BOZZA MANUALE PANNOLINI PER BAMBINI

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Elle
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Messaggio da Elle » lun apr 16, 2007 4:37 pm

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PANNOLINI SAGOMATI TUTTO IN UNO


Sono pannolini che cercano di simulare al massimo le prestazioni dei pannolini monouso, soprattutto per quanto riguarda la praticità nell’essere indossati.
In questi pannolini infatti pannolino di stoffa, parte assorbente e mutandina impermeabile sono cucite insieme a formare un unico pannolino da indossare con un solo gesto (si mettono facilmente anche a bambini che si dimenano molto sul fasciatolo o a bambini grandicelli che vogliono essere cambiati in piedi).

Un abbinamento interessante in questo senso potrebbe essere quello di iniziare con i ciripà (perfetti per i neonati) e proseguire con la taglia grande dei pannolini tutto in uno (la cosa risulta anche molto conveniente).
Questi pannolini NON esistono in versione con cotone da agricoltura biologica. Entrambe le opzioni qui presentate, comunque, hanno la parte interna a contatto con la pelle del bambino in cotone 100%. La parte esterna è in microfibra trattata con poliuretano.

Il problema più grosso di questi pannolini è che asciugano molto lentamente perché le varie parti non possono essere separate. Sono perfetti per chi usa abitualmente l’asciugatrice. Si asciugano bene sul termosifonecon la parte di cotone appoggiata al calore (mai quella impermeabile).
Ma nelle stagioni di mezzo in cui non c’è il termo e fuori anche non batte il sole talvolta si rischia di rimanere sprovvisti.

Opzione 1. Set KUSHIES ULTRA

Vengono venduti in pacchi da 5 molto carini (esternamente sono a fantasia o colorati a tinta unita). Vestono molto bene.
Sono facili da indossare e si chiudono facilmente con i velcri. Non sono sottilissimi ma i bambini si trovano bene.
Anche la parte assorbente cucita all’interno è di cotone 100%.

Assorbono molto e non lasciano fuoriuscire facilmente la pipì. A seconda dei bambini può servire l’inserto anche di giorno e doppio inserto di notte. L’inserto si infila nell’apposita tasca interna.

-25 pannolini (taglia S, 4-10kg): 328€
-10 pannolini (taglia M, 10-20kg): 163.50€
-20 inserti assorbenti: 29,80€
TOTALE: 521.30€


Opzione 2. Set POPOLINI EASY FIX

Ogni pannolino è venduto con il suo inserto assorbente aggiuntivo. L’imbottitura assorbente interna non è di cotone ma di poliestere/viscosa. A nostro parere questa versione dei Popolini è di qualità molto inferiore ai Kushies.
Sono più sottili e rimangono più morbidi nel tempo (anche la microfibra esterna è meno rigida di quella dei Kushies e vellutata al tatto) ma non assorbono molto bene e tendono a far fuoriuscire la pipì (crediamo in parte perché l’imbottitura interna sintetica, che rende il tutto più morbido e sottile è però molto meno assorbente del cotone e in parte perché sono cuciti con un pezzo di materiale impermeabile esterno che entra anche per circa mezzo cm verso l’interno dove scende la pipì e questo facilita la fuoriuscita).

Si asciugano un po’ più velocemente ma hanno comunque lo stesso problema che hanno questi pannolini tutto in uno, di faticare ad asciugarsi.

-24 pannolini da 3kg a 9kg: 405€
-16 pannolini da 8kg a 16kg: 270.40€
TOTALE: 675€


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Elle
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Messaggio da Elle » lun apr 16, 2007 4:37 pm

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PANNOLINI SAGOMATI IN MATERIALE TECNICO

Questi pannolini, presentati in varie tipologie (ma sempre TUTTO IN UNO), sono offerti dalla ditta Ecobaby ( http://www.ecobaby.it ) e possono essere ordinati molto comodamente on-line senza spese di spedizione).

Si tratta di un prodotto completamente sintetico, generalmente composto di microfibra impermeabilizzata all’esterno cucita con del pile morbidissimo all’interno.
Proprio perché integralmente sintetici li abbiamo lasciati alla fine, anche se bisogna dire che per molte mamme indecise o comunque poco allettate dall’aspetto spartano del pannolino di stoffa ecologico potrebbe essere la soluzione ideale.

Il vantaggio principale di questi pannolini è che essendo completamente sintetici asciugano in un battibaleno (se si ha una buona lavatrice con centrifuga a 1400 giri praticamente escono asciutti).
Il secondo aspetto appetibile è la vestibilità perfetta unita alla morbidezza (sono come batuffoli di cotone) e alla sottigliezza.
Il terzo aspetto è l’estetica accattivante (sono tutti pannolini molto colorati, con fantasie stupende e divertenti).
Inoltre sono anche piuttosto economici.

Anche in questo caso il pannolino a TAGLIA UNICA risulta comodo ed economico però nei primi mesi, quando va ripiegato, per adattarlo alla taglia del bimbo, si crea un certo spessore sul davanti che in questo caso è minimizzato dal fatto che il pile è molto soffice a differenza della spugna o di altri materiali naturali.
Un altro punto da considerare, che è apparentemente un vantaggio ma può essere anche uno svantaggio, è il fatto che il pile di cui sono rivestiti internamente non trattiene il bagnato ma lo drena all’interno dove viene assorbito dall’inserto, perciò la pelle del bambino rimane asciutta come accade nei pannolini mono-uso. Il fatto è che uno dei vantaggi dei pannolini di stoffa è che il bambino, sentendo il bagnato, che per lui non è un problema, prende più facilmente coscienza delle proprie attività sercretive e impara prima a disfarsi del pannolino.

Ecobaby offre molte tipologie di inserti assorbenti, in pile, in microfibra, di flanella, di canapa, combinati.
Questo permette eventualmente a chi non avesse piacere di tenere la pelle del bambino a contatto con il pile di scegliere una pezza in materiale naturale (tipo flanella, spugna o canapa) e di metterla esternamente invece che nella tasca predisposta.

Mostriamo qui di seguito alcune possibilità di combinare dei set (ma le possibilità sono davvero tantissime, se si va sul sito).

-Set Tutto in uno
Si tratta di un pannolino ALL IN ONE che si compone di uno strato esterno impermeabile, uno strato interno morbidissimo a contatto con la pelle del bambino, ed un inserto assorbente in microfibra doppio rivestito di morbido pile cucito nella parte posteriore. Nella patella frontale, all'interno, c’è un ulteriore inserto assorbente più piccolo che è rimovibile mediante due bottincini. I tempi di asciugatura sono piuttosto rapidi. Oltre ad essere TUTTO IN UNO è anche in TAGLIA UNICA, con bottoncini molto comodi che permettono di adattare perfettamente il pannolino alla crescita del bimbo. Veste dai 4,5 kg fino ai 20 kg, per i bimbi prematuri o appena nati è meglio attrezzarsi con pannolini in taglia X-Small che vestono fino a 5 kg.

-A taglia unica
-16 pannolini (marca Mommy’s Touch): 270€
-10 inserti aggiuntivi Booster pile-spugna non sbiancata: 40€
TOTALE: 310€ [con le pezze di flanella (12) verrebbe 306€]

-A taglie
-12 pannolini taglia S (in pacchi da 3): 220€
-12 pannolini taglia M (in pacchi da 3): 220€
-9 pannolini taglia L (in pacchi da 3): 135€ (in questa taglia sono pannolini foderati internamente di flanella 100% sbiancata)
-10 inserti aggiuntivi Booster pile-spugna non sbiancata: 40€
TOTALE: 615€

-Set tutto in due pocket
Questi pannolini si chiamano pocket perché sono costituiti da una mutanda di microfibra impermeabile cucita con uno strato di pile lasciato scucito sul lato superiore in modo da potervi infilare dentro uno o due inserti assorbenti. Sono forniti con il loro inserto compreso nel prezzo. Sono sicuramente i meno ingombranti in assoluto e anche i più veloci ad asciugare perché la pezza può essere sfilata e fatta asciugare a parte, mentre il pannolino tutto sintetico e con la separazione tra le due parti di cui è composto praticamente asciuga in un battibaleno. Sono proposti in diversi marchi e modelli, con chiusure a bottoncino o a velcro, tutti con ottima vestibilità e praticità d’uso.

-A taglia unica (marca Batik)
-16 pannolini (1 pacco da 10+1 pacco da 6+2 sfusi): 297€
-10 inserti aggiuntivi Booster pile-spugna: 40€
TOTALE: 337€

-A taglie
-18 pannolini (marca Fuzzi Bunz) taglia S: 279€
-15 pannolini (1 pacco da 12+1 pacco da 3) taglia M: 246€
-12 pannolini taglia L: 189€
-10 inserti aggiuntivi Booster pile-spugna: 40€
TOTALE: 754€


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Elle
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Messaggio da Elle » lun apr 16, 2007 4:38 pm

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COME LAVARE I PANNOLINI DI STOFFA


Buone notizie dal Pianeta Terra: le rivoluzioni degli ultimi 50 anni ci hanno dotati di lavatrici e detersivi.
Il lavaggio dei pannolini di stoffa è cosa pratica e semplicissima.

Di seguito alleghiamo il prontuario che abbiamo elaborato sulla base della nostra esperienza. Con questo modello d'uso abbiamo già lavato qualche migliaio di pannolino.

Sostanzialmente le cose importanti sono:

1) Usare moderate dosi di detersivo

La scelta dei pannolini ecologici è legata principalmente al fatto di volere proteggere i bimbi dall' inquinamento.
I detersivi sono una delle principali cause di inquinamento nell'ambiente domestico.
Sappiate che i detersivi di nuova generazione sono altamente efficaci, ne bastano piccole quantità per ottenere ottimi risultati di lavaggio.
Queste quantità sono decisamente inferiori a quelle consigliate sui fustoni dei detersivi che compriamo: è chiaro che chi vende il detersivo vuole che ne consumiamo di più.

E' stato dimostrato in laboratorio che la metà esatta della quantità di detersivo consigliata su qualsiasi fustone -tradizionale o biologico - compie il 90% del lavaggio. L'altra metà serve solo ad aumentare la possibilità di togliere piccole macchie ed aloni.
Consigliamo quindi a tutti i fruitori di detersivo di fare sempre delle prove, iniziando con quantità ridotte di detersivo per qualsiasi lavaggio, valutare i risultati fino a trovare la dose esatta. Le dosi in realtà cambiano anche a seconda del tipo di lavatrice che si stà usando. Diverse sono le perfomance da una all'altra.

Sappiate che un grosso problema legato all'uso eccessivo di detersivo, è che questo non riesce innanzi tutto a lavare, perchè non emulsiona, in secondo tempo non riesce ad essere eliminato dai tessuti nella fase di risciacquo, ristagnando così nei tessuti.
A maggior ragione quando si usano detersivi tradizionali, costituiti per la maggior parte da molecole petrolchimiche, è importantissimo che esse non ristagnino nei tessuti che indossiamo.
Pensate quanti farmaci salvavita vengono somministrati attraverso cerotti: la pelle assorbe tutto ciò con cui viene a contatto, positivo o meno che sia per l'organismo.

Inoltre le lavatrici a risparmio energetico di nuova generazione, risparmiano proprio sull'acqua.
Fino 10 anni fa una lavatrice consumava 100-110 litri d’acqua a lavaggio, oggi siamo scesi a 45!
Nei panni sciacquati con poca acqua rimangono più residui di detergenti. A maggior ragione è necessario non mettere detersivo in sovrappiù, che rimarrebbe nei tessuti.
Per ovviare a questo problema si può anche usare la funzione che aumenta l'acqua nella lavatrice, o ripetere il risciacquo.

E' consigliato usare detersivi in polvere, che sono più indicati per uno sporco "grosso" e si attivano da 40° in su, piuttosto che i detersivi liquidi che sono indicati per lavaggi delicati a basse temperature.


2) Evitare l'ammorbidente tradizionale

L'ammorbidente tradizionale andrebbe sempre evitato in ogni caso di lavaggio, poichè è ampiamente dimostrato che esso è una delle principali cause di allergie e dermatiti. Sia per i componenti di cui è costituito, sia per la presenza di profumi sintetici. Tutti gli ammorbidenti tradizionali contengono profumi di sintesi che sono fortemente allergenici su persone sensibilizzate, e fortemente inquinanti per tutti in ogni caso.

