alimentazione all'asilo

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pindo
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alimentazione all'asilo

Messaggio da pindo » mer feb 22, 2006 9:36 am

ciao sono Silvia, mamma di Giacomo un bimbo di 3 anni.
Alla mensa dell'asilo che frequenta Giacomo viene somministrata carne (escluso il pesce) 3-4 volte alla settimana. Mi sembra veramente esagerato! Anche perche' le proteine andrebbero mangiate la sera. L'OMS dice qualcosa a riguardo ? Antonella puoi darmi qualche riferimento, un sito internet dove posso trovare informazioni ?
Grazie
Silvia.

virgola
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Messaggio da virgola » mer feb 22, 2006 10:19 am

ciao. Non posso esimermi dal dire la mia, perchè ci siamo scontrati anche noi con questo problema. Credo che il punto di riferimento principale per i nidi possano essere considerate le linee guida dell'INRAN (Ist. nazionale di ricerca per gli alimenti e la nutrizione).
http://www.inran.it/servizi_cittadino/s ... entazione/
Queste linee guida non sono poi malvage (mi aspettavo di peggio...), anche se dicono poco sulla dieta per bebè.
Intanto, c'è un intero capitolo intitolato "Più cereali, legumi, ortaggi e frutta" e si raccomanda esplicitamente di considerare anche i legumi come fonte proteica, cosa che per esempio il nutrizionista del nostro nido, nell'ideare la dieta, ha scordato bellamente. Inoltre, le linee guida riportano (testuale): "i legumi – oltre a rilevanti quantità di amido e di fibra - forniscono anch'essi quei nutrienti essenziali che sono caratteristici della carne, del pesce e delle uova, come ferro, altri oligoelementi e notevoli quantità di proteine di buona qualità biologica." Certo, non si parla molto di frutta secca, semi di lino e simili, alghe e germogli e non si menziona la soia. Però l'accento sulla carne non è poi troppo marcato (casomai si raccomanda molto il pesce), anche se guardando il numero di porzioni giornaliere consigliate si capisce che c'è la solita esagerazione per il fabbisogno proteico.
Tornando al nido, non c'è molto a cui ti puoi attaccare, secondo me. Inoltre, tieni presente che gli altri genitori probabilmente non considereranno affatto esagerata quella quantità di carne. E poi tieni anche presente che molte scelte "dietetiche" al nido sono dettate da comodità, cioè dal desiderio di dare ai bimbi cose che sono abituati a mangiare a casa. Siccome il genitore medio italiano è (lo affermo senza tema di smentita) molto meno propenso alla varietà del vegetariano / vegano medio, ecco che dare legumi sarebbe scomodo, così come sarebbe scomodo proporre cipolle, broccoli, cavolfiori, cavoli di bruxelles, frutta secca, tutte cose che - si sa - ai bambini non piacciono (ovviamente ai bambini non piacciono perchè non piacciono ai loro genitori, che non glieli propongono mai).
Noi abbiamo optato per dichiarare che nostra figlia non mangia carne (anche se a quell'epoca la mangiava una volta la settimana a casa, ma è stata una breve parentesi anche quella, poi ha smesso proprio); ci hanno chiesto un certificato medico come formalità, e il pediatra ce l'ha fatto ("intolleranza alla carne"...). Poi abbiamo visto che al posto della carne a lei davano formaggio, e abbiamo presentato analogo certificato per i latticini, così ora mangia solo uova e pesce. Il risultato è buono, ma resta il rammarico per il fatto che di legumi lì non ne vede neanche l'ombra, per non parlare di tanti altri aspetti della dieta del nido che sono per me quantomeno deliranti (combinazioni alimentari, mancanza di cereali diversi dal frumento, scarsa varietà di verdure, eccesso di pomodoro cotto, ordine delle portate, frutta dopo pranzo, ecc.).
Sulla questione delle proteine a cena, non mi sembra così grave. L'intento di chi fa le diete del nido è comunque chiaro: offrire nel pranzo un pasto "completo" per il semplice fatto che il nido ha "giurisdizione" su quel momento (più una merenda). Come logica è assurda, perchè sappiamo bene che un singolo pasto non deve essere completo, la completezza nutrizionale va perseguita nella giornata. Non a caso, il nostro problema era che, tolta la carne la sostituivano con il formaggio per dare il mitico apporto proteico, e tolto il formaggio le educatrici non sapevano più cosa dare "di secondo" quando non c'erano uova e pesce. Poi noi candidamente abbiamo detto loro: non datele niente. Magari un po' più di primo o contorno, ma il secondo non è necessario sempre... Ci penseremo noi a cena!
Marco

