la mia forse inutile testimonianza

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armyofturtles
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la mia forse inutile testimonianza

Messaggio da armyofturtles » dom nov 07, 2004 10:59 am

io adoro il sapore della cotoletta, del prosciutto, degli spiedini, della salsiccia ecc ecc
ma da un pò di anni ho preso coscenza della sofferenza degli animali destinati alla nostra alimentazione....
da pochi mesi nononstante il mio immenso piacere nel mangiare la carne, ho deciso di non mangiare più carne che viene dalle assurde sofferenze degli animali...
ma nello stesso tempo ho deciso di non diventare vegetariano.
Credo sia naturale mangiare altri animali...ma c'è modo e modo...
mangiare carne di mucca che vive in uno spazio limitato per ingrassare e morire e mangiare carna di mucca che ha vissuto in un pascolo semilibera senza subire abusi non credo sia la stessa cosa, mangiare polli o uova d'allevamento..e mangiare polli che hanno vissuto liberi in campagna non credo sia la stessa cosa... mangiare pesci d'allevamento e mangiare pesci che vivono liberi in mare non è la stessa cosa...

certo non è facile conoscere la provenienza della carne, sopratutto in una grande città... ma quando sarò sicuro della provenienza... sinceramente credo che la mangerò...

fin ora cmq è stato impossibile conoscere la provenienza della carne... quindi è da un pò che non ne mangio, ma vivendo a palermo so da dove proviene il pesce...e almeno quello riesco a mangiarlo, a senso mio rispettando la natura

felis

Messaggio da felis » dom nov 07, 2004 12:25 pm

Ci vai tu a controllare che non abbiano subito abusi? Riprendi l'allevamento 24h su 24?
http://enoslx.altervista.org/malga/

Aspè aspè... ma ucciderli è un abuso? Giusto per curiosità. Cioè se ucciderli non è un'assurda sofferenza cos'è che lo è?

I pesci che vengono lasciati asfissiare e congelati non è assurda sofferenza? Le risorse ittiche che sono praticamente finite e andrebbero solo lasciate in pace per non farle estinguere del tutto?

Saluti,
felis

Sibyl
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Re: la mia forse inutile testimonianza

Messaggio da Sibyl » dom nov 07, 2004 1:11 pm

Vedi, il problema è che la domanda di carne è così elevata che non sarebbe assolutamente possibile allevare le mucche in modo che possano vagare e pascolare liberamente. Se tu decidessi di nutrirti comunque di carne, dovresti essere consapevole di farlo in misura molto limitata, perchè un consumo abituale di carne moltiplicato per tutte le persone al mondo che chiedono di consumarla necessita di un allevamento di tipo intensivo. Se tutti rivendicassero il tuo diritto a mangiare carne perchè "è naturale" a un certo punto la scelta di venire incontro a questo diritto "naturale" a mangiare carne farebbe optare necessariamente per un allevamento intensivo.

Non c'è abbastanza terra per fare pascolare tutte le mucche che l'uomo vuole mangiare. Cosa facciamo? disboschiamo ancora di più di quel che già stiamo facendo?

La questione del dolore e della sofferenza poi mi fa pensare quanto gli animali siano considerati in grado di provarlo solo in parte, o comunque in modo molto diverso rispetto all'uomo.

Quando si parla di animali l'ambito "morte" e l'ambito "sofferenza" vengono drasticamente scissi. Non credi che una mucca abbia un interesse a vivere? credi che porgerebbe la testa a farsi uccidere "senza dolore" o preferirebbe starsene sdraiata sull'erba? Oppure, credi che sia contenta di vedersi portare via il suo vitello perchè il latte deve servire per l'alimentazione umana?

Ma soprattutto, cosa significa che mangiare carne è "naturale"?

Anche NON mangiarla lo è, io ad esempio e molto altri stiamo benissimo anche senza mangiare carne. Perchè mangiarla a tutti i costi solo perchè è NATURALE? Poi dire che una cosa è naturale non mi dice assolutamente nulla perchè la vita che facciamo noi attualmente ha ben poco di "naturale" se intendiamo una vita in stretta relazione con ritmi biologici, ambiente e via dicendo...