Nel caso dei pannolini lavabili và evitato quindi per questo motivo: che senso ha usare pannolini ecologici se poi li imbibiamo noi stessi di sostanze irritanti?
Un'altro motivo importante per non usarlo è che inibisce fortemente l'azione assorbente dei pannolini.

Al posto dell'ammorbidente è efficacissimo usare nei lavaggi di qualsiasi tipo di panno l'aceto bianco (primo prezzo).
I panni non prendono l'odore di aceto e conservano il profumo del detersivo rimanendo più morbidi. Inoltre l'aceto svolge una ulteriore funzione anticalcare. Meglio ancora una soluzione di acido citrico al 10%, 100 ml a lavaggio (100 gr. acido citrico in 1 litro di acqua)

Aceto e acido citrico come ammorbidenti, favoriscono la degradazione di enzimi e residui dei detersivi, contribuendo ad eliminare il loro potere allergenico.

Nel caso vi vengano regalati dei pannolini usati, che in genere hanno i tessuti più ruvidi, è efficace lasciarli parecchie ore in ammollo con acqua e aceto o acqua e acido citrico. Aiuta a riacquistare morbidezza.


3) Usare preferibilmente detersivi ecologici.
Sono i detersivi più adatti per lavare questi pannolini che rimangono a contatto del sederino del bimbo per anni: gli garantiscono un ambiente esente da sostanze irritanti e dannose presenti nei detersivi tradizionali.



4) Preparare un secchio con tappo dove lasciare in ammollo i pannolini usati, mano mano se ne cumula una quantità sufficiente per un lavaggio.


5) Seguire le indicazioni come date nel prontuario quà sotto riportato


6) E' possibile scaricare gratuitamente on line un manuale molto articolato sui Detersivi Tradizionali, Ecologici e Fai da Te, la cui lettura è consigliata.
Lo potete consultare e scaricare a questo link biodetersivi.altervista.org (con internet explorer)







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CONSIGLI DI LAVAGGIO PER PANNOLINI DI STOFFA


• Lavare abitualmente a 40°C con un detersivo ecologico (Officina Naturae, Sonett, Ecor)
- il lavaggio sterilizzante a 95°C è necessario solo nel caso in cui il bambino presenti infezioni dell’apparato genitale
- si possono lavare insieme all’altra biancheria della casa (non rimangono odori) nel caso sia necessario riempire il cestello della lavatrice
- nei primi mesi quando il bambino allattato al seno fa le feci liquide se si vuole, prima di buttare il pannolino nel secchio, si può sciacquare sotto l’acqua corrente parte delle feci.

• Come ammorbidente utilizzare 100ml di aceto bianco di vino (il più economico che trovate va bene) da mettersi nella vaschetta dell’ammorbidente
- l’aceto non lascia odori (alla fine si sente solo l’odore del detersivo) e anzi aiuta a neutralizzare l’odore delle feci.
- ricordate che l’aceto ha anche un efficace anti-calcare dunque se mettete l’aceto non dovete mettere l’anticalcare (che è comunque in genere inutile perché tutti i detersivi attuali, ecologici e non, contengono già l’anti-calcare); ricordate anche che quando si usa l’anticalcare la quantità di detersivo da usare non è più quella indicata per acque dure ma a quel punto quella per acque dolci (dose minore).
-NON utilizzate assolutamente gli ammorbidenti tradizionali che, oltre a essere tossici e inquinanti, inibiscono gravemente l’assorbenza del pannolino.

• Come sbiancante (se ci tenete che i pannolini non presentino macchie scure dovute alle feci) utilizzate del PERCARBONATO PURO senza altri additivi che possono essere tossici (si trova della marca Sonett in quasi tutti i supermercati e negozi bio o presso il sito di Officina Naturae). Il percarbonato è assolutamente innocuo per l’individuo e per l’ambiente.
- NON usare assolutamente prodotti sbiancanti tradizionali che contengono sbiancanti ottici o PERBORATO: il perborato è tossico per l’individuo (causa sterilità) e molto inquinante per l’ambiente.

• Per facilitare il trattamento dei pannolini consigliamo di predisporre un bidone di plastica capiente con coperchio (di quelli che si trovano negli spendibene) in cui di volta in volta buttate i pannolini per poi infilarli tutti nella lavatrice (meglio non accumularne più di 10 sagomati o 15 ciripà). Per neutralizzare gli odori, se la permanenza nel bidone dura un po’ di giorni e i pannolini cominciano a fermentare, può essere utile mettere nel bidone dell’acqua addizionata con 100g di bicarbonato di sodio in modo che i pannolini vi siano completamente immersi. Il bicarbonato ha azione "assorbi-odori".
- se usate i ciripà, affinché i cordini non si annodino tutti durate il lavaggio è bene inserire nel bidone un sacco di cotone a maglia larga che sia grande quanto il bidone ed eventualmente sbordi un po’ con cordine per chiuderlo alla fine. I ciripà vengono buttati nel sacchetto che alla fine si può tirare fuori del bidone e inserire direttamente nel cestello della lavatrice (molto comodo anche per gli altri pannolini).

• La mutandine in microfibra sagomate da usare con i pannolini sagomati con velcro non vanno messe in lavatrice perché si deteriorano facilmente con il calore dell’acqua e per l’effetto stressante della centrifuga. Basta metterle all’aria affinché si asciughi l’umidità (all’interno sono di poliuretano e dunque non assorbono la pipì). Se ad un certo punto lasciano un po’ di odore basta sciacquarle sotto l’acqua tiepida con un po’ di sapone neutro.

• Le mutandine di lana grezza con cui coprire i ciripà non vanno lavate ma solo esposte all’aria in modo che l’umido evapori e la lanolina naturale di cui sono impregnate neutralizzi l’odore. Se sono imbrattate di feci o se ogni tanto si vuole lavarle occorre farlo a mano con un detersivo delicato per lana e poi metterle a bagno in un prodotto chiamato “bagnolana” che permette di restituire alle mutandine la lanolina che hanno perso durante il lavaggio (la lanolina è fondamentale per l’impermeabilità e per la neutralizzazione degli odori). Questo prodotto si trova sia sui cataloghi che vendono i ciripà sia nei supermercati bio.



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Elle
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Messaggio da Elle » lun apr 16, 2007 4:41 pm

Francesca G. ha scritto:

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LA NOSTRA VITA SENZA PANNOLINO

Riflessioni e consigli per un EC (Eliminatio Comunication) sereno

Quando all’inizio del 2002 nacque Arturo, il mio primo bimbo, non sapevo nulla di una pratica abituale in quasi tutto il mondo non occidentale che viene denominata “Elimination Comunication” (Comunicazione sull’eliminazione). E neppure quando nacque il mio secondo bimbo, Giuliano, all’inizio del 2004 ne sapevo nulla. Però fin da allora istintivamente sentivo un profondo disagio al pensiero che i miei figli dovessero rimanere immersi nei propri escrementi fintanto che qualcuno non si decideva a cambiarli e pulirli. Ho usato un’espressione forte appositamente, perché in qualche modo noi genitori rimuoviamo la questione o la edulcoriamo, e la nostra mente in qualche modo si adatta ad un’immagine del rapporto neonato-pannolino o bambino piccolo-pannolino che è del tutto falsata: ci sembra una cosa normale e giusta che queste creaturine per le quali daremmo la vita stiano imbalsamate dentro dei mutandoni di plastica (questo vale secondo me anche per chi sceglie i pannolini di stoffa) che li sigillano occultando alla vista (nostra e di tutti) i loro naturali bisogni, costringendoli a spalmarsi e a convivere ore con questo materiale che invece per definizione è materiale di scarto di cui il corpo si vuole e deve liberarsi.
Ecco perché non sfiorandomi neppure l’idea che si potesse tenere un bimbo di pochi giorni o mesi senza pannolino sentivo però una tensione verso una qualche soluzione che mi permettesse almeno di evitare che si facessero la cacca addosso. Tra l’altro il mio primo figlio sembrava stitico, cioè stava anche dieci giorni senza fare la cacca e ne era molto infastidito; dunque ero alla spasmodica ricerca di una soluzione anche per questo problema. Così quando verso i tre mesi e mezzo Arturo ha cominciato a stare seduto da solo con una certa sicurezza ho provato a metterlo sopra il vasino e lui incredibilmente ci ha fatto subito pipì e cacca! Da quel momento ho cominciato semplicemente a cambiare il bimbo molto spesso durante la giornata e ogni volta che lo cambiavo lo mettevo sul vasino. Ogni volta c’era la pipì e talvolta anche la cacca. Da quel giorno solo raramente abbiamo visto qualche cacca di Arturo nel pannolino; dai nove mesi in poi più nessuna. Per la pipì, siccome continuavo a tenergli il pannolino, naturalmente le cose andavano diversamente, per cui molta finiva nei pannolini. Verso i sedici mesi però con l’arrivo della bella stagione e considerando che nel tempo, permettendogli di fare la pipì nel vasino, lui aveva cominciato a fare il collegamento giusto e a indicarsi spesso il pisellino quando aveva bisogno, ho comprato tantissime mutandine e gli ho tolto il pannolino. Quando capitava che non lo diceva in tempo perché troppo preso dal gioco, cambiavo le mutandine e asciugavo il pavimento senza dire nulla. Nel giro di tre settimane non ho più dovuto asciugare nessuna pipì.
Lo stesso ho fatto con il secondo bimbo che già a sette mesi ha smesso di fare la cacca nel pannolino. Una cosa che ho notato nei miei figli e che è piuttosto comune sentendo altre esperienze, è che nel momento in cui ho tolto il pannolino di giorno hanno smesso in modo quasi automatico di fare la pipì durante le ore di sonno (diurne e notturne), benché durante la nanna continuassero ad avere il pannolino. Vale la pena fare la prova! Comunque in generale i bimbi smettono di farsi la pipì e la cacca addosso solo nel momento in cui diamo loro la possibilità di prendere coscienza dei propri bisogni e della loro modalità di espulsione; poiché il pannolino impedisce questa presa di coscienza, in sostanza soltanto togliendo il pannolino senza remore e senza paure (perché il bambino deve sentire sicurezza e protezione venire dal genitore, oltre che comprensione e serenità rispetto agli incidenti che potranno capitare e di cui lui non ha nessuna colpa) potremo innescare un processo che in un tempo diverso da bambino a bambino condurrà allo svezzamento dal pannolino o al controllo definitivo degli sfinteri nell’EC (perché nei bambini che portano i pannolini 24 ore al giorno per molti anni raggiungimento del controllo degli sfinteri, che avviene comunque intorno ai 18-24 mesi, e svezzamento da pannolino non coincidono, in quando il pannolino inibisce nel bambino la consapevolezza di questo avvenuto controllo).
Proprio nel periodo in cui stavo togliendo il pannolino al mio secondo bimbo sono venuta a conoscenza di questo “metodo”, che per me non è affatto un metodo, chiamato EC (Elimination Comunication) e sono rimasta folgorata. Ho letto tantissimo. Innanzitutto il libro di Laura Boucke, Senza pannolino, l’unico pubblicato in Italia sull’argomento (l’autrice è la veterana del “senza pannolino”, colei che per prima ha elaborato una versione adatta al mondo occidentale, a partire dalle esperienze delle mamme indiane, cinesi e africane, e lo ha divulgato). Ma c’è tanto materiale utile da leggere anche in rete in siti e gruppi di discussione che citerò in fondo all’articolo.
Quando ho scoperto l’EC mi sono detta: quanti patimenti mi sarei risparmiata con la stitichezza del mio primo bimbo, che evidentemente stitichezza non era ma solo rifiuto, o incapacità, di fare la cacca nel pannolino (provate voi a fare la cacca stando dritti in piedi o stesi nel letto!), se avessi cominciato fin dai primi giorni a fargliela fare in una ciotolina tenendolo appoggiato al mio avambraccio con le gambine rannicchiate al suo petto come sto facendo ora con la mia terza bimba di un mese e mezzo!
Sì perché con Anita ho cominciato a fare EC fin dal suo secondo giorno di vita e ora che ha un mese e mezzo sta tutto il giorno senza pannolino. Ma prima di raccontarvi cosa sto facendo con Anita voglio dire due cose sull’EC, o meglio cosa io penso che sia l’EC e come io lo vivo.
In molti siti americani dove si parla di EC e anche in alcuni libri (anche nel sottotitolo di quello tradotto in italiano appena citato), l’EC viene associato in modo diretto all’uso del vasino: un altro modo di chiamare l’EC infatti è “infant potty training” (allenamento infantile al vasino). Insomma, agli occhi di chi legge l’EC appare subito come un “metodo” per insegnare ai neonati a fare la cacca e la pipì nel vasino. Questo a mio parere è male. L’EC, nella sua declinazione più pura e autentica, NON è un metodo e NON è un allenamento. Santo cielo, perché dovremmo sottoporre i nostri bambini di pochi giorni o di pochi mesi a un metodo o a un allenamento? Ne dovranno sopportare anche troppi negli anni a venire di questi forzati allenamenti e apprendimenti alle più svariate cose! L’EC è qualcosa di molto più profondo e al tempo stesso semplice: è il modo con cui la mamma (il genitore, o chiunque accudisce il neonato), risponde alle necessità fisiologiche del suo bambino. È appunto comunicazione; comunicazione profonda tra mamma e bambino.
Quando si comincia a fare EC si scopre che i neonati hanno una perfetta consapevolezza delle proprie necessità fisiologiche: come sanno quando hanno fame o quando hanno sonno o quando hanno freddo, così sanno quando devono fare la pipì e la cacca. Non sto parlando del famigerato controllo degli sfinteri di cui si parla per i bambini più grandi; quella è una cosa diversa. Non possono trattenere, se non minimamente, ma sanno che cosa stanno per fare e in qualche modo lo comunicano; e scelgono anche, se gliene diamo la possibilità, il luogo dove liberarsi. Se si impara ad ascoltarli e se non si impedisce loro di mandare i loro segnali mettendogli il pannolino, loro comunicano. È incredibile lo so. Se me lo avessero detto due mesi fa, prima di questa meravigliosa esperienza con Anita, non ci avrei creduto, eppure è così, lo sto vivendo tutti i giorni.
Perché, se il proprio bimbo ha fame, la mamma risponde prontamente al suo bisogno tirando fuori il seno e sfamandolo? Perché, se il bimbo ha freddo, la mamma risponde prontamente al suo bisogno coprendolo? Perché, se il bimbo ha sonno o è agitato, la mamma risponde prontamente al suo bisogno cullandolo e abbracciandolo;? e perché, invece, se il bimbo ha bisogno di fare la pipì e la cacca, la mamma non risponde al bisogno di evacuazione del proprio bimbo permettendogli di liberarsi dignitosamente e comodamente (come ogni mamma del regno animale fa), ma al contrario mette un tappo a questi bisogni fingendo che non esistano?
Di nuovo ho usato un’espressione forte perché vorrei che il messaggio arrivasse chiaro. Anche se ce lo nascondiamo, la realtà è questa. Il pannolino è un tappo! Un tappo comodissimo che ci permette di non doverci occupare, se non minimamente, dei bisogni di evacuazione del bambino. Certo è una grande comodità, perché possiamo dimenticarci di questi bisogni per ore, tanto sappiamo che “quella roba” sarà raccolta lì. Ecco, appunto, il pannolino è una comodità per la mamma ma NON UNA NECESSITÁ PER IL BAMBINO. IL BAMBINO NON HA BISOGNO DEL PANNOLINO. Per le mamme africane, cinesi o indiane è la cosa più normale del mondo occuparsi dei bisogni dei loro bimbi, permettendo loro di espletarli senza sporcarsi, riconoscendo i loro segnali e i loro tempi, e quando sentono dire che le mamme occidentali lasciano i loro figli a mollo nei loro escrementi sigillati dentro un pannolino di plastica rimangono scandalizzate!
Allora perché non togliamo il tappo ai nostri bambini e ci lanciamo in questa meravigliosa esperienza di comunicare con loro su tutti i fronti? Sì, perché fare EC con un neonato è una delizia da assaporare momento per momento che porterà senza dubbio a una crescita del genitore tanto quanto sarà un dono grande per il nostro bambino che imparerà che la sua mamma e il suo babbo rispondono sempre alle sue necessità più vere e magari questo lo spingerà a essere in futuro un individuo più fiducioso e più empatico con il mondo.
Ribadisco, per me l’EC non è e non dovrebbe essere mai un “allenamento” (ciò ricorda certi vecchi e coercitivi tentativi che si facevano negli anni cinquanta per costringere i bimbi piccoli a non farsi più la cacca addosso causando spesso problemi psicologici e nevrosi a lungo termine) o peggio un “metodo per”, ma un mix tra “competenza” naturale del neonato e capacità della mamma di entrare in comunicazione con lui e di rispondere ai suoi bisogni.
Con questo non voglio dire che tutti quelli che non tolgono il pannolino al proprio figlio in modo integrale fin dal primo giorno sono da biasimare (anche io come avete visto ci sono arrivata gradualmente); ciò che voglio dire è che se prendiamo atto del fatto che la normalità per un neonato è stare senza pannolino e non con il pannolino avremo già fatto molto. Soltanto a partire da questa presa d’atto saremo in grado di modulare correttamente il tempo dedicato al pannolino e quello al senza pannolino, in base certo alle nostre possibilità di tempo, di voglia, di pazienza.

