L'allattamento rubato

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Yvelise
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L'allattamento rubato

Messaggio da Yvelise » sab mar 11, 2006 3:49 pm

Mio figlio è nato di domenica alle 20.00, in un ospedale che in genere praticava un rooming in parziale (solo di giorno), ma in quel periodo, a causa della ristrutturazione del reparto, che ora pare funzioni bene, non lo praticava affatto.
Dopo il parto, l'ostetrica mi ha aiutato ad attaccarlo al seno e poi ci hanno lasciati soli (io, il bimbo e mio marito) per un'oretta.
Poi Federico l'hanno portato nella nursery, che ea addirittura su un'altro piano rispetto alle camere delle mamme e io l'ho rivisto il mattino dopo alle 5. I bambini non restavano sempre in camera con le mamme, ce li portavano mi pare 6 volte al giorno, ogni 3 ore circa ad orari regolari, la prima poppata verso le 5 e l'ultima verso mezzanotte.
Federico si attaccava subito, e succhiava anche se ovviamente non c'era ancora latte.
Al martedì putroppo mio figlio era un pò giallo (ittero) e l'hanno messo sotto la lampada. Lui piangeve e pe me ea bruttissimo vederlo lì. Mi hanno detto che non avrei potuto attaccarlo quel giorno perchè era meglio rimanesse sotto la lampada, gli avebbero dato della glucosata pe non fargli soffrie la sete. Alla sera mi hanno detto che gli avevano dato del latte col biberon perchè almeno "mangiava qualcosa".
Il giorno dopo fortunatamente Fede non era più giallo e me l'hanno riportato, lui si attaccava come prima però sembrava un pò "insonnolito", succhiava un pò e poi si addormentava, mi hanno detto che era l'effetto della lampada. Poi, andando al nido (potevamo ogni tanto andare a vederli anche se le infermiere non gradivano molto) ho scoperto che dopo che lo riportavano su gli davano un'aggiunta con biberon. Gli ho chiesto di non farlo, ma mi hanno detto che siccome era molto piccolo (Kg. 2970 alla nascita, 2720 dopo il calo) avrebbero dovuto contollare quanto latte pendeva. Quindi da quel momento (era mercoledì) non lo portavano più in camera ma salivo io alla nursery, provavo ad allattarlo, lo pesavano e poi facevano dare a me l'aggiunta col biberon. L'ostetrica che avevo assunto privatamente (e che lavorava in quell'ospedale) mi ha consigliato di stimolare un pò la produzione col tiralatte elettrico, cosa che ho fatto. Finalmente alla sera Federico ha preso abbastanza e mi hanno detto che avrei potuto provare ad allattarlo al seno. Una delle puericultrici mi ha detto però di non fargli soffrire la fame, che era un delitto visto che avevamo la fortuna di avere il L.A e mi ha regalato alcune confezioni di L.A. liquido.
Al giovedì ci hanno finalmente dimesso e io speravo che le cose sarebbero andate bene. Lui si è sempre attaccato bene e subito, ma dopo un pò che ciucciava si addormentava e non c'era più verso. Tra una poppata e l'altra passavano circa due ore, lui sembrava tranquillo, poi improvvisamente al venerdì pomeriggio ha cominciato a piangere quando si staccava dal seno, se provavo a riattaccarlo non ne voleva sapere. Ho telefonato all'ostetrica e mi ha detto che forse ero stanca, di dargli un'aggiunta per darmi il tempo di riprendermi un pò. Io aspettato fino alla notte, perchè non ero molto convinta, ma quando ho visto che continuava a piangere e non voleva attaccarsi, mi sono arresa...e ho aperto la mia prima confezione di latte liquido, quello dell'ospedale.
L'ostetrica è poi venuta a vederci: io la montata lattea l'avevo avuta, ma non eclatante. Avevo il seno un pò duro e mi ha consigliato impacchi e massaggi, e la doppia pesata, in questo modo avrei saputo se e quanto dargli di aggiunta. Mio figlio prendeva l'aggiunta sempre con molto piacere.
Sono andata avanti così un mese. Federico si attaccava bene, succhiava un pò, si addormentava e poi alla poppata successiva succhiava un pò e si arrabbiava, non voleva attaccarsi e piangeva finchè non gli davo il biberon.
Dimenticavo, prima di iniziare con doppia pesata e aggiunta l'ostetrica mi aveva anche consigliato di passare 24 ore a letto col bimbo, attaccandolo quando voleva e riposandomi, cosa che ho fatto, di giorno è andato bene, ma poi verso sera è ricominciata la storia, lui si svegliava ogni ora, lo allattavo(?), si calmava per un'altra oretta e poi di nuovo pianti, provavo ad attaccarlo ma piangeva e così...torna al biberon.
Dopo un mese prendeva dal biberon più di quanto prendesse da me e il pediatra mi ha detto che era meglio di smettere col seno, che era uno stress per me la doppia pesata (lo era, anche perchè sulla bilancia fede non stava mai fermo e io avevo paura di non pesarlo bene) e uno stress per il bimbo l'alternanza seno-biberon, latte materno e artificiale, che lo disorientavo, ecc. Insomma, mi ha fatto sentire una fissata che voleva per forza dargli la tetta contro ogni evidenza: non avevo abbastanza latte, non era "scattato quel qualcosa". Ma cosa non era scattato? A me pare di averlo amato da subito e quando lo vedevo in quell'incubatrice sotto la lampada mi faceva male il cuore.
Comunque, mi sono arresa, è stato un grosso dispiacere, che era stato quasi dimenticato, o meglio, messo da parte nell'evolvere della relazione con lui. Ma adesso mi piacerebbe un altro bambino.
Mi dicono che adesso l'ospedale è a posto, c'è perfino la vasca per il parto in acqua, fanno il rooming in e il nido è sullo stesso piano delle camere.
Mi chiedo: avrei potuto allattare, è stata una serie di circostanze che non ero preparata ad affrontare, mancanza di informazione? Potri allattare un altro bimbo?

