Ciao a tutti... dopo un po di tempo, torno in questo forum per chiedervi una cosa che non riesco a capire da solo...
Molte volte, quando sono molto depresso, il pensiero di farmi del male fisico, o cose peggiori, mi rasserenano... mi danno tranquillità e mi fanno stare meglio...
Sinceramente non riesco a comprendere questa mia reazione, e sono troppo timoroso di parlarne con la mia psicologa, e lo so che sbaglio, ma forse qualcuno di voi sa darmi una risposta...
La mia paura allo stesso tempo é questa: quanto tempo passerà prima che i miei pensieri si tramutino in fatti? Non lo so... ma forse é l'inizio della mia pazzia... forse non sono solo un depresso... magari sono un malato un po piu grave del previsto... So solo che ho bisogno di un vostro consiglio, aiuto, risposta, o quello che volete voi...
Grazie per aver letto le mie righe...
Ste
Non é normale vero?
Caro Stefano,
la depressione è un male nascosto... ci annienta, ma non capiamo da dove arrivi tutto questo dolore... e allore l'idea di farce del male REALE ci fa stare meglio... perché non accettiamo che quello che proviamo è reale tanto quanto uno schiaffo in piena faccia... tanto quanto dei tagli sul corpo... tanto quanto un coltello nel cuore...
E' come se il dolore fisico potesse giustificare quello che stiamo provando.. una prova tangibile (per noi stessi e per gli altri) del perché stiamo male...
Per ora sono solo pensieri i tuoi.... ma se ci sono significa che vogliono essere esplicitati... ci sono molti modi per farlo... prima di tutto parlandone, come hai fatto ora... credo dovresti farlo anche con la tua psicologa... non c'è proprio nulla di cui vergognarsi... anch'io ho provato questo desiderio... una voglia estrema di farmi male... di punirmi... mi sono martoriata le mani... sono arrivata solo fino a qua... poi ho capito che quel dolore dovevo esplicitarlo in un altro modo... l'ho fatto attraverso la scrittura... e attraverso il disegno... e anche attraverso i sogni... incubi in cui facevo del male a me stessa e alle persone che amavo...
Io posso solo dirti che anch'io ho provato qualcosa di simile a quello che provi tu... e credo molte altre persone qua dentro... non devi credere di essere pazzo... la normalità non è un criterio assoluto... però è importante che tu ne parli con la psicologa, perché potrà aiutarti a trovare una strada per liberare questi pensieri in modo sano... io sono stata aiutata e ora non mi spaventano più... so come gestirli... è importante imparare a capirsi e smettere di temersi...
Se hai voglia di scrivere noi siamo qua...
Un bacio
Juli
la depressione è un male nascosto... ci annienta, ma non capiamo da dove arrivi tutto questo dolore... e allore l'idea di farce del male REALE ci fa stare meglio... perché non accettiamo che quello che proviamo è reale tanto quanto uno schiaffo in piena faccia... tanto quanto dei tagli sul corpo... tanto quanto un coltello nel cuore...
E' come se il dolore fisico potesse giustificare quello che stiamo provando.. una prova tangibile (per noi stessi e per gli altri) del perché stiamo male...
Per ora sono solo pensieri i tuoi.... ma se ci sono significa che vogliono essere esplicitati... ci sono molti modi per farlo... prima di tutto parlandone, come hai fatto ora... credo dovresti farlo anche con la tua psicologa... non c'è proprio nulla di cui vergognarsi... anch'io ho provato questo desiderio... una voglia estrema di farmi male... di punirmi... mi sono martoriata le mani... sono arrivata solo fino a qua... poi ho capito che quel dolore dovevo esplicitarlo in un altro modo... l'ho fatto attraverso la scrittura... e attraverso il disegno... e anche attraverso i sogni... incubi in cui facevo del male a me stessa e alle persone che amavo...
Io posso solo dirti che anch'io ho provato qualcosa di simile a quello che provi tu... e credo molte altre persone qua dentro... non devi credere di essere pazzo... la normalità non è un criterio assoluto... però è importante che tu ne parli con la psicologa, perché potrà aiutarti a trovare una strada per liberare questi pensieri in modo sano... io sono stata aiutata e ora non mi spaventano più... so come gestirli... è importante imparare a capirsi e smettere di temersi...
Se hai voglia di scrivere noi siamo qua...
Un bacio
Juli
Ancora un piccolo consiglio...
