare modo, è stata la prima ad utilizzare il fegato grasso di provenienza nostrana; e qui si può aprire una larga parentesi che invece sintetizzo in questa maniera: la produzione di fegato grasso sta scomparendo dall’Italia per diversi fattori fondamentali: il metodo di allevamento per ottenere il fegato grasso (“gavage”) è si pratica ancora consentita ( negli ultimi anni su questo argomento ci sono stati molti “testa coda” anche da parte dell’organo legislatore) ma ahimè in Italia arriva ad avere costi di produzione elevatissimi; portano ad avere prezzi non competitivi con la concorrenza dell’est europeo dove la manodopera è meno onerosa che in Italia !!! Ne consegue che, solo per quello che riguarda il Foie Gras fresco riusciamo ancora a soddisfare la richiesta dei nostri clienti con un prodotto nostrano, mentre per quello che riguarda alcune produzioni in periodi critici e di grande richiesta abbiamo necessità di appoggiarsi su allevamenti da noi selezionati in Ungheria. E qui scattano poi dei meccanismi di “compensazione” che non mi dilungo a spiegare…. …e questo è quanto…..
Spero di aver fatto un po’ di chiarezza sull’argomento; eventualmente, Vi invito a contattarmi all’indirizzo (Solamente gli utenti registrati possono vedere link su questo forum!
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Quindi dall'articolo sopra che è del dicembre 2006 viene ancora prodotto !
A mio parere sarebbe il caso che qualcuno di quelle zone :
Sartirana Lomellina e Mortara , faccia un giro e si informi meglio.
Qualcosa in più si riuscirebbe a capire di sicuro.
Ciao
Michele
PS: Che tristezza aver dovuto leggere tutti questi commenti di persone estasiate dal foiè gras, vorrei che lo facessero con il loro di fegato ...
Ti ringrazio Michele per la ricerca che hai fatto, gran bel lavoro! Hai ragione ci vorrebbero controlli, magari da parte del Ministero (sto ancora aspettando di vedere cosa fa in pratica Pecoraro Scanio) e poi mi chiedo: se una pratica è illegale, può essere legale acquistare/importare un prodotto che è il risultato di tale pratica?
un breve quadro: nel decreto legislativo del 2001 viene inserito un comma per l'attuazione della direttiva europea 98/58 che vieta la pratica dell'ingozzamento. Nel 2004 il comma viene abrogato e in effetti si ripristina la legalità della pratica dell'ingozzamento.
Nel 2007 con la legge 17 si ristabilisce il comma e di conseguenza il divieto di alimentazione forzata. Dunque questo governo ha fatto una buona cosa. Certo, come dice Michele, la vendita del foie gras non è vietata ma sarebbe interessante porre questa domanda a un esperto di Legge: se una pratica è illegale -e lo è in Italia come in tanti altri paesi, a proposito sul sito stopgavage vi è una lista di numerosi paesi in cui si specifica la loro legislazione a riguardo- come mai poi è legale il prodotto di tale pratica?
Per Giù Vegan: hai ragione ma se un passo dopo l'altro si riuscisse a far soffrire meno , non pensi che sarebbe una buona cosa? Molti di noi vogliono vedere gli animali morire SOLO di vecchiaia.
Nel 2007 con la legge 17 si ristabilisce il comma e di conseguenza il divieto di alimentazione forzata. Dunque questo governo ha fatto una buona cosa. Certo, come dice Michele, la vendita del foie gras non è vietata ma sarebbe interessante porre questa domanda a un esperto di Legge: se una pratica è illegale -e lo è in Italia come in tanti altri paesi, a proposito sul sito stopgavage vi è una lista di numerosi paesi in cui si specifica la loro legislazione a riguardo- come mai poi è legale il prodotto di tale pratica?
Per Giù Vegan: hai ragione ma se un passo dopo l'altro si riuscisse a far soffrire meno , non pensi che sarebbe una buona cosa? Molti di noi vogliono vedere gli animali morire SOLO di vecchiaia.