La mia bambina, 2 anni e mezzo, è molto vivace e curiosa.
Frequenta il nido da quando aveva 17 mesi e, a parte difficoltà iniziali, sembra essersi inserita bene.
In questo secondo anno di frequenza è maturata moltissimo anche nel rapporto con gli altri bambini, ha un’amichetta del cuore, interagisce col gioco e con la parola, è molto cresciuta (com’è naturale che sia…) ma ci sono degli episodi che mi fanno pensare che c’è qualcosa che non và.
E’ successo soprattutto nell’ultimo periodo ma ci sono stati alcuni episodi anche prima; si tratta di momenti (a volte anche abbastanza lunghi, mezz’ora e più) di pianto irrefrenabile ed inconsolabile, durante i quali non vuole essere toccata né presa in braccio, non ti ascolta e sembra non vederti, urla e strepita e a volte si butta per terra… riusciamo a fatica a distrarla e quando ci riusciamo si calma di botto e si comporta come se nulla fosse successo. Noi in questi casi cerchiamo di trattarla con tranquillità e quasi indifferenza (naturalmente solo apparente) e di non dare troppo peso al suo comportamento, ma sono comunque situazioni che ci spiazzano perché accadono senza un apparente motivo; a volte li adduciamo alla sua stanchezza altre volte al fatto che le abbiamo imposto qualcosa che non voleva (come mettersi il cappottino per uscire in pieno inverno), ma le motivazioni (forse solo per noi) sono sempre banali.
D’altro canto le sue maestre mi dicono che all’asilo è buonissima, molto tranquilla, non piange mai ed è molto precisa e ordinata mentre a casa è esattamente il contrario; una delle maestre ha assistito ad una crisi scoppiata appena fuori dall’asilo ed è rimasta particolarmente sorpresa proprio perché abituata ad una bambina diversa.
Ho la sensazione che la mia bambina all’asilo non sia sé stessa, che non si senta libera di esprimere la sua vera personalità e che, quindi, una volta fuori, abbia la necessità di scaricare le tensioni accumulate durante la giornata e che attenda proprio il momento di stare con noi ed in particolare con me per farlo.
Non credo che sia un modo di ‘farmela pagare’, come qualcuno mi ha detto, per il fatto che la porto all’asilo invece di farla stare con me, credo invece ad un eccesso di energia accumulata che non riesce ad esprimere all’asilo (per la sua timidezza, perché non è l’ambiente in cui si sente più sicura, più a suo agio) e che invece, tira fuori proprio quando è con noi perché finalmente si sente libera di esprimersi.
Mi piacerebbe sentire il parere di Antonella e di voi del forum, soprattutto se avete avuto esperienze simili alla mia.
Vi ringrazio, Alexa.
crisi isteriche
-
- Messaggi: 1252
- Iscritto il: mar ott 05, 2004 10:13 am
- Località: Roma
Re: crisi isteriche
cara Alexa,alexa ha scritto:Ho la sensazione che la mia bambina all’asilo non sia sé stessa, che non si senta libera di esprimere la sua vera personalità e che, quindi, una volta fuori, abbia la necessità di scaricare le tensioni accumulate durante la giornata e che attenda proprio il momento di stare con noi ed in particolare con me per farlo. Non credo che sia un modo di ‘farmela pagare’, come qualcuno mi ha detto, per il fatto che la porto all’asilo invece di farla stare con me, credo invece ad un eccesso di energia accumulata che non riesce ad esprimere all’asilo (per la sua timidezza, perché non è l’ambiente in cui si sente più sicura, più a suo agio) e che invece, tira fuori proprio quando è con noi perché finalmente si sente libera di esprimersi.
se la tua intuizione è questa, non vedo perché metterla in dubbio. può essere benissimo come tu dici. In effetti, spesso i bambini riservano a noi mamme gli aspetti "peggiori", gli sfoghi, i malumori, mentre a detta degli altri finché non ci vedono sono "buonissimi". Io diffido sempre di queste affermazioni, o nel senso che sono frottole (a volte le maestre o le nonne o le vice-mamme in genere tendono a negare l'esistenza di problemi), oppure nel senso che una eccessiva bontà può mascherare un problema. Non necessariamente serio, però un problema.
I nostri figli scoppiano in pianto o hanno un accesso di rabbia quando ci vedono dopo molte ore di calma apparente... è qualcosa che hanno tenuto in serbo proprio per noi, le uniche di cui si possono fidare. Sanno che nelle nostre braccia possono abbandonarsi totalmente, lasciarsi sopraffare dai sentimenti "brutti", perché ci siamo noi a contenerle, ad accettarle, a testimoniare per loro, a tenerle per mano finché non gli sarà passato.
Chi altro potrebbe fare altrettanto?
Antonella
Re: crisi isteriche
Si probabilmente è così, però non arriverei alla personalità, cioè non è che nasconde la sua vera sè..., è semplicemente un altro aspetto di sè, con te in particolare si lascia più andare, sa di essere in mani sicure, e può lasciare correre le sue emozioni per capire dove la portano.alexa ha scritto:
Ho la sensazione che la mia bambina all’asilo non sia sé stessa, che non si senta libera di esprimere la sua vera personalità e che, quindi, una volta fuori, abbia la necessità di scaricare le tensioni accumulate durante la giornata e che attenda proprio il momento di stare con noi ed in particolare con me per farlo.
Anche i miei bimbi erano addirittura silenziosi e tranquilli in comunità, mentre a casa cambiavano faccia...non totalmente ma si esprimevano di più...Il secondo era bravo a rotolarsi per terra quando era arrabbiato.
Del resto io non vado in un luogo pubblico e mi tolgo le scarpe e mi metto a cantare come ad esempio potrei fare a casa...magari al parco potrei anche farlo, ma in genere potrei offendere qualcuno, non sentirmi compresa da qualcun'altro, perciò non lo faccio in luoghi troppo chiusi, con estranei.
-
- Messaggi: 1
- Iscritto il: dom set 15, 2024 3:35 pm
- Controllo antispam: cinqueohkj
- Località: https://geometry-dashscratch.com
- Contatta:
Re: crisi isteriche
Sono solidale con te su questo argomento. Mio figlio è lo stesso quando va a scuola, sarà cauto e non oserà rivelare la sua personalità, ma quando torna a casa i suoi genitori si sentono al sicuro, quindi la sua personalità sarà chiaramente rivelata. Quindi puoi stare certo che se lasci che tuo figlio esca e interagisca molto con la gente, quando va in un luogo affollato, non sarà più così cauto.