chiacchiere di carnevale
se qualcuno ha informazioni più precise sullo zucchero bianco, potrebbe postarle? ho trovato solo articoli in inglese e non li capisco.
per i dolci che vogliono lo zucchero a velo: non basta macinare lo zucchero di canna? cioè, fare lo zucchero a velo con quello grezzo anzichè con quello bianco, no? (non mi dite che lo zucchero a velo, quello bianco, lo compravate bell'e fatto.........)
per i dolci che vogliono lo zucchero a velo: non basta macinare lo zucchero di canna? cioè, fare lo zucchero a velo con quello grezzo anzichè con quello bianco, no? (non mi dite che lo zucchero a velo, quello bianco, lo compravate bell'e fatto.........)
Qui ho trovato questo, ma è una dichiarazione del Canadian Sugar Institute, poco affidabile direi:
http://www.vegetariani.it/vegetariani/articles/815.html
Non ci capisco più nulla, pare che anche quello di canna sia a rischio... (PS: ok, ho chiarito leggendo altri link, si riferisce appunto al "finto" zucchero di canna scurito con melassa di cui parlavo prima)
In inglese invece ho trovato questi:
http://www.vegfamily.com/articles/sugar.htm
http://www.veganoutreach.org/starterpac ... sugarvegan
http://vegetarian.about.com/od/foodsing ... nsugar.htm
http://www.vegetariani.it/vegetariani/articles/815.html
Non ci capisco più nulla, pare che anche quello di canna sia a rischio... (PS: ok, ho chiarito leggendo altri link, si riferisce appunto al "finto" zucchero di canna scurito con melassa di cui parlavo prima)
In inglese invece ho trovato questi:
http://www.vegfamily.com/articles/sugar.htm
http://www.veganoutreach.org/starterpac ... sugarvegan
http://vegetarian.about.com/od/foodsing ... nsugar.htm
http://www.sucrose.com/bonechar.html
Si usano ossa animali per schiarire lo zucchero?
La risposta è tra le FAQ del sito "Sugar Knowledge International"
Buona notiozia!
Per quello di barbabietola no, e per quello di canna, la maggior parte delle raffinerie moderne hanno abbandonato questa tecnica.
traduzione:
"Ossa animali"
Spesso ci chiedono a proposito dell'uso di ossa animali per fare lo zucchero, di solito persone con interessi dietetici come vegetariani, vegan, o gente interessata di animali.
Nel passato un materiale chiamato 'bone char' era utilizzato in modo estensivo per rimuovere il colore dallo zucchero di canna grezzo nel processo di raffinazione. La tecnologia moderna lo ha largamente rimpiazzato ma lo si usa ancora in qualche raffineria, quindi non si può essere sicuri nell'affermare che lo zucchero di canna raffinato sia adatto "per tutti".
................(pezzo non tradotto)...........
Se vuoi sapere se lo zucchero che utilizzi è stato decolorato con "bone char" hai diverse scelte:
Se vuoi zucchero bianco e hai possibilità di utilizzare zucchero estratto dalla barbabietola, usa quello.
Se non sei sicuro se sia di barbab. o di canna, scrivi al produttore e chiediglielo, aggiungendo, nel caso fosse di canna da zucchero, se utilizzino ancora il "bone char" per schiarirlo.
Se vuoi zucchero scuro, non dare per scontato che non sia trattato. Molti zuccheri scuri sono in effetti zuccheri bianchi mischiati a melassa.
Ancora, chiedi al produttore.
Spero che abbia trovato utile quest'articolo.
-fine articolo-
Anche su
http://www.vegfamily.com/articles/sugar.htm
si afferma che lo zucchero di barbabietola non è MAI trattato con filtri di ossa animali.
"Additionally, beet sugar--though normally refined--never involves the use of bone char"
Si usano ossa animali per schiarire lo zucchero?
La risposta è tra le FAQ del sito "Sugar Knowledge International"
Buona notiozia!
Per quello di barbabietola no, e per quello di canna, la maggior parte delle raffinerie moderne hanno abbandonato questa tecnica.
traduzione:
"Ossa animali"
Spesso ci chiedono a proposito dell'uso di ossa animali per fare lo zucchero, di solito persone con interessi dietetici come vegetariani, vegan, o gente interessata di animali.
