DENTI TOSSICI 2

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valeria to
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DENTI TOSSICI 2

Messaggio da valeria to » sab ott 07, 2006 8:56 am

Sto leggendo con grande interesse il libro (da poco in libreria) di Lorenzo Acerra “Denti tossici 2”, Macro Edizioni.
Acerra dopo 7 anni dal primo “Denti tossici”, resistendo alla tentazione di riportare i 600 riferimenti scientifici e le testimonianze del primo libro, ha creato un testo ricco di nuove conoscenze scaturite dalla sua esperienza “sul campo”.
I numerosi percorsi di guarigione da lui riportati fanno ben capire cosa sia l’amalgama e quali siano i danni e gli ostacoli che ognuno deve superare, siano essi fisici (di salute) o imposti da un sistema che non ha ancora preso una decisone importante a riguardo delle otturazioni al mercurio e che non si è ancora accorto che le cose stanno lentamente e capillarmente cambiando, soprattutto da parte e grazie ai pazienti.
Questo nuovo libro è anche arricchito con foto che torneranno utili a chi non ha dimestichezza con i “ferri del mestiere”: vederli serve anche per verificare che il dentista stia operando in tutta onestà!
Ci sono poi gli indirizzi utili, i possibili test per valutare l’intossicazione da mercurio, i materiali sostitutivi più indicati per sostituire l’amalgama,…
Per chi sta cercando una strada per guarire (sarebbe auspicabile che il libro finisse anche nelle mani di chi di professione si occupa di salute!) “Denti tossici 2” è un libro che aiuterà i pazienti odontoiatrici ad informarsi correttamente e a pretendere dal proprio dentista quegli accorgimenti che per ora, ahimè, sono pochi a mettere in atto.
Anche se non ho ancora finito di leggere il libro vorrei fare un’ultima considerazione: ho la sensazione che dalle parole di Acerra scaturisca anche la necessità di fare una riflessione più ampia che non riguarda solo il problema amalgama, ma il fatto che molte malattie vengono sottovalutate, altre sopravvalutate e curate con sostanze nocive per l’organismo e che le questioni che riguardano la salute e l’ambiente sono sempre più urgenti da risolvere se si vuole procedere su una strada diversa da quella attuale che, in palese evidenza, non ha portato i benefici sperati.
Ciao a tutti e intanto io continuo la mia lettura…appassionatamente.
Valeria

acerra99
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da acerra

Messaggio da acerra99 » sab ott 07, 2006 10:43 am

come lanciare e far pubblicita' al mio libro?
bastera' sapere che ci sono foto a colori in sequenza sulla rimozione protetta!

aggiungo qualche rigo dalle prime pagine!

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"Anche gli Stati Uniti hanno trovato una mascotte per le vittime di amalgama d’oltreoceano. È la figlia di Elvis Presley che in un’intervista a Chris Heath racconta due anni passati tra un medico e l'altro, dall'estremo occidentale a quello orientale degli Stati Uniti, proprio nel periodo che era stata lasciata da Michael Jackson. «Per tutti ero un caso incomprensibile». Una settimana il problema era l'asma, la settimana dopo l'ipoglicemia, un'altra settimana c'era qualcos'altro, ... la candida, il riflusso, etc. etc., ... avevo di tutto. Ad un certo punto un famoso medico omeopata le spiega che deve evitare tutti i prodotti caseari. Il risultato fu un notevole miglioramento della situazione. Poi la volta successiva l’omeopata le chiese di aprire la bocca e vi trovò otturazioni dentali di amalgama, che rilasciano basse dosi croniche di mercurio.
Lisa Marie Presley: «Non appena iniziai a farle rimuovere, i miei problemi smisero del tutto!». L’intervista si conclude con una predica molto “americana” di Lisa Presley sul mercurio: «Il fottutissimo mercurio vi può rendere matti. E provoca una miriade di intolleranze alimentari. Il termine 'matto come un cappellaio' proviene dal mercurio: persone venivano esposte al mercurio quando lavoravano nell'industria di produzione di feltro per i cappelli e così diventavano matte. Cercano di dire che il mercurio è innocuo, ma è il veleno più potente noto all'uomo dopo il plutonio, e dove va a finire? Nelle fottutissime bocche delle persone!».

