La mia personalissima (ma copiata e rivisitata) ricetta di
cracker di semi di lino.
Fino a qualche giorno fa i cracker di semi di lino proprio non mi piacevano. Provai a comprarli anche sul sito della Keimling per provare altri gusti, ma avevano un retrogusto che mi dava davvero fastidio.
Poi ho trovato questa ricetta che ho riveduto in base al mio gusto e non credo che la cambierò più.
Il gusto è piuttosto neutro non metto cipolla né peperoni e così posso mangiarli così o spalmati di succo di agave (una goduria) e sono molto gratificanti al posto del pane. Ieri, per esempio, li ho mangiati spalmati di un po’ di salsa tahin alle alghe della finestra sul cielo.
Ingredienti:- 250 gr di semi di lino lavati e lasciati in ammollo per qualche ora o anche per un giorno, aggiungendo acqua se tendono ad assorbirla tutta
- 3 o 4 manciate di mandorle pelate (messe in ammollo il giorno prima e poi pelate a crudo: questa è l’unica operazione veramente fastidiosa)
- 3 o 4 cucchiai di salsa tamari (o di più secondo i gusti)
- un bel pezzo di zenzero grattugiato (secondo i gusti, la prossima volta oserò di più)
- due cucchiai di capperi sotto sale (meglio i piccolini) tenuti a bagno per qualche ora
- un po’ di origano
- un pizzico di peperoncino (facoltativo)
e inoltre per guarnire: semi di sesamo, semi di finocchio, anice, semi di papavero o quello che vuoi.
Esecuzione:
Munirsi di un barattolo di vetro o una ciotola grande (da contenere tutti gli ingredienti) con i bordi alti e inserire le mandorle (meglio se un po’ già grossolanamente sminuzzate) i semi di lino con la loro mucillaggine, lo zenzero, la tamari, i capperi, l’origano e il peperoncino. Con molta pazienza cominciate a frullare con il minipimer (attenzione a non farlo surriscaldare). Frullare finemente l’impasto che deve essere denso e attaccarsi al cucchiaio. Solitamente alcune mandorle restano a pezzetti un po’ più grandi, meglio così i cracker saranno più buoni. Assaggiate e aggiustate di tamari.
Ora spalmate su ogni ripiano del vostro essiccatore, già ricoperto di carta da forno, l’impasto stendendolo molto sottilmente. Dalla dose della ricetta verranno sei ripiani di cracker (quindi se avete l’essiccatore a tre piani dovete farli necessariamente in due volte, perciò la metà dell’impasto la conserverete in frigo fino al giorno dopo). Una volta spalmati i tre ripiani azionate a meno di 40° l’essiccatore e teneteceli dentro fino al giorno successivo alla stessa ora (qualche ora prima della scadenza li assaggio per controllare l’essiccazione e solitamente li rompo affinché diventino ancora più croccanti.
Generalmente la prima “cottura” la faccio senza aggiunte di altri di ingredienti, mentre alla seconda aggiungo dopo aver spalmato l’impasto sui ripiani: su un ripiano semi di sesamo, su un altro semi di papavero e infine sul terzo ripiano su una metà semi di anice e sull’altra semi di finocchio, ma ovviamente potete metterci quello che più vi piace.
Mamma mia che buoni!