Non mangi carne? Prova il prosciutto!

[Federica]

Da ww.vegetariani.it


Non mangi carne? Prova il prosciutto!

Un articolo apparso sull'International Herald Tribune esprime chiaramente quanta confusione ci sia ancora in Italia sul vegetarismo, da parte di chi vegetariano non è.
Elisabetta Povoledo (traduzione a cura di Chiara Castelli)
Fonte: International Herald Tribune
16 ottobre 2004
MILANO - Un uomo entra in un bar e chiede un panino senza carne. Il cameriere ne porta uno con prosciutto e formaggio. "Ho detto senza carne" -obietta l'uomo. Il cameriere risponde: "Non è carne - è prosciutto"
Non è uno scherzo - è una scena di vita vera dall'Italia alla quale i molti che non mangiano maiale dovranno rispondere.
Parla della relazione viscerale che gli italiani hanno con gli insaccati, incluso il prosciutto, una relazione così unica che relega il maiale in un gruppo alimentare indefinito ma inspiegabilmente di "non carne".
Gli insaccati sono "semplici da usare, semplici da mangiare" dice Paolo Tramelli, direttore marketing del Consorzio del Prosciutto di Parma, una lobby che ha lottato con successo per il riconoscimento del prosciutto di Parma come prodotto locale protetto.
L'onnipresenza di prodotti di maiale è più chiaramente manifesta nella cultura italiana del panino, dove prosciutto e simili si nascondono sotto molti pseudonimi: come prosciutto cotto e crudo, coppa, cotechino, guanciale, lardo, lonza, mortadella, pancetta, porchetta, salsiccia, salumi, spalla e speck, la maggior parte dei quali prodotti freschi, tutti di maiale.
In molti bar, caffè e persino treni spesso non c'è un panino senza maiale come alternativa.
Questo presenta un problema non solo per i vegetariani ma anche per Ebrei e Musulmani osservanti. Man mano che la società diventa multiculturale, è probabile che l'Italia vedrà la parziale retrocessione del prosciutto dal ruolo di panino nazionale per eccellenza.

Gli Italiani mangiano milioni di insaccati ogni anno.
Statistiche fornite dal Consorzio del Prosciutto di Parma parlano di 20 milioni di insaccati per quanto riguarda il solo prosciutto crudo.
E' più probabile trovare le cucine di molte case italiane fornite di affettatrice piuttosto che di un frullatore.
"Quasi ogni famiglia ne ha una" afferma Tramelli.
C'è molto da dire circa la teoria che vede il prosciutto godere di status di cult culinario perché gli Italiani hanno ancora forti legami con il loro non troppo distante passato agricolo.
"Basti sapere che nel nostro dialetto locale i maiali una volta erano conosciuti come 'l'animale", un termine adesso riservato a gatti o cani" dice Tramelli.
Il maiale, se non esattamente un animale domestico, era un elemento fondamentale all'interno dell'unità famigliare, che alla fine "dava da mangiare ai contadini per tutto l'anno".