Ho avuto la fortuna di essere invitato ad un Congresso dove tra i relatori c'era anche il dottor Ercole Lauletta, la persona che a Roma fa tutti i “citotest” d'Italia per la Natural srl (per le intolleranze alimentari). Egli mi dice, ancora prima della mia relazione: «Ci sono certe terapie, rotazione della dieta, pulizia intestinale, etc. che ci consentono di avere buoni risultati nella remissione dei sintomi di intolleranze alimentari, ma sempre più spesso vedo che se non si rimuovono le otturazioni in amalgama il percorso è più difficile, finanche un insuccesso completo, fino a quando non si toglie il mercurio dalla bocca».

I giocatori del Milan di Arrigo Sacchi (1988), testati dall’omeopata con l’elettroagopuntura di Voll furono tutti invitati a togliere l’amalgama per alleggerire da tale particolare carico tossico le funzioni e i muscoli. Nessuno qui sta cercando di dare alla rimozione dell’amalgama i meriti di quel Milan (scudetto, due Coppe dei Campioni e due Coppe Intercontinentali), vogliamo solo far notare il test di elettroagopuntura con il quale gli omeopati decidono quali sono i rimedi giusti per un certo organismo, quali sono i campi di disturbi più importanti e quali sono le intolleranze alimentari.
Dal test di elettroagopuntura di Voll risultò che la funzionalità dell’organismo cozzava con la presenza di amalgama. A scopo più di prevenzione che di ultima spiaggia altri personaggi famosi hanno deciso di avere una bocca senza mercurio (senza l’amalgama dentale): in Italia abbiamo Carlton Myers (lottomatica Roma; capitano della Nazionale Italiana di basket, Sydney 2000), Gianna Nannini, e in America Tom Cruise.

Le esposizioni croniche a basse dosi di mercurio possono lentamente consumare il bagaglio di autonomia enzimatica. Fino a quando un bel giorno questo risulta inferiore ad un valore soglia di attivazione patologica. E l’omeopata con il Vega test legge i nostri punti deboli metabolici.
Ad esempio la glicoproteina cellulare che conserva la funzione della dipeptil-peptidasi è molto suscettibile alla inattivazione da parte dell'azione tossica del mercurio sul suo gruppo funzionale cisteinile. La dipeptil-peptidasi è un enzima che serve per la lisi di frammenti peptidici provenienti da proteine del latte (il locus cromosomico corrispondente è: 17q23), dunque la sua riduzione è da associare con intolleranze alimentari.

Non c'è enzima che possa dirsi al sicuro dalla lenta devastazione tossica. Per esempio i CYP2D6, CYP3A1, CYP1A1, che sono una famigliola di enzimi coinvolti nell'inattivazione epatica di farmaci di sintesi o sostanze xenobiotiche, estranee alla nostra biologia (il CYP2D6 è espresso sul locus cromosomico 22q13.1).
I metalli tossici notoriamente determinano un accorciamento del periodo di operatività dei sopracitati sistemi enzimatici [von Schmiedeberg 1999, Alexidis 1994, Vakharia 2001]. Quando tale bagaglio di autonomia scende sotto una certa soglia, scatta la Sensibilità Chimica Multipla [McKeown-Eyssen 2004]), la sensibilità ai farmaci, etc. etc.

Le varie funzioni enzimatiche, immunitarie, ossidative, etc., ci vengono dai vari bagagli di autonomia registrati sui pezzettini del cromosoma, che esprimono e tutelano l’operatività delle numerose glicoproteine cellulari. Ogni locus sul cromosoma ha un bagaglio di autonomia relativo ad un certo tipo di glicoproteina cellulare.
Un esempio di come il mercurio arrivi a diminuire il bagaglio di autonomia enzimatica registrato sul DNA è riportato da Katsanuma [1990]. Si tratta di una paziente di 9 anni che, nel periodo susseguente l’inserimento nei denti cariati di amalgama di mercurio, inizia a reagire all'esercizio fisico con rigidità, crampi, facile affaticabilità, crisi dell'apparato respiratorio fino a gravi stati di anafilassi. Questa malattia deriva da una recessione genetica, quella relativa all’enzima cellulare beta-glucosidasi di tipo VII. Dopo aver tolto il mercurio dalla bocca questa bimba ha una remissione completa, torna a poter fare esercizio fisico senza avere nessuna delle precedenti reazioni. Questo esempio ci dice che le dosi di mercurio rilasciato dall'otturazione possono determinare una riduzione dell'autonomia enzimatica sul cromosoma (che in questo caso singolo culmina nella glicogenosi VII).

