Natale coi parenti, ovvero il bambino (e la mamma) perfetti

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lulafhe
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Natale coi parenti, ovvero il bambino (e la mamma) perfetti

Messaggio da lulafhe » sab dic 31, 2005 4:03 pm

Ciao a tutte!
Vorrei raccontarvi della situazione che mi sono trovata a vivere questo Natale, che abbiamo passato in Francia con la famiglia del mio compagno, e delle riflessioni / dubbi che ne sono derivati. Premetto che Luna Maria ha quasi un anno, la allatto "ancora!", mangia varie minestrine come "bisogna fare"(ma la carne non gliela dai mai?"), ed ha un sonno piuttosto difficile, con un addormentamento lunghissimo, brevi intervalli di riposo sia diurno che notturno, e quindi risvegli frequenti. A parte questo, é adorabile, sveglia e molto decisa....Questo Curriculum vitae risponde un po' alle domande di tutti i parenti... quanto mangia? quanto dorme? ma allatti "ancora!" ecc ecc... Mi sono trovata a confrontarmi con le aspettative di un plotone di parenti, che non riuscivano a capire il perché di molte mie scelte nella relazione con Luna. D'altra parte, io mi sentivo un po' su Marte, circondata da bambini (o dal passato di bambini ormai adulti), che a max tre mesi erano svezzati (=biberon), a poche settimane facevano notti ininterrotte e che si addormentavano da soli, semplicemente adagiandoli nel loro lettino ed ignorandoli (tranne qualche fortunato che aveva diritto a una storia o un massaggino). Per non parlare della cuginetta di 6 mesi, che al pranzo di Natale si ciucciava una salsiccia...
Io impallidivo, con il mio tofu e i fiocchi di miglio, con Luna che - avendo perfettamente percepito le mie ansie - mi chiedeva la tetta ogni sempre, che ha sistematicamente rifiutato ogni cibo solido, che voleva allungare le mani verso ogni cibo nuovo....dolcetti burrosi, gratin di patate, formaggi francesi, ed altre leccornie... e che dormiva ancora meno del solito!
Mi sono ritrovata ad essere addirittura compatita (!) per il fatto di non potere uscire la sera, di non avere abbastanza tempo da dedicare a me stessa o al mio compagno, di avere abituato Luna ad avere un ciuccio (la tetta) che richiede la mia presenza fisica e limita la possibilità di accudimento da parte degli altri, di averla abituata a poppare la notte, impedendole di imparare a dormire ininterrottamente, per non parlare dell'abitudine a prenderla nel lettone....
Tutte queste cose non sono novità per questo forum, ma mi sono sentita molto toccata, quasi ferita, quando i genitori del mio compagno, che stimo molto, ed addirittura il mio compagno mi hanno mosso le stesse "critiche"....Mi sono sentita sola.
Allora mi sono chiesta PERCHE ho dato questa direzione alla relazione con Luna...in effetti se la mia priorità fosse stata di andare al cinema la sera o di piazzarla in un lettino / seggiolino o altro senza che fiatasse, sicuramente avrei agito in modo diverso! Sicuramente non l'avrei tenuta a stretto contatto fisico, non l'avrei allattata a richiesta, non sarei stata presente come sono stata, ecc ecc... Ma quando é il mio compagno che mi dice che se la allatto troppo la sera/notte lui non riesce più ad addormentarla perché lei vuole la mamma (??), oppure se mi dice che la sera vorrebbe passare del tempo con me, quando Luna dorme (e se non dorme??spesso ci vogliono mezzore o ore per riaddormentarla….)o che bisognerebbe trovare una soluzione per avere del tempo io e lui (una tata? Un nido???)…mi sento un po' la mamma sbagliata al momento sbagliato…!
Eppure Luna non è una "mammona", ama socializzare, sta volentieri con tutti…è solare e sveglia… Allora "cosa ho fatto di male"???
Fatto sta che essere ascoltata, presa in braccio, portata, allattata…e perché no, anche addormentata faticosamente siano esperienze strutturanti, che formano la sua "anima" ed il suo corpo, dando un'impronta ben diversa di altri atteggiamenti, quali lasciar piangere o abituare ai vari "posti" per il bambino (passeggino/seggiolino ecc ecc). Se mi osservo da questo punto di vista, mi dico che la mia scelta vorrebbe andare nella direzione di rendere Luna "parte" del "mio" mondo, e quindi del "mondo"… e quindi io accetto anche che del mio essere mamma faccia parte un ruolo di integrazione emozionale di quello che Luna vive (in concreto, ad esempio se la tengo vicina mentre incontra una zia nuova, le do forse la possibilità di osservare, assimilare informazioni e decidere se vuole accettare di andare da lei o no, piuttosto che piazzargliela in braccio per fare piacere ai presenti). O ancora, se a me va bene non andare al cinema la sera (potrò sempre andarci quando sarà un po' più grande, mica chiuderanno i cinema, no??), magari è anche perché preferisco essere con lei la sera, quando c'è un'intera giornata da "digerire", e magari è proprio per quello che ci vogliono "ore" perché lei si addormenti…. (Ovviamente se magari io ho passato una giornata faticosa e sono stanca morta magari tutto questo diventa un bla bla teorico e forse la mia presenza la stressa ancora di più…non so?)
E d'altra parte, se a volte ci vogliono "ore" per addormentarla, oppure se a volte rifiuta quel cibo o quella "consuetudine", forse è necessario accettare che un bambino non abbia sempre lo stesso comportamento "da manuale", che fa contenti i parenti ma che non dice niente della sua vita, della sua crescita, della sua scoperta del mondo…dei suoi bisogni che cambiano ed a volte nascondono necessità inaspettate…e che non tengono conto del fatto che i bambini "ci sono" ed i loro comportamenti sono messaggi che ci parlano della loro relazione al mondo!
Scusate mi sono dilungata!!! Grazie per l'ascolto e per le eventuali risposte…..e…. buon anno!!
Luisa

