La via di mezzo tra regole e anarchia?

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anan
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Messaggio da anan » lun feb 06, 2006 12:53 pm

ale ha scritto:anna e alea, agli incontri LLL non avete conosciuto nessuna famiglia con cui vi trovate a vostro agio?
ale
nella mia città non ci sono consulenti LLL :o(

scusa ale, ma ti sembra così strano che non ci siano persone che condividano a pieno il tuo modo di sentire un figlio?
le mie amiche o non hanno latte o ad un certo punto si sono rotte di allattare e pensano che io sono stata una matta ad alltare ale tanto tempo a tenerlo vicino nel lettone...

per esempio, una mia amica usa la fascia, pannolini lavabili, non ha la TV, ha fatto sacrifici enormi per allattare il figlio che è stato ricoverato appena nato...
tutti questi sembrano ingredienti per una condivisione a 360° eppure su certe cose siamo ad anni luce per esempio ha deciso di adottare un metodo tipo fate la nanna per rendere il figlio autonomo e altro...
a questo punto che fai? ti isoli? guarda che se dovessi frequentare persone "come me" sarei sola.
ti dirò di più, mi è capitato di incontrare mamme con cui ero in perfetta sintonia via e-mail. ma dal vivo, quando erano le proprie bimbe ad essere oggetto di attenzione di aletaz allora tutto era diverso, l'empatia, l'ascolto, il continuum, la competenza del bambino... andavano a farsi friggere...

ciao
anna

alea
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Messaggio da alea » lun feb 06, 2006 9:32 pm

Incontri LLL??? Ho avuto problemi di allattamento fin dal secondo mese, sono stata in contatto via mail con una gentilissima e disponibilissima consulente che ha fatto tutto quello che poteva per me, visto che a Modena e provincia all'epoca non risultava esserci nessuno - forse a Bologna, a circa 70 km da casa nostra....

Blixa

Messaggio da Blixa » mar feb 07, 2006 3:47 pm

Andrea grazie per la risposta!

Paradossalmente, per me l'asilo rappresenta per Leo (16 mesi) una soluzione più "continuum" dello stare a casa con me sola, perché il bambino che sta in una comunità, anche se di soli bimbi, non è più al centro dell'esclusiva attenzione materna/paterna. Sottolineo *comunità*, non parcheggio; se questo volessi, una baby-sitter risolverebbe il problema ,o no?

Ciao a tutte/i,
B.

P.S. 4 ore al giorno, poi si impasta, sradica e strofina insieme, eh.

ale
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Messaggio da ale » mer feb 08, 2006 12:56 am

anan ha scritto:scusa ale, ma ti sembra così strano che non ci siano persone che condividano a pieno il tuo modo di sentire un figlio?
le mie amiche o non hanno latte o ad un certo punto si sono rotte di allattare e pensano che io sono stata una matta ad alltare ale tanto tempo a tenerlo vicino nel lettone...
no, no, hai ragione, non deve sembrarmi strano, non sei certo l'unica che lamenta questa situazione. non lo so, forse sono fortunata io. forse in fin dei conti anche se non vedo nessuno durante la mattina perché non ho la macchina e non posso raggiungere amici con cui staremmo bene e stiamo sole io e jo, poi al pomeriggio c'è anche david... io partecipo a tutti gli incontri LLL e sono sempre in contatto con molte mamme del gruppo, non le vedo sempre, in certi periodi anche di rado, ma ci telefoniamo, scriviamo, le sento comunque vicine.. e joanna la porto sempre agli incontri, gioca col figlio di una mia cara amica quando vengono da noi, la porto a trovare i nonni, oppure andiamo ad aspettare i bimbi che escono da scuola, oppure vede i nostri amici adulti... non ci sentiamo isolati. certo, con nessuna di queste mamme ho una condivisione a 360° ma con una condivido di più una cosa, con un'altra un'altra cosa e alterno le frequentazioni... ti dico come va per noi, altro non posso dirti anche se mi dispiace davvero non poterti essere d'aiuto!!
un bacio
ale

Gio
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Messaggio da Gio » mer feb 08, 2006 1:55 pm

Ciao Alessandra.

Ho letto il tu articolo, quello che c'è in Home page oggi.

Sono molto contenta per te e per Joanna.
Certo che a trovare prima questa chiave ... quanti pianti avrebbe risparmiato, e forse ... anche tu. Spero che serva a qualche altra mamma!
E proverò ad applicare alcuni tuoi suggerimenti al mio rapporto con Federica, che non si allontana molto dalla tua Jo. Chissà! Già ieri sera le ho dato il coltello e mi ha aiutato a tagliare le carote.

