Tornando alla domanda iniziale... mi succede, sì. Io queste riflessioni spesso le faccio alla fila alle casse dei supermercati. Io con il mio carrello di verdure e pasta e poco altro, gli altri strapieno di schifezze, vassoi di carne a chili e chili, bibite gassate, dolciumi, cibi pronti, buste di latte, formaggi... e in che quantità poi!
E allora guardo le persone con quei carrelli e vedo tutti i sintomi della cattiva alimentazione: sovrappeso, unghie grigiastre, pelli aride, facce congestionate, bambini obesi... che tristezza!
Anche io mi faccio le stesse domande, e mi sono data più o meno tutte le vostre risposte. In particolare, mi chiedo: ma i loro medici perché vengono pagati se non fanno il loro mestiere?
però non credo che queste persone scientemente decidano di infischiarsene dei precetti salutisti, e nemmeno che non ne abbiano mai sentito parlare: è come diceva fox, c'è una complicità inconsapevole per cui le informazioni vengono date in modo "indolore", con ampio margine per violare i consigli di salute; e allo stesso modo gli individui non vanno nemmeno a contare quanti grassi o dolciumi mangiano, tanto ciascuno di quelli è "solo una merendina".
Ho due ricordi particolarmente impressi nella memoria.
Una è la madre di mia cognata. Al pranzo di natale (un incubo) aveva accanto il marito diabetico: obeso, ormai praticamente cieco e istupidito a causa del diabete. E lei continuava a mettergli davanti fette di panettone farcito al cioccolato e simili... e rivolta a me ha detto, orgogliosamente: "ha il diabete, ma MANGIA TUTTO!" proprio come quelle mamme che dicono lo stesso davanti ai loro bambini obesi.
secondo ricordo: discussione con la mia amica quando le ho annunciato che non mangiavo più latte o derivati, scoppia in un: "IL LATTE FA BENISSIMO A TUTTI!!" capisco di aver toccato un argomento sacro, per lei la tazza di latte è proprio come la mamma, guai a toccargliela o a toccare la panna montata, sono una specie di rito religioso quotidiano.
Fox_Mulder ha scritto:Non so nelle vostre zone, ma penso che tutte le persone del sud, soprattutto i campani, possano confermare che l'atteggiamento più diffuso nel 3° millennio è considerare un bambino magro come malato, e uno paffutello bello sano!!
Se i bambini non crescono ai ritmi di un panetto di lievito, aiuto, non mangiano abbastanza!! "
consiglio di leggere il libro di Carlos Gonzales "Il mio bambino non mi mangia" (bonomi ed), non solo ai genitori, ma anche a tutti gli ex-bambini che, come tutti, sono stati da piccoli ingozzati e dis-educati. Forse leggendolo finalmente cadrà il velo dagli occhi.
Perché allora sono tutti così inconsapevoli? si tratta secondo me del problema di quando una aberrazione diventa "normale". Il normale viene assimilato a norma e, quello che più conta, diventa invisibile agli occhi e alla mente di tutti. Come l'aria che si respira; è scontato che ci sia, e quindi non si pensa che esista.
è lo stesso per l'allattamento artificiale: è la norma culturale, così dare latte materno è "qualcosa in più", "un risparmio": ma un risparmio di cosa? è la spesa per la formula che è un salasso! Solo che quella la si dà per scontata... come avere il colesterolo alto a una certa età, essere in sovrappeso e poi andare dal medico che ti dà il farmaco e la pillola per dimagrire...
E comunque l'ultima cosa è che veramente questi cibi creano dipendenza, quando ho smesso di mangiarli ci sono voluti vari mesi prima che non provassi voglia ad es. di formaggi; poche persone vanno avanti abbastanza da superare la fase in cui i cibi sani ti sembrano insipidi e strani... e inoltre, io penso che se chi decide di passare al vegetarismo avesse a disposizione un bravo cuoco che cucini manicaretti veg, molti si convertirebbero!! il fatto è che spesso smettere di mangaire certi cibi, per chi non ha una cultura alimentare differente, finiscce per essere solo un calvario di privazioni, perché tolgono ciò che non va ma non sanno con che sostituirlo a parte insalate e paste al pomodoro!
Forse dovremmo formare una task force che va a portare a casa di chi vuole provare una nuova via un piatto al giorno di qualcosa di buono... ;-)
Antonella