andrea grasselli
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Messaggio da andrea grasselli » dom gen 01, 2006 11:20 am

ciao luisa,

ti dò qui il mio benvenuto su promiseland.
complimenti per il modo in cui cresci luna maria! è proprio bello leggere le tue parole. si sente che vuoi essere madre e vivere appieno questa bella dimensione.
lulafhe ha scritto:… e quindi io accetto anche che del mio essere mamma faccia parte un ruolo di integrazione emozionale di quello che Luna vive (in concreto, ad esempio se la tengo vicina mentre incontra una zia nuova, le do forse la possibilità di osservare, assimilare informazioni e decidere se vuole accettare di andare da lei o no, piuttosto che piazzargliela in braccio per fare piacere ai presenti)
trovo molto bello l'esempio che porti, perché in questo modo luna sa che ha il diritto di scegliere, dopo aver ascoltato le sue emozioni. questa è una cosa strutturante, e chiaramente controcorrente: la nostra società, dove poche persone ne dominano moltissime, in modo molto mascherato, non vuole persone che scelgano, bensì fantocci che consumino in modo il più acritico possibile. tutti questi tuoi parenti che si sorprendono per il modo in cui cresci luna sono secondo me dei bravi consumatori, che probabilmente hanno perso presto la capacità di porsi delle domande e di scegliere.
il tuo esempio mostra come gesti in apparenza piccoli, in realtà sono molto formatori e strutturanti.
lulafhe ha scritto:se a me va bene non andare al cinema la sera (potrò sempre andarci quando sarà un po' più grande, mica chiuderanno i cinema, no??), magari è anche perché preferisco essere con lei la sera, quando c'è un'intera giornata da "digerire"
gustati pure i momenti con la tua cucciola, questi anni passano talmente in fretta!
lulafhe ha scritto:forse è necessario accettare che un bambino non abbia sempre lo stesso comportamento "da manuale", che fa contenti i parenti ma che non dice niente della sua vita, della sua crescita, della sua scoperta del mondo…dei suoi bisogni che cambiano ed a volte nascondono necessità inaspettate…e che non tengono conto del fatto che i bambini "ci sono" ed i loro comportamenti sono messaggi che ci parlano della loro relazione al mondo!
riporto queste tue parole perché le trovo fantastiche!!!