L’amalgama dentale erode negli anni tutta una serie di bagagli enzimatici per cui alla fine vi conduce sul baratro delle intolleranze alimentari.
Engel [2003] descrive molti casi di suoi pazienti che dopo la rimozione di amalgama possono consumare senza effetti collaterali cibi che prima causavano loro problemi. Ad es. il signor S.H., 60enne, che era stato per anni nella situazione in cui bere solo uno o due bicchieri di birra produceva immediatamente un lieve mal di testa: dopo la rimozione delle otturazioni di amalgama il problema scompare.
Zamm [1991] riporta una trentina di casi del genere, per es. M.C., 22enne: «Dopo la rimozione dell'amalgama ha meno dolori, si sveglia finalmente riposata, i cibi che prima le causavano intolleranze alimentari evidenti ora sono molto meglio tollerati»; oppure S.B., 35enne, «era di nuovo in grado, già tre mesi dalla rimozione, di consumare di nuovo la maggior parte degli alimenti senza problemi e reazioni, a patto che non eccedesse».
Tuthill [1898] aiuta la signora H., 26enne, per la quale «le intolleranze alimentari sono scomparse da quando ha effettuato la rimozione dell'amalgama, ha guadagnato dieci chili in peso, sono spariti anche l'intorpidimento, la pesantezza degli arti, le sensazioni di terrore e ansia, la rigidità della mascella. Che altro aggiungere? Nove medici avevano trattato senza successo questo caso prima di me!».
Morrison [1902]: «Si presenta nel mio studio una 30enne che aveva visto senza alcun miglioramento numerosi dottori per una debilitazione generalizzata e indigestione cronica. A distanza di due anni dalla rimozione dell'amalgama dentale la paziente ha conservato i miglioramenti immediati della rimozione del mercurio e tollera tutti i cibi che prima non poteva assumere».
Markow [1941], a proposito di una 41enne con orticaria e problemi digestivi riporta che solo dopo la rimozione dell'amalgama inizia a sentirsi bene e dichiara di poter mangiare ora tutti i cibi cui precedentemente aveva dimostrato reazioni.

Il mio compito in questo libro è di farvi vedere come viene questa malattia da amalgama: i disagi si moltiplicano non appena il bagaglio di autonomia enzimatica assicurato dal cromosoma scende fino ad un valore soglia di innesco. Prima tutto sembrava normale, nonostante la presenza di amalgama e la loro silenziosa azione erosiva (della nostra autonomia). Una bomba ad orologeria."

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metalli ai denti? No grazie

Messaggio da [email protected] » mar ott 10, 2006 2:10 pm

Ho conosciuto un odontotecnico che prepara materiali metallici per i suoi pazienti. E' convinto di una cosa: una volta messi in bocca durano quasi una vita...ho cercato di spiegare e fare alcuni considerazioni sulla galvanicità dei materiali e sulla loro corrosione con gli acidi in bocca.
Il lavoro svolto da Acerra( ho letto il suo primo libro) dovrebbe essere spedito a tutti gli odontotecnici...è una mia idea!

luce2
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ma figurati

Messaggio da luce2 » mar ott 10, 2006 9:35 pm

quelli ci guadagnano e non cambieranno mai idea...se non smossi dal peso della loro coscienza, che schifo di mondo malato :-(

valeria to
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Messaggio da valeria to » mer ott 11, 2006 12:57 pm