alea
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Messaggio da alea » mer feb 22, 2006 2:22 pm

Scusate, potreste chiarirmi perché sarebbe meglio dare le proteine a cena?
Grazie

Ale

virgola
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Messaggio da virgola » mer feb 22, 2006 3:11 pm

uno dei motivi (certamente ne esistono altri) è pressappoco questo.
A livello di combinazioni alimentari, è sconsigliabile accoppiare carboidrati e proteine nello stesso pasto (con ciò si intende alimenti ricchi di carboidrati e alimenti con proteine concentrati, ovviamente, altrimenti legumi e cereali anche separatamente creerebbero problemi). La conseguenza è che i due pasti "ricchi" della giornata (tralascio la colazione che è un po' sui generis) dovrebbero essere l'uno ricco di carboidrati, l'altro di proteine.
Molti sconsigliano, a questo punto (ma immagino ci siano pareri divergenti), l'assunzione di grosse quantità di amidi la sera, credo per la digestione e soprattutto per il fatto che non vengono "bruciati" ma si depositano. Questo argomento, comunque, secondo me, con un bambino non è poi così cogente.
In generale, poi, il problema delle combinazioni alimentari per i vegani è meno pressante perchè alcuni problemi "classici" non si pongono proprio (proteine animali e vegetali insieme, diverse proteine animali insieme, latte insieme a qualsiasi altra cosa, ecc.)

Antonella Sagone
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Messaggio da Antonella Sagone » mer feb 22, 2006 6:02 pm

alla materna avevo lo stesso problema, carne 3 volte a settimana, una volta ho osato timidamente obiettare ma mi sono resa conto che le altre madri si lamentavano perché la davano non tutti i giorni!!! inoltre si lamentavano per i primi piatti che spesso erano con le verdure (come pasta e broccoli, ad es.) cosa che io trovavo splendida, ma i genitori dicevano: che le date a fare le verdure che tanto "mio figlio non me le mangia"!?!!?
insomma, il vero ostacolo a un cambiamento io lì l'ho visto nei genitori, poi certo le tabelle fatte dal comune di Roma non brillavano in fantasia ed erano esagerate in proteine animali, ma almeno proponevano molta verdura.

Spero che Giò legga questa discussione, perché lei si è proprio addentrata "nella tana del lupo" occupandosi di mense scolastiche!
Antonella

Francesca G.
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Messaggio da Francesca G. » gio feb 23, 2006 10:21 am