Juli ha scritto:Caro Stefano,
la depressione è un male nascosto... ci annienta, ma non capiamo da dove arrivi tutto questo dolore... e allore l'idea di farce del male REALE ci fa stare meglio... perché non accettiamo che quello che proviamo è reale tanto quanto uno schiaffo in piena faccia... tanto quanto dei tagli sul corpo... tanto quanto un coltello nel cuore...
E' come se il dolore fisico potesse giustificare quello che stiamo provando.. una prova tangibile (per noi stessi e per gli altri) del perché stiamo male...
Per ora sono solo pensieri i tuoi.... ma se ci sono significa che vogliono essere esplicitati... ci sono molti modi per farlo... prima di tutto parlandone, come hai fatto ora... credo dovresti farlo anche con la tua psicologa... non c'è proprio nulla di cui vergognarsi... anch'io ho provato questo desiderio... una voglia estrema di farmi male... di punirmi... mi sono martoriata le mani... sono arrivata solo fino a qua... poi ho capito che quel dolore dovevo esplicitarlo in un altro modo... l'ho fatto attraverso la scrittura... e attraverso il disegno... e anche attraverso i sogni... incubi in cui facevo del male a me stessa e alle persone che amavo...
Io posso solo dirti che anch'io ho provato qualcosa di simile a quello che provi tu... e credo molte altre persone qua dentro... non devi credere di essere pazzo... la normalità non è un criterio assoluto... però è importante che tu ne parli con la psicologa, perché potrà aiutarti a trovare una strada per liberare questi pensieri in modo sano... io sono stata aiutata e ora non mi spaventano più... so come gestirli... è importante imparare a capirsi e smettere di temersi...
Se hai voglia di scrivere noi siamo qua...
Un bacio
Juli
Grazie mille Juli, le tue parole sono molto sagge! Ho solo una domanda da farti... Io non ne parlo con la mia psicologa perché parlare di queste cose mi fa venire da piangere, forse perché ho raggiunto una soglia di sensibilità incredibile...e la mia é una grande vergogna... non so come spiegare... solo che é molto difficile parlare di certe cose... tu pensa che quando penso a queste cose mi viene da piangere, quindi pensa un po tu se dovessi farlo davanti a lei... lo so che é li per aiutarmi, ma solo io so quante persone ho allontanato perché mi volevano aiutare... non so se la mia é una reazione giusta o sbagliata, ma é come se non ce la facessi a farmi aiutare... non so se riesci a capire cio che voglio dire... cmq ti ringrazio per avermi scritto
un abbraccio
ste
Capisco benissimo quello che vuoi dire...
Anch'io ho paura di parlare di alcune cose con lo psicologo, perché so quanto dolore fanno nascere in me... quel dolore che ti lascia nudo... che ti fa solo piangere... e credimi... anch'io provo una vergogna fortissima...
L'argomento in questione riguarda mia mamma... ho sempre evitato di affrontare il mio rapporto con lei durante le sedute... è passato un anno e solo una volta sono riuscita a liberare certi mie pensieri... e per la prima volta ho pianto... io che non piango mai davanti alle persone... ho pianto davanti a uno "sconosciuto"... ma se ci sono riuscita è perché ho iniziato a fidarmi di lui... come descrivere quello che ho provato... tentavo di trattenere le lacrime, ma non ci riuscivo... le avevo trattenute molte altre volte, ma questa volta ho lasciato che scendessero... ed è stato importante... davvero... come se si aprisse una porticina dentro di me... sapevo che potevo fidarmi di qualcuno... sapevo che quelle lacrime erano giuste e non dovevo provarne vergogna...
Quando sentirai che sarà il momento giusto per parlarne allora lo farai, ne sono certa... ci vuole coraggio... molto coraggio... sono queste le vere sfide della vita... io l'ho capito mentre mi trovavo in piedi in quella stanza e sentivo il dolore sciogliersi nel petto... ho avuto il coraggio di lasciarlo andare... non è stato facile... ma è stato importante... anzi... importantissimo prima di tutto per me stessa e poi anche per il rapporto di fiducia con lui....
Andrà tutto bene caro Stefano... credimi...
Ti abbraccio forte...
Juli
Anch'io ho paura di parlare di alcune cose con lo psicologo, perché so quanto dolore fanno nascere in me... quel dolore che ti lascia nudo... che ti fa solo piangere... e credimi... anch'io provo una vergogna fortissima...