Nel passato un materiale chiamato 'bone char' era utilizzato in modo estensivo per rimuovere il colore dallo zucchero di canna grezzo nel processo di raffinazione. La tecnologia moderna lo ha largamente rimpiazzato ma lo si usa ancora in qualche raffineria, quindi non si può essere sicuri nell'affermare che lo zucchero di canna raffinato sia adatto "per tutti".
................(pezzo non tradotto)...........
Se vuoi sapere se lo zucchero che utilizzi è stato decolorato con "bone char" hai diverse scelte:
Se vuoi zucchero bianco e hai possibilità di utilizzare zucchero estratto dalla barbabietola, usa quello.
Se non sei sicuro se sia di barbab. o di canna, scrivi al produttore e chiediglielo, aggiungendo, nel caso fosse di canna da zucchero, se utilizzino ancora il "bone char" per schiarirlo.
Se vuoi zucchero scuro, non dare per scontato che non sia trattato. Molti zuccheri scuri sono in effetti zuccheri bianchi mischiati a melassa.
Ancora, chiedi al produttore.
Spero che abbia trovato utile quest'articolo.
-fine articolo-
Anche su
http://www.vegfamily.com/articles/sugar.htm
si afferma che lo zucchero di barbabietola non è MAI trattato con filtri di ossa animali.
"Additionally, beet sugar--though normally refined--never involves the use of bone char"
Re: chiacchiere di carnevale
Bago ha scritto:qualcuno ha mai provato a fare le chiacchiere di carnevale vegan al forno?
tutte le ricette che ho trovato vogliono le uova.
Avete idee in merito?
Grazie
.......ma alla fine siamo finiti sullo zucchero e nessuno mi ha dato una ricetta per le chiacchere o frappe senza le uova!!!!
proprio nessuno???
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L'altro giorno abbiamo visto le chiacchiere vegan di Baule Volante però costavano troppo....200 grammi 6 euro O.O eravamo lì lì per comprarle ma poi ci siam detti "le facciamo noi!" Il problema è come??? Volendo si prova a farle senza uova e si vede cosa ne esce fuori, mal che vada si butta un pò di farina
Ricordo che le facevo spesso da piccola, mi avete fatto tornare la voglia...!!!
Io proverei a ignorare le uova, semplicemente. Ricordo che nell'impasto andavano farina, pochissimo zucchero, uova, un pò di vino passito e acqua se occorre. Secondo me aggiungendo del lievito x dolci e lasciando la sfoglia un pò morbida (magari con un pò d'olio) nel forno dovrebbero gonfiarsi bene (le uova servono a questo, alla fine, sono solo grasso che lega e roba che si gonfia).
Per la forma voi di che scuola siete, annodate, lunghe e frastagliate o a rettangolo col taglio in mezzo?
Io preferisco i nodi :D
Io proverei a ignorare le uova, semplicemente. Ricordo che nell'impasto andavano farina, pochissimo zucchero, uova, un pò di vino passito e acqua se occorre. Secondo me aggiungendo del lievito x dolci e lasciando la sfoglia un pò morbida (magari con un pò d'olio) nel forno dovrebbero gonfiarsi bene (le uova servono a questo, alla fine, sono solo grasso che lega e roba che si gonfia).
Per la forma voi di che scuola siete, annodate, lunghe e frastagliate o a rettangolo col taglio in mezzo?
Io preferisco i nodi :D
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ho provato con 300 gr di farina, 50 gr. margarina, 100 di zucchero di canna, scorza grattugiata limone, un po' di latte di soia e mezzo bicchiere di succo di arancia.
Ho sciolto la margarina, e l'ho mescolata con le fruste allo zucchero e un goccio di latte, finchè è diventata una spuma. In una ciotola ho mescolato la farina, la scorza di limone , il succo di arancia, un pizzico di sale e una bustina di vanillina, ho versato la margarina, e ho impastato tutto, ho riaggiunto un po' di farina perchè era troppo molle. Fatto una palla e lasciata riposare una mezz'ora avvolta nella pellicola in frigo.