un abbraccio. andrea

Antonella Sagone
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Re: Natale coi parenti, ovvero il bambino (e la mamma) perfe

Messaggio da Antonella Sagone » dom gen 01, 2006 12:37 pm

ciao Luisa e buon 2006!
lulafhe ha scritto:mi sono sentita molto toccata, quasi ferita, quando i genitori del mio compagno, che stimo molto, ed addirittura il mio compagno mi hanno mosso le stesse "critiche"....Mi sono sentita sola.
Allora mi sono chiesta PERCHE ho dato questa direzione alla relazione con Luna (...) Se mi osservo da questo punto di vista, mi dico che la mia scelta vorrebbe andare nella direzione di rendere Luna "parte" del "mio" mondo, e quindi del "mondo"… e quindi io accetto anche che del mio essere mamma faccia parte un ruolo di integrazione emozionale di quello che Luna vive
Esattamente, e come dici più avanti è una questione di priorità. Il motivo della "defezione" del tuo compagno forse lo puoi leggere più avanti quando dici:
lulafhe ha scritto:Ma quando é il mio compagno che mi dice che se la allatto troppo la sera/notte lui non riesce più ad addormentarla perché lei vuole la mamma (??), oppure se mi dice che la sera vorrebbe passare del tempo con me, quando Luna dorme
vedi che il lavoro che noi madri dobbiamo fare è quello di riuscire a far condividere il più possibile ai nostri compagni ciò che sta al nocciolo della relazione di accudimento. Per noi è così evidente che in quel momento il bambino ha bisogno della mamma, e i suoi bisogni hanno un'impellenza che sovrasta i nostri stessi... per il padre questa comprensione è meno istintiva e più mediata dalla ragione, ma può anche avvenire attraverso la sua compagna. Spesso facciamo l'errore più che spiegabile di scivolare in un isolamento e rinunciare a far capire, ma questo genera poi incomprensioni e dissonanze nel rapporto di coppia. Che deve imparare a gestire il tempo condiviso anche con un bambino.
lulafhe ha scritto:forse è necessario accettare che un bambino non abbia sempre lo stesso comportamento "da manuale", che fa contenti i parenti ma che non dice niente della sua vita, della sua crescita, della sua scoperta del mondo…dei suoi bisogni che cambiano ed a volte nascondono necessità inaspettate…e che non tengono conto del fatto che i bambini "ci sono" ed i loro comportamenti sono messaggi che ci parlano della loro relazione al mondo!
grazie Luisa, hai detto delle parole bellissime!
Antonella

lulafhe
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Re: Natale coi parenti, ovvero il bambino (e la mamma) perfe

