(buone) nuove da Giuliano
Inviato: mer apr 26, 2006 9:26 am
Carissime,
volevo aggiornavi su Giuliano.
Come forse qualcuna di voi avrà visto, ho letto i libri sui "bambini indaco". E mi sono convinta che Giuliano sia un indaco. Fin qui forse solo un po' di pazzia, da parte mia, come parenti e amici insinuano, anche se magari lo dicono solo scherzando.
In questi libri ci sono tante indicazioni di senso comune, ma forse nella nostra società non poi tanto, sul modo di relazionarsi ai figli (rispetto, comprensione, attaccamento) utili per qualsiasi genitore con qualsiasi tipo di figlio.
Ci sono poi alcune indicazioni specifiche. Una di queste era che grande aiuto con i casi di indaco con più forte disagio, naturalmente come coadiuvante, non certo come panacea di tutti i mali, è risultata un'alga, chiamata alga blu, che viene raccolta a mano allo stato brado in un lago all'interno di un parco naturale, incontaminato, nell'Oregon. Il succo estratto da quest'alga è molto ricco di minerali, molti dei quali sono quei minerali presenti nel nostro organismo "in traccia", di cui spesso siamo carenti senza saperlo. Già da altre fonti mi era arrivata l'idea che certi bambini particolarmente sofferenti, che pur piccolissimi sembrano manifestare un vero e proprio disagio interiore, possono presentare la carenza di uno di questi minareli in traccia. Così ho comprato il concentrato d'alga, quello adatto ai bimbi piccoli che è liquido e si somministra con un pipetta (70% concentrato d'alga in succo concentrato di mela da agricoltura biologica). Ho cominciato a darglielo due volte al giorno come da indicazione. Già dalla prima settimana ho cominciato a vedere dei cambiamenti. Giuliano è diventato un altro, passa ore e ore immobile a fare i suoi giochi, non piange mai, dorme tutta la notte come un angioletto, non fa mai i capricci e non combina più marachelle! CI SIETE CASCATI VERO? STAVO SCHERZANDO. Se fosse così avrei subito smesso. No, Giuliano è Giuliano e io spero che rimanga sempre così, con la sua vivacità e la sua acuta introspezione (è incredibile ma sa leggere dentro le persone, percepisce ogni sentimento, ogni intenzione, ogni emozione). Il suo carattere è inalterato e bisogna sempre badarlo a vista. (poi magari vi racconto cosa mi è successo per provare ad assecondare il continuum con lui così come una mamma del forum descriveva in un bellissimo articolo su primseland). Però l'angoscia, l'agitazione non sana, il disagio fisico costante si sono attenuati visibilmente. Dopo più di un anno ha riaccettato di dormire con suo fratello. Ha cominciato a svegliarsi una sola volta per notte (si svegliava anche sei sette volte e faticava a riaddormentarsi). Sono quindici giorni ora che dorme con il fratello (sono dolcissimi insieme, con Arturo che dorme tenendo la mano sopra a Giuliano), certe notti non si sveglia mai, oppure si sveglia verso le 11-mezzanotte e poi dorme fino a mattina.
Sono contenta perché lo vedo più sereno, meno in difficoltà con sé e con il mondo.
L'unica cosa che mi chiedo è: cosa dovrò fare con questo integratore? Continuarlo all'infinito? Provare a sospenderlo e a riprenderlo ciclicamente?