...la situazione, è vero, è difficile, ma ci sono anche dentisti che operano in onestà e so di altri che sono disposti ad approfondire e forse anche a cambiare le loro posizioni.
Invece che mandare i libri ai dentisti (credo che molti verrebbero cestinati), secondo me, tutti noi che siamo sensibili al problema, dovremmo parlarne il più possibile, anche con i dentisti che frequentiamo...credo che valga la pena di tentare...anche se cambiasse opinione uno su mille sarebbe già molto! abbiamo solo in mano lo strumento della divulgazione!
Ciao
Valeria

violante
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un consiglio

Messaggio da violante » mar nov 07, 2006 3:53 pm

Vorrei un consiglio per favore.
Ho portato mia figlia da un dentista per un problema ad un dente da latte. Durante una caduta la punta della radice del dente (vicino al canino) è uscita dalla gengiva. Adesso il dente dondola perchè dovrebbe cadere (ne ha giaà cambiati 5), però il problema è che non essendo perpendicolare ho paura che faccia fatica ad uscire da solo (non dovrebbe essere rotto, ma intero). Il dentista mi ha consigliato:
1) di togliere lui il dente con anestesia.
2) di sigillare i due pre-molari (se ho capito bene quelli) perchè così li aiutiamo a non formarsi (o quasi del tutto) le carie.
Ho risposto che preferirei non inserire nella bocca della bimba di sei anni prodotti "chimici" o amalgame varie, ma lui ha risposto: "Mangia il pesce la bimba?" ed io "certo" e lui "allora la sua dose di mercurio la prende già abbastanza da li". "E poi adesso non si usa quasi più il mercurio".
E' rimasto allibito quando ho detto di non aver mai fatto prendere alla bambina il fluoro.
Mi dovrei rivolgere da un dentista omeopata per togliere il dente? userebbe un altro tipo di anestesia? Abbiamo già deciso di non far sigillare niente.... Grazie

valeria to
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Messaggio da valeria to » mer nov 08, 2006 12:07 pm

Ciao, vista l'età della bambina io cambierei dentista per trovare strade più consone...sul pesce ha ragione, ma allora dico io, non aumentiamo la dose aggiungendo mercurio in bocca!!! Per il fluoro: lo stesso Acerra ha scritto un libro...non dandoglielo hai risparmiato problemi a tua figlia! :-))))
Per la parte più tecnica dovresti rivolgerti ad un dentista o fare le domande qui:
http://phpbb.forumgratis.com/lucia-forum-6.html

ciao
Valeria

IDentiAvvelenati
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Re: un consiglio

Messaggio da IDentiAvvelenati » sab nov 11, 2006 11:38 am

violante ha scritto: lui ha risposto: "Mangia il pesce la bimba?" ed io "certo" e lui "allora la sua dose di mercurio la prende già abbastanza da li". "E poi adesso non si usa quasi più il mercurio".
Ciao Violante, tanto per essere precisi su quando si parla di mercurio assimilato dall'ambiente e dall'alimentazione e quanto dalle amalgame, ti invito a guardare questa tabella della BIORAL: http://www.bioral.it/html/polmone.html.
Come vedi non c'é confronto tra la quantità di mercurio che si assume dalle amalgame e quella assimilata in altri modi. L'unica differenze é che l'alimentazione tu la puoi cambiare, mentre non puoi scegliere, se porti amalgame in bocca, di non intossicarti.
violante ha scritto: E' rimasto allibito quando ho detto di non aver mai fatto prendere alla bambina il fluoro.
ecco, appunto,come volevasi dimostrare... :-)

violante
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Re: un consiglio

Messaggio da violante » lun nov 13, 2006 1:21 pm

Intanto grazie per le risposte.
Nel frattempo ho cambiato idea sul dentista, contatterò un dentista che si occupa di omeopatia, anche perchè in famiglia non usiamo assolutamente farmaci, la bambina in questione non ha mai preso un farmaco e non è stata nemmeno vaccinata (anche la piccola fra l'altro), quindi sono molto combattuta di sottoporla ad anestesia per estrarre il dente, ma nello stesso tempo capisco che quel dente farà molta fatica ad uscire da solo...Il ns. pensiero logicamente è aiutare ns. figlia.

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