Marcello

Re: la mia forse inutile testimonianza

Messaggio da Marcello » dom nov 07, 2004 6:59 pm

armyofturtles ha scritto:io adoro il sapore della cotoletta, del prosciutto, degli spiedini, della salsiccia ecc ecc
Gran parte di quei sapori sono forniti dalle varie sostanze che vengono messe per insaporire la carne, il cui sapore in sè fa abbastanza schifo. Trovi prodotti veg fatti di soia che utilizzano gli stessi aromi e non ti accorgerai della differenza.
armyofturtles ha scritto:da pochi mesi nononstante il mio immenso piacere nel mangiare la carne, ho deciso di non mangiare più carne che viene dalle assurde sofferenze degli animali...
Allora non devi più mangiare carne, perché non è possibile produrla senza che ci sia morte e quindi sofferenza.

M.

donaflor
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Messaggio da donaflor » lun nov 08, 2004 11:49 am

la tua testimonianza non è inutile per niente, anzi, va assolutamente rispettata e considerata come un importante primo passo. se ti frullano in testa queste considerazioni vedrai che prima o poi non avrai puù voglia di mangiare carne. non preoccuparti ognuno ha i suoi tempi

Daniele
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Re: la mia forse inutile testimonianza

Messaggio da Daniele » lun nov 08, 2004 12:55 pm

armyofturtles ha scritto: fin ora cmq è stato impossibile conoscere la provenienza della carne... quindi è da un pò che non ne mangio, ma vivendo a palermo so da dove proviene il pesce...e almeno quello riesco a mangiarlo, a senso mio rispettando la natura
Un palermitano sul forum di promiseland e quasi vegetariano... un evento storico!:) Scusate ma in questo caso per me un pò di entusiasmo è d'obbligo, a prescindere dalle considerazioni del mio concittadino!:-)

JP mach3
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Re: la mia forse inutile testimonianza

Messaggio da JP mach3 » lun nov 08, 2004 2:04 pm

Marcello ha scritto: Trovi prodotti veg fatti di soia che utilizzano gli stessi aromi e non ti accorgerai della differenza.
M.
Anche se sò di andare in OT, io ho mangiato sia le cotolette, che gli hambrger, che le *polpettine* di soia e sono buonissimissimi :o))
Piacciono da matti anche a mio marito:oP (che è abbastanza schizzinoso sul cibo in genere)
Peccato solo che, le uniche che ho trovato, siano della valsoia e che costino un sacco :o(

Jani

lumachina
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Re: la mia forse inutile testimonianza

Messaggio da lumachina » lun nov 08, 2004 4:36 pm

[quote="JP mach3]Anche se sò di andare in OT, io ho mangiato sia le cotolette, che gli hambrger, che le *polpettine* di soia e sono buonissimissimi :o))
Piacciono da matti anche a mio marito:oP (che è abbastanza schizzinoso sul cibo in genere)
Peccato solo che, le uniche che ho trovato, siano della valsoia e che costino un sacco :o(
Jani[/quote]

Guarda nei negozio bio e anche in moltio negozi di surgelati, ne hanno marche molto migliori.
Qui a Roma ho saputo che anche alcune macellerie le tengono, però solo passarci davanti mi fa venire la nause, quindi credo possa essere impossibile entrarci per molti di voi, mentre entrare in un negozio di surgelati dovrebbe essere meno traumatico, anche entrare in un negozio bbo, anche se hanno un ben fornito banco di affettati generalmente.

Per quanto riguarda gli hamburger e/o polpettine io li faccio da sola in casa con seitan (o legumi) purea di patate (le rende meno asciutte), prezzemolo aglio (o aromi per amburger che vendono già prionti) salsa di soia e pan grattato (per averle più morbide a voltae ci aggiungo appena di latte di soia puro, quello aromatizato non è l'ideale). Cotolette e polpette le passo in pastella di acqua e farina e poi nel pan grattato, l'ultima volta il seitan l'ho bollito con aglio e alloro ed è venuto molto saporito (se devo usarlo non macinato però viene meglio se lo involgo in un telo stettamente, viene meno poroso).