Allora, come va con Anita. Bè, devo dire che all’inizio, nonostante l’invasamento per l’EC che era maturato in me durante i mesi di gravidanza, pensavo di cominciare con moderazione. Ero convinta che l’EC integrale fosse una cosa difficilissima, per mamme super-empatiche e dotate di una capacità di dedizione assoluta. Senza considerare poi il fatto che ho altri due figli, che devo un po’ lavoricchiare, ecc. ecc. Dunque ho iniziato tenendo la bimba con i ciripà e cambiandola spesso, ogni volta che mi sembrava bagnata. Una volta spogliata la tenevo anche mezz’ora, quaranta minuti senza pannolino. Fretta non ce n’era. Tanto il tempo va passato, meglio passarlo rilassandosi piuttosto che fare la gara al pannolino che si indossa più velocemente e più facilmente (perché poi si calca tanto l’attenzione sulla facilità e velocità di fasciatura? soprattutto nel neonato mi sembra una cosa assurda, tanto poi una volta che il pannolino è stato messo con tanta velocità che cosa si va a fare?). Durante questo tempo le facevo dei massaggi, le mettevo l’olio, le parlavo e le cantavo una canzoncina e la tenevo sollevata su una ciotolina (quelle tonde di plastica con coperchio ermetico che si usano per conservare i cibi, tipo Tupperware) con la schiena e la testa appoggiate sul mio avambraccio e le gambine trattenute rannicchiate sul ventre (vedi foto). Fin da subito lei ha cominciato a farci la pipì e anche la sua prima cacca! Da quel giorno pur continuando a tenerle il pannolino mi sono accorta che lei aveva capito benissimo il momento della ciotolina e teneva sempre un po’ di pipì da farci dentro e naturalmente sempre la cacca. È stata un’emozione incredibile vedere come lei comprendesse che fare i bisogni in quel modo era una cosa diversa dal farli nel pannolino. I primi tempi di notte era agitata perché aveva bisogno di fare la cacca, spingeva spingeva, ma non la faceva. Alla fine ho scoperto che si liberava volentieri solo quando le toglievo il pannolino e la mettevo sulla ciotolina.
Fatto sta che la cacca dell’Anita nel pannolino non ci è mai finita (e fa anche rima)! La pipì naturalmente ne faceva tanta anche nel pannolino, ma pian piano ho cominciato a capire che se appena si svegliava le toglievo il ciripà, allora 9 volte su 10 lo trovavo asciutto e appena la mettevo sulla ciotolina lei ci mollava una pipì chilometrica. Ho anche scoperto, tenendola a poppare senza pannolino, che lei, a differenza di altri neonati di cui ho letto le esperienze, non fa mai la pipì mentre mangia, ma subito dopo. Ma ho anche scoperto un’altra cosa. Stupefacente. Anita manda un segnale specifico quando deve fare la pipì: un gridolino accompagnato da un movimento frenetico di braccia e gambe. Ogni volta che lo fa dopo fa la pipì. Ma non subito subito. Può aspettare anche parecchi secondi e comunque ti lascia tutto il tempo di andare a prendere la ciotolina o di dirigerti in bagno e di tirarle giù i pantaloncini prima di farla. O meglio, posso dirlo con certezza dopo un mese e mezzo, aspetta proprio che tu sia nella posizione giusta prima di mollarla. Naturalmente se tu non cogli il messaggio o non sei in grado di portarla nel posto giusto ad un certo punto lei non la può più trattenere e la smolla, ma non prima di aver protestato animatamente.
Per tutte queste cose e anche per altre, lentamente ho sentito come sempre più naturale tenerla sempre più a lungo senza pannolino. Finché verso i 20 giorni di vita ho cominciato a tenerla completamente senza. Durante i pisolini diurni la metto a dormire sul letto sopra a una traversa coprimaterasso con lo strato esterno di cotone, giusto per sicurezza, ma lei non bagna quasi mai. Di notte le metto il ciripà, ma tante mattine (soprattutto dopo le notti in cui è stata tranquilla e si è svegliata poco) quando la apro è asciutta e dopo spara nella ciotolina pipì chilometriche. Quando è sveglia cerco di cogliere i suoi segnali e unisco a questo una certa mia idea della sua tempistica, per cui ogni tanto, quando credo sia opportuno, la porto sulla ciotolina (o più spesso su un lavandino o mi siedo sul water con lei in sospensione).
Naturalmente capita spesso di perdere delle pipì, soprattutto nelle giornate frenetiche o in quelle in cui siamo nervosi perché gli altri bimbi ci fanno impazzire, o quando non sto tanto bene o quando Anita è agitata e non sta tanto bene, ma sinceramente non mi interessa. Ho tante ghettine e pantaloncini corti che alterno a seconda della temperatura, a cui ho stretto l’elastico in vita perché sono pensati per il pannolino e non per il corpicino magro della mia Anita, e quando si bagnano li cambio come cambierei il pannolino. Nessuna fatica in più. Per me, che Anita faccia la pipì nella ciotola o nei pantaloni è la stessa cosa. L’EC non è la gara a beccare più pipì possibili ma semplicemente lo stare senza pannolino. Il risultato dovunque finisca la pipì è sempre raggiunto, perché comunque LEI MANDA I SUOI SEGNALI e anche se talvolta io non sono in grado di coglierli IL CANALE DELLA COMUNICAZIONE E DELLA CONSAPEVOLEZZA RIMANE APERTO E NON SI POTRÁ CHIUDERE.


Francesca
Bologna, giugno 2007


Dove reperire informazioni sull’EC

Laura Boucke, Senza pannolino, AAM-Terranuova, 2006 (qui trovate un estratto dal libro: http://www.aamterranuova.it/article1398.htm)

Questo è il gruppo di discussione italiano sull’EC (bisogna iscriversi):
http://it.groups.yahoo.com/group/senzapannolini/

http://www.white-boucke.com/reviews/ipitalian.html (sezione italiana del sito di Laura Boucke)

http://www.evassist.it (unico sito italiano)

Siti in inglese:
http://www.white-boucke.com/index.html
http://www.diaperfreebaby.org/
http://www.natural-wisdom.com
http://www.naturalfamilyonline.com/arti ... infant.htm
http://www.freewebs.com/freetoec/
http://onyx-ii.com/birthsong/page.cfm?elimination
http://www.suite101.com/article.cfm/nat ... ing/108708
http://www.timl.com/ipt/

Ultima modifica di Elle il ven giu 22, 2007 2:26 pm, modificato 3 volte in totale.

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PULIZIA DEL BIMBO




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SALVIETTINE SENZ'ACQUA



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LA CURA DEL BEBE'

Come prendersi cura del proprio bebé?