Il sapore dell'impasto è buono. Ho steso la pasta, anche se non sono riuscita a farla molto fine..., l'ho tagliata con la rotella a strisce e le ho fritte. Non sono gonfiate, però erano buone. Forse basterebbe aggiungere un cucchiaino di lievito all'impasto e riuscire a stendere la pasta il più sottile possibile. Qualche striscia l'ho messa in forno ma sono rimaste troppo secche.
Fine dell'esperimento, sbagliando si impara....
Ho sciolto la margarina, e l'ho mescolata con le fruste allo zucchero e un goccio di latte, finchè è diventata una spuma. In una ciotola ho mescolato la farina, la scorza di limone , il succo di arancia, un pizzico di sale e una bustina di vanillina, ho versato la margarina, e ho impastato tutto, ho riaggiunto un po' di farina perchè era troppo molle. Fatto una palla e lasciata riposare una mezz'ora avvolta nella pellicola in frigo.
Il sapore dell'impasto è buono. Ho steso la pasta, anche se non sono riuscita a farla molto fine..., l'ho tagliata con la rotella a strisce e le ho fritte. Non sono gonfiate, però erano buone. Forse basterebbe aggiungere un cucchiaino di lievito all'impasto e riuscire a stendere la pasta il più sottile possibile. Qualche striscia l'ho messa in forno ma sono rimaste troppo secche.
Fine dell'esperimento, sbagliando si impara....
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Bago, ho trovato questa ricetta sul forum di mistercarota
Come vedi la ricetta non prevede uova, al posto del burro margarina et voilà. Prova e fammi sapere, visto il mio insuccesso precedente :-(
Ingredienti: 350 gr di farina '00', 80 gr di zucchero, 40 gr di burro, due cucchiai di olio extravergine d'oliva, 2-3 cucchiai di brandy, mezzo cucchiaino di lievito vanigliato in polvere, un pizzico di sale, zucchero a velo per spolverizzare
Preparazione: fare la fontana con la farina, aggiungere lo zucchero, il burro ammorbidito, l'olio, il sale, il lievito in polvere e, a piacere, una grattatina di scorza di limone non trattato oppure un pizzico di cannella o vanillina etc.
Intridere la farina e lo zucchero con gli altri ingredienti; volendo si puo' aggiungere 15 gr di burro per aumentare la friabilita' finale. Io aggiungo un cucchiaio di latte in polvere, che si sposa bene con zucchero e burro (tale ultima correzione non si fa con le frappe fritte, che altrimenti tendono a bruciacchiarsi); poi pian piano legate il tutto aggiungendo il brandy (o grappa, o cognac, o semplice vino bianco secco con non meno di 11 gradi) fino ad ottenere un impasto non morbido, del tipo che si stende con un po' di fatica; impastate bene, formare una palla e lasciate riposare in frigo almeno tre quarti d'ora avvolta nella pellicola.
Stendete poi la pasta, in sfoglia sottilissima, con il mattarello o, se credete, per fare prima e con meno fatica, con la macchina della pasta all'uovo, anche se i "puristi" del mattarello storceranno la bocca: in tutti i casi più è sottile, meno tempo richiede per la cottura, e percio' forma piu' agevolmente le caratteristiche "bolle", come le frappe fritte. D'altra parte uno spessore eccessivo le rende dure.
Infarinando il piano di lavoro, forgiate dalla sfoglia le classiche frappe a strisce con l'aiuto della rotella, disponetele su una teglia foderata di carta da forno e infornate in forno preriscaldato a 160-170 gradi per circa 15 minuti, finché non saranno dorate.
Estratte dal forno ed appena smaltito il bollore della cottura, le frappe assumeranno la classica croccantezza.
A chi dispone di un forno con piu' di una griglia di cottura, consiglio di infornare almeno due teglie alla volta, per ottimizzare il ritmo delle frappe sfornate.
Disponete infine le frappe su un vassoio e spolverizzare con zucchero a velo.
Prossimi sviluppi: provare aggiungendo un uovo in modo da ottenere maggior volume (v. pasta choux).
Ciao e buon appetito!
