disease mongering

[valeria to]

ovvero la "commercializzazione delle malattie"...vi consiglio vivamente di leggere questo articolo...

http://rassegnastampa.unipi.it/rassegna ... IA3188.PDF

ciao
Valeria

[IDentiAvvelenati]

Molto interessante!!! Dice cose che già possiamo immaginarci, sopratutto quando fanno vere e proprie campagne pubblicitarie su certi farmaci.
Vorrei però aggiungere una cosa sulla tabella dell'articolo: ci sono varie "malattie" che forse tali non sono ma sono sicuramente cose reali. Parlo ad esempio del colon irritabile, che viene spesso spiegato come problema "psicosomatico" e curato come tale. Il colon irritabile esiste eccome, non é una malattia finta, anche se più che una malattia io lo definirei una serie di sintomi ai quali non si trova cura finchè ci si focalizza solo sull'organo interessato e non invece la persona nella sua interezza, con le sue abitudini alimentari, stile di vita, etc.

E' sbagliato (secondo me) l'approccio a questi disagi, cioè il fatto che debba esistere un solo farmaco valido, mentre invece sappiamo bene che cose come (ripeto) il colon irritabile, la stanchezza cronica, disturbi di umore etc. possono essere ricondotti all'intossicazione da mercurio, forse l'unica cosa per la quale non si preoccupano di fare campagne di informazione!

Lucia

[valeria to]

Certo che esistono...sono d'accordo con te, ma molte volte si tende troppo a classificare dei sintomi e a terrorizzare i pazienti prima di un'analisi accurata (che generalmente richiederebbe tempo).
Inoltre tutto quello che va sotto il nome di sindrome, come dici giustamente anche tu, non è ancora malattia e i sintomi di una sindrome molto spesso sono comuni ad altre sindromi...ecco qui un motivo di grande rischio se il terapeuta, medico o naturopata che sia, non analizza la persona nella sua completezza...e gli propina un unico farmaco.
Comunque la cosa che mi sembra importante è che questa notizia venga da un quotidiano che ha una larghissima tiratura...
Per il mercurio...anche per questo bisogna analizzare bene la persona e cercare di bonificarla sotto tutti gli aspetti...non solo fisicamente...esistono sempre altre cause e concause (tra quelle fisiche basta pensare a tutti gli altri metalli pesanti che siamo costretti, spesso a nostra insaputa, ad assorbire quotidianamente!!! :-(((( ) che provocano lo squilibrio o la malattia nel suo complesso...ecco perchè dopo una bonifica IN SICUREZZA da otturazioni con mercurio è auspicabile continuare il percorso che comporta una profonda revisione del proprio stile di vita...
Ciao
:-))))
Valeria

[IDentiAvvelenati]

Certo che esistono...sono d'accordo con te, ma molte volte si tende troppo a classificare dei sintomi e a terrorizzare i pazienti prima di un'analisi accurata (che generalmente richiederebbe tempo).

Concordo perfettamente, ci vuole tempo, e spesso si tende invece ad essere superficiali su certi sintomi, invece che (come dici giustamente tu) considerare la persona nel suo insieme.
Ci tenevo solo a precisare che il cosidetto "colon irritabile" o la "stanchezza cronica" sono cose reali e non malattie inventate. Purtroppo anche Beppe Grillo commette lo stesso errore, considerandole cose create apposta per il farmaco. In realtà l'invenzione non é il colon irritabile o la stanchezza cronica, l'invenzione é che si possa guarire usando solo uno specifico farmaco. Ci tenevo solo a dire questo. Io di farmaci ne ho usati tanti, ma nessuno ha mai funzionato veramente, quanto togliere le amalgame e "convertirmi" all'omeopatia e dieta aglutinata.
Per il resto... concordo su tutto!

Lucia

[valeria to]

già!...in più a volte c'è il rischio che, ad esempio, una "semplice" colite diventi la sindrome da colon irritabile: è più comodo catalogare e per esperienza ci sono persone che si fanno impressionare da nomi che vogliono dire tutto e niente...credo che si debbano esortare le persone a fare come hai fatto tu...cercare, sperimentare, ascoltarsi, confrontarsi e trovare il modo migliore per ripristinare l'ordine.
quindi credo che da due punti di vista diciamo la stessa cosa...le malattie (squilibri) esistono, ma il fatto di dar loro un nome, in una società di consumi come la nostra, non sempre è positivo per chi ne soffre.
sarebbe auspicabile che sempre più spesso si dica ai pazienti: "la tua sindrome potrebbe essere dovuta a questo, a quest'altro, a quest'altro ancora...cerchiamo insieme le cause!!!"
ciao :-)))
Valeria

[IDentiAvvelenati]

Concordo! Anche perché siamo tutti diversi e ciascuno ha il suo stile di vita!
Le etichette (e sopratutto le diagnosi categoriche e assolute) non sono mai piaciute neanche a me! :-)

Ciao

Lucia