Per tutte le altre ... ho stampato questa bellissima discussione, ma dato il poco trempo che ho a disposizione sono ancora alla seconda pagina. E' frustrante leggervi sull'autobus e non potervi rispondere quando ne sento il desiderio.

Per ora vi saluto tutt , appena riesco vi faccio sapere come va con Fede!

Giovanna

crilu'
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Messaggio da crilu' » ven feb 10, 2006 12:39 pm

andrea grasselli ha scritto: è una mia impressione personale che comunque gli asili (come le scuole in genere e tante altre realtà) sono dei posti piuttosto artificiali, lontani dal continuum, che hanno più che altro una funzione di dissociare le persone e non di farle crescere.

per me (parlo sempre dal mio punto di vista) gli asili dividono le persone: solo i bambini e le maestre vi hanno accesso (le mamme/papà eventualmente per l'inserimento), li vedo funzionali ad una società che divide e categorizza. quello è il posto dove stanno i bambini, ben lontani da tutto il resto. il non condividere le esperienze all'interno di una tribù (nel senso di comunità con la presenza di tutti gli esseri viventi che la compongono) crea distacchi e non sviluppo di empatia verso l'insieme della realtà.
andrea
Caro Andrea, posso chiederti come mai pensi cosi' male degli asili?Hai avuto modo di visitarne qualcuno e di vedere come funzionano( o non funzionano) ?
L' idea che l'asilo sia comunque negativo mi sembra molto diffusa tra voi mamme del forum, anche magari per qualche esperienza decisamente negativa.
Per me e mia figlia invece non e' assolutamente cosi'.Dell'asilo che frequenta Lucrezia ho gia' diffusamente parlato in un precedente topic, aggiungo solo che adesso che si fa capire meglio anche con le parole
mi rendo sempre piu' conto che a lei piace andare all'asilo, lo sente come un ambiente famigliare e le piacciono i bimbi suoi compagni, li elenca tutti per nome, tutti i giorni.Non avrebbe la possibilita' di avere contatti cosi' frequenti con altri bimbi se non andasse all' asilo.
Anche io penso che sarebbe bello se mia figlia giocasse nel cortile sotto casa con altri bimbi di eta' diverse, magari in compagnia di qualche nonno e di una mamma, magari a turno, o di un papá', sarebbe molto bello ...ma purtroppo irrealizzabile.
Andare all'asilo non toglie nulla al rapporto tra noi, casomai aggiunge:aggiunge occasioni di imparare anche per me altri aspetti di mia figlia, di partecipare ai nuovi giochi o canzoni che impara e che a mia volta imparo anche io.C'e' molta collaborazione con le maestre che veramente ci mettono l'anima in quello che evidentemente per loro non e' solo un lavoro(oltretutto sottopagato, magari precario ecc) ma investe molto anche la loro sfera emotiva.
Mi rendo conto che non tutte le esperienze sono cosi' positive ma ci tengo a sottolineare che questo asilo non e' un "parcheggio".
Magari sarebbe interessante aprire un topic a parte come dice Antonella.
Purtroppo ora non posso continuare, ci sarebbero tantissimi spunti da approfondire..rimando a un'altra occasione.
Ciao a tutt*

Cri

virgola
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Messaggio da virgola » lun feb 13, 2006 12:15 pm

crilu' ha scritto:
Caro Andrea, posso chiederti come mai pensi cosi' male degli asili?Hai avuto modo di visitarne qualcuno e di vedere come funzionano( o non funzionano) ?
L' idea che l'asilo sia comunque negativo mi sembra molto diffusa tra voi mamme del forum, anche magari per qualche esperienza decisamente negativa.
Per me e mia figlia invece non e' assolutamente cosi'.Dell'asilo che frequenta Lucrezia ho gia' diffusamente parlato in un precedente topic, aggiungo solo che adesso che si fa capire meglio anche con le parole
mi rendo sempre piu' conto che a lei piace andare all'asilo, lo sente come un ambiente famigliare e le piacciono i bimbi suoi compagni, li elenca tutti per nome, tutti i giorni.Non avrebbe la possibilita' di avere contatti cosi' frequenti con altri bimbi se non andasse all' asilo.
Anche io penso che sarebbe bello se mia figlia giocasse nel cortile sotto casa con altri bimbi di eta' diverse, magari in compagnia di qualche nonno e di una mamma, magari a turno, o di un papá', sarebbe molto bello ...ma purtroppo irrealizzabile.
Andare all'asilo non toglie nulla al rapporto tra noi, casomai aggiunge:aggiunge occasioni di imparare anche per me altri aspetti di mia figlia, di partecipare ai nuovi giochi o canzoni che impara e che a mia volta imparo anche io.C'e' molta collaborazione con le maestre che veramente ci mettono l'anima in quello che evidentemente per loro non e' solo un lavoro(oltretutto sottopagato, magari precario ecc) ma investe molto anche la loro sfera emotiva.
Mi rendo conto che non tutte le esperienze sono cosi' positive ma ci tengo a sottolineare che questo asilo non e' un "parcheggio".
Magari sarebbe interessante aprire un topic a parte come dice Antonella.
Purtroppo ora non posso continuare, ci sarebbero tantissimi spunti da approfondire..rimando a un'altra occasione.
Ciao a tutt*