Chi li ha assaggiati si è stupito per la somiglianza (per la salsa di soia ho abbondato un pochino e del hamburger avevano anche il colore), ma effettivamente erano rimasti sbalorditi anche davanti allo spezzatno di soia con funchi e verdure, quello della scelgobio è davvero ottimo e oltremodo economico. L'ingrediente meno economico è la salsa di soia, d di cui faccio un uso industriale, ma è probabile che in qualche negozio o reparto ecosolidale si trovino podotti migliori: nel reparto ecosolidale della sidis più vicina a casa mia la vendevano a bottigliette da mezzolitro e prezzi più umani, inoltre era garantito che almeno il 35% del costo andasse ai produttori garamtendo una paga di tipo europeo (era fatta in cina, vicino a pechino), quelle suzi-wan mi ispirano molta molta meno fiducia.

Generalmente li faccio il sabato, li metto in frizer e mi durano per 15 giorni (sono sola e faccio spesso pasta e legumi e piattoni di verdure miste saltate però).
Mi sono dovuta dotare di tritacarne e pressella per hanmburger (ormai si trovano pure nei tutto a mille lire se si scelgono bene) però i risultati sono eccellenti, soprattutto per quanto riguarda la cotoletta con gli spinaci.

Scusate le digressione culinaria, magari è un poco Ot ma ho l'hobby della cucina e spesso mi lascioo prendere.

lumachina.

P.S.- In sardegna facciamo i ravioli con purea di patate, anche quelli hanno avuto successo, però sono pèarecchio più impegnativi, specie per chi come me è dotata solo di mattarello e fprmine.

Marcello

Messaggio da Marcello » lun nov 08, 2004 6:23 pm

Secondo me nessuna delle due è andata fuori tema... ben vengano tutte queste informazioni, testimonianze e pareri sul cibo veg.

Ciao

M.

*Sara*
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Re: la mia forse inutile testimonianza

Messaggio da *Sara* » mar nov 09, 2004 1:07 am

JP mach3 ha scritto: Peccato solo che, le uniche che ho trovato, siano della valsoia e che costino un sacco :o(

Jani
Ciao, in effetti la valsoia è quella con la distribuzione maggiore.Però contiene le uova, per cui è accessibile solo dai non vegani o aspiranti tali.La migliore secondo me è la Bio Ene i prodotti sono completamente vegan e non devi fare i salti mortali per trovarla e non devi spendere cifre folli per comprarla, sicuramente non di più di quanto costano le cotolette o le polpette ai cadaveri.Lumachina...all'una e cinque di notte mi fai venire fame!!!!!!!!

armyofturtles
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Messaggio da armyofturtles » mar nov 09, 2004 3:44 pm

Capisco chi mi ha attaccato con rabbia... me lo aspetavo...( ma questo non è il miglior modo di arruolare gente con coscienza animalista al "vegetarianesimo")
so che l'uomo potrebbe benissimo vivere senza carne, ma in una società come questa è veramente difficile (non per il fisico ma per la "cultura"...io non posso cambiare le abitudini della mia famiglia o quella dei miei amici, posso solo cercare di fare il possibile per difendere i diritti di chi non può farlo...anche con l'attivismo se è il caso.
cmq
non scindo la morte dalla sofferenza... ma converrete con me che morire di botto è più gradevole che morire dopo atroci sofferenze...
Per naturale, intendo, muoiono per ecosistema, le foche non si estinguono perchè le orche ne mangiano troppe...ma perchè vengono pestate a sangue per diventare pellicce.
Riguardo a chi mi dice che la richiesta di carne è talmente tanta da non poter fare altrimenti che costruire allevamenti, e a chi mi dice che le risorse del mare sono finite....
beh non credete che anche la soia e il cibo non animale non potrebbe soddisfare tutta la richiesta di un ipotetico mondo vegetariano?
e non credete che anche queste risorse siano finite?