Quali prodotti comprare per la pelle e il bagnetto?

Ecco alcuni consigli, frutto di lunghe ricerche e consultazioni tra mamme attente ai prodotti biologici e ai metodi naturali. Consigliamo sia prodotti in vendita da noi valutati sicuri, sia metodi naturali e fai da te, molto meno dispendiosi e spesso altrettanto efficaci.
Sono consigli brevi perchè il neonato non ha bisogno di molto: bastano pochissimi prodotti per soddisfare le sue esigenze. È però importantissimo che la loro sicurezza sia garantita e provata, cosa che invece non si riscontra nei classici prodotti per bambini: purtroppo, infatti, non c'è da fidarsi delle molte certificazioni che non assicurano nulla: è sempre meglio valutare un prodotto dalla lista degli ingredienti che lo compongono, non dalle pubblicità o dalla seducente confezione.

Questo sintetico prontuario non è la sede adatta per spiegare esaustivamente il motivo per cui la quasi totalità dei prodotti specifici per bambini in commercio risultano spesso dannosi per i bimbi stessi; per avere ulteriori informazioni potete consultare i laboratori di seguito segnalati.

Basta comunque poco per accorgersi che la gran parte di essi, reperibili al supermercato o in farmacia, contengono ingredienti dannosi e sconsigliabili. Un esempio per tutti: i mineral oil, paraffina liquida e vaselina, scadenti derivati del petrolio, sono contenuti in quasi tutti i prodotti per bambini in commercio.
Un famosissimo olio pubblicizzato da decenni "per la cura del bambino" è pura paraffina liquida. Leggete l'etichetta e lo vedrete con i vostri occhi.
Dallo studio degli ingredienti di diversi prodotti per bambini e neonati (i più venduti), risulta che spesso i prodotti specifici "per la cura del neonato" sono peggiori di quelli per adulti; da ciò è scaturita la necessità di trovare prodotti veramente utili e naturali, realmente sicuri per la cura dei neonati.

Quanto segue è il frutto delle nostre ricerche.



IL BAGNETTO

Contrariamente a quanto le pubblicità ci hanno insegnato, il bimbo non ha bisogno di essere lavato con particolari prodotti detergenti. Oltretutto, i profumi contenuti in molti di questi prodotti lo disorientano e infastidiscono. Soprattutto i neonati si orientano nel mondo e trovano conforto e sicurezza proprio tramite gli odori di mamma e papà, della casa, del fratellino, l’odore proprio, gli odori naturali. Qualunque tipo di profumo, anche quello di detersivi e ammorbidenti, lo disturba e lo disorienta, a volte fortemente: l'allattamento può essere reso difficoltoso se il contatto al seno è ostacolato da odori sconosciuti.

Il neonato ha invece bisogno che il suo odorato e la sua pelle vengano rispettati, senza che vi siano spalmate sostanze che lo inquinano, che non gli sono necessarie e che spesso si dimostrano nocive o controproducenti.

Per lavare il bambino la soluzione più semplice ma efficace è preparare un bagnetto in cui sia stato disciolto un cucchiaio di amido di mais (maizena) o amido di riso, e un cucchiaio di sale integrale.
L'amido deterge delicatamente la pelle del bambino, il sale reintegra i sali minerali persi durante l'immersione. Sono prodotti comuni, dal costo contenuto, raccomandiamo quindi di comprarli nei negozi biologici.

Se il bimbo ha pochi capelli, questi semplici ingredienti sono sufficienti a tenerlo pulito; se al contrario ne ha molti, si può utilizzare uno shampoo baby naturale, avendo cura di usarne molto poco e diluendolo in acqua al momento (se conservato già diluito, può andare incontro a deterioramento). Sconsigliamo vivamente i prodotti presenti sul mercato tradizionale, in primo luogo quelli "di marca" dei negozi specializzati per bimbi. Nessuno di essi passa l'esame del bio-dizionario.

Tra i prodotti in commercio, si può scegliere la saponetta alla calendula weleda, o qualsiasi altra contenga componenti sicuri al 100%; è sufficiente sciogliere pochissimo sapone sulla mano e frizionare con delicatezza i capelli del bimbo.



Dopo il bagno, consigliabile circa due volte alla settimana se non vi sono esigenze particolari, è opportuno massaggiare il bimbo con un olio, per idratarlo. Molto efficace risulta il semplice olio di mandorle dolci puro, da agricoltura biologica, dal costo contenuto. Non compratene quantità elevate, se ne consumate poco (ne bastano poche gocce): essendo privo di conservanti potrebbe irrancidire. Conservatelo in frigorifero, tranne una boccettina pronta all'uso.

In alternativa consigliamo l'olio specifico per bimbi della Weleda, meno economico, o altro olio di pari qualità e sicurezza. I prodotti Weleda si trovano nei negozi biologici, in alcune farmacie, in molti siti internet.
Precisiamo che non siamo sponsorizzati da Weleda: ne consigliamo i prodotti perchè la linea bimbo è ottima. Preferiamo acquistare e consigliare marche alternative ai prodotti tradizionali, coscienti di quanto questi ultimi siano dannosi per i bimbi.

Molte mamme sono poco propense ad usare semplici metodi casalinghi e preferiscono comprare prodotti confezionati; è necessario pertanto un accenno sui mineral oil, di cui purtroppo abbondano i prodotti per bimbi - e adulti.


• PETROLATUM, PARAFFINUM LIQUIDUM, MINERAL OIL
Sono derivati dalla raffinazione del petrolio, inquinanti, non biodegradabili, recentemente inseriti dalla direttiva europea tra i cancerogeni di classe II.
Il paraffinum liquidum in particolare, non è realmente un derivato ma piuttosto una sua frazione, nella pratica “e’ petrolio”.
Ci interessiamo alla paraffina liquida, o olio di paraffina, poiché è presente in molti prodotti (soprattutto della Johnson&Johnson - avete presente l’Olio Baby?). La paraffina è stata dichiarata cancerogena dalla comunità europea; tuttavia a causa di un cavillo (è cancerogena per via delle impurità contenute, ma se un produttore sostiene che la sua è pura, può inserirla nel cosmetico) è ancora ampiamente utilizzata. Per quale motivo? Costa poco e non irrancidisce.
Nel prodotto ricopre la funzione di condizionante, solvente, emolliente.
Poiché non e’ possibile aggiungere materialmente acqua alla pelle, infatti, l’unico potere idratante esercitato da un cosmetico è limitare l’evaporazione dell’acqua presente sulla sua superficie, la paraffina “idrata” formando una vera barriera tra l'epidermide e l'ambiente.
Tale barriera però è innaturale, composta da molecole estranee a quelle dello strato idro-lipidico della pelle (la miscela di grasso e acqua distribuita sull'epidermide che costituisce il’idratazione naturale). La traspirazione ne risulta ostacolata, i germi presenti restano intrappolati dalla paraffina e provocando irritazioni e favorendo l'acne, specialmente su pelli predisposte. Sono pertanto composti comedogenici, che creano un "tappo" sui follicoli piliferi, facendo sì che cheratina, sebo, polvere si ossidino e formando gli odiosi "punti neri", ovvero i comedoni.
Spesso l’eccesso di untuosità della pelle è causata dal petrolio e dalla sua azione di "soffocamento": alcuni neonati soffrono di vere e proprie dermatiti da petrolatum.
I prodotti per bambini sono quelli più a rischio, da questo punto di vista.

Ecco l'INCI del famoso olio baby johnson - DA EVITARE:
paraffinum liquidum, isopropyl palmitate, parfum PPT1397

Lettura semplificata INCI: paraffina per la quasi totalità del prodotto (le sostanze presenti in quantità maggiore sono poste all’inizio dell’elenco), un legante/emolliente/solvente, profumo sintetico (probabilmente allergizzante)




PULIZIA DEL SEDERINO

Recentemente pare diventato d'obbligo pulire il sederino del bambino con fazzolettini imbevuti di sostanze "pulenti”, mentre la pratica di detergerlo con acqua è stata relegata in cantina.
E’ opportuno sapere che quasi tutte le salviettine in vendita (anche quelle apposite per il bambino), sono imbibite di ingredienti che è assolutamente incredibile che siano permessi per legge:
Questi prodotti sono causa di inquinamento per la difficoltà di smaltire i rifiuti e provocano irritazioni anche serie alla delicata pelle dei neonati. La situazione peggiora valutando le classiche creme in commercio e degenera considerando le componenti del pannolino.

Da queste considerazioni nasce la necessità di salvare il salvabile: bisogna ripensare le proprie abitudini, tra queste è necessario che ritorni in auge quella di PULIRE IL BIMBO CON ACQUA.
Solo quando è realmente necessario, usate poco detergente o sapone delicatissimo; usandoli ad ogni cambio del bambino i troppi lavaggi seccherebbero e impoverirebbero la pelle.
Poiché il bimbo dovrà essere lavato molte volte lungo la giornata, raccomandiamo di fare anche attenzione agli sprechi idrici: usate la quantità necessaria evitando di scialacquare decine di litri di acqua al giorno. Pensiamo alle riserve idriche e al mondo futuro!


Suggeriamo qui una possibile routine di pulizia del sederino:
"Togliere il pannolino.
Se il bimbo è sporco di cacca, con un fazzoletto di carta da casa e togliere il grosso (sempre con direzione da davanti a dietro).
Prendere in braccio il piccolo, sdraiandolo di pancia sul braccio sinistro, o il destro se siete mancini (con la testa verso la nostra spalla).
Tenete saldamente con la mano la gambina destra: in questo modo il culetto è in bella mostra.
Lavarlo con la mano [non metterlo mai direttamente sotto il getto dell'acqua: basta poco a sbagliare temperatura].
Solo se necessario usare pochissimo sapone naturale o detergente intimo delicato, entrambi diluiti in acqua.
Se il culetto non è arrossato non mettere creme allo zinco, piuttosto olio di mandorle o girasole."



Per sostituire le salviettine imbevute di prodotti chimici, utilizzate dei semplici fazzolettini imbevuti di olio di oliva, o olio di mandorla, o girasole, da aspergere sulla salviettina al momento.

L'olio è il prodotto migliore per la pulizia del bimbo. Ricordate che è importante usare solo ed esclusivamente oli naturali. Sia l'olio di oliva che l'olio di mandorle o di girasole rappresentano le migliori e più economiche soluzioni, acquistateli da agricoltura biologica (costano comunque molto meno dei prodotti di marca).
In alternativa all’olio di mandorle (che irrancidisce facilmente) si possono usare olio di girasole (anche Esselunga ne ha uno bio), o olio di riso (olio di riso “Scotti” è valido, l’estrazione preserva in buona parte le qualità dell’olio, soprattutto il gamma-orizanolo). L'olio di girasole unge meno, e ha un odore meno forte.

Per non sprecare enormi quantità di fazzolettini di carta possiamo confezionare o comprare delle salviette di stoffa su cui si versa l'olio. Queste possono poi essere lavate e rilavate e utilizzate per eventuali futuri fratellini. E’ probabile che nel tempo sulle pezzuole l'olio lasci sulle pezzuole delle impronte, che non andranno via completamente, ma la cosa non deve spaventarci: le pezzuole sono comunque pulite e igieniche, ecologiche ed economiche.
Si possono comprare pezzuole di tessuto da agricoltura biologica già fatte, nei siti ecologici o in negozi bio; oppure si possono confezionare a casa usando anche vecchi tessuti, purché siano molto morbidi: la pelle del piccolo viene facilmente irritata da tessuti granulosi e rigidi.

Per il bene del bebé e dell'ambiente, è importante usare le salviettine confezionate solo ed esclusivamente quando necessario (nelle trasferte o in momenti particolari) e comprarle di ottima qualità.
Le salviettine biologiche costano decisamente di più di quelle tradizionali, ma se si usano solo quando necessario la spesa sarà ammortizzata dall’uso sporadico.

Non è facile trovare delle salviettine con degli ingredienti approvati dal biodizionario; noi consigliamo tre marche, la prima è perfetta nella totalità dell' INCI, la seconda è buona e presta attenzione anche alle fibre impiegate, la terza ha un solo ingrediente moderatamente sconsigliato all' ultimo posto dell' INCI (quindi è buona).