Cri
Distinguerei però fra la posizione di Andrea e le posizioni delle tante mamme di questo forum scontente dei nidi. Nel primo caso si tratta di una posizione, per così dire, teorica, che non posso non condividere. Anzi, le considerazioni di Andrea vanno estese alle scuole in generale, alle prigioni, agli ospedali, alle caserme, agli ospizi e a tutte le istituzioni che operano una reclusione. La loro funzione, nella nostra società è - in senso ampio - la stessa. Ciò non toglie che le si possano gestire meglio o peggio, traendone anche dei vantaggi (qui parlo solo dei nidi, delle scuole e, in parte, degli ospedali, ovviamente). Va sempre sottolineato, come mi sembra faccia Andrea, che non sono una cosa naturale, cioè non è naturale l'esigenza del nido, ma al massimo è naturale, superata una certa età (un anno e mezzo, tanto per dirne una), l'esigenza di vedere altri bimbi. Ed ecco la funzione della comunità, ora pressochè abolita, snaturata, svilita, ecc. ecc.
Le posizioni delle mamme, purtroppo, si basano spesso su esperienze negative. Noi abbiamo per ora un'esperienza decisamente positiva, ma ciò non toglie che se potessi scegliere non manderei mia figlia al nido 8-9 ore al giorno, ma soltanto 3 o 4. Non mi sembra bello che stia di più lì che non con i genitori. Le ore in più, per quanto siano brave le educatrici e bello l'ambiente, è in parte un parcheggio, bisogna ammetterlo.

crilu'
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Messaggio da crilu' » mar feb 14, 2006 1:52 pm

virgola ha scritto: Noi abbiamo per ora un'esperienza decisamente positiva, ma ciò non toglie che se potessi scegliere non manderei mia figlia al nido 8-9 ore al giorno, ma soltanto 3 o 4. Non mi sembra bello che stia di più lì che non con i genitori..
Su questo sono d'accordo, infatti mia figlia frequenta di solito per 4 ore e 2 giorni alla settimana si ferma anche il pomeriggio.Ma io ho un lavoro autonomo che mi permette di gestire il mio tempo, anche se il fatto che passi meno tempo al nido significa in realta' che il lavoro e' molto scarso e questa e' una rovina...ma e' un altro discorso!Occasionalmente e' capitato che io dovessi dedicarmi di piu' al lavoro e nonostante sia molto soddisfatta di questo asilo facevo comunque le corse per andarla a prendere prima possibile..
Cri

anan
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Messaggio da anan » dom mar 12, 2006 7:44 pm

ultimamente, io e aletaz abbiamo trovato un modo per rompere la tensione e superare i momenti critici.

ecco, quando aletaz si trasfoma in una specie di caprone e inizia ad avanzare a testa bassa per colpirmi (dovreste vederlo, se uno non fosse incacchiato si farebbe una pancia di risate) minacciandomi di tutto di più (ti taglio la testa, ti infilo un chiodo in un occhio, stupida....)
io inizio a inveire con tono semiserio minacciandolo a mia volta delle cose più turpi che mi vengno in mente. che so, ti butto nella lava infuocata del vesuvio, ti butto in un cespuglio di ortiche, ti faccio sedere su un cactus pieno di spine...
lui inizia a rispondere a tono con risposte pronte e brillanti (confesso che la sua prontezza mi stupisce sempre) e così pian piano iniziamo a ridere e superiamo il momentaccio :oD

anna
p.s. ovviamente non funziona sempre, eh!

ale
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Messaggio da ale » lun mar 20, 2006 9:22 pm

anan, voi mi fate morire!!!!! :-DDDDDDD

comunque ribadisco quanto ale mi ricorda il figlio di 4 anni della mia amica!!
anzi, te la devo assolutamente far conoscere!!!

un po' di tempo fa ha trovato a casa nostra una pallina di natale luccicante, l'ha presa e ha detto COS'E'? L?OCCHIO DEL DIAVOLO??