anan
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Re: L'allattamento rubato

Messaggio da anan » sab mar 11, 2006 7:07 pm

premetto che sono solo una mamma che ha letto un po' di cose sull'allattamento.
inizio dal fondo...
Yvelise ha scritto:Mi chiedo: avrei potuto allattare, è stata una serie di circostanze che non ero preparata ad affrontare, mancanza di informazione? ?
penso di si
Yvelise ha scritto:Potri allattare un altro bimbo?
io direi di si :oD

non sempre allattare è facile, non sempre le tette zampillano da subito nel modo "giusto" e purtroppo non sempre si ha il sostegno necessario...
a ogni cosa che succede si è subito pronti a dire: non c'è latte!
ormai non aver latte è una cosa "normale".

cacchio! se tutte queste mamme non avessero sul serio latte la razza umana si sarebbe estinta, no?
hai mai visto una mamma cane che allatta i suoi cuccioli?
sta lì buttata tutto il giorno a farsi ciucciare e si stacca solo per una breve fuga a cercar cibo correndo con le tettone che ballonzolano.
nessuno le separa dai loro piccoli, non ci sono bilance che l'aspettano, nè pediatri con il LA pronto in mano.
cosa succede alla specie umana?

purtoppo all'istinto ormai perso si deve sostituire l'informazione, tanta informazione.

per esempio se all'inizio il latte, per un motivo o un altro non è sufficiente, si può dare un aggiunta - meglio se di latte di mamma tirato in altri momenti- ma non con il bibe bensì con il DAS oppure con la siringa in modo da non compromettere l'allattamento.

sai, spesso i bimbi piangono perché di latte ce ne è troppo!
perché le tette lo spruzzano con troppo vigore e anche questo è un problema. il mio secondo bimbo si staccava urlando e piangendo e mentre ciucciava sembrava si affogasse.
quante volte, ai miei dubbi - nonostante un precedente lungo allattamento, mi sono sentita dire: ma non è che il latte non è più buono???

il mio primo figlio, alessandro, piangeva sempre e tutti all'ospedale dicevano che non avevo latte. ricordo ancora le nonne delle stanze accanto che mi spremevano commentando che il latte non c'era, che le loro figlie invece... e mi offrivano la glucosata.
per fortuna ale alle dimissioni ha preso i suoi primi 30g.
a casa dopo una notte di pianti e tutta tetta ho implorato mio marito che comprasse il LA. Lui non l'ha fatto e così alessandro è stato allattato più di 3 anni :oD
in questi tre anni i momenti di cedimento e di sconforto sono stati tanti ma ho avuto la fortuna di riuscire a superarli e questo anche grazie al sostegno delle mamme amiche incontrate su internet.

tutto questo per dire che molto probabilmente avresti potuto allattare e potrai farlo la prossima volta ma non è detto che sia facile.

piuttosto, quanto ha tuo figlio? da quanto allatti ancora?

anna

Yvelise
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Messaggio da Yvelise » dom mar 12, 2006 3:11 pm