SALVIETTINE ROSENMANDEL Confezione da 80 pezzi Euro 7,69
Naturalissime; il morbido foglio di cellulosa non sbiancata col cloro è imbevuto di olio di mandorle e di arachidi, e di olii essenziali di rosa, senza alcun addizionante chimico (né stabilizzatori, emulsionanti, PEG o derivati, coloranti, alcool, etc.). Tutti gli ingredienti sono giudicati consigliabili dall’accreditata rivista tedesca OEKO-TEST.


L'INCI è il seguente:
glycine soja (olio di soja biologico-no ogm), prunus dulcis (olio di mandorla), tocopherol (vitamina E), ascorbyl palmitate, rosa canina, lecithin, glyceryl oleate, citric acid, parfum, citronellol, geraniol, linalool.

Sono in assoluto le migliori che abbiamo trovato, le profumazioni citronellol, geraniol, linalool sono da olii eterici e non da sostanze sintetiche; l’unico dubbio rimanente circa queste salviette è che queste essenze sono potenzialmente allergizzanti.
Il glicine soia risulta a bollino rosso nel biodizionario, ma essendo assicurato NO OGM il rosso diventa un doppio verde, quindi perfetto. Lasciano un leggero strato di olio di mandorle sul sederino, idratandolo.

Ne consigliamo 3 confezioni per tutto il periodo-pannolino del bimbo. Se usate con accuratezza, basteranno e forse avanzeranno.
Si possono trovare in alcuni negozi di prodotti bio, o sui cataloghi http://www.ipiccolissimi.it & http://www.bottegadeibimbi.it


NATURAE’ SALVIETTE BABY da 60pz
100% NATURAL BABY WIPES da 72 pz.


INCI: aqua, coco-glucoside glycerin (glicerina vegetale), chamomilla recutita, calendula officinalis, acid benzoic (conservante vegetale), phenoxyethanol (conservante), dehydroacetic acid (conservante).

Le salviette Naturaè da 60 pezzi vengono vendute da Natura Si e da Ecor a circa 5 Euro, quelle 100% Natural confezione da 72 pezzi a Eur 3,30 (acquistando il cartone da 12 confezioni si risparmia il 10%) si trovano ad esempio sul sito http://www.ipiccolissimi.it e attraverso tanti GAS in Italia.

La soluzione detergente è per entrambe la stessa, ma diversa è la composizione del tessuto:
quelle a marchio Naturè sono in 100% cotone bio mentre le 100% Natural Baby sono in una fibra mista 70% lyocell (fibra interamente vegetale che si ricava dagli alberi di faggio) e 30% PLA (la stessa usata per i pannolini).
I materiali tessili e le soluzioni sono certificate ICEA e di alto profilo nell’Oeko Test, inclusi i conservati contenuti.

L’Azienda ci informa che per un errore di stampa, su di uno stock importante di salviette 100% Natural è stata stampata, dal fornitore, una formulazione CHE NON E’ DI WIP.
Una volta accortisi dell’errore, è stato deciso di applicare una etichetta con la formula giusta e le certificazioni; tuttavia alcuni stock di salviette sono stati diffusi prima che si potesse intervenire.

Gli unici dubbi possono restare sui 2 conservanti sintetici che vengono utilizzati per evitare il proliferare di muffe sulle fibre naturali, le quali a causa dell’umidità ed esposte all’ossigeno (quindi una volta aperto il pacchetto) possono infastidire sia per l’odore di marcio che emanano, sia per la salute, nel caso di proliferazioni batteriche.

Il bio-dizionario li classifica con un pallino giallo, considerando che sono in fondo alla lista degli ingredienti, quindi presenti in quantità minima, riteniamo il prodotto più che accettabile; non contengono allergeni (per es. le essenze profumate vegetali) perchè non vengono utilizzate profumazioni da oli essenziali bensì da estratti di erbe da agricoltura biologica.


SALVIETTINE BABY Euro 4,80 + iva (sul sito non è specificato il numero di salviettine)
Rinfrescanti, ipoallergeniche, senza alcool

INCI: aqua, glycerin, tilia cordata, potassium sorbate, sodium cocoyl, hydrolyzed wheat protein, sodium benzoate, sodium dehydroacetate, profumo, borotalco, malva sylvestris.

NON CONTIENE COLORANTI *da agricoltura biologica certificata
Cosmesi Bio-Ecologica AIAB Certificato ICEA n° 1T008BC-22
Lotto ABC 1234

Si trovano su http://www.bottegadeibimbi.it e in alcuni negozi biologici; esiste un numero verde da chiamare per sapere se c'è un punto vendita nella propria zona.




CREME PER IL SEDERINO

Vanno usate quando il bambino presenta arrossamenti. In condizioni di normalità, per tenerlo idratato basta l'olio che usate dopo il bagnetto, o quello delle salviettine imbibite.

Le famosissime e diffuse creme allo zinco presenti sul mercato, sia da supermercato che da farmacia, non passano l'esame della naturalità del prodotto; noi ci guardiamo bene dall' usarle e quando il bimbo ne ha bisogno usiamo l’ottima crema all'ossido di zinco della Weleda.
La consigliamo particolarmente perchè costituisce un'ottima alternativa alla pasta Fissan che tanti genitori vogliono avere in casa.

Abbiamo trovato anche una buona pasta in vendita nei supermercati, ad esempio all’Auchan:

Pilogen carezza - Bio bio Baby Pasta all'ossido di Zinco. 150ml prezzo: 7.80 €
Con Burro di Karitè, Olio di Riso, Olio di Mandorle, Bisabololo, Vitamina E, Ossido di Zinco al 15% ed estratto biologico di Calendula.

La sua ricca formulazione e la sua consistenza creano un sottile strato impermeabile che protegge il sederino dei piccoli dal contatto col pannolino bagnato; è ideale anche per tutte le zone del corpo arrossate. E’ un’alternativa ottimale alle solite paste all’ossido di zinco, piene di petrolati (controllate l’INCI delle normali creme per accorgervene).


DA EVITARE : PASTA FISSAN; se ne trova di due tipi:

PASTA FISSAN 'CLASSICA' (la produce Sara Lee)
INCI: lanolin, petrolatum, aqua, paraffinum liquidum, zinc oxide, cetearyl alcohol, hydrated silica, tocopheryl acetate, linseed acid, panthenol, bisabobol, chamomilla recrutita extract, parfum, maltodextrin, hydroxycitronellal, silica, linalool, coumarin, BHT, phenoxyethanol, methylparaben, propylparaben.

PASTA FISSAN 'DELICATA'
INCI: aqua, zinc oxide, paraffinum liquidum, petrolatum, metoxy PEG-22/dodecylglycol copolymer, propylene glycol, PEG-22/dodecyl glycol copolymer, hydrated silica, cetyl palmitate, hydroxyoctacosanyl hydroxystearate, lanolin, allantoin, tocopheryl acetate, linseed acid, panthenol, bisabobol, chamomilla recrutita extract, parfum, zinc sulfate, maltodextrin, citric acid, silica, methylparaben, propylparaben.

Lettura semplificata INCI: trattasi di qualche spuzzatina qui è la di estratto di camomilla e bisabobol in un mare di petrolio.
Gli ingredienti principali sono derivati del petrolio, che formano un film-barriera a scapito della normale 'respirazione' dell'epidermide. Altri ingredienti sono di origine sintetica, scarsamente biodegradabili. Il tutto è condito con estratti naturali, che si trovano alla fine dell’INCI, presenti quindi in scarse quantità immersi in sostanze sulla cui natura ed effetti nutriamo seri dubbi.




PRODOTTI VERDI CONSIGLIATI, in vendita anche nei SUPERMERCATI

Alcune mamme del forum Promiseland hanno nel tempo cercato e selezionato dei prodotti reperibili nei supermercati, dagli INCI verdi e affidabili.
Per non allungare questo documento in modo spropositato non inseriamo gli INCI di tutti i prodotti. Potete però trovarli e verificare che nel tempo non siano cambiati, cercandoli nel topic laboratorio: viewtopic.php?t=21236&postdays=0&postorder=asc&start=0


Prodotti Bio Bio Baby (Pilogen carezza): si trovano anche all’Auchan.

Pilogen Carezza - Bio bio Baby Pasta all'ossido di Zinco.

E’ un’alternativa ottima alle solite paste all’ossido di zinco, piene di petrolati.

Pilogen Carezza Bio Bio Baby Sapone Liquido
E' un detergente con ingredienti ottimi, molto valido.

Pilogen Carezza Bio-Bio Baby Olio Detergente Emolliente
Olio detergente viso - corpo. Un insieme di oli e burro, senza aggiunte “inquinanti”.

Tutti questi prodotti Pilogen più altri della stessa linea:

Bio-Bio Baby Amido di Riso

Bio-Bio Baby Bagno Shampoo

Bio-Bio Baby Crema Lenitiva

Bio-Bio Baby Latte Detergente Emolliente


potete trovarli in vendita anche su un ottimo sito che vende solo prodotti naturali.

http://www.saicosatispalmi.com




PER BIMBI PIU’ GRANDI

Quando i bimbi sono più grandi e si sporcano di ogni cosa, non è sufficiente usare l’amido di mais; serve un vero detergente, ma è comunque importante che sia naturale.
Consigliamo le semplici saponette naturali da agricoltura biologica, evitando qualunque bagnoschiuma il cui INCI non sia riconosciuto più che naturale. Le saponette sono molto più economiche dei bagnoschiuma.
Sono anche più ecologiche perché sono solide, il che significa: imballaggi ridotti, riciclabili perchè in cartone (niente plastica); inoltre essendo solide possono derivare solo da olio e soda caustica. Invece i saponi liquidi, per essere tenuti nella formulazione “a miscela, fluido”, richiedono necessariamente altre sostanze.

Segnaliamo un bagnoschiuma che si può trovare nei supermercati, con un ottimo INCI e dal costo contenuto:

si tratta di "Baby Mild bagnoschiuma emolliente", in vendita presso supermercati come LIDL ed altri; da non confondere con "Baby Mild Balsamo Detergente", non altrettanto "verde" nell'INCI.


qui si può vedere il baby mild bagnoschiuma (quello da prendere)
http://www.ciao.it/Baby_Mild_bagnoschiu ... te__637442

mentre qui si può vedere il baby mild balsamo (quello da evitare)
http://www.ciao.it/Baby_Mild_Balsamo_Detergente__659338


Segnaliamo l'INCI di questo prodotto, poiché nel tempo le case possono cambiare le formulazioni; verificate che gli ingredienti non siano diversi, e magari meno naturali.

INCI: aqua, lauryl glucoside, cocamidopropyl betaine, disodium cocoamphodiacetate, sodium chloride, parfum, sodium benzoate, citric acid, hydrolyzed wheat gluten, coco-glucoside, glyceryl oleate, niacinamode, potassium sorbate.

Questo bagnoschiuma può essere usato anche come shampoo, ma poiché brucia a contatto con gli occhi si consiglia di stare molto attenti con i bimbi. Via libera per l'uso da parte dei grandi.




TELINI IMPERMEABILI PER IL CAMBIO PANNOLINO

Inutile dire che ci auguriamo che tutti si impegnino ad evitare i telini usa e getta il più possibile, come ogni altro prodotto usa e getta. È facilissimo sostituirli con pezze di stoffa - anche vecchi lenzuoli semplicemente orlati - da appoggiare sul fasciatoio e da portarsi anche in giro. In caso di trasferte su divani altrui è opportuno avere un pezzo di cerata da mettere sotto al telo.