e poi un giorno a venezia, ha gurdato dentro una calle e ha detto alla sua mamma NON ANDIAMO DeNTRO LA' CHE C'E' LA MORTE!!!!

sottolineo che questo bimbo non guarda la tv e frequenta una scuola steineriana!

ale

alea
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Messaggio da alea » lun mar 27, 2006 9:13 pm

Ho avuto un'esperienza che mi permette di capire meglio le parole di Ale sulle ludoteche e di Andrea sugli asili... Ho portato alcune volte Federico in un centro giochi privato, gestito da un'associazione culturale, che due mattine alla settimana ospita per un paio d'ore bimbi di 2-3 anni (purché accompagnati ciascuno da un adulto). Le attività sono guidate da un'educatrice e consistono in colazione, attività di pittura, giochi con costruzioni, automobiline etc., canti, secondo uno schema che si ripete sempre. Ho pensato di portarci Chicco per favorire il suo desiderio di stare con coetanei e per entrare in contatto con altre mamme, visto che, come avevo già detto, le occasioni per noi non sono molte.
Bene, è accaduto quello che era successo ad Ale e Jo: io sono sempre un po' a disagio a causa delle mamme (chi dichiara di lasciar piangere il figlio quando è necessario, altrimenti si vizia; chi si vanta di aver impiegato 35 minuti di tempo a suon di sberle e pianti per "convincere" la figlia di nemmeno due anni a riporre i libri abbandonati sul pavimento; etc.), Federico si trasforma, da bimbo vivace e curioso quale è, in una sorta di ameba che vuole solo starmi in braccio, succhiarsi il dito e leggere libri. Quando usciamo rimpiange i bimbi, ma quando siamo lì è in evidente stato di disagio... E l'educatrice, che propone attività quali manipolazione di colla e tempere (evidentemente tossici) a bambini che mettono tutto in bocca, è pronta a tenerli in riga specificando che "il capo sono io"...
Allora mi chiedo: questa è un'altra delle jatture conseguenti all'aver scelto di vivere fuori da una città, per cui servizi e qualità sono scadenti, non essendoci "concorrenza"? Oppure è limitatezza culturale? O in fondo è un po' vero che l'istituzione serve fin da subito a irregimentarti, dietro le apparenze di creatività e libertà? Noi abitiamo in Emilia - regione che è stata assunta a modello per la qualità delle sue scuole per l'infanzia...
Certo è che Federico sente il peso proprio di quella situazione "guidata", che evidentemente a lui suona invece "forzata": appena usciamo si scatena e torna il bimbo di sempre...
Confesso che questa esperienza mi sta dando molto da pensare - e sta mettendo in una luce molto diversa i discorsi che avevamo fatto tempo fa sull'argomento
Alessandra

Antonella Sagone
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Messaggio da Antonella Sagone » mar mar 28, 2006 6:35 pm

i bambini sono veramente delle cartina al tornasole! Ci segnalano immediatamente quando, al di là di etichette e dichiarazioni di intento, c'è qualcosa che non va, qualcosa di incongruo, manipolatorio, poco rispettoso verso le persone.
Non credo sia una questione di essere fuori città, anzi a volte è in città che le cose vanno peggio. Io qui a Roma nel mio quartiere sono in una situazione pressoché catastrofica, è vero, c'è da qualche anno una materna steineriana (ma che costa un occhio della testa), su tutto il resto è meglio tacere!

Forse davvero l'unica cosa da fare, quando non c'è quello che cerchiamo, è crearcelo!
Antonella

ale
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Messaggio da ale » gio mar 30, 2006 8:51 am

cara alessandra,
sono contenta che ci capisci. il segnale di chicco è piuttosto chiaro: in questo posto c'è qualcosa che non va.
non sai per quanto tempo ho pensato che joanna avesse difficoltà a socializzare perché valutavo la sua apertura al mondo esterno in base a come si comportava in ludoteca!
oggi posso dire che joanna è una bimba che fa amicizia all'istante, è molto affettuosa, abbraccia e bacia le persone, va tranquillamente con loro anche in mia assenza, mostra grande fiducia, ed anche con persone appena conosciute, e quando è costretta a separarsene le dispiace moltissimo.
PERO', c'è un però, solo se si tratta di persone empatiche, molto sensibili, semplici, che non hanno nei suoi confronti (e nei confronti di chi le sta attorno) atteggiamenti finti o ostentati ma genuini, veri, rispettosi.
quindi oggi ho imparato (e per l'ennesima volta è stata mia figlia ad insegnarmelo!!) che joanna non è né "chiusa" né "aperta", né "asociale" né "socievole"... ma è sensibile e intuitiva e si fida del proprio modo si sentire le energie delle persone.
ale

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