L'argomento in questione riguarda mia mamma... ho sempre evitato di affrontare il mio rapporto con lei durante le sedute... è passato un anno e solo una volta sono riuscita a liberare certi mie pensieri... e per la prima volta ho pianto... io che non piango mai davanti alle persone... ho pianto davanti a uno "sconosciuto"... ma se ci sono riuscita è perché ho iniziato a fidarmi di lui... come descrivere quello che ho provato... tentavo di trattenere le lacrime, ma non ci riuscivo... le avevo trattenute molte altre volte, ma questa volta ho lasciato che scendessero... ed è stato importante... davvero... come se si aprisse una porticina dentro di me... sapevo che potevo fidarmi di qualcuno... sapevo che quelle lacrime erano giuste e non dovevo provarne vergogna...
Quando sentirai che sarà il momento giusto per parlarne allora lo farai, ne sono certa... ci vuole coraggio... molto coraggio... sono queste le vere sfide della vita... io l'ho capito mentre mi trovavo in piedi in quella stanza e sentivo il dolore sciogliersi nel petto... ho avuto il coraggio di lasciarlo andare... non è stato facile... ma è stato importante... anzi... importantissimo prima di tutto per me stessa e poi anche per il rapporto di fiducia con lui....
Andrà tutto bene caro Stefano... credimi...
Ti abbraccio forte...
Juli
Caro Stefano
tutto ciò che hai scritto fa parte del nostro male e non è certo pazzia, i pazzi sono quelli che sembrano sani.
Qualche anno fa in più di una occasione mi è capitato di stare male fisicamente e mentre il mio corpo soffriva io mi sentivo felice, non lo trovi ignobile.
Anche un mese fa è successa la stessa cosa.
Per quanto riguarda il pianto non ti devi meravigliare, io ero una persona che se aveva qualche motivo di piangere si chiudeva a chiave al bagno, ora sono una fontana, questo per la prima volta è successo in terapia e la psicologa mi ha spiegato che aveva spinto molto perchè questo accadesse, il mio pianto non era sommesso ma travolto da sighiozzi e quantaltro, lei è uscita mi ha tenuta sotto controllo fuori dalla stanza e quando ha notato che mi ero calmata è tornata con un caffè dicendomi:"finalmente hai buttato fuori il rospo", credo che fosse uno dei tanti perchè la storia non è finita lì.
Non devi caro preoccuparti per questo, parlane con la tua psicologa sono lì per noi e se non siamo veri, loro non possono nulla, anche se dovessi scoppiare a piangere ti assicuro che dopo ti sentirai meglio e lei potrà aiutarti di più.
Tanti cari auguri.
Un abbraccio affettuoso.
Gae
tutto ciò che hai scritto fa parte del nostro male e non è certo pazzia, i pazzi sono quelli che sembrano sani.
Qualche anno fa in più di una occasione mi è capitato di stare male fisicamente e mentre il mio corpo soffriva io mi sentivo felice, non lo trovi ignobile.
Anche un mese fa è successa la stessa cosa.
Per quanto riguarda il pianto non ti devi meravigliare, io ero una persona che se aveva qualche motivo di piangere si chiudeva a chiave al bagno, ora sono una fontana, questo per la prima volta è successo in terapia e la psicologa mi ha spiegato che aveva spinto molto perchè questo accadesse, il mio pianto non era sommesso ma travolto da sighiozzi e quantaltro, lei è uscita mi ha tenuta sotto controllo fuori dalla stanza e quando ha notato che mi ero calmata è tornata con un caffè dicendomi:"finalmente hai buttato fuori il rospo", credo che fosse uno dei tanti perchè la storia non è finita lì.
Non devi caro preoccuparti per questo, parlane con la tua psicologa sono lì per noi e se non siamo veri, loro non possono nulla, anche se dovessi scoppiare a piangere ti assicuro che dopo ti sentirai meglio e lei potrà aiutarti di più.
Tanti cari auguri.
Un abbraccio affettuoso.
Gae
Ciao Stefano....
Sembra quasi che io e te siamo come le due facce della stessa medaglia...
Tu avresti desiderio di farti del male fisico per dare almeno una parvenza di volto al tuo male dell'anima.
Io sono stata investita dal male dell'anima perchè la mia barriera spirituale non riesce più a contenere il male fisico.....