Mio figlio ormai ha 3 anni (compiuti a novembre). La storia del suo allattamento l'avevo dimennticata, o meglio, come ho detto, messa da parte, perchè ripensandoci mi sono venuti alla mente tutti i particolari come fosse stato ieri, compreso il dispiacere del momento in cui ho detto "basta". Ma pensando alla possibilità di avere un altro bambino...E' stato questo che mi ha spinto a cercare forum e siti che parlassero di allattamento.
Quando Federico è nato non avevo il pc; avevo letto molto però. Tutti, a parole, sembravano favorevoli all'allattamento. Al corso preparto tutti magnificavano le qualità del latte materno, ecc. L'ostetrica che poi ho assunto privatamente ci aveva tenuto la lezione appunto sull'allattamento, sembrava una vera esperta, ma è stata quella che poi mi ha consigliato la doppia pesata. Insomma, il divario tra parole e fatti era notevole. Nei fatti il messaggio che arrivava era questo: se hai latte abbondante da subito l'allattamento al seno è perfetto, altrimenti, lascia perdere.
Del resto, sono rimasta in contatto con alcune mamme che avevo conosciuto durante il corso, con alcune ho fatto poi un corso di massaggio per i bimbi al consultorio. Molte non sono riuscite ad allattare, alcune, nonostante i "boicottaggi" del nido (ciuccio subito, aggiunte) si. Quelle che non avevano avuto nessun problema e latte abbondante.

Antonella Sagone
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Re: L'allattamento rubato

Messaggio da Antonella Sagone » gio mar 16, 2006 12:11 pm

Cara Yvelise, la tua storia è una "storia di ordinaria follia" (non tua, ma della società in cui viviamo) come ce ne sono tante, di mamme e bambini sanissimi e perfettamente in grado di effettuare un allattamento che pèerò è stato mandato a monte dal cumulo di interferenze, errori, informazioni carenti o errate e mancanza di sostegno che purtroppo sono molto diffuse nella nostra "cultura del biberon", dove si sa tutto su dosi e modalità del latte artificiale, ma si ignora la normale fisiologia dell'allattamento al seno.
Sono reduce da un convegno (quello de La Leche League) dove uno dei relatori, il dott. Sergio Conti Nibali dell'ospedale di Messina, ha intitolato la sua relazione proprio "allattare al seno: un percorso a ostacoli".
E di ostacoli ed errori tipici è costellata la tua storia:
- al corso di preparazione al parto non ti sono state fornite le informazioni essenziali e corrette per allattare bene al seno, anzi è stato alimentato il falso mito che c'è chi ha latte e chi no
- separazione fra te e tuo figlio, nursery addirittura su altro piano, lunghe pause fra una poppata e l'altra, determinate dagli orari dell'ospedale e non dai ritmi del neonato
- ingiustificata sospensione dell'allattamento durante l'episodio di ittero (nota bene: spesso l'ittero è causato proprio dalle scarse poppate al seno, che rallentano le evacuazioni e quindi causano il riassorbimento della bilirubina dal meconio). Si può interrompere la fototerapia per i momenti in cui il bambino ha bisogno di poppare, oppure ci sono anche dei materassini irradianti che permettono di ricevere la fototerapia sulla schiena senza bendare il bambino e permettendo di muoverlo e tenerlo in braccio.
- la glucosata per diluire l'ittero è un'abitudine dei nostri ospedali, ma totalmente priva di fondamento; anzi peggiora la situazione, perché la bilirubina viene eliminata con le feci, non con le urine.
- le aggiunte date con il biberon hanno diminuito l'appetito di tuo figlio rendendolo meno interessato al seno nel periodo critico della prima settimana, in cui poppate frequenti (almeno 8-12) dovrebbero stimolare la montata lattea; inoltre la tettarella ha confuso la suzione di tuo figlio che così ha avuto più difficoltà a poppare dal seno con efficacia.
- la puericultrice che ti ha fatto quel bel discorsetto sul non far soffrire la fame a tuo figlio (proprio quello che ci vuole per infondere fiducia!!) e ti ha regalato le confezioni di L.A. stava facendo marketing per le industrie (più o meno consapevolmente) ma soprattutto STAVA VIOLANDO LA LEGGE ITALIANA che espressamente proibisce di fornire latte artificiale direttamente alle mamme.
- i consigli dell'ostetrica (doppie pesate, giunte, riposarsi) denotano la totale incompetenza a fornire aiuto e informazioni utili su come superare la crisi di lattazione che hai attraversato al ritorno a casa, non certo epr colpa tua o per tuoi deficit fisici!
- luso di aggiunte, piuttosto che l'aiuto a riportare il bambino a poppare frequentemente e correttamente al seno, ha creato un circolo vizioso che, come in tanti casi, ha portato al declino progressivo del tuo allattamento.
- la storia che il neonato si stressa con il misto... denota molta superficialità nel trattare l'argomento, e l'idea radicata ma falsa che latte artificiale e allattamento al seno siano equiparabili. Ci sono modi alternativi di dare l'aggiunta, oltre al biberon, che non confondono il bambino e aiutano a ritrovare efficienza al seno. Non eri tu ad essere fissata a voler allattare, sono gli altri fissati a voler per forza far passare i bambini al biberon perché è l'unica cosa che conoscono e sanno gestire.
Yvelise ha scritto:Mi chiedo: avrei potuto allattare, è stata una serie di circostanze che non ero preparata ad affrontare, mancanza di informazione? Potri allattare un altro bimbo?
Non è che non sia scattato qualche cosa, e il successo dell'allattamento non c'entra nulla con l'amore o l'attaccamento o la sintonia con il bambino: è qualcosa di molto concreto legato alla rpesenza di condizioni che permettano, semplicemente, che le cose si svolgano come natura ha previsto: cioè che mamma e bambino possano stare insieme dall'inizio e il bambino avere accesso liberamente al seno ogni volta che mostra di voler poppare, con meno interferenze possibile e un adeguato sostegno.