Aneddoto sul continuum: Mi pare fosse proprio Alessandra a descrivere una scena in cui lascia sua figlia a giocare liberamente con l'acqua, facendosi poi alla fine aiutare da lei ad asciugare il bagnato. Io mi sono lasciata tentare, perché passo la vita a badare Giuliano ogni secondo e ogni tanto vorrei mollare. Giuliano se lasciato giocare con la sabbia, con l'acqua o con delle scodelle piene di semini (grano, lenticchie ecc.) è capace di non sentirsi per ore (l'ho sperimentato in campagna dai miei genitori dove può fare queste cose abbastanza liberamente). Ma in appartamento a Bologna è tutta un'altra storia. Le lenticchie le ho abolite, perché se lo lascio libero me le ritrovo anche sul soffitto e non finisco mai di raccoglierle (e non voglio stargli lì con fiato sul collo dicendogli ogni tre secondi che non può buttarle in aria); la sabbia non se ne parla neppure. Ho voluto dargli fiducia con l'acqua. Due volte. La prima volta era in bagno e giocava con un pentolino nel bidet. Mi sono allontanata 1 minuto e mezzo per andare a mescolare la minestra. Quando sono tornata Giuliano si stava spremendo due palline di gommapiuma sulla testa, per terra c'era un centimetro d'acqua, lui era fradicio, i capelli grondavano acqua, i vestiti erano zuppi (felpa, maglietta e canottiera), i pantaloni e le mutende erano fradici, e così le scarpe e le calze. L'ho cambiato per non fargli prendere freddo (era inverno), sguazzando nell'acqua e infangando tutta la casa. Poi urlando come una pazza per impedirgli di rientrare in bagno e bagnarsi di nuovo ho cominciato a raccogliere l'acqua (ci ho messo 40 minuti a raccoglierla tutta). Ma tenere longano Giuliano da lì era impossibile; così, mentre io imprecavo e piangevo inginocchiata a raccogliere acqua, lui con i vestiti asciutti e puliti si buttava a pesce nelle pozze e ci sguazzava. L'ho dovuto ripulire e cambiare tutto e poi ho dovuto combattere per un'altra mezz'ora per riuscire a dare lo straccio e togliere il fango dalle altre stanze.
La seconda volta era di nuovo in bagno che giocava con un pentolino nel bidet. Ho fatto di nuovo le mie raccomandazioni e lui ha detto "sì" con il suo sorriso migliore, e mi sono allontanata per andare dal fratello che aveva bisogno di me (non più di due minuti). Quando son tornata l'acqua stava già scendendo giù per le scale. Lui era vicino al bidet, aveva fatto una palla enorme di carta igienica (diciamo la dimensione di un melone) e l'aveva inficcata nello scarico del bidet, poi aveva aperto l'acqua a tutta birra. Morale: l'acqua gli arrivava alle caviglie. Ho dovuto stracciare per un'ora e mezza. Per non parlare degli urli, delle bestemmie e...
Baci,
F.
volevo aggiornavi su Giuliano.
Come forse qualcuna di voi avrà visto, ho letto i libri sui "bambini indaco". E mi sono convinta che Giuliano sia un indaco. Fin qui forse solo un po' di pazzia, da parte mia, come parenti e amici insinuano, anche se magari lo dicono solo scherzando.
In questi libri ci sono tante indicazioni di senso comune, ma forse nella nostra società non poi tanto, sul modo di relazionarsi ai figli (rispetto, comprensione, attaccamento) utili per qualsiasi genitore con qualsiasi tipo di figlio.
Ci sono poi alcune indicazioni specifiche. Una di queste era che grande aiuto con i casi di indaco con più forte disagio, naturalmente come coadiuvante, non certo come panacea di tutti i mali, è risultata un'alga, chiamata alga blu, che viene raccolta a mano allo stato brado in un lago all'interno di un parco naturale, incontaminato, nell'Oregon. Il succo estratto da quest'alga è molto ricco di minerali, molti dei quali sono quei minerali presenti nel nostro organismo "in traccia", di cui spesso siamo carenti senza saperlo. Già da altre fonti mi era arrivata l'idea che certi bambini particolarmente sofferenti, che pur piccolissimi sembrano manifestare un vero e proprio disagio interiore, possono presentare la carenza di uno di questi minareli in traccia. Così ho comprato il concentrato d'alga, quello adatto ai bimbi piccoli che è liquido e si somministra con un pipetta (70% concentrato d'alga in succo concentrato di mela da agricoltura biologica). Ho cominciato a darglielo due volte al giorno come da indicazione. Già dalla prima settimana ho cominciato a vedere dei cambiamenti. Giuliano è diventato un altro, passa ore e ore immobile a fare i suoi giochi, non piange mai, dorme tutta la notte come un angioletto, non fa mai i capricci e non combina più marachelle! CI SIETE CASCATI VERO? STAVO SCHERZANDO. Se fosse così avrei subito smesso. No, Giuliano è Giuliano e io spero che rimanga sempre così, con la sua vivacità e la sua acuta introspezione (è incredibile ma sa leggere dentro le persone, percepisce ogni sentimento, ogni intenzione, ogni emozione). Il suo carattere è inalterato e bisogna sempre badarlo a vista. (poi magari vi racconto cosa mi è successo per provare ad assecondare il continuum con lui così come una mamma del forum descriveva in un bellissimo articolo su primseland). Però l'angoscia, l'agitazione non sana, il disagio fisico costante si sono attenuati visibilmente. Dopo più di un anno ha riaccettato di dormire con suo fratello. Ha cominciato a svegliarsi una sola volta per notte (si svegliava anche sei sette volte e faticava a riaddormentarsi). Sono quindici giorni ora che dorme con il fratello (sono dolcissimi insieme, con Arturo che dorme tenendo la mano sopra a Giuliano), certe notti non si sveglia mai, oppure si sveglia verso le 11-mezzanotte e poi dorme fino a mattina.