Messaggio da lulafhe » lun gen 02, 2006 11:51 am

Ciao a tutt* e grazie per le risposte!
Antonella Sagone ha scritto:
vedi che il lavoro che noi madri dobbiamo fare è quello di riuscire a far condividere il più possibile ai nostri compagni ciò che sta al nocciolo della relazione di accudimento. Per noi è così evidente che in quel momento il bambino ha bisogno della mamma, e i suoi bisogni hanno un'impellenza che sovrasta i nostri stessi... per il padre questa comprensione è meno istintiva e più mediata dalla ragione, ma può anche avvenire attraverso la sua compagna.
Esatto! Ti ringrazio Antonella per queste parole, che fanno un po'chiarezza nella mia mente...! Mi viene da commentare...ma che fatica! E un po'provocatoriamente aggiungo...ma "devo fare tutto io"??Ovvero essere cardine della relazione con la bimba ed anche tramite della relazione di lei con il babbo...? La risposta é ...si... ma una parte di me non riesce ad accettare che il papà può non essere vicino ai bisogni della figlia...sopratutto un papà sensibile ed intuitivo come quello che ha Luna... Magari apro un topic "come conivolgere efficacemente i papà" ... :-)) mi sa che non sono tanto brava...
Per riallacciarmi al titolo del topic...effettivamente alcune volte cado nel tranello dell' "ansia da prestazione"...tipo riuscire ad addormentare Luna rapidamente per avere del tempo con il babbo, farla mangiare senza storie anche se é stanca...perché proprio quello é il momento in cui tutti siamo stanchi oppure ci sono altre persone lì con l'occhio osservatore...ed anche crucciarmi perché non riesco ad avere una vita sociale e lavorativa come "prima", cosa che a me non turba più di tanto , ma turba il mio compagno, che a volte dice di non riconoscermi più come "donna"....e qui mi fermo perché sennò vado OT...!
Aggiungo solo una cosa... é un lavoro continuo scegliere modi di relazionarsi al bambino che non corrispondono alle aspettative "dei più" o a quello che é scritto "nei libri"...continuamente bisogna giustificarsi, sostenere le proprie scelte, portare spiegazioni...e quasi dimostrare che va bene come si fa!! Per fortuna Luna é sana più di un pesce ed é molto molto sveglia...sennò sai davvero che tortura!
Buona fortuna mamme e papà!!
Luisa

P.S. scusate non mi riesce di far venire i quadrettini bianche bellini quando cito da un altro messaggio....

mamypuri
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Località: (Bo) mamma di Cristian 5/9/04

Messaggio da mamypuri » ven gen 06, 2006 5:36 pm

Per stare IN topic, dirò solo che il bambino (e la mamma) perfetti, ovviamente, non esistono, se non nella mente contorta dei parenti, ma questo lo sappiamo già tutti!!
Attendo con ansia l'apertura del topic sui papà, dove avrò molto da dire (tempo permettendo..).
Ciao!

andrea grasselli
Messaggi: 653
Iscritto il: mar ott 05, 2004 8:02 pm
Località: lugano

Messaggio da andrea grasselli » gio gen 12, 2006 3:12 pm

ciao a tutte,

luisa ha modificato leggermente il suo messaggio ed è diventato la notizia di oggi:

http://www.promiseland.it/view.php?id=1523

complimenti ancora cara luisa per il bellissimo articolo.

ho conosciuto luna maria l'altroieri e sono rimasto colpito dalla sua centratezza: è una creatura splendida, presente, attenta a tutte le persone e tutto ciò che la circonda. è una bimba molto consapevole della sua vita ed è circondata da due genitori che le permettono di vivere in un clima di armonia.

baci.
andrea

piccolastella
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Località: Treviso

Messaggio da piccolastella » gio gen 12, 2006 5:09 pm

Ciao Lulafhe, quanto mi è (dis)piaciuto il tuo articolo!
E' così perchè mi riconosco in tante cose che hai scritto ma mi dispiace anche perchè come al solito un genitore non è libero di fare come si sente o come vuole se si discosta da quella che è l'opinione comune e standardizzata deve dare mille spiegazioni. Troppo semplice sarebbe dire : "basta non darle", non si può soprattutto quando sono coinvolti genitori o parenti vari.
Beh teniamo duro i risultati ripagheranno!!!