Anch'io l'ho fatta questa esperienza e la sto facendo tutt'ora.
A Bologna c'è una nutrizionista che fa i menù per tutti i nidi comunali; io l'ho conosciuta, sembra una donna normale ma secondo me è una pazza. Ho cercato per un anno di spiegarle che non volevamo carne e pesce nel menù del bambino perché siamo vegetariani ma lei ha continuato a pensare che chiedevamo di non dargliene perché volevamo dare noi alla sera carne biologica. Boh! Comunque qui a Bologna basta un'autocertificazione per togliere carne e pesce, dicendo che è per motivi personali. Il problema è stato che anche qui un giorno c'è la frittata, un giorno il formaggio, 2 giorni c'è la carne e 1 giorno su 5 c'è il pesce e spesso la pasta è con il ragù, dunque succedeva che certi giorni Arturo aveva solo la pasta in bianco e di secondo l'insalata; lui è un gran mangione e anche con porzioni di pasta abbondanti non riusciva a sfamarsi e soprattutto si sentiva a disagio a non avere niente nel piatto; non chiedeva la carne ma voleva qualcosa di sostanzioso, così mio malgrado ho dovuto chiedere di dargli almeno un'altra porzione di formaggio. Con Giuliano non ci son problemi, perché lui mangia solo una portata, o il primo o il secondo e sa benissimo ciò di cui ha bisogno. La cosa divertente di questi menù è che se un giorno non c'è carne a pesce di secondo, allora la carne la mettono nella pasta (facendo pasta al forno pasticciata o pasta col ragù), che non sia mai che manchi! Oppure nei giorni in cui danno di secondo il formaggio spesso come contorno ci sono le patate crostate al formaggio!
I legumi la nostra esperta nutrizionista li propone solo durante la stagione fredda, diciamo da dicembre a marzo, e non tutte le settimane, ma ogni quindici giorni! Perché mi chiedo io? Forse mi risponderebbe che sono troppo pesanti per le stagioni calde? E la carne non è pesante? E il formaggio? E perché ogni 15 giorni? Se sono un alimento valido perché non darlo tutte le settimane? Ma la chicca deve ancora venire: quando dà i legumi di primo, sempre sotto forma di zuppa con cereali (o orzo o farro), poi non li considera come piatto unico dando di secondo solo una verdura, ma dà il formaggio!

Non ho parole,
ciao,
F.

Gio
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Messaggio da Gio » gio feb 23, 2006 12:46 pm

Mi ritrovo con quanto scrivete.
Sto provando a intervenire "dal di dentro", ma non è facile. In pratica mi sono proposta come membro della commissione mensa nella scuola di mio figlio e ora ne faccio parte. Peccato che l'attività di questa comm.mensa è pressochè inesistente perchè la scuola da gennaio è in ristrutturazione e i bambini sono stati smistati in altre tre scuole del quartiere (parlo di scuole materne).
Quindi ho agito "in solitaria" e, non avendo assolutamente l'appoggio dell'economa ma mi pare una certa simpatia per le mie convinzioni alimentari (sono vegan) da parte della direttrice, ho scritto al resp. delle mense scolastiche di Torino (si occupa della ristorazione scolastica per le scuole comunali dal nido alle medie) informandolo dei danni che può fare un'alimentazione eccessivamente ricca di proteine animali (gli ho proprio fatto un elenco di malattie) e facendogli presente, nel caso la cosa gli sfuggisse, che la mamma media italiana propina a suo figlio, al di fuori della mensa scolastica, "almeno" una tazza di latte vaccino a colazione e una porzione di carne/uovo/formaggio a cena, triplicando i valori di proteine animali consigliati dai L.A.R.N.
Ho fatto seguito con una serie di consigli su come migliorare il menu.
In questi giorni ho ricevuto la sua risposta: mi fa tanti complimenti per la preparazione scientifica (per i quali ... renderò grazie ma non me ne faccio niente), mi ringrazia per la collaborazione e per le proposte, mi invita a partecipare ad un eventuale convegno con il nutrizionista della sua equipe (quale onore! ma non mi sento in grado) ma mi elenca mille motivi che spiegano la difficoltà a cambiare le cose, tra cui proprio quelli che avete elencato anche voi: per primo la cultura alimentare dominante che non è vegetariana e, secondo lui, un servizio pubblico non può andare contro la cultura dominante; poi, la necessità di fornire pasti "completi sotto il profilo nutrizionale; quindi la richiesta da parte di alcuni genitori, di incrementare le porzioni (notare che se i bambini chiedono il bis o la terza portata questa viene servita); infine mi fa presente che tra i piccoli alunni ci sono anche bambini con alimentazione familiare carente per problemi economici e il serv. pubblico deve tener conto anche di loro. Per ultimo mi ricorda che posso sempre chiedere per mio figlio il menu vegetariano per motivi etici. Non lo farò, ero già a conoscenza di questa possibilità ma con Francesco, che si dichiara "carnivoro come un T-Rex" non è fattibile, perchè lo immagino a chiedere o direttamente a sottrarre le pietanze dai piatti dei suoi compagni ... 'sto bulletto! E poi per me è importante l'educazione anche alimentare che la scuola può dare. Il fatto di essere controcorrente ... per me è una cosa positiva, vedremo se ci sarà da parte sua il coraggio di riconoscere la validità delle argomentazioni e, soprattutto, di metterle in pratica.
Cmq, ho già preparato una risposta, in cui "smonto" una per una le sue motivazioni. Spero non sia controproducente parlarne qui in rete ... ma non mi pare di aver scritto nulla di male o di offensivo ...