Come vedi la ricetta non prevede uova, al posto del burro margarina et voilà. Prova e fammi sapere, visto il mio insuccesso precedente :-(
Ingredienti: 350 gr di farina '00', 80 gr di zucchero, 40 gr di burro, due cucchiai di olio extravergine d'oliva, 2-3 cucchiai di brandy, mezzo cucchiaino di lievito vanigliato in polvere, un pizzico di sale, zucchero a velo per spolverizzare
Preparazione: fare la fontana con la farina, aggiungere lo zucchero, il burro ammorbidito, l'olio, il sale, il lievito in polvere e, a piacere, una grattatina di scorza di limone non trattato oppure un pizzico di cannella o vanillina etc.
Intridere la farina e lo zucchero con gli altri ingredienti; volendo si puo' aggiungere 15 gr di burro per aumentare la friabilita' finale. Io aggiungo un cucchiaio di latte in polvere, che si sposa bene con zucchero e burro (tale ultima correzione non si fa con le frappe fritte, che altrimenti tendono a bruciacchiarsi); poi pian piano legate il tutto aggiungendo il brandy (o grappa, o cognac, o semplice vino bianco secco con non meno di 11 gradi) fino ad ottenere un impasto non morbido, del tipo che si stende con un po' di fatica; impastate bene, formare una palla e lasciate riposare in frigo almeno tre quarti d'ora avvolta nella pellicola.
Stendete poi la pasta, in sfoglia sottilissima, con il mattarello o, se credete, per fare prima e con meno fatica, con la macchina della pasta all'uovo, anche se i "puristi" del mattarello storceranno la bocca: in tutti i casi più è sottile, meno tempo richiede per la cottura, e percio' forma piu' agevolmente le caratteristiche "bolle", come le frappe fritte. D'altra parte uno spessore eccessivo le rende dure.
Infarinando il piano di lavoro, forgiate dalla sfoglia le classiche frappe a strisce con l'aiuto della rotella, disponetele su una teglia foderata di carta da forno e infornate in forno preriscaldato a 160-170 gradi per circa 15 minuti, finché non saranno dorate.
Estratte dal forno ed appena smaltito il bollore della cottura, le frappe assumeranno la classica croccantezza.
A chi dispone di un forno con piu' di una griglia di cottura, consiglio di infornare almeno due teglie alla volta, per ottimizzare il ritmo delle frappe sfornate.
Disponete infine le frappe su un vassoio e spolverizzare con zucchero a velo.
Prossimi sviluppi: provare aggiungendo un uovo in modo da ottenere maggior volume (v. pasta choux).
Ciao e buon appetito!
boh, io non l'ho mai comprato, mi sembra uno spreco.
non compro mai niente di "già pronto" solitamente, mi sembra di mangiare cose chimiche (magari poi le cose chimiche ce le mangiamo lo stesso anche se sembrano genuine, ma volevo spiegare che mi dà questa sensazione). come mangiare i "quattro salti in padella".
e poi ha un sapore diverso da quello fatto al momento, non so se ci avete fatto caso.
non compro mai niente di "già pronto" solitamente, mi sembra di mangiare cose chimiche (magari poi le cose chimiche ce le mangiamo lo stesso anche se sembrano genuine, ma volevo spiegare che mi dà questa sensazione). come mangiare i "quattro salti in padella".
e poi ha un sapore diverso da quello fatto al momento, non so se ci avete fatto caso.
Beh lo zucchero bianco è una schifezza già di per sè... non dirmi che lo usi!:-Pred ha scritto:boh, io non l'ho mai comprato, mi sembra uno spreco.
non compro mai niente di "già pronto" solitamente, mi sembra di mangiare cose chimiche (magari poi le cose chimiche ce le mangiamo lo stesso anche se sembrano genuine, ma volevo spiegare che mi dà questa sensazione). come mangiare i "quattro salti in padella".
e poi ha un sapore diverso da quello fatto al momento, non so se ci avete fatto caso.
Come si preparebbe lo zucchero a velo?
Mi interessa saperlo, così la prossima volta provo a farlo con lo zucchero di canna del commercio equo!^_^