VESTITINI

E' importante che i vestiti dei bimbi siano il più possibile "puliti" per quanto riguarda l' inquinamento sia dei componenti - tessuti e coloranti - sia dei detersivi usati per lavarli.
Per quanto riguarda i detersivi la soluzione è banale: usatene la quantità minima possibile, e se possibile scegliete detersivi ecologici.
Evitate assolutamente l'ammorbidente a meno che sia biologico: quelli tradizionali sono altamente allergenici e irritanti. Potete sostituirli efficacemente con 100ml di aceto bianco o 100ml di una soluzione di acido citrico e acqua (100-150 gr. di acido citrico in un litro d'acqua) da mettere nella vaschetta dell'ammorbidente. L’aceto bianco è più blando dell’acido citrico, ma assolve bene alla funzione ammorbidente e non lascia odore sui panni asciutti. L’acido citrico è più efficace, ma a volte difficile da reperire. In questa discussione ci sono informazioni su dove e come trovarlo viewtopic.php?t=21686

Evitate tutti gli igienizzanti sbiancanti che contengono perborato (cercate quelli che contengono percarbonato).
Evitate di utilizzare quantità industriali di igienizzanti: non servono e creano danno ambientale.

Ulteriori e dettagliate informazioni sui detersivi tradizionali, ecologici e fai da te, sono disponibili sul sito http://www.biodetersivi.altervista.org
ove potete scaricare gratuitamente un manuale di 47 pagine e una semplice scheda pratica di 7 pagine.

Esistono in commercio vestiti ecologici. Si trovano nei negozi specifici e in siti internet specializzati.
Ecologici sono anche i vestiti riciclati: i molteplici lavaggi hanno già eliminato la tossicità dei tanti prodotti tossici usati per confezionarli.
Abbiate solo cura di lavarli un paio di volte se chi ve li ha prestati usa detersivi tradizionali, ammorbidenti e igienizzanti: usate la sola acqua per sciacquarli perfettamente dai residui nocivi.

Scegliete vestiti di fibre naturali, scartate quelli sintetici, quelli con applicazioni di materiali sintetici o stampe di plastica.
Più colori e più applicazioni sui vestiti significano più lavorazioni e più inquinamento.
Più il vestito è neutro, anche nel colore, meno è inquinato e inquinante.

Esistono in alcune catene di supermercati (es. esselunga, oviesse e altri ) dei vestiti dal costo contenutissimo - 6 euro una maglietta estate 2007 12 mesi, e 6,50 euro una tutina estiva 12 mesi- con il MARCHIO FIDUCIA NEL TESSILE OEKO TEX test sostante nocive. Si riconoscono per questa scritta e per un logo arcobaleno. Sono prodotti con una certificazione seria e affidabile, e dal costo veramente contenuto.

Lavate comunque e sempre i vestitini un paio di volte prima di farli indossare al bimbo; idem per copertine, lenzuolini e tutti i tessuti nuovi con cui il bimbo viene a contatto.

E' da notare come già dai 9-12 mesi, i vestiti per maschi e femmine siano fortemente differenziati: prima di questa età in genere si distinguono solo per il colore (rosa o azzurro); per il resto spesso si possono utilizzare gli stessi vestiti per maschi e femmine.
Dai 9-12 mesi in avanti avviene uno strano fenomeno: non abbiamo più a che fare con vestiti per bambini, bensì con abiti per piccole signorine e piccoli ometti; quasi tutti quelli da bimba sono improponibili per i maschi, mentre quelli da bimbo sono troppo maschili per le femmine. Questa imposizione commerciale sembra fatta apposta per costringerci a comprare più vestiti… e c’è inoltre da chiedersi se è corretto costringere i bambini a identificarsi e differenziarsi così fortemente fin dai primi mesi.

Un modo di aggirare queste imposizioni è comprare vestiti semplici, tipo tute, jeans, felpette, polo e altri capi che possono essere unisex (purché ovviamente la mamma non tenga eccezionalmente a far indossare a sua figlia solo vestiti evidentemente femminili).
L'altra possibilità è comprare le cose da alcuni marchi ecologici:
Lotties produce capi molto spartani, solo con cotone che cresce già colorato in pianta (dunque panna, beige, marroncino, verdolino); sono capi carini, semplici, che vanno bene un po’ per tutti. http://www.lotties.it
Otic, che troviamo stupenda (per qualità ed estetica) ha prezzi ottimi e fa tutto molto colorato (con colori vegetali o minerali, esenti da sostanze tossiche, e cotoni da agricoltura biologica); anche qui molti abiti possono andare bene per entrambi i sessi http://www.oticbiotex.it




MAGLIE ALLATTAMENTO

Esistono in commercio praticissime maglie da allattamento per le mamme: consistono di una parte superiore che può essere sollevata scoprendo il seno, senza dover togliere la maglia e quindi prendere freddo. Sono utilissime per allattamento in pubblico, però sono un po’ care. Per risparmiare si possono utilizzare cannotiere con le spalline sottili (in vendita a poco prezzo), da indossare sotto le normali magliette; al momento dell'allattamento si solleva la maglia e si sposta la canottiera sottostante, in modo da liberare prima un seno e poi l'altro.


PANNOLINI

Informazioni più ricche e articolate potremo darle in seguito; stiamo completando la stesura di un manuale sui pannolini per bambini, dove si potranno trovare precise e testate informazioni sui vari tipi di pannolini: dai tradizionali, ai monouso ecologici, ai pannolini di stoffa, fino ad arrivare a parlare dei metodi naturali per aiutare il bimbo a lasciare il pannolino nei giusti tempi, ovvero intorno ai 2 anni, e non ai 3 -4 attualmente in voga.

Per visionare il laboratorio e partecipare ai lavori:
Forum Promiseland
viewtopic.php?p=160936#160936

Per leggere la bozza in continuo aggiornamento:
Forum Promiseland
viewtopic.php?t=21068&start=0

Per chiedere informazioni sul manuale completo e recapiti per scaricarlo (quando sarà pronto), scrivete a:
quinta.cosa.sacra CHIOCCIOLA gmail.com


Per chi fosse interessato ad acquistare i pannolini ecologici monouso, segnaliamo che in Italia le due marche più conosciute sono Wip con Naturaè e Moltex; il costo per pannolino è pressocché identico, la differenza è che Naturaè è biodegradabile ed ecosostenibile per circa l'80%, Moltex lo è per circa il 20%.
Delle varie altre proposte da mercati anche esteri non abbiamo trovato pannolino con caratteristiche migliori di Naturaè.




LIBRI

Un libro interessantissimo per genitori in attesa:
LA COMUNICAZIONE E IL DIALOGO DEI 9 MESI di G.Ferrari ed. Mediterranee

Un libro da leggere prima del concepimento e durante la gravidanza:
AMARLO PRIMA CHE NASCA di Relier Jean Pierre ed. Le Lettere

Due libri sul parto naturale
IL BEBE' E' UN MAMMIFERO
ECOLOGIA DELLA NASCITA
entrambi di M. Oden Red Edizioni

Il prezioso libro sull'allattamento di La Leche League, acquistabile presso gli incontri di zona della lega, o sul sito
http://www.lllitalia.org/Sito/Pubblicazioni.html
L'ARTE DELL'ALLATTAMENTO MATERNO

L'arte del massaggio indiano per far crescere i bambini felici
SHANTALA di Frédérick Leboyer ed. Sonzogno

Un libro interessantissimo sul metodo "senza pannolino". Si acquista o sul sito di AAM Terra nuova, o nei Naturasì, o in altri negozi di prodotti biologici.
SENZA PANNOLINO Ed. AAM Terra Nuova




FORUM E SITI WEB

Forum di aiuto e discussione per genitori, dal concepimento in avanti:

Forum ANEP - Associazione Nazionale Educazione Prenatale
http://anep.forumfree.net/

Forum CONSAPEVOLMENTE
http://www.consapevolmente.org/forum/

Forum PROMISELAND
viewforum.php?f=9


PARTO NATURALE E SOSTEGNO ALL'ALLATTAMENTO
http://www.lllitalia.org/Sito/Home.html

La missione de La Leche League International è aiutare le madri di tutto il mondo ad allattare al seno attraverso il supporto di altre madri che hanno allattato, l'incoraggiamento, l'informazione e l'educazione, e di promuovere una migliore comprensione dell'allattamento al seno come elemento centrale per lo sviluppo e la salute del bambino e della madre. La Leche League produce opuscoli informativi e libri sull'allattamento al seno e gli argomenti connessi (svezzamento, alimentazione ecc.); inoltre organizza incontri (anche in Italia) in cui le madri possono confrontarsi o approfondire la questione con l'aiuto di un esperto, e fornisce contatti con consulenti specialisti di allattamento al seno. Tutto ciò che la Lega offre può essere trovato nel suo sito web (sezione italiana)


GRUPPO DI DISCUSSIONE SUL PARTO NATURALE
http://it.groups.yahoo.com/group/partonaturale/.


SITO WEB "CRESCERE SENZA PANNOLINO
Educazione assistita al vasino precoce http://www.evassist.it

MAILING LIST GRUPPO "SENZA PANNOLINO
http://it.groups.yahoo.com/group/senzapannolini/


COME PREPARARE IL SENO ALL'ALLATTAMENTO
Un thread per capire se il seno và trattato o meno con prodotti e sfregamenti specifici
http://www.consapevolmente.org/forum/vi ... .php?t=991


SITO DI INFO UTILI
Un interessantissimo sito che offre link e informazioni su:
gravidanza, parto, allattamento, educazione e motricità, pannolini riutilizzabili, portare i bebè, vendita prodotti, gruppi di discussione
http://larbreabebes.it.free.fr/linkfin.htm


SITO INTERESSANTISSIMO SUL FAI DA TE PRODOTTI BIMBO

http://larbreabebes.it.free.fr/
é fatto con i menu "a tendina", perciò sarebbe troppo dare i link delle varie sezioni. Ne segnaliamo qualcuno per comodità:

http://larbreabebes.it.free.fr/c_pasapas.htm realizzazione passo dopo passo dei pannolini in stoffa. http://larbreabebes.it.free.fr/c_materiale.htm che materiale usare
http://larbreabebes.it.free.fr/c_galleria.htm galleria foto pannolini fai da te
http://larbreabebes.it.free.fr/a_cuscinoprima.htm realizzare un cuscino da allattamento


IL CREATIVO ANGOLO DELLA SARTA

Comprando svariati prodotti bimbo, ci siamo presto accorte di quanto possa essere semplice cucirne alcuni in casa, o farseli cucire dalla sarta. Il mercato è ricco di proposte interessanti, ma i costi sono spesso folli!
Abbiamo quindi deciso di sfoderare le nostre arti - anche quando parecchio scarse! – e ci siamo divertite a creare oggetti utili e a condividere informazioni e consigli. Ci auguriamo che questo laboratorio nel tempo cresca sempre più, con nuovi esperimenti e soluzioni:

http://www.consapevolmente.org/forum/vi ... 94&start=0





NOTIZIE UTILI


ASSORBENTI DI STOFFA PER DONNA & MOON CUP

Forum Consapevolmente
http://www.consapevolmente.org/forum/vi ... .php?t=540

Forum Promiseland
viewtopic.php?t=20619


GRUPPO MONDO NUOVO

http://biodetersivi.altervista.org/
(con internet explorer)

Casella di posta: quinta.cosa.sacra CHIOCCIOLA gmail.com



Ciclostilato in proprio da Mondo Nuovo, Giugno 2007
È raccomandata la diffusione, non è necessario citare la fonte.



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Ultima modifica di Elle il sab giu 23, 2007 5:01 am, modificato 2 volte in totale.

