Un vegan può preparare carne ai familiari onnivori?

Archivio delle discussioni sui forum non più presenti
Anto
Messaggi: 538
Iscritto il: dom ott 09, 2005 1:37 pm
Località: ex Sibyl, Milano
Contatta:

Messaggio da Anto » gio apr 20, 2006 10:09 pm

Io onestamente non riesco a maneggiare la carne.

Ho solo un problema. Il mio gatto, di 11 anni, soffre di insufficienza renale.

Devo dargli un cibo apposta per questo tipo di patologia, che oltre a costare un casino, è pure stratestato di brutto e a base di carne.

Piango dentro ogni volta che gli dò da mangiare, e mi piacerebbe tanto se ci fossero delle soluzioni alternative. Se qualcuno le conosce mi faccia sapere.

Antonella Sagone
Messaggi: 1252
Iscritto il: mar ott 05, 2004 10:13 am
Località: Roma

Messaggio da Antonella Sagone » gio apr 20, 2006 10:57 pm

Marcello ha scritto:
Vera F. ha scritto:
Marcello ha scritto:PS: sono pareri, non vi incazzate
Più che incazzarsi, si può venire feriti.
Non lo metto in dubbio.
Ma mi sembra un tantino esagerato.
Diciamo che come me penso le altre persone che scrivono qui sopra non hanno bisogno di sentir dire dove sono le contraddizioni e le cose che non vanno. è un po' un rigirare il coltello in una piaga. Quello che occorrerebbe sarebbe qualche suggerimento concreto su come approcciare i propri cari per affrontare questo argomento.... forse.

A volte mi sorprendo a pensare: quando riuscirò ad avere un lavoro che mi dia solidità economica (= leggi: maggior potere contrattuale in famiglia) allora avrò anche la forza di porre altre regole e diversi limiti in famiglia.
Come dire: non ho il coraggio di mettere tutto sottosopra se vedo di non avere una "via di fuga", una via di uscita.

Ecco, forse per trovare la forza di imporre le proprie posizioni e richiedere agli altri un cambiamento, bisognerebbe prima intravedere la propria via di uscita, e per molti questa è nebulosa o non la si vede nemmeno all'orizzonte...
Antonella

Antonella Sagone
Messaggi: 1252
Iscritto il: mar ott 05, 2004 10:13 am
Località: Roma

Messaggio da Antonella Sagone » gio apr 20, 2006 10:58 pm

...e comunque, detesto lapiega che prendono regolarmente certi 3d, si finisce sempre per giustificarsi e dire cose deprimenti e poco costruttive, e dare un quadro della situazione più nero di quello che è in realtà.

Ma è molto complicato da spiegare!
Antonella

Antonella Sagone
Messaggi: 1252
Iscritto il: mar ott 05, 2004 10:13 am
Località: Roma

Messaggio da Antonella Sagone » gio apr 20, 2006 11:05 pm

Anto ha scritto:Il mio gatto, di 11 anni, soffre di insufficienza renale.
Devo dargli un cibo apposta per questo tipo di patologia, che oltre a costare un casino, è pure stratestato di brutto e a base di carne.
credo che i cibi per gatti con problemi renali siano di fatto alimenti che hanno una componente inferiore di proteine animali; se leggi l'etichetta ci sono spesso dentro derivati di cereali e simili. Questo significa che, secondo me, dovrebbe a quel punto essere ancora più facile sostituire quella piccola quota di sostanze animali con proteine vegetali. Il problema per i reni sono in parte proprio le proteine, e l'alimentazione per un gatto con insufficienza renale (io ne ho avuti due così) è appunto ipo-proteica.
Quindi sempre per ipotesi dovrebbe essere più facile realizzare un pasto adatto a questi gatti con un cibo vegetale che con uno animale....

Eppure anche io ho avuto questo problema con i miei gatti: ho cercato e anche domandato in giro se ci fosse la possibilità di "fabbricare inc asa" dei mix vegetali adatti (per gatti malati e non) ma non ho mai avuto risposte...
se qualcuno ha buone ricette si faccia avanti!

La mia gatta gradisce molto vari cibi vegetali: i fagiolini, le patate, i piselli e vari altri legumi, e anche la pasta :-)
però non so se le farebbe male un cibo composto da questi alimenti, e in che proporzioni dovrebbe essere...
Le scatolette veg le ho provate un po' di volte, ne mangia mezza e poi le rifiuta ostinatamente. Penso che se potessi preparare il cibo da me andrebbe meglio, perché il punto è che a lei, come a molti altri gatti, piace variare continuamente.
Antonella
Ultima modifica di Antonella Sagone il gio apr 20, 2006 11:07 pm, modificato 1 volta in totale.