Tu hai paura di dirlo perchè potresti essere *caziato*(perdonami l'uso di questo popularismo), io sono stata *caziata* perchè ho sempre tenuto tutto dentro per proteggere me stessa e gli altri.....
Domani andrò in ospedale per uno dei tanti controlli, mi metteranno il laccio emostatico per il prelievo e mi misureranno la pressione e io sò già che saranno secondi che sembreranno ore perchè avrò un male da morire (il mio apparato muscolo schelettrico nervoso è un attimino in tilt)..
Io sono sfinita spiritualmente da tutto questo dolore fisico, tu sei sfinito spiritualmente perchè non hai certezza che il tuo dolore sia reale....
Alla fine, per entrambi, sempre dolore è...
Un abbraccio grande, ma con delicatezza
Jani
Sembra quasi che io e te siamo come le due facce della stessa medaglia...
Tu avresti desiderio di farti del male fisico per dare almeno una parvenza di volto al tuo male dell'anima.
Io sono stata investita dal male dell'anima perchè la mia barriera spirituale non riesce più a contenere il male fisico.....
Tu hai paura di dirlo perchè potresti essere *caziato*(perdonami l'uso di questo popularismo), io sono stata *caziata* perchè ho sempre tenuto tutto dentro per proteggere me stessa e gli altri.....
Domani andrò in ospedale per uno dei tanti controlli, mi metteranno il laccio emostatico per il prelievo e mi misureranno la pressione e io sò già che saranno secondi che sembreranno ore perchè avrò un male da morire (il mio apparato muscolo schelettrico nervoso è un attimino in tilt)..
Io sono sfinita spiritualmente da tutto questo dolore fisico, tu sei sfinito spiritualmente perchè non hai certezza che il tuo dolore sia reale....
Alla fine, per entrambi, sempre dolore è...
Un abbraccio grande, ma con delicatezza
Jani
forza trasformatrice
Molte volte, quando sono molto depresso, il pensiero di farmi del male fisico, o cose peggiori, mi rasserenano... mi danno tranquillità e mi fanno stare meglio...
Sinceramente non riesco a comprendere questa mia reazione, e sono troppo timoroso di parlarne con la mia psicologa, e lo so che sbaglio, ma forse qualcuno di voi sa darmi una risposta...
Caro Stefano,
sono solo una persona di passaggio tra un forum e l'altro. Non vorrei apparirti invadente o presuntuosa. Non sono una psicologa, ma quando ho letto il tuo messaggio ho sentito con forza questa risposta al tuo quesito.
Il sollievo che senti è solo la forza, la potenza che hai per agire. LA serenità che ti dà altro non è che il riconoscimento della tua capacità di agire nella realtà, in questo caso distruttivamente. Intendo dire che se direzioni quella forza trasformatrice (che evidentemente C'E') dalla distruzione (agghiacciante e terribile che provi) verso la costruzione, sei in grado di cambiare il tuo mondo.
Non sto dicendo che sia facile (so per esperienza, che questo traguardo pur essendo a volte lontano un millimetro, può volerci più di un chilometro per raggiungerlo), ma questo secondo me significa quel senso "distorto" di rasserenazione che provi.
Non so se mi sono spiegata
Ciao e in bocca al lupo
Cris
Sinceramente non riesco a comprendere questa mia reazione, e sono troppo timoroso di parlarne con la mia psicologa, e lo so che sbaglio, ma forse qualcuno di voi sa darmi una risposta...
Caro Stefano,
sono solo una persona di passaggio tra un forum e l'altro. Non vorrei apparirti invadente o presuntuosa. Non sono una psicologa, ma quando ho letto il tuo messaggio ho sentito con forza questa risposta al tuo quesito.
Il sollievo che senti è solo la forza, la potenza che hai per agire. LA serenità che ti dà altro non è che il riconoscimento della tua capacità di agire nella realtà, in questo caso distruttivamente. Intendo dire che se direzioni quella forza trasformatrice (che evidentemente C'E') dalla distruzione (agghiacciante e terribile che provi) verso la costruzione, sei in grado di cambiare il tuo mondo.
Non sto dicendo che sia facile (so per esperienza, che questo traguardo pur essendo a volte lontano un millimetro, può volerci più di un chilometro per raggiungerlo), ma questo secondo me significa quel senso "distorto" di rasserenazione che provi.
Non so se mi sono spiegata
Ciao e in bocca al lupo
Cris