Elle
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Messaggio da Elle » lun apr 16, 2007 4:44 pm

azahar751 ha scritto:

I DIARI DELLE MAMME:

esperienze dal vero


azahar751 ha scritto: Vi manderò anch'io il diario della mamma alle prese con i pannolini di stoffa, sia dei momenti in cui, x riposarmi, ho intervallato agli usa e getta, sia dei momenti in cui mi ci sono trovata benissimo!
Dunque, io i Bambino Mio li compro a Trento, nel negozio Alda Baby. Il fatto di non doverli acquistare in internet ma in un negozio della mia città x me ha fatto la differenza. Di altri tipi avevo visto i Popolino che è vero che sono più pratici xchè tutto in uno, ma è vero (confermato da un'amica che li usa) che essendo più grossi ci mettono una vita ad asciugare e anche la negoziante mi diceva che avrei dovuto comprare un'asciugatrice! Così uno si compra i pannolini lavabili poi consuma una botta di elettricità, che contraddizione!!
Bè, ho una casa microscopica senza posto nè x asciugatrice nè x stenditoio aperto perennemente, xciò volevo qualcosa che si asciugasse abbastanza rapidamente.
I Bambino Mio sono così composti : velina biodegradabile su pezza di cotone da piegare in 3 (le pezze sono di 2 misure, una dalla nascita ai 6/8 chili circa e l'altra fino ai 3 anni) il tutto da infilare in mutandina di plastica impermeabile.
Le mutandine hanno gli strap, sono di diverse misure e hanno simpatici disegnini sopra!
Le pezze si lavano anche a 90 gradi (sempre senza ammorbidente), le mutandine al max a 60 gradi.
Io x praticità butto in lavatrice tutto insieme a 60 gradi, quasi sempre con prelavaggio sennò le macchie rimangono, però ogni tanto x farli venire puliti puliti lavo solo le pezze di cotone a 90 gradi.
Uso detersivo ecolabel della coop con percarbonato dei negozio biologici, poi aggiungo un pò di aceto di mele nella vaschetta dell'ammorbidente xchè trovo che elimini l'odore completamente (e non resta odore di aceto!).
In bagno ho un secchio con coperchio nel quale aggiungo, man mano che si riempie di pannoli, acqua bollente e poco Napisan liquido. Ho provato (x ragioni ecologiche!) a eliminare il Napisan e mettere bicarbonato ma anche mettendone a chili la puzza era insopportabile, inoltre nel Forum dei cosmetici mi hanno detto che il bicarbonato ha un potere battericida moooolto basso.
Il secchio si riempie ogni 2 giorni circa e allora faccio la lavatrice.
I Bambino Mio, a livello di tenuta, anche di notte, secondo me sono meglio degli usa e getta.
Difetti: da bagnati pesano parecchio, sono ingombranti e la bimba cammina un pò con le gambine larghe, ma questi sono i "contro" di tutti i lavabili!
Pro: se sono bagnati solo di pipì NON puzzano!!! Gli usa e getta puzzano molto di più.
Asciugatura: mutandine in massimo 2 ore, meno in estate. Pezze di cotone: nei mesi freddi davanti al termosifone che scalda ci mettono 1 giorno, nelle mezze stagioni un pò di più e in primavera/estate all'aperto mezza giornata o anche meno (come gli asciugamani).
Io sinceramente li consiglio, però non so se con i lavabili i bimbi si sentano davvero più bagnati e quindi si accelleri il processo si "spannolinamento", la mia ha 16 mesi e x il momento non ho intenzione di provare!


Riassunto del "diario" di mamma alle prese con i lavabili:
-il mio compagno voleva che li prendessimo quando Cecilia avrebbe avuto un paio di settimane, mi diceva "all'inizio sarai stanca, meglio usare gli usa e getta". X fortuna non ho seguito il consiglio!!! Purtroppo se ci si abitua alle comodità non si mollano più, invece chi inzia con i lavabili continua ad usarli!!
-primissimi giorni: ci mettevamo 10 minuti x assemblare un pannolo!!!! Meno male che i neonati non si muovono come a 6 mesi xchè sennò mi sarebbe caduta dal fasciatoio....poi nel giro di pochi giorni ci siamo fatti furbi : al lato del fasciatoio preparavamo la pila di pezze già piegate e con la velina già messa sopra, al momento del cambio quindi non facevamo altro che inserirli nella mutandina, et voilà! E' tutto questione di prenderci la mano ;)
-inizialmente, dato che nel pack che avevo comprato, c'erano solo 3 mutandine x misura, continuavo a lavare le mutandine a mano, quasi ad ogni cambio xchè si sa che i neonati la fanno liquida e 6 volte al giorno...poi mi sono rotta e ne ho comprate altre 2 o 3 e allora riuscivo ad attendere la lavatrice senza restare senza.
-primi mesi: ero bravissima, lavabili sempre anche quando andavo in giro. Basta organizzarsi: serve sempre un sacchetto (che si chiuda bene) x portare a casa i pannoli sporchi. Sinceramente avevo preso il ritmo con le lavatrici dei pannolini e la cosa non mi pesava più di tanto.
-Se siete deboli di stomaco: la parte peggiore è aprire il secchio quando è pieno, immergervi le mani (con i guanti!!) e strizzare uno a uno i pannolini prima di metterli in lavatrice...il bagno si impregna di un odorino.......
-Quando Cecilia aveva circa 5 mesi siamo andati in albergo 4 giorni, quindi con gli usa e getta, e x la prima volta io e Nick abbiamo detto "però, che comodità!!!!!", niente secchio, niente da strizzare, niente da lavare, niente da stendere, niente da piegare.....! Salvo poi tornare ai nostri lavabili a casa. In estate poi è una manna, si asciugano in 3 ore!
-In novembre sono tornata a lavorare, Cecilia aveva 9 mesi circa. Io lavoravo (lavoro tutt'ora!!) in una scuola a 50 km da casa, mi sveglio alle 5 ogni giorno, quando va bene torno alle 14, ma un paio di giorni ho anche i pomeriggi...poi corro a prendere Cecilia dalla nonna, faccio la spesa, vado a spasso, cucino, faccio il pane, correggo temi, preparo lezioni.......la premessa è d'obbligo x dire che, da quando lavoro, ogni tanto intervallo con gli usa e getta x RIPOSARMI. A volte la sera mi accorgo che il secchio è pieno e ormai è già tardi e non posso fare una lavatrice, oppure, non è tardi ma io non ne ho voglia! (=strizzare pannolini 10 minuti, incluso il risciacquo del secchio; stendere pannolini 15 minuti, li tiro bene sennò restano duri; piegare pannolini una volta asciutti 10 minuti). Insomma, a volte cado sugli usa e getta come a volte si cade sui piatti di plastica, è umano!! Tanto x dire: sono arrivata alle vacanze di Natale stremata x la mancanza di sonno....siamo andati nella casa di montagna (dove abbiamo la lavatrice) ma io NON ho voluto i lavabili, ho detto "Eh, no! Sono 10 giorni di vacanza, deve essere riposo!!!!!!".

In sintesi: dei lavabili bisogna esserne convinte, si fa un gran bene ai culetti dei nostri bimbi e all'ambiente! E' un'abitudine che si prende, meglio prenderla sin dal primo giorno. Finchè si sta a casa in maternità gestire i lavabili non è nè complicato nè faticoso, quando si torna al lavoro a volte può esserlo. L'importante, nei momenti di eccessiva stanchezza, è "mollare un pò" e usare un paio di giorni gli usa e getta, x staccare!
X il secondo figlio o figlia li userò certamente, anche xchè più si usano più se ne ammortizzano i costi iniziali.

Francesca


Francesca G. ha scritto:

Ciao ragazze,

forse il livello di percezione degli odori varia da persona a persona ma io ho sempre buttato i pannolini di stoffa nel secchio e ne raccoglievo parecchi e non ho mai messo nulla (neanche il bicarbonato, nel mio sito lo consiglio perché so che le mamme ci tengono alla questione degli odori e dell'igiene) e quando apro il secchio c'è una puzza moderata, dopodiché lavati con detersivo ecologico e aceto a 40 gradi escono privi di qualsiasi odore. Mai avuto problemi igienici, infezioni o altro (sono al terzo ciclo d'uso dei pannolini di stoffa, cioè terzo figlio).

Riguardo poi all'asciugatura io ho usato i tutto in uno in gran parte sia per il primo che per il secondo bimbo (prima i kooshies e poi i popolini) e non ho mai avuto problemi di asciugatura. E' vero ci mettono molto ad asciugare (ma in inverno col termosifone non ci sono problemi così come d'estate con il sole e l'aria calda) soprattutto nelle stagioni di mezzo ma basta prendere la misura sul momento giusto per fare la lavatrice in modo da non rimanere senza (io ne avevo 10 in tutto di kooshies della taglia grande da 1 a 2 anni). Devi dire però che i ciripà e i prefold sono stupendi, tengono bene, si mettono veloci, sono versatili e fantastici per fare un uso combinato di pannolino e senza pannolino.

Riguardo allo spannolinamento: è vero che ogni bambino ha i suoi tempi e non va forzato. Però ricordate che il bambino apprende a fare i suoi bisogni nel pannolino perché capisce che il genitore gli indica che quello è il posto giusto dove farli e che quindi poi deve RIAPPRENDERE a non farli più lì ma in un altro luogo. Da un punto di vista fisiologico il controllo degli sfinteri avviene più o meno tra i 18 mesi e i due anni a seconda dei bambini. Ma già anche prima molti bimbi sono in grado di riconoscere lo stimolo e comunicarlo (i miei due figli hanno smesso di fare la cacca nel pannolino tra i 7 e i 9 mesi quando hanno capito che potevano farla facilmente nel vasino e la pipì a 14 mesi). L'abitudine al pannolino putroppo (e questo è un dato di fatto) se usato a tempo pieno, impedisce al bambino di prendere consapevolezza (di riconoscere il) del controllo degli sfinteri (cioè il controllo ci sarebbe solo che lui non lo sa riconoscere perché non ha mai avuto la possibilità di sperimentarlo). Ecco perché tanti bambini pare che a tre anni o oltre non siano ancora pronti. Il fatto è che fisicamente sono pronti ma non lo sono da altri punti di vista perché per loro è normale fare i bisogni nel pannolino e può essere anche un trauma scoprire che ora tutto a un tratto la mamma vuole che loro li facciano altrove. Per sapere se vostro figlio ha già il controllo degli sfinteri l'unico modo è togliere il pannolino e mostrargli con dolcezza che può fare i bisogni altrove e che può comunicare quando ha bisogno (prima questo avviene anche se non in modo continuativo e meno traumatico sarà il passaggio).

Ciao,
F.


Francesca G. ha scritto:
Ragazze!

Io con Anita sto usando pannolini misti. Uso i ciripà della Engel con le mutande di lana è mi trovo divinamente. Va cambiata al massimo ogni due ore se no comincia ad inumidirsi. Comunque io quasi ogni ora la spannolo e le faccio fare cacca e pipì nella ciotolina. Lei va in brodo di giuggiole a stare a culo nudo e urla quando le rimetto il pannolo. Perciò cerco di tenerla libera il più possibile.

Poi uso i prefolds che non ho descritto nel mio pezzo ma mi riservo di fare un'aggiunta. Me li ha consigliati un'amica americana poco prima di partorire. Non li conoscevo. In America sono i più usati. Io non ho trovato un sito americano che spedisce fuori continente (tutti rifiutano la spedizione internazionale); l'unico trovato ha spese di spedizione paurose (54euro) e si rischia anche che il pacco torni indietro perché alla dogana italiana non fanno passare beni di stoffa dall'America all'Italia.
Dunque io me li sono fatti. Sono facilissimi. In una mattina ne ho fatti 9 con la macchina da cucire. Se vi interessa fatemelo sapere vi scrivo modalità e tutto il resto. Sono super comodi e tengono tantissimo. Con questi ci faccio la notte (li metto dentro la mutandina in microfibra) e alla mattina non è mai bagnata (dalle 22 circa alle 7). Molto comodo anche comprarli su ebay se si trovano (io ci ho comprato gli snappy, cioè i gancetti di gomma con cui tenerli fermi, ma infilandoli dentro le mutandine in microfibra non serve il gancetto; i gancetti si trovano anche da Popolini).
Ho provato anche i pannolini tecnici super colorati della Ecobaby, ne ho presi quattro di prova per scirvere il testo del manuale. Sono molto comodi, escono asciutti dalla lavatrice, ma secondo me non tengono moltissimo, un po' di pipì mi esce sempre di lato, secondo me perché il pile prima di drenare all'interno lascia scorrere la pipì in superficie.

Ciao,
Francesca





NDR: riportiamo integralmente le esperienze, nel caso di Francesca lei segnala l'uso del Napisan. Noi consigliamo di evitarlo come tutti gli sbiancanti igienizzanti tradizionali. Naturalmente poi nelle esperienze dal vero ognuno adatta a propria situazione e necessità!



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Ultima modifica di Elle il ven mag 25, 2007 4:37 pm, modificato 2 volte in totale.