Anto
Messaggi: 538
Iscritto il: dom ott 09, 2005 1:37 pm
Località: ex Sibyl, Milano
Contatta:

Messaggio da Anto » gio apr 20, 2006 11:07 pm

Antonella Sagone ha scritto:A volte mi sorprendo a pensare: quando riuscirò ad avere un lavoro che mi dia solidità economica (= leggi: maggior potere contrattuale in famiglia) allora avrò anche la forza di porre altre regole e diversi limiti in famiglia.
Come dire: non ho il coraggio di mettere tutto sottosopra se vedo di non avere una "via di fuga", una via di uscita.
Leggendo qua e là i vari post mi sono resa conto che alla base di queste difficoltà ci sia una condizione di scarsa indipendenza, che forse si, è strutturata all'interno dei rapporti e non sono casi singoli, ma sono costanti di molte famiglie, più di quanto si pensi. Riguarda le donne, spesso, e al di là di tutta la retorica possibile, è ancora troppo attuale, e mi dispiace.

Antonella Sagone
Messaggi: 1252
Iscritto il: mar ott 05, 2004 10:13 am
Località: Roma

Messaggio da Antonella Sagone » gio apr 20, 2006 11:16 pm

Anto ha scritto:Leggendo qua e là i vari post mi sono resa conto che alla base di queste difficoltà ci sia una condizione di scarsa indipendenza (...) Riguarda le donne, spesso, e al di là di tutta la retorica possibile, è ancora troppo attuale, e mi dispiace.
cara Anto, credo che hai centrato il punto.
Io ad esempio non ho alcun problema, quando vado in casa d'altri, amici o parenti, a dire con tranquillità e chiarezza che evitino per favore cibi animali se ci sono io. E in genere viene capito. è solo a casa mia che mi sento in questa posizione così fragile. è un problema che va oltre la dieta veg.
Però è anche vero che non ho avuto molte difficoltà a imporre scelte alternative rispetto a determinate aziende che boicotto (ad es. la Nestlè): il fatto è che in quel caso le alternative accettate dagli altri familiari si trovano, nel caso della dieta carnea/vegetrariana invece si tratta proprio di un cambiamento di abitudini e questo non viene accettato; nemmeno dai miei figli.

Sto cominciando a dire che certi cibi non ce la faccio a cucinarli perché "puzzano" troppo per me, e lo faccio fare ai miei figli (perché mio marito si taglierebbe un braccio pur di non essere lui a cucinarsi); forse un po' alla volta riuscirò ad estendere la cosa ad altri alimenti animali.

Ho anche lasciato in giro gli upuscoli sul vivere veg, con la speranza che lo leggessero, ma non mi pare abbia sortito effetti...

E dire che 2-3 generazioni fa i genitori lasciavano in giro i libricini di "educazione sessuale", era quello la'rgomento scabroso allora... adesso è la dieta veg! i tempi cambiano....
Antonella

Alex81
Messaggi: 816
Iscritto il: gio set 01, 2005 1:24 pm
Località: Pc

Messaggio da Alex81 » ven apr 21, 2006 9:30 am

Antonella Sagone ha scritto:Eppure anche io ho avuto questo problema con i miei gatti: ho cercato e anche domandato in giro se ci fosse la possibilità di "fabbricare inc asa" dei mix vegetali adatti (per gatti malati e non) ma non ho mai avuto risposte...
se qualcuno ha buone ricette si faccia avanti!
Io avevo trovato un PDF (in inglese) con un sacco di ricette vegan per gatti, anche quella per fare i croccantini in casa... chissà dov'è finito. Se lo trovo te lo mando.
Antonella Sagone ha scritto:La mia gatta gradisce molto vari cibi vegetali: i fagiolini, le patate, i piselli e vari altri legumi, e anche la pasta :-)
però non so se le farebbe male un cibo composto da questi alimenti, e in che proporzioni dovrebbe essere...
Le scatolette veg le ho provate un po' di volte, ne mangia mezza e poi le rifiuta ostinatamente.
Dove le hai trovate le scatolette veg?? In Italia?
Il mio gatto è vegan, adora i croccantini Amì e come il tuo ama vari cibi vegetali: olive, zucchine, carote... pure la pasta :-)

Antonella Sagone
Messaggi: 1252
Iscritto il: mar ott 05, 2004 10:13 am
Località: Roma

Messaggio da Antonella Sagone » ven apr 21, 2006 10:44 am

Alex81 ha scritto:Dove le hai trovate le scatolette veg?? In Italia?
sai che mi fai venire il dubbio, forse non erano veg ma solo bio... è passato tanto tempo da quando l'ho comprate...
Ma tu hai qualche ricetta per fare in casa il cibo veg per gatti?
Antonella