Ora, mi dici che l'ospedale è "a posto": io mi informerei se lo è anche il personale sanitario. Va bene la vasca, ma spesso questi sono semplici specchietti epr le allodole, per potersi fregiare di un titolo di naturalità che poi svanisce immediatamente come si tratta di permettere cose molto meno eclatanti ma fondamentali, come evitare la separazione fra mamma e bambino, poter allattare almeno ogni 2 ore, poter tenere il bambino con sé la notte, evitare che al bambino menga messo in bocca il ciuccio o il biberon quando vorrebbe, ovviamente, poppare al seno.

Quindi fai un sopralluogo e, se c'è un ospedale amico dei bambini nelle tue vicinanze (non so la tua zona) ti consiglio per l'allattamento di orientarti in quel senso.
Ti sugggerisco anche di informarti se dalle tue parti c'è un gruppo de La Leche League da frequentare già in gravidanza, lì troverai molte risposte e sostegno non solo dalle consulenti e dal materiale di stampa, ma soprattutto dalla "catena calda" che si crea da mamma a mamma agli incotnri di gruppo.
Auguri per il prossimo!
Antonella

sabry
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Iscritto il: mar ott 05, 2004 1:27 pm

Messaggio da sabry » gio mar 16, 2006 3:40 pm

Yvelise ha scritto:La storia del suo allattamento l'avevo dimennticata, o meglio, come ho detto, messa da parte, perchè ripensandoci mi sono venuti alla mente tutti i particolari come fosse stato ieri, compreso il dispiacere del momento in cui ho detto "basta". Ma pensando alla possibilità di avere un altro bambino...E' stato questo che mi ha spinto a cercare forum e siti che parlassero di allattamento.
sei sul forum giusto!!!!

è pazzesca l'ansia che sono capaci di metterti addosso all'ospedale!
doppia pesata, ti spremono e ti guardano con commiserazione...ti tengono lontana dal bimbo...danno le aggiunte di nascosto...
io sono stata in ospedale 5 gg (cesareo:era podalica) per due girni dopo l'operazione non mi hanno dato da mangiare...muovermi era un supplizio...ed ho faticato tanto...ricordo un pomeriggio mi sono tenuta attaccata la bimba per più di un'ora...lei stava bene li...ciucciava e dormiva....quando l'ho portata indietro l'hanno pesata e non aveva preso nulla....mi hanno fulminata con gli occhi e poi la puericultrice quando ha saputo che l'avevo tenuta attaccata per un ora mi ha detto"signora, ma vede che sua figlia non ha mangiato nulla? non deve tenerla attaccata tanto tempo, così rischia la depressione post partum!"
se non è follia questa.....
alle dimissioni mi hanno prescritto l'aggiunta, persino la marca dell'acqua in cui sciogliere la polvere..
noi abbiamo comprato tutto ...per quella paura che nostra figlia morisse di fame che ci avevano messo addosso e poi...la casa..il riposo...la pancia piena...la musica di Mozart ...hanno messo il latte nelle tette...anche se a vederle sembravano inesistenti....eppure funzionano ancora oggi dopo tre anni....;)))

ciao
Sabry

Yvelise
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Iscritto il: lun feb 27, 2006 10:08 pm

Messaggio da Yvelise » gio mar 16, 2006 3:49 pm

Grazie Antonella. Le tue spiegazioni mi hanno chiarito i dubbi che ancora mi ronzavano nella mente come api fasridiose. Se potrò avere un altro bimbo (non sono più giovanissima) credo che tornerò spesso qui.

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