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Messaggio da Elle » lun apr 16, 2007 4:44 pm

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Chiara&Paolo ha scritto:

PANNOLINI DI STOFFA "FAI DA TE" DI CHIARA


Ragazze oggi mi sono data al cucito!
Era un po' che ci stavo pensando e quando ho avuto in mente tutti i passaggi ben chiari mi sono lanciata...

... nella realizzazione di un pannolino di stoffa fatto interamente con materiale di riciclo.

Premetto che non sono una sarta, non sono mai stata un genio col cucito, nè con la macchina da cucire, nè ho mai avuto la pazienza sufficiente per fare il ricamo...
comunque il pannolino che ho fatto mi sembra veramente bello.
Ed ho utilizzato la stoffa di una vecchia maglietta di Alberto.

Se qualcuna di voi ha voglia di cimentarsi vi spiego in breve, se poi avete domande in particolare chiedete pure:
Il corpo del pannolino è fatto con il tessuto della maglietta doppio, ovvero due fogli di stoffa sovrapposti per intenderci. Nel centro dove andrà la pipì ho cucito tre rettangoli sempre dello stesso tessuto sovrapposti.
Li ho imbastiti a parte e poi li ho posizionati tra i due fogli di stoffa del corpo del pannolino li ho fissati col filo da imbastire e poi ho cucito il tutto con la macchina a drittofilo.
H eseguito diverse cuciture: lungo il rettangolo appunto e lungo tutto il perimetro del modello. Poi ho anche fatto lo zig zag lungo il contorno.
Per le chiusure non avevo in casa il velcro ed ho utilizzato la stessa stoffa della maglietta per creare un cordoncino che ho cucito ai lati e poi andrà annodato sul davanti.
Infine per l'inserto ho fatto un rettangolo del tessuto della maglietta, all'interno del quale ho inserito un piccolo tessuto di spugna piegato in due.
Il rettangolo non è chiuso, così si può togliere e mettere la spugna a piacere, in modo che dopo il lavaggio faccia prima ad asciugare.
In questo modo sulla pelle la mia piccola sente solo il tessuto morbido della maglietta, che poi è lo stesso tessuto di cui son fatte le mutande.

Infine con i resti di stoffa che avanzavano ho tagliato tanti piccoli rettangoli delle dimensioni delle salviette per pulire il culetto...
Infatti per pulirla uso appunto piccoli scampoli di stoffa che bagno nell'acqua e lavo poi insieme ai pannolini.

Che ve ne pare?
Non è una bella trovata?
Chiara

P.s. Alla pediatra è piaciuto un sacco il pannolino lavabile che aveva su Marta... ;-)
Chiara&Paolo ha scritto:
Ho fatto un altro pannolino, questa volta ho usato il filo azzurro per le cuciture, così vedete meglio come ho lavorato io...
Questa volta ho usato uno scampolo di stoffa di lino bianco... devo dire che preferisco come viene il pannolino con la stoffa di jersey delle magliette vecchie... perchè questo di lino veste un po' rigido... comunque tutto fa brodo.

Ed eccovi le foto dei due pannolini:

questo è il primo, non avevo il velcro e volevo vedere assolutamente come le stava su ed ho fatto i due laccetti
Immagine

invece il secondo l'ho fatto con il velcro, quindi anzichè i laccetti ho cucito il velcro come vedete in figura
Immagine
Immagine

Ecco il modello del pannolino aperto, così vedete tutte le cuciture che ho fatto: drittofilo lungo tutto il perimetro e intorno alla parte centrale dove ho inserito tra i due fogli di stoffa tre rettangoli di stoffa, infine zig zag su tutto il perimetro.
Vi do le misure così potete rifarlo se volete:
larghezza in alto 44cm (schiena)
larghezza in basso 35 cm (pancia)
larghezza nel mezzo 18 cm (perineo)
altezza 41 cm
Immagine

Ovviamente questo pannolino non basta così com'è, ci vuole un inserto.
Immagine

Questo è l'inserto del primo pannolino di jersey, è un tubo di soffa non chiuso ai due estremi di jersey con dentro un pezzo di spugna piegato in due:
Immagine

ma ovviamente potete usare qualunque cosa per l'inserto...
io userò infatti i rettangoli dei nappies da neonato che ho usato per il primo mese, sono della misura giusta.
Se non avessi quelli penso che potrei realizzare tanti rettangoli di spugna di una adeguata dimensione da piegare in due o tre e da inserire nel tubo di jersey .


Buon cucito.
Ciao
Chiara
Chiara&Paolo ha scritto:
Dimenticavo di specificare che sopra questo pannolino bisognerebbe mettere comunque la mutanda di materiale isolante per non far passare il bagnato, come per tutti gli altri pannolini lavabili che trovate in vendita, a parte gli all in one.

Marta non bagna tantissimo il pannolino da quando ho iniziato con l'EC, perciò potrebbe valere la pena provare a non mettere la mutanda isolante, che comunque fa caldo... ma bisogna essere ragionevolmente tranquilli che non faccia la cacca per omettere la mutanda isolante.

Chiara


AGGIORNAMENTI SUCCESSIVI

aggiungerei che il primo modello di pannolino, solo con i laccetti non sta su bene , ovvero si smonta a meno che non blocchi tutto con la mutanda di plastica.
Ma se vuoi tenere il bebè più fresco e libero, almeno d'estate sarebbe bello non mettere la mutanda di plastica, perciò per tenere chiuso il pannoloino di stoffa conviene mettere il velcro per fare la chiusura, come ho mostrato nel secondo modello di pannolino, ovvero quello con le cuciture in azzurro.

Se poi ci prendete gusto e volete realizzare un pannolino che sia anche un po' carino da vedere, visto che sarà in vista non essendoci la mutanda di plastica che lo ricopre, di può usare un tessuto di cotone in fantasia per l'esterno. Ad esempio bianco con dei fiorellini per le femmine...
Ne ho fatto uno così per Marta.

Se poi volete proprio esagerare e vi sentite ormai delle sarte si possono cucire i due strati di stoffa a rovescio lungo tutto i contorno del modello, lasciando una lunghezza di 10 cm sulla schiena e rivoltarlo come un guanto facendo passare la stoffa da quell'apertura, che poi chiuderete cucendo a mano. In questo modo la finitura nei bordi del pannolino non ha più lo zig zag ma è proprio tutto ben nascosto e se appunto usate una stoffa carina potete proprio lasciare il bebè solo con quello quando fa caldo...






Chiara&Paolo ha scritto:
Metto le ultime foto dell'ultima versione del pannolino cucito a rovescio e poi rivoltato come un guanto con la stoffa a fiorellini...

Immagine

E questo è il dettaglio dell'angolo dove va cucito il velcro e i laccetti.
Il pannolino va cucito come nei primi due modelli, ma facendo attenzione a mettere la stoffa a rovescio sia esternamente sia internamente.
Si deve omettere di cucire una piccola lunghezza sulla parte che va sulla schiena in modo da poterlo rovesciare come un guanto da quell'apertura.
Dopodichè si deve ripassare tutto il contorno a drittofilo stando ben vicine al bordo.
Immagine

E questo è l'interno del pannolino dove ho inserito come inserto il pannolino prefold della bimbomio di cui parlava Francesca piegato in 3.
Immagine

E infine questo è l'effetto finale indossato
Immagine
E il bello è che se fa caldo puoi omettere la mutanda di plastica e comunque il pannolino è carino da vedere.

Se ho un attimo di tempo vedo di riscriverti tutto per benino in un unico articolo, per il momento vi lascio questa ultima puntata...
Scappo perchè la Marta frignotta...

Ciao
Chiara


il sito di Kjara http://www.artekjara.it/


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Ultima modifica di Elle il mer giu 13, 2007 3:52 pm, modificato 3 volte in totale.

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Messaggio da Elle » lun apr 16, 2007 4:44 pm

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francesca g. ha scritto:


PANNOLINI PREFOLD DI FRANCESCA


Carissime,

voglio anch'io contribuire con i pannolini fai da te.

Come già dicevo primo che nascesse Anita (ma forse da qualche altra parte), una mia amica americana mi ha fatto scoprire i prefold che non conoscevo. In America sono i più usati; sono i pannolini usati in cina e in india. Infatti si chiamano a seconda Indian o Chinese prefold diapers. I Cinesi però sono i più apprezzati, perché più assorbenti e meno ingormbranti. Sono dei pezzi di stoffa rettangolari ripiegati più volte in modo tale che hai lati ci sono quattro strati di stoffa e al centro otto strati.
In Italia ci sono solo quelli di Bambino Mio (che sono inglesi), ma a mio parere non valgono la pena perché costano troppo.



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La bellezza dei prefold è che sono superassorbenti, sono molto VERSATILI, si asciugano in fretta e costano POCHISSIMO.

Svolgono la stessa funzione dei sagomati di stoffa, ma sono molto più contenitivi, costano infinitamente meno e sono anche più facili da farsi in casa.

Per chi li volesse comprare si trovano facilmente su Ebay. Basta inserire la parola chiave "Chinese Prefolds". Io li ho comprati recentemente per capire come erano fatti e per regalarli a un'amica da Granitesmith e mi sono trovata benissimo (sono super seri e affidabili): costano circa 2 euro l'uno, vengono di solito venduti in pacchi da 12. Naturalmente le spese di spedizione sono alte (circa 25 euro); occorrerebbe organizzarsi con qualcun'altro per ammortizzare. Comunque alla fine si spende meno che comprare i sagomati in Italia.

Per avere una panoramica completa di taglie, misure, modi di utilizzo dei prefold, consiglio di andare a questa pagina (http://www.greenmountaindiapers.com/prefolds.htm -in inglese), in cui anche se non si capisce perfettamente la lingua risulta lampante la praticità dell'articolo.

Come vedrete ci sono molte taglie ed è un po' difficile capire quali servono e quali no. Dalle mie prove risulta che basta comprarne due taglie: la taglia "infant" per il neonato e la taglia "Regular Size" per il dopo.

Come funzionano? Si possono usare da soli senza mutanda impermeabile comprando anche i gancetti di gomma che si chiamano (snappy fasteners). I gancetti si possono comprare sempre su Ebay o anche da Popolini: li potete vedere qui più o meno al centro della pagina. Con una pezza dentro assorbono tantissimo e il bambino si bagnerà esternemente molto difficilmente pur senza mutanda impermeabile.

Si possono usare internamente ad un mutanda di plastica o di lana naturale. Si possono, come vedete nell'immagine, piegare in tre e fissare con la mutanda o adattarli stesi come fossero dei sagomati. Per la notte sono fantastici (io li uso solo per la notte perché di giorno Anita sta sempre senza pannolino). Anita, anche nelle notti più agitate, quando fa molta pipì, non si bagna mai, pur tenendolo più o meno dalle 21.00 alle 6.00.



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Per farseli da soli.
Io li ho fatti con una stoffa un po' diversa da quella degli orginali. Gli originali sono fatti di una garza di cotone mediamente fitta. Io li ho fatti con una flanella piottosto fitta. Sono più ingombranti, ma sono anche più assorbenti e più morbidi. Si fatica un po' di più a fissare i gancetti di gomma perché i dentini dei gancetti faticano un po' a bucare la flanella. Comunque si fa. Si può decidere come si vuole.
Io ho trovato comodo fare così. Ho sovrapposto la stoffa tagliando così tanti rettangoli a due a due. Ugualmente con la stoffa sovrapposta ho tagliato i rettangoli più sottili da mettere al centro. Poi ho preso due rettangoli sovrapposti grandi e ci ho cucito al centro quattro rettangoli sovrapposti sottili fissandoli ai bordi superiore e inferiore con un punto dritto. Poi ho sovrapposto altri due rettangoli grandi (a sandwich per intenderci in modo che i rettagoli piccoli sono rimasti chiusi dentro) e ho fissato il tutto su tutti e quattro i bordi con il sopraggitto.

Le misure usate sono: per l'Infant cm 30,5x42; per il Regular cm36x53,5.
Prima di usarli vanno lavati perché devono restringersi per raggiungere la misura giusta.



Ciao,
Francesca


Ultima modifica di Elle il sab mag 26, 2007 3:23 pm, modificato 3 volte in totale.

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Messaggio da Elle » lun apr 16, 2007 4:45 pm

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