vaccini e crudismo

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trittica
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Messaggio da trittica » mer mar 21, 2007 11:08 am

Tutti, tutti noi dovremmo mettere in discussione le nostre certezze. Io l' ho gia' fatto, Estinzione.

Semplicemente, la teoria che tu esponi, non mi ha convinta. Bisogna che l' accetti. E che non presupponi che la mia certezza sia per forza basata sull' ignoranza. Non lo e'.

Curry
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Messaggio da Curry » mer mar 21, 2007 11:18 am

Mi permetto anche io un pensiero. Io ho due bimbi vaccinati. Ho fatto solo le vaccinazioni 'obbligatorie', non ne farò nessun altra. Ho deciso insieme alla mia pediatra: quando dico mia, intendo proprio mia, quella che ha curato me, mio fratello, mia cugina, una donna che stimo e che ha la mia totale fiducia dopo oltre 30 anno di totale disponibilità e efficiaci consigli non solo pediatrici. So che molti penseranno che ho sbagliato, forse è vero, io ho cercato di prendere diverse informazioni e fare la scelta che ritenevo migliore (ritenevamo, visto che anche mio marito ne era convinto).

Volevo però dire che è difficile vedere differenze in un bambino vaccinato e in uno che non lo è. E' un tema che è stato discusso anche nel forum sui bimbi. Io ho due bimbi vaccinati, praticamente non allattai, svezzati in maniera carnivora (la nostra alimentazione è molto cambiata negli ultimi mesi, ma prima avevo solo informazioni tradizionali) ma ho vosto pochi bimbi così sani. Cristiano ha un anno, cammina perfettamente dai 10 mesi, dice mamma, papà, 'Eca (sua sorella Angelica), pappa, pu (non c'è più). Non ha mai avuto una linea di frebbe, ma neppure un raffreddore, un'otite, un attacco di diarrea. E' un bimbo vivace e sveglio (mi permetto di dirlo perchè solitamente lo chiamo Bestia, qualche compimento bisogna anche farglielo). Stesso discorso per sua sorella, che però nel prima anno di vita ha avuto ben due raffreddori.

Questo non per dire che quindi è uguale una scelta o l'altra, che tanto vale bere e fumare tanto dobbiamo tutti morire. Se leggo questo forum è perchè penso che molte cose siano giuste, e molte cose le ho imparate e cambiate. E devo anche dire che se avessi un terzo figlio al 90% non lo vaccinerei: forse ora mi sento più forte su certe argomentazioni per combattere quelli che mi stanno intorno.

Però nessun ha certezze. Ipotizzare che un bimbo si ammali meno dei coetanei solo perchè non è stato vaccinato, o solo per come mangia è praticamente impossibile. Troppe le concause che entrano in gioco.

Poi magari i vaccini creeranno altri problemi in futuro. A me, vaccinata, non è capitato, anch'io godo di una salute di ferro. Potrebbe ancora capitare. Ma magari potrebbero essere altre cause. Diffile sapere.

trittica
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Messaggio da trittica » mer mar 21, 2007 11:27 am

Curry,

ecco questo e' un discorso per me piu' accettabile. Che apre ad altri punti di vista.

I miei figli li ho allattati a lungo al seno, sono convinta di aver fatto benissimo, ma non posso dire che chi non li allatta lungamente al seno abbia figli cagionevoli e in pericolo di vita.

Hanno fatto le vaccinazioni obbligatorie.

I miei sono forti, hanno parlato ad un anno, hanno camminato ad un anno, non hanno MAI la febbre se non per un giorno o due. Non prendono antibiotici. Non li riempio di medicine.

Di contro, posso dire che ci sono malattie molto pericolose, come il morbillo, in societa' come la nostra, in cui il livello delle condizioni igieniche e' elevato, e che per alcuni e' solo una malattia esantematica come per tutti, ma per altri e' mortale. Non mi sento una cattiva madre ne' una madre ignorante per averli vaccinati contro il morbillo.

Non li ho vaccinati contro la varicella, perche' lo trovo esagerato.

Ma ho avuto una amica che non si era vaccinata con la rosolia, e che e' stata contagiata in gravidanza. Ne e' conseguito un aborto terapeutico.

