manuela ha scritto:Non vorrei iniziare una polemica...ma l'inizio. Secondo me non bisogna esssere così categorici nel giudicare. Lasciando perdere le eccezioni, credo che la maggior parte delle mamme vorrebbe stare vicino ai prorpri cuccioli soprattuttto quando non stanno bene e chi somministra framaci non lo fa perchè non ha pazienza o abbastanza amore. Lo fa magari perchè non è un medico, non si sente esperto in materia, non ha esperienza e si fida del pediatra che ha in cura il bambino.
Ciao Manuela e... ben venga la polemica... Forse sono stato io quello "categorico" nel giudicare, ma allora mi sono espresso male. Ripeto: volevo solo aggiungere un altro elemento, che è quello della cura, accanto ad elementi che ho citato, e che tu hai qui sopra riportato, che sono tutt'altro che secondari. Preciso, però, che la "scorciatoia" della tachipirina, in questo senso, non è solo una scorciatoia nel senso che io la do a mia figlia e lei torna prima al nido, oppure non le devo stare vicino perchè così non soffre (in effetti, dici tu, ogni mamma vorrebbe stare vicino al figlio che soffre). Spesso si è tentati (lo sono anch'io) dal farmaco perchè rende più gestibile una situazione difficile e faticosa. L'intreccio con gli altri fattori, in effetti, non è districabile (difficilmente si presentano casi in cui la tachipirina si dà solo per fiducia nel pediatra, o per motivi di lavoro, o per "incuria" e non per un mix di queste cause).
manuela ha scritto:La mia pediatra per esempio dice di dare la tachipirina se il bimbo tollera male la febbre e cioè lo rende troppo sofferente. Con la mia bimba per esempio, questo succede quando la temperatura supera i trentotto e mezzo. Credo sia molto imortante avere fiducia nel proprio pediatra e quindi se uno non crede nella medicina allopatica, fa bene a cercarsi un pediatra omeopatico, ma secondo me un pediatra che ti dica cosa fare è necessario.
Secondo me, questo consiglio pediatrico è un consiglio molto assennato! La pediatra ti avverte piuttosto chiaramente che non è che gliela devi dare sennò ci sono danni al cervello o perchè serve alla guarigione, ma dice una cosa molto più sensata, e cioè di contrastare il dolore se si ritiene sia insopportabile per il bambino (il che poi è soggettivo, ovviamente). Sbagli però a portare la discussione sulla medicina allopatica vs. omeopatica. Qui si tratta di corretto esercizio dell'allopatia. Dare una tachipirina con 38 di febbre senza spiegare il perchè ai genitori (o, peggio, dando motivazioni errate per l'allopatia stessa), questo è una cattiva allopatia. Gli omeopati sono semplicemente, in media, più assennati sulla questione degli antipiretici, ma ciò non risiede solo nella diversa impostazione "filosofica": se guardi le raccomandazioni delle nostre istituzioni sanitarie (ministero in primis) in caso di influenza non dicono mica di dare la tachipirina a ogni piè sospinto, nè che la febbre alta fa male all'organismo. Pensa che le linee guida della nostra asl per gli asili nido affermano esplicitamente di non somministrarla, anche in presenza di autorizzazione genitoriale, prima dei 38.5!
manuela ha scritto:Ricordatevi poi che purtroppo ci sono mamme che sono obbligate ad andare a lavorare anche quando i bambini non stanno bene e le prime a soffrirci sono proprio loro e ceratmente non è che diano farmaci perchè non possono stare a casa. Io non amo i farmaci anzi. Credo però che demonizzarli a priori sia un atteggiamento superficiale. A volte i farmaci possono salvare la vita. Mi sbaglio?
Parlo anch'io dalla posizione di chi ha un contratto con 30 giorni annui retribuiti di malattia della figlia... Riguardo alle mamme di cui parli, si tratta appunto di un'ingiustizia gravissima. L'affermazione che i farmaci possano salvare la vita è corretta ovviamente (tante cose, comunque, possono salvare la vita, ma non è detto che poi non facciano male nella maggiorparte dei casi in cui vengono usate). Però qui parlavamo di tachipirina, e la tachipirina direi che non salva la vita, se non in rari casi (appunto, sopra i 41 gradi o giù di lì). Ad ogni modo, nessuno demonizza i farmaci: diciamo che, facendo una stima grossolana, nell'1-2% dei casi in cui vengono usati oggi sono utili, nel restante 98-99% sono dannosi... (non sto scherzando!)
Marco