cmq, cercherò gradualmente di non mangiare carne morta e credo che ci riuscirò (anche se il mio contesto ambientale mi remerà fortemente contro)... riguardo al pesce..mi verrà MOLTO difficile.
per concludere
chi di voi oggi come oggi non firmerebbe per avere un mondo si che uccide gli animali per mangiarli, ma dopo averli fatti vivere in semilibertà e inconsapevoli della loro triste fine...
io non so chi di voi ha mai visto come per le feste pasquali in puglia le intere famiglie rincorrono e uccidono il maiale
o chi ha visto mai un pollaio pieno di galline ormai atrofizzate che sfornano uova soffrendo peggio di un condannato a morte
ecc ecc
(non so chi mi riesce veramente a capire.... mi sento così impotente verso questo mondo pieno di assassini spietati, che veramente non so più che fare) forse la migliore soluzione sarebbe quella adottata dall'esercito delle 12 scimmie...

Marcello

Messaggio da Marcello » mar nov 09, 2004 3:51 pm

armyofturtles ha scritto:Capisco chi mi ha attaccato con rabbia... me lo aspetavo...( ma questo non è il miglior modo di arruolare gente con coscienza animalista al "vegetarianesimo")
Ho letto e riletto tutte le risposte, ma non sono riuscito a trovare chi ti ha "attaccato con rabbia". Me lo puoi indicare per favore, perché temo che il forum non funzioni bene, forse è andato perduto un messaggio.

Grazie

Ciao

M.

Daniele
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Messaggio da Daniele » mar nov 09, 2004 4:15 pm

armyofturtles ha scritto: Capisco chi mi ha attaccato con rabbia... me lo aspetavo...( ma questo non è il miglior modo di arruolare gente con coscienza animalista al "vegetarianesimo")
Dai che nessuno ti ha attaccato con rabbia. Susu, non fare il vittimista!^_^
armyofturtles ha scritto: so che l'uomo potrebbe benissimo vivere senza carne, ma in una società come questa è veramente difficile (non per il fisico ma per la "cultura"...io non posso cambiare le abitudini della mia famiglia o quella dei miei amici,
Lo so noi ci scontriamo con difficoltà e "chiusure mentali" molto più problematiche rispetto a città in cui il veg*anismo è più radicato, ma non devi demordere e far valere sempre i tuoi principi. Alla fine la cosa che mi fa più rabbia è che uno si debba giustificare, come se non fossero gli altri a rendersi colpevoli di omicidi multipli. Io ce la sto mettendo tutta, a volte è dura, mi vengono fatte sempre le stesse domande e osservazioni. Inutili.
armyofturtles ha scritto: cmq, cercherò gradualmente di non mangiare carne morta e credo che ci riuscirò (anche se il mio contesto ambientale mi remerà fortemente contro)... riguardo al pesce..mi verrà MOLTO difficile.
Fregatene del contesto ambientale e rivendica il tuo diritto di scelta! Per quanto riguarda il pesce.... qual'è la difficoltà? Non ritieni sia pure "carne morta" come la chiami tu?

Ciao,
Daniele

PS: sei un'attivista?

Sibyl
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Messaggio da Sibyl » mar nov 09, 2004 6:16 pm

Certo che è difficile in una società come questa vivere senza carne, soprattutto per motivi culturali, come hai detto tu. I risvolti sulla vita sociale che conduciamo sono problematici, a volte dobbiamo anche essere fin troppo tolleranti con chi giudica una scelta senza farsi troppi problemi. Anche in famiglia è difficilissimo. Io ancora adesso litigo coi miei genitori perchè non hanno nè intenzione di cucinarmi in un certo modo, e neanche hanno voglia che io bazzichi per la cucina a preparare il cibo per me. Quindi ho scelto un approccio graduale, ho deciso di smettere di mangiare i derivati animali lentamente, adesso praticamente non li mangio più, ma ce n'è voluto di tempo....eppure ho scelto di tenere conto della loro "cultura" e farli abituare a questa mia convinzione. Poi questa è stata la mia personalissima strada...ognuno deve scegliere quella che è giusta per se', quella più facile per raggiungere il proprio obiettivo.