Marco Valussi
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Re: PERO'

Messaggio da Marco Valussi » mer mar 21, 2007 12:03 pm

Estinzione ha scritto: Ti sbagli, le malattie sono state debellate per il miglioramento generale delle condizioni igieniche rispetto al passato. I vaccini non hanno debellato proprio niente, anzi hanno contribuito a rilanciare nuove epidemie di malattie che erano ormai scomparse. Per non parlare dei terrificanti effetti collaterali, anche a distanza di tempo, che hanno portato a malattie debilitanti e alla morte centinaia di migliaia di persone.

Ma non mi stupisco delle tue affermazioni, tu come quasi tutti sei una vittima inconsapevole delle bugie del business farmaceutico.

Ti consiglio di leggere "La figlia dell'imperatrice - La grande industria della malattia" di Hans Reusch (Stampa Alternativa), nel caso volessi cominciare a mettere in discussione le tue certezze e vedere in faccia la realtà.
Per fare affermazioni così perentorie bisognerebbe almeno avere le metaforiche spalle un pò più larghe, e certo basarsi su un libro è pochetto non trovi? Se facessimo questo inutile giochetto troverei certamente più libri io di te.
Ma questo è un argomento troppo delicato per trattarlo in questo modo, e sarebbe necessario essere più specifici.
Innanzitutto il fatto indiscutibile che il declino delle malattie infettive nel mondo occidentale abbia preceduto l''ingresso di sulfonamidici ed antibiotici, non significa naturalmente che questi farmaci non abbiano in seguito contribuito ad accentuare il declino.
E certamente l'igiene personale e sociale e le migliorate condizioni abitative e nutrizionali hanno rappresentato un passo fondamentale per lo sradicamento di molte malattie.

Ma le malattie cosiddette esantematiche, ovvero quelle malattie virali che sono state i più grandi killer della nostra storia recente e che adesso sono ricordate solo come le malattie dei più piccoli, sono declinate per ragioni molto più complesse.

Come è facilmente osservabile a chiunque viaggi, esse dipendono molto dimeno di quelle di origine batterica o protozoaria dalle condizioni igeniche personali e sociali, e molto di più dalla storia ecologica della nostra specie, sia in termini di aumento delle dimensioni e della densità dei centri urbani, sia in termini di contatto con animali allevati.
Fintanto che viviamo in numero sufficienti da creare bacini di persone che si autoimmunizzano dopo il contatto con il virus, e fintanto che nascono più persone di quelle che muoiono, allora il virus si adatterà alle condizioni e continuerà a mantenersi all'interno della popolazione. Certo, se uno vive isolato dal resto delle persone, o se immaginassimo un mondo popolato da tribù composte da poche decine di persone, le malattie virali non esisterebbero, ma certo non è questo che si può proporre come misura preventiva.
Le campagne di immunizzazione sono servite per aumentare di molto il bacino degli immuni, fino a "scacciare" il virus nell'unica popolazione non immunizzata rimanente, quella dei bambini. Ecco perchè oggi parliamo di malattie dei bambini. E naturalmente i bambini si ammalano nonostante l'estrema igiene (anche esagerata) in cui viviamo.
Naturalmente c'è molto spazio per le decisioni personali, ma non dobbiamo dimenticare che a differenza di altre decisioni, che rimangono persdonali con pochi riflessi sociali, la vaccinazione ha ripercussioni sociali molto più ampie, e dobbiamo tenerne conto nelle nostre decisioni, perchè il nostro bambino può sostenere bene una rosolia, un altro meno, ed un adulto può soffrire molto.
Altro discorso è l'obbligatorietà delle vaccinazioni, un retaggio ottocentesco che una nazione matura come la nostra avrebbe dovuto eliminare molti anni fa, e non mantenerla pensando ai cittadini come perennemente sotto tutela.
Ma tagliare giù gli argomenti con l'accetta ("le vaccinazioni non servono e non sono servite a niente, e hanno causato effetti collaterali inenarrabili") è fastidioso è inutile, perchè non è altro che la ripetizione in negativo degli argomenti fallaci nell'altro campo.
ciao
marco

trittica
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Messaggio da trittica » mer mar 21, 2007 12:10 pm

Naturalmente c'è molto spazio per le decisioni personali, ma non dobbiamo dimenticare che a differenza di altre decisioni, che rimangono persdonali con pochi riflessi sociali, la vaccinazione ha ripercussioni sociali molto più ampie, e dobbiamo tenerne conto nelle nostre decisioni, perchè il nostro bambino può sostenere bene una rosolia, un altro meno, ed un adulto può soffrire molto.