alea
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Messaggio da alea » gio feb 23, 2006 1:49 pm

Gio ha scritto:Cmq, ho già preparato una risposta, in cui "smonto" una per una le sue motivazioni. Spero non sia controproducente parlarne qui in rete ... ma non mi pare di aver scritto nulla di male o di offensivo ...
Mi pare non ci possa essere proprio nulla di offensivo nel riportare, dati alla mano, fatti scientificamente comprovati... Pensa che nella scuola materna del mio paese le maestre propinano dolcetti confezionati come spuntino perché non possono sbucciare la frutta (eventualmente portata da casa) per tanti bambini, senza contare che ciò richiederebbe l'uso dei guanti (pena reprimenda o sanzione dell'ASL - a loro dire: non so se sia vero). Delirante!
Ale

virgola
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Messaggio da virgola » gio feb 23, 2006 2:01 pm

siamo evidentemente alla follia.
Ricapitolando, i nutrizionisti stessi vanno contro le linee guida delle maggiori istituzioni scientifiche e statali; sono spalleggiati dal retroterra culturale (in senso angusto, ovviamente: si tratta di "tradizione" molto recente, sviluppi che hanno scalzato in pochi decenni abitudini millenarie); norme igieniche e necessità organizzative complicano ulteriormente la questione. Aggiungo che la minoranza vegetariana, non caratterizzandosi in senso religioso, gode solo in maniera approssimativa e ambigua di diritti significativi (il caso di Bologna è un caso fortunato, credo, perchè da noi si può escludere il maiale autocertificando convinzioni religiose, ma non lo si può escludere per motivi etici, e se lo si fa per motivi di salute allora ci vuole la firma di un medico: io nel primo caso chiederei la firma del prete, a questo punto).
Il problema grosso, a ben vedere, non è nostro ma degli "onnivori", che la sera propinano ai bimbi altra carne, altre uova e soprattutto litri di latte vaccino.
Marco

alea
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Messaggio da alea » gio feb 23, 2006 2:11 pm

Sì, soprattutto la faccenda del latte vaccino è perniciosa perché molto sottile: è invalsa la convinzione che si potrebbe vivere per diversi anni (da piccoli) di solo latte (non di mamma!) - vedi il mitico biberon propinato ai bimbi svezzati prima di andare a dormire (colgo l'occasione per ringraziare ancora Marco per le "dritte" bibliografiche che mi ha fornito, comprovanti quello che la mia esperienza stava già indicando: meno latte Chicco beve, meglio sta).
Ale

Antonella Sagone
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Messaggio da Antonella Sagone » gio feb 23, 2006 2:34 pm

virgola ha scritto:da noi si può escludere il maiale autocertificando convinzioni religiose, ma non lo si può escludere per motivi etici, e se lo si fa per motivi di salute allora ci vuole la firma di un medico: io nel primo caso chiederei la firma del prete, a questo punto).
giustissimo!
la storia del maiale c'è anche a Roma. Pazzesco!