Alex81
Messaggi: 816
Iscritto il: gio set 01, 2005 1:24 pm
Località: Pc

Messaggio da Alex81 » ven apr 21, 2006 11:37 am

Antonella Sagone ha scritto:Ma tu hai qualche ricetta per fare in casa il cibo veg per gatti?
No, come ti ho detto ho solo quel PDF ma devo cercarlo, e le ricette che contiene non le ho mai provate. Io di solito gli dò i croccantini Amì, che sono completi di tutti i nutrienti, e ogni tanto gli cucino qualcosa di semplice, come riso con verdure ecc. Ho letto anche che i gatti adorano il seitan, in quel caso meglio dargli quello fatto in casa senza spezie, salsa di soia o schifezze varie che magari lui non digerisce.
Ti ho chiesto delle scatolette perchè in Italia non esistono.... e si trovano difficilmente anche all'estero.

pleiadi
Messaggi: 620
Iscritto il: mar giu 21, 2005 5:29 pm
Località: Bagheria (Pa) ma Napoletana!

Messaggio da pleiadi » ven apr 21, 2006 11:41 am

Alex81 ha scritto: Ho letto anche che i gatti adorano il seitan
La mia pupella Phoebe adora il seitan :D Mentre Merlino lo schifa abbastanza, però adorano anche la polenta che è abbastanza nutriente

kham
Messaggi: 258
Iscritto il: lun gen 02, 2006 12:15 pm

Messaggio da kham » ven apr 21, 2006 11:58 am

i miei, oltre a tutto quello che hanno detto alex e pleiadi, sbavano letteralmente per il patè di lenticchie! ogni volta che lo preparo metà finisce nel loro pancino (la ricetta che uso è semplicissima: lenticchie cotte e un filino d'olio giusto per la consistenza)

virgola
Messaggi: 216
Iscritto il: mar lug 19, 2005 1:10 pm
Località: Milano hinterland

Messaggio da virgola » ven apr 21, 2006 12:36 pm

cerco di lasciare da parte il discorso sul maschilismo imperante in Italia, e in un certo senso sbaglio, perchè il problema del chi cucina per chi non è indifferente o slegato dal cucinare carne sì cucinare carne no. Lo lascio però da parte perchè nella mia esperienza le parti sono comunque invertite.
Sono vegetariano da undici anni e non ho mai avuto alcuna remora a cucinare carne per chiunque la desiderasse. Devo dire che non sono mai stato forzato in questo senso, per es. dalla mia compagna che di carne ne mangiava comunque raramente (e a volte appunto la cucinavo io, mettendoci anche un certo impegno sul piano gastronomico) e che non ha mai "preteso" che la cucinassi io. Aggiungo che a me non fa alcun effetto negativo l'odore, il sapore, l'aspetto della carne.
Poi la mia compagna ha smesso di mangiare carne, ma la questione non è cambiata molto perchè io nel frattempo ho chiuso con uova, latte e latticini, quindi quello che accade adesso è che se devo cucinarle un uovo non mi tiro indietro. In più, con una bambina di due anni che non mangia carne e latticini, ma uova e pesce sì, ovviamente non ritengo giusto tirarmi indietro dal prepararle, quando si deve, queste due pietanze.
Infine, problema "gatti". Abbiamo una gatta che abbiamo sempre nutrito in modo convenzionale, quindi con carne e pesce in forma di croccantini e umido. La cosa non mi ha mai turbato troppo, ma ultimamente sto pensando a ordinare Amì.
In sintesi: quanto sopra non significa che io difenda in qualche modo il "diritto alla fettina". Se la mia compagna o un mio amico o parente o altro la desidera cucinata da me, come qualsiasi altra cosa, non può pretenderlo ma solo chiedermelo con il dovuto tatto (ma questo prescinde dalle fettine: io credo anche nel "diritto all'eroina", però se uno mi chiede di preparargliene una dose non mi presto, la scelta è sua e può farlo da sè).

Alex81
Messaggi: 816
Iscritto il: gio set 01, 2005 1:24 pm
Località: Pc

Messaggio da Alex81 » ven apr 21, 2006 12:42 pm

virgola ha scritto:In più, con una bambina di due anni che non mangia carne e latticini, ma uova e pesce sì, ovviamente non ritengo giusto tirarmi indietro dal prepararle, quando si deve, queste due pietanze.
Chiamiamoli almeno con il loro nome, trovo sia un'enorme mancanza di rispetto per i pesci, che prima di finire in padella erano esseri senzienti, chiamarli "pietanze".
virgola ha scritto:io credo anche nel "diritto all'eroina", però se uno mi chiede di preparargliene una dose non mi presto, la scelta è sua e può farlo da sè).
Perchè l'eroina no e la carne sì? Perlomeno l'eroina presuppone una scelta consapevole da parte di chi la assume (almeno all'inizio); la carne invece presuppone la non-consenzienza di una delle due parti. E' il frutto di una violenza.