Ciao
Roberta

Antonella Sagone
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Iscritto il: mar ott 05, 2004 10:13 am
Località: Roma

Messaggio da Antonella Sagone » gio gen 12, 2006 7:45 pm

lo so che non è facile da dire, ma ho scoperto dopo molto tempo che la verità e la semplicità è più disarmante. Una risposta sul genere:
"so che questo è insolito ma è proprio quello che ci vuole per noi" in genere lascia tutti senza argomenti...
Antonella

wanja
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Messaggio da wanja » ven gen 13, 2006 10:02 pm

so che è insolito ma è quel che ci vuole per noi... bello, ci devo proprio provare.
ho avuto difficoltà molto simili con i miei parenti, in quel occasione mi sono sentita quasi costretta a dare a mio figlio gli omogeneizzati, perché sull'etichetta ci sta scritto "a partire dai 6 mesi, 8 mesi" ecc. e poi tutto il resto che racconti (anche se non sono vegana ma i problemi sono identici). non è per niente facile, anche perchè di mezzo ci sta il mio compagno che in parte vorebbe sostenermi (ma senza troppa convinzione), dall'altra parte è attratto dalle tradizioni della sua famiglia che vuole i bimbi svezzati a 3 mesi, imbavagliati, nutriti con cibo in scatola ecc. e alla fine mi sono sentita tanto sola a dover mediare in tutte le situazioni.
mio filgio ha 16 mesi, lo allatto ancora tanto - e altri bimbi del nido oramai hanno il ciuccio- ma dall'altra parte lui oramai vuole mangiare con le posate - e per la sua età è già piuttosto adulto. è come se avesse il suo angolino al mondo dove potersi sentire piccolo piccolo e abbracciato tutto il tempo, così poi può permettersi di sperimentare "cose da grandi". grazie per il tuo articolo!

Tinette
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Iscritto il: mer nov 23, 2005 6:02 pm

Figli degli altri e madri proprie.

Messaggio da Tinette » lun gen 16, 2006 1:54 pm

Premesso...
che i figli degli altri siamo tutti dei draghi a tirarli sù (e magari i nostri nel mentre si danno all'alcolismo).
Che allattare è la soluzione migliore per la salute psicofisica del bambino, e allattare artificialmente lo è, tranne in rari casi di effettiva necessità, solo per la salute delle tasche di Nestlè (e altre come lei).
Premesso che allatti "ancora ad un anno" mica "ancora a 8". Che la madre sei tu e non loro. Che la carne non è mai stato dimostrato che sia indispensabile, mentre è dimostrato che è potenzialmente cancerosa in alcune sue accezioni e a fronte di alcuni usi. Che le abitudini che i bambini prendono a tavola, difficilmente le smettono da adulti e se non si ingozzano di creme burrose e schifezze golose è solo meglio.
Premesso che essere diversi si può sempre, e spesso si deve, vorrei dire alla mamma mortificata due cose.
Anzitutto che la madre è lei, il papà è il suo compagno e entrambi si devono sottrarre a una pressione del tutto ingiustificata. Con educazione, ma anche con fermezza: altrimenti tutti questi benintenzionati non si fermeranno mai da soli. E guarda che il pranzo di Pasqua è dietro l'angolo...
Secondariamente che incominciare a proporre al figlio una certa autonomia a partire dall'anno è una tesi che io mi sento, tutto sommato, di poter sostenere.
Sono certa che la tua bambina ti adora, ma ricorda che le sue esigenze diventano più complesse e che il processo di autonomia dalla mamma deve lasciarle l'idea che "mamma sarà sempre lì... quando e se ci sarà bisogno". Non che "mamma é già lì, così se c'è bisogno..."
Perchè in alcuni bambini, e sta a voi dire se vostra figlia corre il rischio, potrebbe dare l'idea che il mondo "è tanto grosso e difficile che è meglio non affrontarlo da soli". E poi ricorda che, se importante quello che facciamo, è ancora più importante per quanto tempo possiamo resistere nel farlo. Attenta a non stancarti troppo: a tua figlia piacerà avere una mamma e un papà uniti, allegri e solari che sappiano dirle che, oltre alla loro bimba, tutti sono importanti e si meritano un pò di divertimento e di attenzione. Persino loro.

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