aggiungo che qui alla mensa scolastica ai miei figli propinavano sistematicamente le verdure ripassate in padella con il BURRO, e avevano il coraggio di sostenere che era tutto in regola, dato che c'era l'imprimatur del nutrizionista....
Inoltre, non so quanto sia in altre città, ma sempre a Roma negli ultimi anni si sono messi a mettere a tavola il LATTE come bevanda al posto dell'acqua, non sia mai che qualcuno ci scanza la carne e rimane a corto di proteine animali...
anche lì, come potete immaginare le mie proteste sono cadute totalmente nel vuoto, anzi cercavano di far passre me per non al corrente delle piùmoderne indicazioni dietetiche, mettendo avanti il calcio ecc
Antonella (che dopo 10 anni ancora ci si arrabbia)

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Messaggio da Antonella Sagone » gio feb 23, 2006 3:20 pm

Gio ha scritto:Per ultimo mi ricorda che posso sempre chiedere per mio figlio il menu vegetariano per motivi etici.
Questo riduzionismo è così tipico! Ogni volta che un genitore fa una questione di principio con le istituzioni scolastiche, queste cercano di spiegarla con una qualche "esigenza" individuale del genitore. Tutto viene ridotto a "come possiamo contentare anche questa mamma, in modo che non ci rompa più le scatole?" In effetti, è quello che emerge dalle loro risposte, loro devono andare incontro alle esigenze delle varie famiglie: c'è quella musulmana che non può mangiare carne, quella povera che deve recuperare alla mensa della scuola, quella che fa i capricci e vuole la fettina, quella che "la creatura non me li mangia"... e via così...

E questo vale purtroppo per ogni problema scolastico: gli episodi di conflitto, razzismo, bullismo, tutto viene ridotto al "problema" del singolo bambino o del singolo genitore.
Ricordo una volta che mi lamentavo, alle elementari, del fatto che in classe c'era un clima mortificante che stigmatizzava alcuni bambini e un genitore mi ha chiesto: "ma se tuo figlio non ha preso brutti voti e non è stato mai sgridato, qual è il problema tuo?"
Antonella

virgola
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Messaggio da virgola » ven feb 24, 2006 8:57 am

alea ha scritto:colgo l'occasione per ringraziare ancora Marco per le "dritte" bibliografiche che mi ha fornito, comprovanti quello che la mia esperienza stava già indicando: meno latte Chicco beve, meglio sta
Ale
prego! ho l'impressione che per me stia diventando una specie di crociata, quella contro il latte vaccino...

Gio
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Messaggio da Gio » ven feb 24, 2006 9:35 am

alea ha scritto:
Gio ha scritto:Cmq, ho già preparato una risposta, in cui "smonto" una per una le sue motivazioni. Spero non sia controproducente parlarne qui in rete ... ma non mi pare di aver scritto nulla di male o di offensivo ...
Mi pare non ci possa essere proprio nulla di offensivo nel riportare, dati alla mano, fatti scientificamente comprovati...
Ciao Ale,
non mi riferivo a quanto ho scritto a lui, ma a quanto ho scritto qui.
Sai, mi sembra che le persone "furbe" facciano sempre tutto in gran segreto, mentre io sto facendo tutto alla luce del sole, con tanto di nome e cognome ... speriamo bene!
Cmq la mia risposta sta diventando un papiro, quasi una tesi sulla validità dell'alimentazione vegetariana e vegan ... non lo invidio se penso a quando aprirà la busta e vedrà quante pagine ha da leggersi :-)

Vi saluto tutt*
Se volete farmi degli auguri, vi prego di non scrivermi "in bocca al lupo".

alea
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Messaggio da alea » ven feb 24, 2006 11:55 am

Ciao Gio, avevo capito che ti riferivi a quanto scritto qui, ma le motivazioni (anche se non le riporti) sono note e scientificamente corrette.
Allora auguri ... ma ... da vegetariana ... anche il lupo lo è??? :)
Ciao
Ale

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