Mi scuso ma non ho i tags per fare il Quote.

Volevo solo dire che questo e' appunto cio' che intendevo affermare con il mio post iniziale, proprio esattamente cio' che volevo affermare. Grazie.

trittica
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Messaggio da trittica » mer mar 21, 2007 12:27 pm

[quote="trittica"]Naturalmente c'è molto spazio per le decisioni personali, ma non dobbiamo dimenticare che a differenza di altre decisioni, che rimangono persdonali con pochi riflessi sociali, la vaccinazione ha ripercussioni sociali molto più ampie, e dobbiamo tenerne conto nelle nostre decisioni, perchè il nostro bambino può sostenere bene una rosolia, un altro meno, ed un adulto può soffrire molto.



Mi scuso ma non ho i tags per fare il Quote.

Volevo solo dire che questo e' appunto cio' che intendevo affermare con il mio post iniziale, proprio esattamente cio' che volevo affermare. Grazie.

Chiedo a pispola, proprio a proposito della rosolia. Te la senti davvero di rischiare, con una figlia femmina, un contagio futuro in gravidanza (che ovviamente non auguro nemmeno al peggiore nemico) in forza della tua scelta?

azahar751
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Messaggio da azahar751 » mer mar 21, 2007 1:05 pm

trittica ha scritto:
trittica ha scritto: Chiedo a pispola, proprio a proposito della rosolia. Te la senti davvero di rischiare, con una figlia femmina, un contagio futuro in gravidanza (che ovviamente non auguro nemmeno al peggiore nemico) in forza della tua scelta?
Ciao!
Mia figlia ha 14 mesi e non è stata vaccinata. Non è detto che in futuro non decida di vaccinarla, che ne so, in occasione di un viaggio ad esempio...semplicemente trovo dannoso interferire cn il sistema immunitario dei bambini ancora in formazione, cosa serve vaccinare a 2 mesi???????????
Detto questo, x la rosolia vorrei ricordarti che la vaccinazione di massa delle femmine iniziò quando io avevo 10 anni (ne ho 31) e che la rosolia è una malattia che da problemi gravi solo in gravidanza. Così come io e tutte le altre ragazze della mia età venimmo vaccinate a 10 anni non vedo perchè non lo possano essere anche le bambine di oggi. Presumo che fino ai 15 (me lo auguro!!!!!!!!) le nostre figlie non restino incinte e fino a quell'età farò di tutto xchè faccia la rosolia naturalmente, se questo non accadrà la farò vaccinare!
Francesca

trittica
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Messaggio da trittica » mer mar 21, 2007 3:44 pm

Certo. Mi rivolgo a chi e' integralmente contro i vaccini ad ogni eta'.

E mi riferisco al discorso "etico" sulle decisioni che pesano su una intera societa'. Il mkio punto di vista l' ho espresso chiaramente e rimango dell' idea che tu puoi permetterti di non vaccinare tua figlia solo ed esclusivamente perche' milioni di persone hanno fatto vaccinare i loro.

lapislazzuli
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Messaggio da lapislazzuli » ven mar 23, 2007 2:59 pm

trittica ha scritto:Certo. Mi rivolgo a chi e' integralmente contro i vaccini ad ogni eta'.

E mi riferisco al discorso "etico" sulle decisioni che pesano su una intera societa'. Il mkio punto di vista l' ho espresso chiaramente e rimango dell' idea che tu puoi permetterti di non vaccinare tua figlia solo ed esclusivamente perche' milioni di persone hanno fatto vaccinare i loro.
Scusa puoi chiarire cosa significa la frase: tu puoi permetterti di non vaccinare tua figlia solo ed esclusivamente perche' milioni di persone hanno fatto vaccinare i loro?

Paolo

trittica
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Messaggio da trittica » ven mar 23, 2007 3:36 pm

La puo' non vaccinare perche' la malattia e' stata debellata dai vaccini, cioe' da gente che ha deciso di vaccinare i propri figli. Dunque adesso non e' pericoloso non vaccinare, e' piu' difficile contrarre una malattia. Grazie ad una rete di solidarieta' sociale dei vaccinatori.

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