yasodanandana ha scritto:per quanto riguarda i messaggi di andrea e ilaria seguenti... posso dire che rispondono all'obiezione fattami da wide...
a loro potrei rispndere solo ripetendomi....
il loro veganesimo rischia molto facilmente di rimanere un fenomeno di elite.... il lactovegetarianesimo non e cosi' utopistico dato che e' gia' praticato da millenni e da societa' intere... e in modalita' innocue per gli animali
io non capisco se proprio non ci arrivi o se ti diverti a fare perdere tempo a me e ad altre persone.
nel 1900 la terra era popolata da 1,2 miliardi di persone; ora siamo in oltre 6 miliardi. l'impatto dell'essere umano è quindi notevolmente cambiato a partire da questo dato di fatto. oggi la realtà di tanti paesi è quella dello sfruttamento intensivo di animali; è con questa realtà che dobbiamo confrontarci ogni giorno. io non ho i mezzi (e neanche il pianeta terra li ha) per prendere l'aereo ogni mattina, andare in india e correre dietro ad una mucca con la mia scodellina affinché mi dia un po' del suo latte in eccesso. nella mia stessa situazione ci sono circa 1 miliardo di persone, che appartengono a quella società che riceve il latte praticamente solo dallo sfruttamento intensivo. io vivo in campagna e questo sfruttamento ce l'ho sotto gli occhi tutti i giorni. le osservazioni che ho maturato da questa realtà sono state determinanti per la mia scelta vegana.
yasodanandana ha scritto:se i vegani dicono che e' uguale all'onnivorismo, si oppongono ad una, a mio parere, non impossibile, sterzata generale verso il miglioramento della situazione...
chi ha mai detto che il vegetarianesimo è uguale all'onnivorismo? potresti finirla per favore di girare le parole come ti conviene? è una richiesta troppo grossa la mia? io ho detto che i vegetariani (e lo sono stato anch'io per quattro anni e faccio mea culpa) contribuiscono anche loro all'industria dello sfruttamento e della morte, non ho detto che sono
uguali agli onnivori.
i vegetariani sono
complementari agli onnivori. provo a spiegartelo un'ultima volta (poi lascerò perdere): l'industria dello sfruttamento animale deve riuscire a piazzare tutto ciò che sfrutta dagli animali. se riuscisse ad esempio a piazzare il 100% della carne ma solo il 70% del latte e derivati, avrebbe delle perdite che non può permettersi. i vegetariani comperano le eccedenze di produzione che non vengono acquistate dagli onnivori.
ma vado oltre: l'industria dello sfruttamento animale non ha solo carne e latte da dover assolutamente piazzare: ha anche pelle, lana e piume (e molto altro ancora, ma mi fermo qui). il veganismo non si limita alla nutrizione. il vegetariano che compera scarpe in pelle, maglioni in lana, piumini e piumoni, contribuisce a fare in modo che l'industria possa piazzare veramente tutto sul mercato.
yasodanandana ha scritto:dopo che l'aspirante vegetariano (e ce ne sono moltissimi) ma non pronto al veganesimo, sapra' che rimarra' sulle palle sia a onnivori che a vegani che potrebbero, questi ultimi, invece accoglierlo come in famiglia... decidera' facilmente di tornare alla bistecchina
se uno fa una scelta vegetariana nel senso di una privazione di soddisfare una parte dei suoi piaceri del palato o solo per motivi salutistici, è facile che prima o poi ritorni alla carne. ho conosciuto una persona che è stata 15 anni senza mangiare carne, ma non ha integrato la sensibilità verso gli animali nel suo profondo, così ora è ridiventato un mangiatore pazzesco di cadaveri.
se una persona fa invece una scelta di empatia verso gli animali, si può avvicinare anche per gradi, ma il percorso la porta col tempo al veganismo, e non sarà una scelta di privazione, bensì di liberazione. ognuno ci arriva con motivazioni diverse, ma col tempo gli viene naurale di allargare i propri orizzonti e cerca di limitare sempre di più la sofferenza animale e il suo impatto sulla terra.
personalmente ho molta empatia verso chi mi dice che sta riflettendo, che sta cercando di ridurre i consumi di carne e altri prodotti animali. quando sento che c'è una bella energia e una motivazione profonda, accolgo volentieri la persona e se posso le dò qualche piccolo sostegno nel suo percorso, come altre persone l'hanno dato a me.
andrea