Marcello

Messaggio da Marcello » ven apr 21, 2006 12:48 pm

Ringrazio Marco perché ha riportato il discorso lì dove volevo portarlo io, e che ha raccontato la sua esperienza senza sentirsi (spero) in qualche modo giudicato dalle mie parole di introduzione all'argomento.

E' interessante anche il riferimento che lui ha fatto del "chi cucina per chi" e del maschilismo imperante, che mi piacerebbe approfondire, dato che è un problema con conseguenze enormi.

Non sono come lui, che riesce a cucinare carne senza problemi, basta che non sia una pretesa, dato che io francamente l'ho fatto solo nella situazione che ho descritto all'inizio, e che non so se ripeterei, ma certamente mai farei in una situazione non di emergenza.

E ne approfitto per scusarmi con antonella e goccia se in qualche modo si sono sentite urtate dalle mie parole, perché non era mia intenzione offendere nessuno: ma se qualcuno si è sentito offeso, vuol forse dire che ho usato parole inopportune e allora la prossima volta cercherò di spiegarmi meglio.

M.

virgola
Messaggi: 216
Iscritto il: mar lug 19, 2005 1:10 pm
Località: Milano hinterland

Messaggio da virgola » ven apr 21, 2006 1:02 pm

Alex81 ha scritto: Chiamiamoli almeno con il loro nome, trovo sia un'enorme mancanza di rispetto per i pesci, che prima di finire in padella erano esseri senzienti, chiamarli "pietanze".
giusto. Resta il concetto che volevo esprimere, e cioè che se in due si è deciso di dare uova e pesce alla propria bimba, non mi sento di poter dire "questi li cucini tu perchè io non li mangio e tu sì" (ma avrei il diritto di farlo, si potrebbe anche trovare un accordo diverso dal nostro).
p.s.: peraltro io non riesco proprio ad essere sensibile alla "mancanza di rispetto" per gli animali, devo ammetterlo. Il concetto di rispetto è tutto umano, e penso che ai pesci non interessi molto di come li si chiami (mentre ovviamente non fa loro piacere essere uccisi o seviziati). Anzi, se ci pensi bene, l'essere cui si manca di rispetto in questo caso... sei tu (tu e altri che hanno una particolare sensibilità sull'argomento, ahimè minoritaria oggi - domani chissà?).
Alex81 ha scritto: Perchè l'eroina no e la carne sì? Perlomeno l'eroina presuppone una scelta consapevole da parte di chi la assume (almeno all'inizio); la carne invece presuppone la non-consenzienza di una delle due parti. E' il frutto di una violenza.
La mia affermazione non riguardava il merito, sul quale posso anche ammettere una mia incoerenza (che condivido con la cultura carnivora dominante in occidente, peraltro), ma la questione del "diritto". Cioè: tu hai diritto di chiedermi ma non di pretendere una collaborazione (preparare una dose o una bistecca) su una mia scelta, anche nel caso in cui io stesso la condividessi, a maggior ragione se non la condivido (come nel caso dell'eroina e della bistecca).
Tornando invece al merito (perchè l'eroina no e la carne sì), penso che la tua impostazione (e quella di molti vegani) soffra un po' di positivismo. In effetti il ragionamento non fa una grinza sul piano logico. E tuttavia tu sai bene che concetti come violenza, volontà, consenziente siano concetti in realtà molto relativi, concetti che cambiano da contesto a contesto. Nella pratica, io non riesco a considerare davvero i carnivori come "assassini", anche se da un punto di vista razionale lo sarebbero (mandanti di una strage continua, si potrebbe dire). Perchè? perchè so che il loro "sentire" questa cosa non è lo stesso di un assassino in senso stretto, il quale in qualche modo "sa quel che fa". Del resto, farei difficoltà a considerare criminali infanticidi quelli che buttavano i bimbi dalla rupe nelle epoche e nei luoghi in cui ciò era pratica corrente, anche se personalmente è una pratica che mi ripugna, e sono contento che non sia più acceettata socialmente.
Analogamente, non credo neanche molto al fatto che delle due parti una sia consenziente (chi mangia) e l'altra no (chi viene mangiato); mi sembrano piuttosto entrambe subire la situazione, la cultura dominante insomma (naturalmente, l'animale di più e senza alcuna possibilità di presa di coscienza).
Spero di non essere stato confuso, perchè il tema è pesantuccio...

Rispondi