Sono contenta perché lo vedo più sereno, meno in difficoltà con sé e con il mondo.
L'unica cosa che mi chiedo è: cosa dovrò fare con questo integratore? Continuarlo all'infinito? Provare a sospenderlo e a riprenderlo ciclicamente?
Aneddoto sul continuum: Mi pare fosse proprio Alessandra a descrivere una scena in cui lascia sua figlia a giocare liberamente con l'acqua, facendosi poi alla fine aiutare da lei ad asciugare il bagnato. Io mi sono lasciata tentare, perché passo la vita a badare Giuliano ogni secondo e ogni tanto vorrei mollare. Giuliano se lasciato giocare con la sabbia, con l'acqua o con delle scodelle piene di semini (grano, lenticchie ecc.) è capace di non sentirsi per ore (l'ho sperimentato in campagna dai miei genitori dove può fare queste cose abbastanza liberamente). Ma in appartamento a Bologna è tutta un'altra storia. Le lenticchie le ho abolite, perché se lo lascio libero me le ritrovo anche sul soffitto e non finisco mai di raccoglierle (e non voglio stargli lì con fiato sul collo dicendogli ogni tre secondi che non può buttarle in aria); la sabbia non se ne parla neppure. Ho voluto dargli fiducia con l'acqua. Due volte. La prima volta era in bagno e giocava con un pentolino nel bidet. Mi sono allontanata 1 minuto e mezzo per andare a mescolare la minestra. Quando sono tornata Giuliano si stava spremendo due palline di gommapiuma sulla testa, per terra c'era un centimetro d'acqua, lui era fradicio, i capelli grondavano acqua, i vestiti erano zuppi (felpa, maglietta e canottiera), i pantaloni e le mutende erano fradici, e così le scarpe e le calze. L'ho cambiato per non fargli prendere freddo (era inverno), sguazzando nell'acqua e infangando tutta la casa. Poi urlando come una pazza per impedirgli di rientrare in bagno e bagnarsi di nuovo ho cominciato a raccogliere l'acqua (ci ho messo 40 minuti a raccoglierla tutta). Ma tenere longano Giuliano da lì era impossibile; così, mentre io imprecavo e piangevo inginocchiata a raccogliere acqua, lui con i vestiti asciutti e puliti si buttava a pesce nelle pozze e ci sguazzava. L'ho dovuto ripulire e cambiare tutto e poi ho dovuto combattere per un'altra mezz'ora per riuscire a dare lo straccio e togliere il fango dalle altre stanze.
La seconda volta era di nuovo in bagno che giocava con un pentolino nel bidet. Ho fatto di nuovo le mie raccomandazioni e lui ha detto "sì" con il suo sorriso migliore, e mi sono allontanata per andare dal fratello che aveva bisogno di me (non più di due minuti). Quando son tornata l'acqua stava già scendendo giù per le scale. Lui era vicino al bidet, aveva fatto una palla enorme di carta igienica (diciamo la dimensione di un melone) e l'aveva inficcata nello scarico del bidet, poi aveva aperto l'acqua a tutta birra. Morale: l'acqua gli arrivava alle caviglie. Ho dovuto stracciare per un'ora e mezza. Per non parlare degli urli, delle bestemmie e...
Baci,
F.