Chiedete a un vegetariano, Ebreo o Musulmano in Italia un aneddoto alimentare e siate preparati a essere rallegrati da storie relative al prosciutto.
Carmen Somaschi, presidente dell'AVI - Associazione Vegetariana Italiana, ricorda un contrasto avuto lo scorso anno perché tutto il pane usato per i panini durante una manifestazione alla fiera di Rimini aveva lo strutto tra gli ingredienti. Solo un tipo ne era privo, conosciuto come pane arabo, e quindi chiese che venisse usato per i panini senza carne.
"E vuol sapere come lo hanno farcito?" chiede. "Con la porchetta!"
Per non mangiare carne nelle mense scolastiche, i bambini vegetariani devono portare un certificato medico "come fossero malati" continua Somaschi.
"Un dottore deve verificare che siano sani nonostante il fatto che non mangiano carne. E' inammissibile, come se mangiare una quantità di salame e patatine fritte fosse salutare".
Il mese scorso l'associazione, che rappresenta i 3 milioni di vegetariani presenti in Italia, ha presentato una petizione circa il "diritto alla scelta vegetariana nelle mense pubbliche, ospedaliere e delle carceri". L'associazione avrà un anno di tempo per raccogliere le firme a sostegno di una proposta di legge da presentare in Parlamento, così da porre fine a quella che i vegetariani vedono come una discriminazione e un attacco ai loro diritti costituzionali.
La proposta di legge "rispetta I bisogni di coloro che mangiano in spazi pubblici, sia che siano vegetariani, Musulmani, Ebrei, Indù o Hare Krishna" afferma Somaschi. "Vogliamo che la gente capisca l'importanza di questo."
L'associazione vegetariana ha già ottenuto con successo che l'Autogrill, il più grande ristoratore al mondo per quanto riguarda le aree di servizio autostradali e i ristoranti aeroportuali, fornisse più alternative alla carne. Nel luglio 2003 l'Autogrill ha introdotto un panino vegano, che non contiene prodotti animali, nei suoi oltre 900 punti vendita, e questa estate ha inserito nel menù piatti di pasta approvati dall'Associazione. (Ciò non ha richiesto grande innovazione culinaria: la tradizionale dieta italiana si basa su pasta e verdura.)
Più di 950,000 porzioni di pasta sono stati serviti dall'Autogrill durante l'estate, "il che conferma che c'è richiesta" ha detto Serena Campana, responsabile del settore per la ricerca e lo sviluppo dell'azienda. Ma l'Autogrill ha anche quella che Campana ridendo definisce una "hit parade" dei panini, e le cifre mostrano che il prosciutto è ancora vincente. I tre panini più popolari (17.7 millioni venduti l'anno scorso) sono tutti a base di prosciutto. In confronto Ischia, l'alternativa vegana, ha venduto in tutto 1.2 milioni di panini.
Fino a ora la preferenza accordata al maiale non ha rappresentato un problema per la crescente popolazione Musulmana presente in Italia.
"Per il momento questa questione non è al centro del dialogo tra Italiani e Musulmani" afferma Mohamed Nour Dachan, presidente dell'Unione delle Comunità e Organizzazione Islamiche in Italia.
La sua strategia preferita, dice, sarebbe quella di convincere le singole aziende a offrire alternative "senza osteggiare le abitudini alimentari degli italiani".
Iniziative nascono regolarmente. Circa dieci anni fa, un fornitore kosher con base a Roma, Le Bon Ton, discusse la possibilità di offrire piatti kosher sui treni ad alta percorrenza, ma "non abbiamo avuto richieste" sostiene Giovanni Terracina, chef-manager per la fornitura.
Terracina, che rispetta il kosher, sostiene di aver avuto fame più di una volta. Ricorda un episodio avvenuto due mesi fa che l'ha visto bloccato all'aeroporto di Torino per cinque ore e affamato.
"C'erano questi panini con mortadella e speck e ho detto al barista, 'Ascolta, sono Ebreo. C'è qualcosa che posso mangiare? Vedo solo carne qui, E lui mi ha risposto: "No, qui c'è prosciutto".
Non c'è niente da ridere.

Note:

Per leggere l'articolo originale di Elisabetta Povoledo apparso sull'International Herald Tribune "Don't eat meat? Try some prosciutto!"
http://www.iht.com/articles/2004/10/15/news/ham.html

[emo_ale]

la stessa cosa per 2 volte di fila in mezzora quest'estate in francia...volevo un panino senza carne...allora dovevo prendere quello con il prosciutto

oltre ovvio mia nonna..tanto tempo fa..

[hysteria]

certo, come il tonno che è una scatoletta.

a me una volta hanno detto "sei vegetariana? dai! ma la pasta la mangi?"

no comment.

[Sibyl]

"sei vegetariana? dai! ma la pasta la mangi?"

:-)

[rinez]

Mi viene in mente un cartone della Disney di Natale, dove all'inizio della cena a fianco di Paperino c'e' il tacchino con le posate in mano felice di non essere finito sul tavolo arrosto, MA ecco che Paperina alza il coperchio del vassoio e dentro c'e' del prosciutto arrosto.....embe'

[victorpatrick]

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