Anche tu cercherai una strada tua che ti permetterà di raggiungere il tuo obiettivo, che mi sembra essere quello di:
armyofturtles ha scritto:difendere i diritti di chi non può farlo...anche con l'attivismo se è il caso
Certamente poi morire di botto è meglio che morire dopo atroci sofferenze. Così come converrai tu con me che non MORIRE AFFATTO è meglio che morire di botto.

Hai detto bene armyofturtles, si parla di DIRITTI. Il primo diritto che mi viene in mente, è il diritto alla VITA.

Per quanto riguarda lo spreco di risorse sugli allevamenti, vorrei chiederti di riflettere su una cosa molto semplice. Pensa che la maggior parte dei cereali prodotti in agricoltura vengono destinati non all'alimentazione umana ma a quella animali. Un bovino consuma una quantità di cibo vegetale in maniera assolutamente superiore a quella che consumerebbe un uomo. Quindi, se un giorno ti metterai vicino a una mucca e farai il confronto tra quello che bevi e mangi tu e quello che beve e mangia lei ti accorgerai che c'è una differenza abnorme. moltiplica questa differenza per tutti i capi di bestiame che servono per l'alimentazione umana. Pensa invece a quanti cereali sarebbero sufficienti per noi se queste mucche non esistessero. E, dopo che avrai pensato a questa enorme quantità che noi diamo agli animali invece che consumare -in minore quantità- direttamente, pensa a quanto spazio è necessario per coltivare tutti questi cereali che servono agli animali "da reddito".


Il pesce... I pesci...qualcuno un giorno mi ha detto che se i pesci potessero urlare ed esprimere il proprio dolore nel morire SOFFOCATI (se non è chiaro cosa possa provare un pesce fuori dall'acqua possiamo riempire la vasca da bagno e stare con la testa immersa nell'acqua per un bel po'...così forse ci sarà più chiaro) certamente i pescatori non potrebbero stare lungo le spiagge a infilzare ami in bocca e tirar su queste creature che si dimenano senza ossigeno...come potremmo stare lungo il mare ad assistere alle urla agghiaccianti di queste creature? Già, per sfortuna loro e per fortuna di qualcuno di noi, i pesci sono muti.


Ciao

Aaron
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Messaggio da Aaron » mer nov 10, 2004 1:43 am

armyofturtles ha scritto:beh non credete che anche la soia e il cibo non animale non potrebbe soddisfare tutta la richiesta di un ipotetico mondo vegetariano?
e non credete che anche queste risorse siano finite?
no.. vedi, tra il 50% e il 60% delle coltivazioni mondiali sono destinate agli allevamenti di animali da macello, se fossero destinate direttamente all'uomo sfamerebbero più del doppio della popolazione mondiale.

infatti da una ricerca del Servizio di Ricerca di Beltsville del dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti risulta che 16 kg di un miscuglio di cereali e soia, utilizzabile direttamente nell’alimentazione umana per l'elevato valore biologico delle sue proteine, permettono di ottenere:
1 kg di carne di bue
o
4 kg di carne di tacchino
quindi nel passaggio da vegetali a carne si perde una quantità enorme di potenziale cibo.

altri numeri:
Un terreno adibito a pascolo fornisce in media 1 tonnellata di carne, ma potrebbe invece fornirne 20 di legumi.

Secondo lo "State of the world 1996" del World Watch Istitute, se solo gli Stati Uniti diminuissero della meta' il loro consumo di carne, ogni anno si risparmierebbero 105.000.000 di tonnellate di cereali, quantita' sufficiente a nutrire i 2/3 dell’India.
Come evidenziato da Eugene P. Odum nel suo Basi di ecologia, ad ogni passaggio della catena alimentare si perde direttamente o indirettamente circa l'80% dell'energia disponibile come cibo.

quindi se i prodotti delle coltivazioni mondiali fossero destinati direttamente all'uomo basterebbero abbondantemente a sfamare un ipotetico mondo vegetariano o vegano

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